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La filosofia cinese sulla racchetta

Discussione in 'Allenamento e Tecniche di Gioco' iniziata da takashikon, 24 Mar 2017.

Status Discussione:
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  1. Gimas

    Gimas Utente Attivo

    Squadra:
    ASD Tenistavolo Bari
    In ogni caso l'ideale sarebbe progredire entrambe (condizione fisica e tecnica) in maniera parallela.
    Poi parlo io che quelle che poche volte che riesco a giocare, non faccio manco risaldamento:D:D:D
     
  2. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO

    Se...

    Se si presenta in palestra un ragazzo che gioca in squadra agonistica .....(e lui) sa fare bene il taglio di rovescio , chi vincerà ? ;)
    Vincerà quel ragazzo lì,ma solamente per il fatto che ha acquisito per benino quell'unico colpo in taglio di rovescio,anche lì una questione tecnica.Pensavi vincesse l'altro,titubante e insicuro in ogni...?
    stima ettore
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 29 Ago 2017, Data originale: 29 Ago 2017 ---
    Prima di mettere il "Mi piace",volevo essere sicuro di aver letto bene.C'è una "n" in più,o così mi sembra.
    Volevi dire prima viene la tecnica e poi il resto,oppure...?Sul 3.posto dei materiali,concordiamo.
    Le modifiche tecniche vanno opportunamente valutate e apportate,tenuto conto anche
    1)del contesto tecnico in cui uno si trova ad agire,cioè compagni e avversari con cui dovrà misurarsi,
    2)oltrechè delle potenzialità fisiche in continuo evolversi in giovane età,come crescita,irrobustimento,etc,
    3)innovazioni tecniche,perchè anche la tecnica stessa cambia.Ecco che la preparazione fisica viene dopo,quando so meglio se prestare attenzione e curare l'agilità o l'irrobustimento delle gambe,pittosto che il piegamento del busto,o le torsioni del tronco....sempre in relazione a......
    4)qualcosa devo cambiare anche per l'avvento di nuovi regolamenti(con set più ridotti ,ai fini del
    risultato,conviene praticare altre modalità tecniche e poi anche fisiche)...
    5) infine palline,materiali anche incidono...in qualcosa....
    Ciò che s'impara,comunque rimane.
    Ed è quello che si mette in campo,la cifra stilistica del giocatore di tennis tavolo.
    stima ettore
     
    A lusio piace questo elemento.
  3. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    confermo una N in piu!!!
     
    A Milocco Ettore piace questo elemento.
  4. Gimas

    Gimas Utente Attivo

    Squadra:
    ASD Tenistavolo Bari
    A luca.dalco piace questo elemento.
  5. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Cosa ci manca?
    E' evidente che il venditore di ombrelli preferisce la pioggia,mentre il commerciante di costumi da bagno
    preferisce giorni soleggiati.Poi c'è anche il bazaar che vende un po'di tutto e se gli affari vanno male,dà la colpa al tempo.
    Così da noi il venditore di gomme e racchette avrà tutto l'interesse a decantare le "combinazioni telaio elastico + gomme dure" e materiali vari come unica condizione per migliorare il gioco sul tavolo.
    Così il prof di educazione fisica "generalista" priviligerà la preparazione fisica,come elemento imprescindibile per far crescere il tennis tavolo in Italia e portarlo ai risultati più congrui e sostanziosi di quelli finora conseguiti.
    Poi siamo noi tifosi a prender atto che non si può portare in giro,negli incontri internazionali,ragazzi sì ben palestrati e con in mano l'ultima novità di racchetta boosterizzata,per continuare a fare la solita figura,in certe sedi fin troppo enfatizzata e reclamizzata,ma non mi sembra proprio il caso,visto che su quei palcoscenici non riusciamo ad essere competitivi..
    Incomincia a nascere il sospetto,sempre più forte,che dei tre elementi considerati quali :
    Preparazione fisica-Tecnica-Materiali
    è proprio la Tecnica che ci manca e dobbiam costantemente aggiornare per non aggravare ancor di più il distacco "gap"con i paesi pongisticamente più evoluti.
    Hai letto,in apertura di dibattito quali sono gli elementi imprescindibili secondo una scuola di pensiero cinese per migliorare il proprio gioco e gentilmente su riportati da Takashikon ?

