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la tensione agonostica....

Discussione in 'Allenamento e Tecniche di Gioco' iniziata da orlowski, 13 Nov 2005.

Status Discussione:
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  1. paola

    paola Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    1a Cat.
    certo Fabrizia Marina Rosaria ed io però non siamo mica nate sapendo giocare a ping pong... campioni si diventa e questi strumenti aiutano a crescere dentro... almeno con me è stato così ... io te li consiglio poi ci devi mettere anche la tua voglia di uscire dalla media e diventare più bravo ....auguroni orlo ( ps dimenticavo di dirti... guarda che campioni lo siamo un pò tutti ...e poi i campioni di ping pong me compresa sono tutti un pò stonati eheheh ciao ciao :rolleyes: paola:campione:
     
  2. orlowski

    orlowski Utente

    è che ormai io sono vecchio!!!!!! infatti preferisco insegnare la mia passione e voglia di giocare agli altri, specialmente ai bimbi e la cosa che spero è che fra 10 anni questi bimbi continuino a giocare anche se non sono diventati campioni!
     
  3. paola

    paola Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    1a Cat.
    uomo d'acciaio noi amici vero? azzz :eek:
    ciao bentornato paola:campione:
     
  4. paola

    paola Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    1a Cat.
    orlo ma quanti anni hai? matusalemme sembra più giovane susususu muoviti prossimo appuntamento torneo forum!!! permettimi:love: paola:campione:
     
  5. orlowski

    orlowski Utente

    Sono più giovane di te!!!!!! :D ma è quasi trent'anni che gioco!!!!
     
  6. paola

    paola Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    1a Cat.
    dunque io ho iniziato a 11 ho smesso e ripreso mille volte ne ho 43 e sto riprendendo orlo che dici siamo matti? sisisisisiis:metal: :love: ciao paola:campione:
     
  7. orlowski

    orlowski Utente

    Siamo pazzi!!!!!!!! chi gioca a ping pong non può essere normale!!!!!
     
  8. Boomerang

    Boomerang Utente

    Hai perfettamente ragione Orlowski! Anche se delle Signore (che starebbe bene in loro compagnia) hai dimenticato :azz: Giorgia (il grillo da Verona)! Ci mancherebbe che non ti conoscessi da solo e come fai a conoscerti solo di fama? Guarda il documento di identità! :D Scherzo! Queen Paola le bombe le tirava ma la differenza dai comuni mortali è che le tirava ..... DENTRO! :campione:
     
  9. orlowski

    orlowski Utente

    Giorgia,Licia,Alessandra Busnardo sono venute un pochino dopo!!!!!! Orlowski è sempre stato il mio mito!!!! Il grande Mago lo conosce e lo ha anche battuto :)muro: che finaccia il vero Orlowski!!!) naturalmente scherzo!!!!
     
  10. Boomerang

    Boomerang Utente

    Lo so.... ma ci stavano bene lo stesso!
    Il mago? Dici che ha "trattato" male anche il mitico Orlowski? Non gli bastavano le gomme?
    MAGO sto scherzando! Non cominciare a bombardarmi di ..... tagli col puntino!
     
  11. Emanuele

    Emanuele Nuovo Utente

    Ciao vorrei chiedere se gentilmente qualcuno sa spiegarmi come funziona il training autogeno, come bisogna fare per imparare a farlo e se una volta che uno lo sa fare è una cosa che ti rimane? Grazie...
     
  12. Offensive

    Offensive Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Feroza
    Categoria Atleta:
    1a Cat.
    Squadra:
    Quadrifoglio
    Il cosa?
     
  13. lele

    lele Table tennis for ever !

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Ecco qualche spiegazione:

    Che cos’è il Training Autogeno

    Per controllare le proprie reazioni fisiologiche, derivanti da particolari situazioni di conflitto psicologico, in oriente vengono praticate diverse discipline come lo joga e lo zen. Queste, che coinvolgono l’individuo in maniera totale, sono dei veri e propri modelli di vita sociale e spirituale.
    Il Training Autogeno, invece, maturato ai primi del ‘900 dagli studi sull’ipnosi di Bernheim e Charcot in Francia ed elaborato dallo psichiatra tedesco J. Schultz intorno agli anni ‘30, è essenzialmente una tecnica di rilassamento, utile anche per curare i disturbi organici e psichici.
    L’obiettivo di Schultz era quello di rendere il paziente meno vincolato alla dipendenza dal terapeuta e divenire lui stesso autore del proprio cambiamento e del proprio benessere. Il termine Autogeno vuole mettere in risalto come le modificazioni psichiche e somatiche vengono provocate autonomamente dal praticante, adattando il metodo alle proprie esigenze.

