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L'incontrista ...

Discussione in 'Allenamento e Tecniche di Gioco' iniziata da Kubala, 25 Lug 2019.

Status Discussione:
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  1. Kubala

    Kubala Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Essendo ancora agli inizi (8 mesi) la mia esperienza tattica è ancora molto limitata.

    Mi ha colpito osservare come un avversario con cui faccio set equilibratissimi (su 20 set magari finisce 11-9 per lui o per me) si trova in difficoltà (diciamo che fa 10 a 10, o anche 9 a 11) con un terzo giocatore che io batto con discreta regolarità (diciamo 15 a 5 o 16 a 4).

    E mi ha colpito osservare come con me tira colpi veloci e penetranti, quando gioca con il terzo no, si lascia irretire in un gioco di topspin di dritto lenti e molto arcuati e rovesci tagliati.

    Mi sarei fatto persuaso che il motivo è che lui si trova bene quando può "incontrare" una palla tesa e veloce come quella che tendenzialmente gli do io, mentre va in difficoltà quando deve incontrare una palla più morbida come quella che tendenzialmente gli da il terzo. Insomma, trae forza dalla velocità della palla che gli arriva, mentre va in difficoltà su una palla che deve "caricare", tanto più se gli arriva con un certo effetto.

    Ora, come si gioca contro un incontrista?
    A me verrebbero in mente due soluzioni:
    a) fare top spin molto più carichi di effetto, meno tesi, più arcuati;
    b) oppure, più probabilmente, non dargli ritmo, giocare palle variate, palle lente, palle tagliate, e poi accelerare all'improvviso (gioco che per la verità non amo moltissimo, idealmente se posso preferisco anzi accelerare progressivamente, "prendere ritmo", ma che sicuramente è una modalità che devo far mia).

    Suggerimenti?
     
  2. vg.

    vg. seguace gruppo rinco

    Categoria Atleta:
    1a Cat.
    Da me ce ne sono diversi "incontristi" ...... io faccio b):
    - top lenti centrali
    - sidespin
    - quelli che si chiamano "strawberry e banana flick"
    - mai palle tagliate sotto
     
    A Kubala piace questo elemento.
  3. T__T-Rex

    T__T-Rex Mestolo, hoola-hop e pedalare!

    Nome e Cognome:
    Mario Capaldo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD Polisportiva La Potentina
    Anche a me capita spesso di giocare con gli "incontristi" e prima li soffrivo molto. Ora, probabilmente perché li conosco, ci gioco meglio: tendo ad andare profondo nel campo col taglio, la conseguenza è spesso un appoggio altrettanto lungo ben attaccabile. Se è un "incontrista remissivo" ti lascia condurre la danza, il suo eventuale attacco non è indifendibile, anzi a volte agevola il cambio di marcia; il problema si pone quando, invece, ha anche un buon block attivo: lì non posso certo offrirgli un attacco interlocutorio , pena trovarmi infilzato ma, senza indugi. apro carico e con sidespin e doppio a chiudere. Importante diventa anche non concedere riferimenti, variare profondità e lato dei colpi interlocutori... se non lo faccio io è sicuro che lo farà l'avversario...
     
    A Kubala e aleory piace questo messaggio.
  4. Kubala

    Kubala Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Nel ringraziare chi mi ha gentilmente risposto, riapro un attimo il thread per porre un ulteriore quesito: come si fa a sviluppare la propria "intelligenza tattica" di brevissimo periodo? Intendo dire, le scelte tattiche da adottare contro un avversario che affronti in partita per la prima volta? E' solo (o principalmente) questione di esperienza?

    Lo chiedo perché, in questi primi 8 mesi, sinora ho di norma trovato il modo di venire a capo "nel lungo periodo" di quelli (ovviamente più o meno del mio livello) con cui gioco con regolarità. Un po' perché pratico tanto, un po' forse perché affrontandoli con regolarità imparo a trovare le contromisure (quindi ad esempio il servizio di Tizio, che non riuscivo a rimandare, imparo quantomeno a gestirlo, se non addirittura ad attaccarlo).
    Però, quando mi trovo a giocare per la prima volta con un avversario che non conosco, sono dolori. Io tendo stolidamente a cercare comunque di fare il mio solito gioco (sintomo forse di scarsa intelligenza) e, se la palla che mi arriva è diversa da quelle a me note, i risultati della partita spesso non sono brillanti ...


    Poi, se posso aggiungere una seconda domanda:
    so che non c'è collegamento tra categoria a squadre e categoria individuale ma, nella vostra esperienza, uno che gioca il campionato a squadre D2, mediamente che livello ha? Un sesta categoria almeno discreto?
    Lo chiedo perché. facendo eccezione a quanto sopra detto, ieri mi è capitato di giocare per la prima volta con uno del circolo che gioca da 4 anni e l'anno scorso so che faceva il campionato a squadre D2. Non è importante che io abbia vinto 3 set a 1, sono stati comunque set tiratissimi, ai vantaggi o 11 a 9, quindi potevano benissimo finire all'inverso, ma ho trovato incoraggiante giocare alla pari con uno che pratica anche lui con regolarità ed ha un'esperienza di gioco 6 volte superiore alla mia. Però, alla fine, mi chiedo: si, ok, me la sono battuta con un avversario più esperto, ma in realtà che livello aveva?
    Mi ha anche fatto quello che credo fosse un complimento ("hai del colpi molto puliti") ... peccato che io mi ricordo ancora quando giocavo a tennis, e diversi elogiavano la mia "pulizia dei colpi", per poi sovente prendere sonore lezioni da chi sapeva giocare "palle sporche"! :(
     
  5. T__T-Rex

    T__T-Rex Mestolo, hoola-hop e pedalare!