    -potenza e spin arrivano dalla tecnica; la potenza dal terreno (gambe!!! e anche), lo spin dal gomito, polso e dalla rotazione del tronco
    -prima la tecnica, che influisce per il 90%, e poi la racchetta (10%)

    Cosa ne pensi?
    Oppure sei anche tu un rivenditore di racchette?(e in questo caso,ti dò pure ragione:approved: )
    stima ettore
     
    A enzopacileo piace questo elemento.
  6. Gimas

    Gimas Utente Attivo

    Squadra:
    ASD Tenistavolo Bari
    Tutto condivisibile, niente da obiettare.

    Solo una cosa però. Esperienza personale : non essendo preparato a dovere fisicamente, la mia tecnica regge fino a un certo punto. Quindi quando subentra la stanchezza, i colpi cominciano a venire meno, sono meno composto, mi muovo meno e peggio. Ho un'autonomia limitata, diciamo:specchio:
    Ed ho visto diversi ragazzi soccombere alla fatica dopo un'intera giornata di sfide estenuanti, e perdere match importanti, nonostante una tecnica eccellente.

    Perciò, seconde me, per le basse categorie o giocatori semplicemente appassionati , una buona tecnica e materiali decenti possono bastare.
    Per salire di livello, un corpo allenato fa la differenza.
     
  7. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    tecnica eccellente?
    .....non essendo preparato a dovere fisicamente, la mia tecnica regge fino a un certo punto.
    Attenzione,non confondiamo.Il corpo può cedere fisicamente,la tecnica,una volta ben acquisita è per sempre,
    regge fino all'ultimo punto.
    stima ettore
     
  8. Gimas

    Gimas Utente Attivo

    Squadra:
    ASD Tenistavolo Bari
    Intendo dire che per eseguire bene colpi impegnativi (tipo topspin) a ritmi elevati, oppure essere ben piazzato sul tavolo, e garantire continuità al tutto non per 10minuti ma per ore, serve un fisico allenato.
    A parità di tecnica, fantasia etc, tra uno preparato fisicamente e uno con preparazione da lanciatore di coriandoli, chi avrà più chance?

    Per quanto mi riguarda, di nuovo, tecnica e fisico cose vanno parallele. Penso valga per ogni sport. Non mi pare una cosa strana.
    Altrimenti hanno ragione gli "ignoranti", quando dicono che il pingheponghe non è mica uno sport.
     
    A enzopacileo e eta beta piace questo messaggio.
  9. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO

    Per quanto mi riguarda, di nuovo, tecnica e fisico (le)cose vanno parallele


    Va bene.Non dobiamo fare una questione di lana caprina.E' nato prima l'uovo o la gallina?Nel dubbio possiamo anche pensare che sono nati contemporaneamente.Ma nella diatriba di chi ha compilato la
    seguente scaletta e mette per.......
    ordine di importanza :
    1. Preparazione fisica
    2. Tecnica
    3. Materiali
    io mi intrometto nel sostenere che per conseguire migliori risultati sportivi occorrano prima le conoscenze
    del gioco,le varie tecniche necessarie per battere e rinviare in modo ottimale la pallina.E poi,ma dopo,però,la preparazione fisica necessaria per rendere la gestualità e quindi i colpi sempre più fluidi,a ritmi elevati con lo scopo di garantire continuità per la durata dell'incontro o di tutto il torneo.
    E in base alle necessità tecniche so cosa e come devo impostare la preparazione fisica,non viceversa.Aggiungiamo che in virtù di una più raffinata conoscenza tecnico-gestuale sarò in grado di muovermi sempre in modo consapevole,arrivare perfettamente sulla palla,senza dover cercarla di volta in volta,indirizzarla con maggior tasso di precisione e sviluppare diverse tattiche alternative durante la partita.
    Se poi,uno tramite il ping pong,cerca anche di dimagrire,allora sì che la preparazione fisica assume ben altra importanza.
    stima ettore
     
  10. Gimas

    Gimas Utente Attivo

    Squadra:
    ASD Tenistavolo Bari
    Tornando al topic, in questi giorni mi sto allenando con la racchetta in stile "cinese".
    Le mie impressioni fin'ora:

    TELAIO LENTO/MORBIDO - GOMMA DURA
    Telaio Donic Persson PowerAllround - Gomma 729 08
    PRO
    Spin - è di un altro pianeta.
    All'aumentare di potenza e tecnica, aumentano di pari passo spin, velocità e controllo. Quindi migliore è il colpo, migliore sarà tutto il resto. Potenzialmente non c'è limite :D

    CONTRO
    E' faticoso dare velocità.
    Se non si usa bene il corpo non è facile controllare.
    Non perdona : colpo non perfetto = palla altrove.