    Quando è utile

    IN GENERALE la pratica del Training Autogeno influenza varie funzioni dipendenti dal Sistema Nervoso Vegetativo quali la respirazione, la circolazione del sangue ed il metabolismo. Inoltre consente di mutare il tono dell’umore ed attenuare gli stati emotivi e l’ansia, portando ad un sempre maggiore grado di distensione, benessere ed equilibrio psicosomatico. Permette, infatti, di combattere lo stress, le tensioni muscolari e psichiche, la mancanza di energia, l’ansia e le sue somatizzazioni organiche (tremori, insonnia, sudorazione, tachicardia, oppressione toracica, gastrite, stipsi, asma bronchiale, tachicardie parossistiche, tic, alcune manifestazioni cutanee come l’alopecia e la psoriasi, ecc.).
    Per mezzo del Training Autogeno si può raggiungere un’armonia interiore e realizzare se stessi utilizzando al meglio le circostanze della vita.

    NELLO SPORTè un ottimo ausilio per contrastare l’ansia e la tensione preagonistica. Specialmente se utilizzato con particolari sollecitazioni assertive può arricchire la personalità dell’atleta rendendolo più consapevole delle proprie potenzialità.

    [​IMG]
     
  14. Emanuele

    Emanuele Nuovo Utente

    Ok grazie Lele, molto gentile...in pratica però come si fa? Cioè è nent'altro che una tecnica di respirazione :confused:?
     
  15. Offensive

    Offensive Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Feroza
    Categoria Atleta:
    1a Cat.
    Squadra:
    Quadrifoglio
    Oppure bersi una bella birra fredda prima di giocare e mangiare una bella porzione di lasagne.
     
  16. lele

    lele Table tennis for ever !

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
     
  17. lele

    lele Table tennis for ever !

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Ed ecco gli esercizi:


    Come si eseguono gli esercizi

    Predisporsi adeguatamente chiudendo gli occhi ed effettuando qualche respiro profondo. Non offrire resistenza ai pensieri che arrivano alla mente, lasciarli scivolare via da soli. Ora ripetere più volte e molto lentamente la formula: “Io sono calmo...calmo...perfettamente calmo....calmo, sereno..., rilassato...â€
    Inizialmente, per aiutarsi nel rilassamento, si può utilizzare la RESPIRAZIONE PROFONDA (diaframmatica) che può tornare utile in molte altre situazioni quotidiane: per una migliore concentrazione, per abbassare il livello di stress fisico e psichico e rilassare mente e corpo, per diminuire lo stato di emotività e ritrovare la calma, per conciliare il sonno, ecc. Inoltre esercita un’efficace massaggio sugli organi interni e contribuisce a disintossicare l’organismo.
    Si effettua nel modo seguente:
    1) inspirare profondamente e lentamente per circa 6 secondi, riempiendo prima l’addome e poi la parte media e alta del torace. Pertanto sentire in progressione l’addome che si gonfia, le costole che si allargano e lo sterno (parte anteriore medio-alta del torace) che si alza;
    2) trattenere l’aria per circa 3 secondi;
    3) espirare lentamente per circa 6 secondi, espellendo l’aria prima dal torace e poi dall’addome. Pertanto sentire in progressione inversa dell’inspirazione lo sterno che si abbassa, le costole che si chiudono e l’addome che si sgonfia;
    4) restare senza aria per circa 3 secondi;
    5) riprendere il ciclo e proseguire per almeno 5-6 atti respiratori per 10 minuti e oltre si utilizza la respirazione profonda come unico metodo di rilassamento. Nel tempo, progressivamente si possono aumentare anche le fasi del ciclo respiratorio che, rispettando sempre il rapporto in secondi di 6-3-6-3 (2 di inspirazione–1 di apnea inspiratoria–2 di espirazione–1 di apnea espiratoria), arriveranno a raddoppiarsi, quindi 12-6-12-6 secondi).