    Nome e Cognome:
    Mario Capaldo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD Polisportiva La Potentina
    Provo a risponderti, premettendo che parlo a livello veramente personale quindi quello che scrivo può essere smentito facilmente, ma è opinione mia e di quelli che frequento al tavolo ed hanno buon bagaglio tecnico:
    Ovviamente il livello della serie D varia da regione a regione ma al suo interno non c'è omogeneità: ci trovi chi è quinta:grev:, anche medio alta, ed è lì per "trainare" la squadra o semplicemente perché vuole giocare rilassato, trovi chi è in un percorso di crescita e sta facendo esperienza :campione:(solitamente giovanissimi) ed è in continua evoluzione, quindi già fra la partita di andata e quella di ritorno è come avere contro due avversari completamente diversi. Ci sono poi quelli che noi scherzosamente chiamiamo "discesisti", ex serie C2,:banana: che sono in pausa di riflessione e vogliono prendere il campionato alla leggera, senza stress. Infine trovi gli "amatori":mumble:, non particolarmente tecnici ma con quel feeling col tocco di palla che può essere devastante; mi sento di assimilarli ai "puntinari" perché, quando li vedi spiazzati e pensi di aver chiuso il punto, riescono magicamente a rimetterti in campo una palla inusuale ed assurda da gestire:confused:.
    Ho invertito le risposte proprio perché, avuto il quadro generale, puoi immaginare che le tattiche, proprio in quanto tali, sono diverse.
    La miglior definizione del TT è "giocare a scacchi correndo i 100m" ed è vero: le strategie di apertura e difesa sono applicabili sempre, è ovviamente la tattica di adattamento all'avversario che poi le rende efficaci. Se hai davanti a te un giocatore lineare, un buon quinta, non puoi pensare di aspettare la quinta o sesta palla per attaccare, ti prenderà a pallettate! Impensabile anche provare a portare il gioco sullo scambio aperto con un giovane sesta in ascesa: sei nel suo territorio. Lascio stare il discorso ex-serie C e vado agli "amatori", assimilabili all' "incontrista" di cui al titolo: beh, anche lì il livello è diverso da atleta ad atleta, considera che in classifica regionale abbiamo dei quinta che non sanno toppare nemmeno di dritto... Ebbene, con loro vale il discorso di cui al post sopra: la strategia si fonde con la tattica perché, al netto di non dare palle giocabili e non concedere punti di riferimento, tocca scovare il loro lato carente e martellarci su.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 26 Lug 2019, Data originale: 26 Lug 2019 ---
    infine, tieni presente che le tattiche, in quanto schemi, sono ripetibili: se riesci a rispondere alla battuta di Tizio, riuscirai a rispondere alla omologa battuta di Sempronio... Schematizza le tue tattiche vincenti (non per niente parliamo spesso di "schemi di gioco") ed impara ad applicarle in partita...
     
    A Mikiol, E.Manu e Kubala piace questo messaggio.
  6. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    In categorie come D2 e D1 la cosa l unica cosa che conta sono i fondamentali la tattica è molto relativa xchè difficilmente uno è in grado di mettere in pratica scelte tecnico tattiche diverse dal suo solito gioco dato che di fa già fatica a fare benino quello..... più che un gioca più sul dritto o sul rovescio servi così o cosa ecc.. c'è poco da cambiare
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 26 Lug 2019, Data originale: 26 Lug 2019 ---
    Tornando alla domanda sull incontrista...che immagino sia un giocatore che blocca la cosa da fare e NON tirare forte la prima ma fare un apertura più lenta con più giro questo xchè avremo più tempo per preparare la palla successiva quindi alziamo la racchetta e prepariamo un secondo top con movimento dietro avanti - cercando il suo lato scoperto o il gomito...
    Importante fare girare il primo top xchè impedisce all' avversario di bloccare aggressivo pena andare lungo.
     
  7. Kubala

    Kubala Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 26 Lug 2019, Data originale: 26 Lug 2019 ---
    Tornando alla domanda sull incontrista...che immagino sia un giocatore che blocca [/QUOTE]

    No, non è un blocker (quel tipo di gioco viene anzi forse più naturale a me che a lui).
    Tira delle bordate sbracciando anche abbastanza, ma sembra riuscire a farlo solo su palle che già gli arrivano veloci (e ha riflessi superiori ai miei, questo devo riconoscerglielo).
    Se invece riceve palle più morbide, non so se per insicurezza o per un problema tecnico nel caricare il colpo, restituisce a sua volta palle morbide.
     
  8. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    Allora devi dare più qualità alla tua pallina e cercare di limitare i colpi dove la mandi solo di là se tagli taglia lungo pesante se apri fallo con giro in modo che non possa picchiare se sbraccia gioca al corpo in modo da non dargli spazio per grandi movimenti. Se non apre con giro taglia lungo sul suo dritto. Normalmente sono giocatori che a meno di casi particolari appena superi un certo livello batti facile.
     
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