    Conclusioni
    Se non si migliora la tecnica, è difficile ottenere risultati. Ma con buona tecnica succedono cose mooolto interssanti:metal:


    TELAIO VELOCE/DURO - GOMMA MORBIDA/MEDIA
    Telaio Timo Boll ALC - Gomma XIOM Vega Asia
    PRO
    Tutto facile - Spin e velocità senza troppa fatica
    Parabola arcuata - Facile restare in campo avversario
    Perdona molto - colpi non perfetti andranno comunque a segno.

    CONTRO
    Ci si abitua alla racchetta, e ci si concentra meno sull'esecuzione.
    All'aumentare di potenza e tecnica, non sento di avere più spin o controllo. E' come se un certo punto, la gomma morbida raggiungesse il picco di spin oltre il quale non si va. A differenza della dura.

    Conclusioni :
    Combinazione facile, se si vuole "tutto e subito", è quella giusta.:banana:Ammetto di essermi trovato bene, comunque.

    Oggi continuo con racchetta "cinese". Sento che mi sta aiutando a migliore tecnicamente.
     
  11. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    Se ti piace giocare con le gomme cinesi parti da questo presupposto: quando colpisci la pallina il tuo ombelico deve essere alla stessa altezza (in linea) con la superfice del tavolo........prova vedrai che i top entrano ...............
     
    A maledettaretina piace questo elemento.
  12. Gimas

    Gimas Utente Attivo

    Squadra:
    ASD Tenistavolo Bari
    Ok!
    Per ora preferisco l'oscena combinazione cinese alla classica combinazione carbonio + gomme super fashion:rolleyes:

    Ieri dopo una sessione di top, mi chiedevano se stessi usando un telaio d'attacco..:banana:
     
  13. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    ma infatti telaio e gomme influiscono in minima parte sulla velocità della pallina, la componente principale è la tecnica e cui si collega la velocità d'impatto e l'angolo d'impatto fra racchetta e pallina, la differenza principale è che con gomme meno reatttive e dotate di meno effetto catapulta devi usare più busto e gambe questo conporta un maggiore dispendio energetico in particolare quando devi portare diversi colpi in sequenza non tanto una questione di fatica più che altro dovendo metterci più "forza" è più facile sbilanciarsi e si impiega più tempo per recuperare la posizione quindi portare una sequenza di attacchi diviene più complicato e aumenta la possibilità di errore.
     
  14. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    la componente principale è la tecnica e cui si collega la velocità d'impatto e l'angolo d'impatto fra racchetta e pallina,
    e c'è ancora chi nutre qualche dubbio sull'importanza della componente tecnica su tutto il resto?
    Mi sorge un dubbio.Fatto salvo il fatto che ognuno cerchi la propria strada per far migliorare e far progredire il proprio gioco,ma allora perchè,dal momento che ormai pare assodato che:

    " telaio e gomme influiscono in minima parte sulla velocità della pallina",addiritura si dice
    -prima la tecnica, che influisce per il 90%, e poi la racchetta (10%)

    perchè proprio in questo benedetto Forum , il 90 % degli interventi e delle domande
    riguardano l'uso e l'utilizzo di materiale pongistico,ovvero gomme e racchette?
    stima ettore

    --- Messaggio Unito Automaticamente, 8 Set 2017, Data originale: 8 Set 2017 ---

    la componente principale è la tecnica e cui si collega la velocità d'impatto e l'angolo d'impatto fra racchetta e pallina,

    e c'è ancora chi nutre qualche dubbio sull'importanza della componente tecnica su tutto il resto?
    Mi sorge un dubbio.Fatto salvo il fatto che ognuno cerchi la propria strada per far migliorare e far progredire il proprio gioco come meglio crede,ma allora perchè,dal momento che pare ormai assodato che:

    " telaio e gomme influiscono in minima parte sulla velocità della pallina",addiritura si dice
    -prima la tecnica, che influisce per il 90%, e poi la racchetta (10%)


    perchè proprio in questo benedetto Forum , il 90 % degli interventi e delle domande

    riguardano l'uso e l'utilizzo di materiale pongistico,ovvero gomme e racchette?

    stima ettore
     
  15. Gimas

    Gimas Utente Attivo

    Squadra:
    ASD Tenistavolo Bari
    Ahahahah come darti torto!
    Per rispondere direi che :
    Il motivo potrebbe essere che per migliorare la tecnica ci vuole tempo, fatica e allenamento.
    Per cambiare gomme un ordine su un sito e 2gg di attesa.:D

    Comunque a parte tutto, secondo me è pure giusto impazzire un pò per trovare la giusta racchetta, quella con cui ci si può esprimere al meglio. Io l'ho scoperto cambiando spesso, leggendo e chiedendo sul forum, provando un po di tutto.
    Poi essendo un hobby (almeno per me), e non avendo tutto il tempo a disposizione per migliorare tecnicamente, a volte si compensa con racchette ultraperfomanti (e tanti soldi spesi)..:D
     
    Ultima modifica: 8 Set 2017
    A Milocco Ettore e andras piace questo messaggio.
  16. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    esatto xchè è più facile, esattamente come quando si giustifica la bravura di un atleta con le parole "lui c'è portato" "è nato per fare quello" ecc..ecc e non si tiene presente tutto il lavoro che c'è dietro per arrivare a quel livello, psicologicamente scaricare responsabilità di vittorie /sconfitte----colpi riusciti / colpi sbagliati su un fattore esterno toglie responsabilità personale.;)
     
    A Milocco Ettore piace questo elemento.
  17. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Filosofia cinese sulla racchetta

    E allora,forse è arrivato il momento di impostare un altro tipo di discorso incentrato più sull’essere,ovvero sul come fare,su come muoversi,come gestire le varie situazioni che si presentano sul tavolo,come arrivare in equilibrio dinamico sulla pallina,un vero esercizio di educazione ,di velocità di pensiero nella scelta delle soluzioni di volta in volta più convenienti,che lasci traccia duratura oggi e sicuramente,per un tempo infinitamente più lungo,anche in proiezione futura per l’avvenire, piuttosto che sull’avere cioè possedere le ultime novità di scarpe,fare affidamento sulla racchetta più gripposa,o il legno più frenante(anche l’incontrario),che sicuramente presentano,accanto al loro potere miracolistico,anche molti lati negativi se ne facciamo una falsa idolatria e alla lunga limitanti per l’evolversi del nostro gioco.Poi si sa le cose tangibili hanno durata limitata,invecchiano,per regolamento o per motivi commerciali vengono messe al bando e sostituite in breve(guai se il mercato si ferma!),cambia così anche il modo di giocare e quella racchetta che pensavi l’ideale e il non plus ultra per le tue caratteristiche non la ritrovi più.
    Com’è difficile per le automobili guidarle tutte,non intendo sostenere che bisogna limitarsi a condurre una sola per tutta la vita,si potrà certamente cambiare in futuro,ma prima sarà importante imparare:
    -a guidare la macchina,
    -a conoscere la strada,
    -ad usare correttamente gli arti inferiori,per scalare le marce senza creare problemi al motore,
    -a coordinare l’uso delle mani e delle braccia che si devono muovere in sincronia con i piedi ,in caso di improvvisa frenata o di accelerazione,che non deve risultare troppo brusca,
    -ad affrontare con il giusto piglio,senza decelerare!, le curve che si presentano sul tratto di strada,al fine di render sicuro,piacevole e sereno il viaggiare,con ogni tempo.
    E tutto questo s’impara non cambiando,ad ogni piè sospinto l’automobile.Ci vorrà del tempo,quanto basta,poi saremo padroni della strada,condurre e guidare altri mezzi,anche di maggior cilindrata, non costituirà mai un problema..