    1 - ESERCIZIO DELLA PESANTEZZA: la sequenza prevede la progressiva, lenta analisi delle varie parti del corpo iniziando col braccio destro, per passare poi al braccio sinistro, alla gamba destra, alla gamba sinistra, addome, petto, spalle e schiena, ripetendo la formula:“Io sono calmo..., calmo..., perfettamente calmo... Il mio braccio destro è pesante..., pesante..., molto pesante... Io mi sento completamente rilassato...â€
    Ripetere la formula 5-6 volte.
    Con la stessa formula si procede poi in sequenza sulle altre parti del corpo.
    Mentre si ripetono le formule concentrarsi sull’arto che si sta rilassando visualizzandone i muscoli che progressivamente si rilasciano.
    Soprattutto nelle sedute iniziali, è opportuno soffermarsi su ogni arto per 5-6 volte in maniera continuativa prima di passare all’altro arto.
    2 - ESERCIZIO DEL CALORE: a sequenza è la stessa dell’esercizio precedente. Anche la formula è la stessa, sostituendo a “pesante†la parola “caldoâ€:“Io sono calmo..., calmo..., perfettamente calmo... Il mio braccio destro è caldo..., caldo..., molto caldo... e mi sento completamente rilassato...â€
    Ripetere la formula 5-6 volte. Con la stessa formula si procede poi per le altre parti del corpo.
    Mentre si ripetono le formule concentrarsi sull’arto che si sta scaldando visualizzandone i muscoli che progressivamente si rilasciano ed i capillari che vengono irrorati e dilatati dal flusso sanguigno.
    Soprattutto nelle sedute iniziali è opportuno che soffermarsi su ogni arto per 5-6 volte in maniera continuativa prima di passare all’altro arto.
    3 - ESERCIZIO DEL CUORE: concentrandosi sul cuore, visualizzalo al centro del torace, ripetendo la formula:“Io sono calmo..., calmo..., perfettamente calmo... Il mio cuore è forte e batte calmo... calmo e regolare... Io mi sento calmo e tranquillo...â€
    Ripetere la formula 5-6 volte.
    Secondo Schultz, in soggetti ben allenati, il ritmo cardiaco può essere volutamente accelerato o rallentato con le opportune formule.
    4 - ESERCIZIO DEL RESPIRO: visualizzando il corpo, ed in particolare i polmoni, concentrarsi sul respiro, ripetendo la formula: “Io sono calmo..., calmo..., perfettamente calmo... Il mio respiro è calmo e regolare... Io mi sento calmo e tranquillo...†Fino a giungere a: “Il mio respiro diventa sempre più profondo..., calmo..., regolare... Io mi sento calmo e tranquillo...â€
    Progressivamente spostare la visualizzazione al centro del corpo, immaginandolo come un grande polmone: “il mio corpo respira con me... Il respiro mi respira...â€
    Ripetere la formula 5-6 volte.
    Un aiuto può venire visualizzandosi immerso nel mare sotto forma di spugna che si gonfia e si sgonfia al ritmo delle onde. Immaginare che il respiro assuma il ritmo della spugna.
    5 - ESERCIZIO DEL PLESSO SOLARE: concentrandosi nella zona centrale tra lo sterno e l’ombelico ripetere la formula: “Io sono calmo..., calmo..., perfettamente calmo... Il mio plesso solare è caldo..., molto caldo... Il mio plesso solare è caldo e irradia calore...
    Ripetere la formula 5-6 volte.
    Immaginare un piccolo sole posto nell’addome che diffonde calore tutto intorno oppure il sangue che affluisce in quella zona apportandovi energia vitale e calore, calore che scioglie tutte le tensioni.
    6 - ESERCIZIO DELLA FRONTE: concentrarsi sulla fronte con la formula: “Io sono calmo..., calmo..., perfettamente calmo... La mia fronte è fresca... piacevolmente fresca...â€
    Ripetere formula 5-6 volte.
    Un’immagine efficace può essere quella di vedersi sdraiato su un prato o su una spiaggia col sole che riscalda il corpo mentre una piacevole brezza sfiora la fronte.
     
  18. lele

    lele Table tennis for ever !

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Ed ecco la parte finale:


    Al termine di ogni seduta

    Eseguire dei piccoli movimenti detti ESERCIZI DI RIPRESA. Consistono in movimenti di flessione ed estensione dei piedi e delle mani fino al coinvolgimento delle braccia e delle gambe, prima piccoli e via via sempre più energici. Quindi respirare profondamente e aprire gli occhi.

    Le formule e i proponimenti

    Insieme alle formule “standard†si possono inserire delle formule personali tendenti a risolvere eventuali situazioni perturbatrici ricorrenti che risalgono di continuo dal profondo e che spesso si originano da un complesso ansioso come la paura del buio, di alcuni animali, di parlare in pubblico, di affrontare una certa situazione, ecc. Dopo aver visualizzato la situazione perturbatrice, inserire una breve formula che tende a riportarla emotivamente nella normalità.
    Alcuni esempi (più formule per ciascuna situazione): Insicurezza nel parlare in pubblico: "Quando prendo la parola davanti al pubblico mi sento calmo e disinvolto". "Davanti al pubblico parlo tranquillo e sicuro". "La presenza del pubblico mi lascia calmo e indifferente".
    Dipendenza da alcool, fumo o altro: "Le bottiglie di alcool mi lasciano indifferente". "L'alcool mi indebolisce e mi fa sentire male". "Non bevo alcool in nessuna occasione, ne al bar ne a casa".
    Acufene (ronzio agli orecchi) o dolore in qualche regione del corpo: "Le mie orecchie sono calme e silenziose". "I rumori e i fischi alle orecchie mi sono totalmente indifferenti".
    Ansia e tensione continua per tutto il giorno: "Ogni giorno e per tutto il giorno mi sento calmo, sereno, tranquillo e rilassato".
    Al termine dei proponimenti può essere inserita una ulteriore formula generale: “Io ci riesco... Io risolvo il mio problema...â€
    È fondamentale che il proponimento non assuma un tono perentorio, ma di capacità e possibilità di farcela.

    Consiglio di praticare il tutto da uno specialista.
     
  19. Offensive

    Offensive Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Feroza
    Categoria Atleta:
    1a Cat.
    Squadra:
    Quadrifoglio
    Professor Lele, ma sai sempre tutto.
    Sei un grande. Trovi tutto e sai tutto.
    Perchè non ce ne sono altri?
    Ma ancora devo capire a che serve sta roba qui sopra per rilassarsi prima di una partita?
     
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