    Quindi dobbiamo concentrare le nostre energie più sulla filosofia( del gioco) o più sulla racchetta?
    Secondo me una buona responsabilità di questo stato di cose ce l’hanno anche, o soprattutto?,gli istruttori,non escluso alcuni fra quelli federali,che spesso hanno in dotazione da mercanti amici pacchetti di gomme da promuovere nelle loro palestre e poi,una volta fatte conoscere,provano ad allargare il giro fra i possibili acquirenti e infine commercializzare.Fatto sta che,enfatizzando questo aspetto,poi giù giù fino all'ultimo arrivato nella nostra palestra, non si parla d'altro.
    Con il risultato ,almeno per i livelli nazionali medio alti,di rendere troppo univoco, e a una sola marcia, il gioco finora visto e praticato con cui ci presentiamo sulla scena internazionale.Anzi,sarebbe meglio dire con cui non ci presentiamo ,visto che ai prossimi Europei 2017 a squadre in Lussemburgo non
    rientriamo fra le 16 qualificate e quindi saremo assenti dalla competizione,sia maschile che femminile.
    Se la situazione di partenza è questa....dirà qualcuno,certamente non si potrà cambiare il mondo.
    Occorre invece un cambio di marcia,renderci tutti più consapevoli che serve un'altra
    metodologia di lavoro più articolata e specifica,orientata alla ricerca di un gioco più completo ed efficace, ben collegato nelle fasi propositive dell'attacco e del controllo più difensivo ,ma che non si accontenta dell'ultimo grido in fatto di "materiale",ritenuto dai molti già sufficiente,magari se accompagnato da una robusta dose di preparazione fisica.Un gioco che si avvicini alla personalità ed esprima meglio le enormi,a mio parere finora inespresse,potenzialità di ciscuno.
    Bene,quale racchetta prendiamo?Anch’io sono alla ricerca di una nuova,dal momento che mi è stata recentemente trafugata.Era una Joola K6.Non male,il manico leggermente concavo e il peso ben equilibrato mi permettevano una certa stabilità nel movimento dell'avambraccio per i colpi ,meno performante e sensibile,,invece,per la "rollata"veloce sul tavolo.Non si può avere tutto......mi guarderò un po'in giro.
    stima ettore
     
    A Frdimond piace questo elemento.
  18. Gimas

    Gimas Utente Attivo

    Squadra:
    ASD Tenistavolo Bari
    Post lunghetto ma dal contenuto molto valido.
    Io sono d'accordissimo, tant'è che ho fatto un passo indietro sui materiali per concentrarmi su tutto il resto!
     
    A Frdimond e Milocco Ettore piace questo messaggio.
  19. vigorello

    vigorello Nuovo Utente

    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Bellissima discussione. Ho letto tante cose interessanti e molte le condivido. Il problema è che nel tennistavolo italiano secondo me si parla tanto di dettagli e si perde di vista il quadro generale.
    Prendiamo come riferimento il tennis che è uno sport simile per dinamiche ma molto più ricco ed evoluto: è evidente che tutte le componenti citate sono fondamentali: tecnica, preparazione fisica in primis, scelta dei materiali giusti, però ci metterei anche preparazione mentale, alimentazione, lavoro di prevenzione degli infortuni, programmazione studiata ad hoc nelle diverse fasi di crescita e maturazione del giocatore.
    Nel tennis vengono prese in considerazione tutte le componenti che possono migliorare la performance e il riferimento ovviamente sono i giocatori vincenti, quelli che si impongono perché il loro gioco è quello più evoluto. A fare scuola sono i Djokovic, i Federer, i Nadal. i Murray e quello che loro fanno per alzare sempre più l'asticella. Se vuoi misurarti con loro devi fare i tutti i passi giusti. Tra i quali un bagaglio tecnico completo e performante è di sicuro la base per poter mirare ai massimi obbiettivi.
    A fare da sfondo a tutto questo c'è la costruzione della mentalità giusta, che è quella del giocatore che si assume sempre le proprie responsabilità, vuole raggiungere certi traguardi e facendosi aiutare dagli allenatori che lui ritiene più qualificati punta a farsi trovare pronto per provare a vincere i titoli che contano. Pensiamo a Federer che sperimenta schemi più offensivi e migliora il rovescio a 35 anni e dopo 17 Slam ( infatti poi ne vince altri due) . O a Nadal che migliora il servizio mentre sta perdendo i capelli...
    Nel tennistavolo, purtroppo o per fortuna, non abbiamo dubbi su quale sia il modello tecnico vincente. Non possiamo assumere la mentalità cinese perché abbiamo una storia e una realtà troppo diverse, ma il modello di gioco con cui ci si deve confrontare è quello. Punto. E' inutile andarsi a inventare ricette strane. Se cominciassimo con l'avere una cultura della tecnica e della preparazione fisica che si ispira a quella di chi vince, potremmo almeno avvicinare l'elite europea che, non me ne vogliano i tedeschi o i francesi, è distante anni luce da quella cinese (chi ha visto in streaming le fasi salienti degli ultimi campionati europei sa di cosa parlo).
    Da quello che vedo in giro per i tavoli (non parlo delle poche società fortunate e blasonate) i concetti che in questa discussione vengono definiti scontati (il fatto che il gioco parte dalle gambe, il lavoro di preparazione fisica di pari passo con la tecnica, molti dei concetti dei video youtube di quel Emrat Coach di cui si parlava) sono tutt'altro che compresi, diffusi, praticati.
    Se io mi sbagliassi, vedremmo un'altro modo di giocare, a tutti i livelli.
    E vedremmo un sacco di atleti veri, almeno tra i giovani, in giro per tornei e campionati... Io invece vedo un sacco di gente simpatica ma fisicamente improbabile che arrangiandosi con personalismi geniali, grazie alla scioltezza del "polso" (o a gomme magiche), si toglie ancora le sue soddisfazioni.
    Anche in Europa si vedono ancora giocatori delle Nazionali con la pancetta. O in là con l'età. Non mi pare di aver visto di recente nazionali cinesi con la pancetta...
    La realtà Italiana vede ancora protagonisti a buon livello numerosi over 50.
    Secondo me bisognerebbe allargare la base, diffondere molto di più una tecnica evoluta che abbia in sè la matrice del gioco dei top player mondiali e diffondere contemporaneamente, attraverso tecnici, maestri, allenatori preparati, una mentalità sportiva allineata agli sport maggiori.
    Se invece uno pensa di risolvere il problema usando le Tenergy invece che le Acuda, o un costoso telaio cinese beh...
     
    A Milocco Ettore piace questo elemento.
  20. Gimas

    Gimas Utente Attivo

    Squadra:
    ASD Tenistavolo Bari
    D'accordo su tutta la linea.
    Ahimè in Italia il tennistavolo, come tante altre discipline "minori", tipo l'atletica leggera etc, non riceve investimenti necessari per permettere attività agonistiche serie.
    E quando non girano soldi, mancano le strutture e tutta l'organizzazione necessaria per far crescere campioni.
    Alla fine la questione è molto semplice : se il ping pong non mi darà mai da mangiare, manco se sono il n.1 della nazione, o forse d'europa, magari anche del mondo, perchè investire tempo e risorse? Panagiotis (n.20 al mondo), fa il dentista!

    Quindi secondo me non è molto giusto confrontare noi con la Cina. Perchè :

    • In Cina col ping pong si campa, anche se non si è il n.1.
    • In Cina prendono bambini a 3 anni, hanno un'enormità di piccoli esseri umani tra i quali scegliere il nuovo fenomeno.
    • Lì il tennistavolo è considerato come qui il calcio, per i campioni c'è fama, gloria e soldi (Ma Long fa lo spot dell'Audi. Zhang Jike è costantemente in tv. Provate a chiedere in giro se sanno chi è Bobocica..)
    • Se mi alleno col n.1 o 2 al mondo, inevitabile diventare campioni..:D
    • Strutture e allenatori sono il top.
    • Lo sport è preso molto seriamente.
    • Tanti altri motivi ovvi che tutti sappiamo..
    Per come la vedo io, facciamo il possibile con quello che abbiamo. E forse non è solo un nostro problema, ma di molte nazioni Europee e non solo.
    Quindi inutile crearsi aspettative o piangerci addosso. Se le cose restano queste, noi saremo sempre a questi livelli.

    Qual è quindi la soluzione : semplice, le tenergy!:approved:
    :D:D:cool:
     
    A andras piace questo elemento.
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