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Dimmi come ti alleni e ti dico che giocatore sei! Le fasi di una partita.

Discussione in 'Allenamento e Tecniche di Gioco' iniziata da ricsco, 24 Ott 2024.

  1. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Uno degli argomenti più interessanti almeno per un tecnico di base come me over 60' (capirete l'enfasi sull'eta in seguito), è ottimizzare gli allenamenti in funzione dell'atleta o amatore.

    Analizziamo le fasi di una partita e alcune note o principali colpi di riferimento per ogni fase (non tutti i fondamentali, quelli più rilevanti per semplificare):
    I colpi fondamentali li ho descritti sul mio blog al link:
    I fondamentali del tennistavolo ~ APPUNTI DI TENNISTAVOLO DEL TECNICO RICCARDO

    1) Servizio e risposta al servizio (servizi corti, lunghi, topspin, backspin, sidespin, no-spin, misti destri e mancini, flick)
    2) Palleggio (corto, e lungo, da molto tagliato a zero spin)
    3) Apertura del gioco (topspin su palla tagliata come uscita dalla fase di palleggio, flick)
    4) Attacco e difesa (Topspin da vicino e lontano su palle contro ogni tipo di effetto, controtop, block, chop block, chop, lob)
    5) Chiusura in smash (colpo piatto, su palle alte, medio alte e altissime contro tutti i tipi di tagli)

    In una tipica partita bisogna affrontare tutte queste fasi. Che siate attaccanti con due lisce, bloccatori, palleggiatori, Antitop, puntinate di ogni genere, insomma qualunque stile di gioco deve allenare tutte le fasi. Sia di dritto che di rovescio.
    Se siete giocatori dominanti di dritto, dovete migliorare nel gioco di rovescio e viceversa.


    VERITA' SPIACEVOLE MA INCONFUTABILE: Specialmente se siete diversamente giovani come me con acciacchi vari a spalla, ginocchio, gomito (insomma siamo dei rottami:() non avete troppo tempo per esercitarvi bene in tutto.

    Ci sono schemi e allenamenti al cesto, ci sono le partite per allenarsi, ok, ma come vi allenate e quanto vi allenate su ciascuna delle cinque fasi qui sopra elencate?

    Sto parlando delle serie minori, diciamo fino alla C, ovviamente i giocatori giovani e quelli migliori fanno altri tipi di allenamento, lo so bene, ci mancherebbe.
    Ma per arrivare in alto si parte dal basso e qui viene il bello (o il brutto).

    Scenario tipico A) per le serie minori: Quando va bene c'è un allenatore o maestro che supervisiona l'allenamento, e vai subito con schemi di dritto e rovescio a perdifiato: dritto e rovescio sul rovescio, due rovesci, dritto centro e dritto all'angolo e similari, ottimi per i giovani, un po' meno per gli anzianotti (serve tutto, intendiamoci, ma ad una certa età sono anche importanti le dosi e i tempi e le pause tra un esercizio e l'altro!). Servizio corto o lungo (curando poco i dettagli importanti tipo quantità di spin e posizionamento, "vai, veloce che il tempo passa!, "ma sono anziano, fammi respirare un pochino", "e allora cambia sport!"), push lungo, apertura di dritto e rovescio.
    BUM, BUM,BUM,BUM....!:(

    Raramente qualche cesto di flick, qualche cesto di apertura in topspin su palla tagliata.
    Dopo avervi fatto saltare come un grillo da una parte all'altra del tavolo nei primi 20 minuti di allenamento, il vostro ginocchio inizia a lamentarsi e non avete nemmeno iniziato a fare bene un servizio corto tagliato o esce-non-esce, e nemmeno un'apertura in top. Avete due ore di allenamento di cui gli ultimi 20 minuti dedicati alla partita. Arrivate stremati e doloranti alla fine della sessione e quindi non date il meglio di voi in partita.
    Risultato: frustrazione, svilupperete magari un buon attacco e difesa, "caspita faccio degli schemi meravigliosi e poi in partita sbaglio tanto".
    Eh certo caro, le fasi di una partita sono 5 e tu ne alleni forse una e mezza!

    Scenario tipico B) per le serie minori:
    Zero riscaldamento a corpo libero. Si fa riscaldamento direttamente al tavolo: dritto diagonale, rovescio diagonale, tagli corti o lunghi, nessuna prova di servizio nè risposta al servizio, niente aperture su palle tagliate e poi via partite tante, troppe partite tutti contro tutti fino alla fine della serata! Eviterete magari quelli più antipatici, quelli con le gomme strane, ecc...
    Certo durante le partite allenate tutte le fasi, ma non sono allenamenti specifici, sono giocate! Sarete conservativi sui colpi deboli, cercherete di rimanere nella "comfort zone".
    Risultato: vi divertirete un sacco, ma non migliorerete mai un granché. Però le :birra: con gli amici sono tanto buone!
    Ehi caro sono contento che ti diverti, ma continuerai a fare gli stessi errori: tu stai giocando, non allenando. Esci dalla comfort zone e gioca contro tutti i giocatori, non solo quelli più simpatici. Perché non alleni i tuoi punti deboli? Perché non ti alleni (allenare, non giocare!) contro le puntinate? Quante e quali sono le fasi di una partita? Poi non ti lamentare che perdi.

    A proposito e le tattiche? Perchè nessuno vi ha mai parlato di tattiche? Tattiche? WHAT? :eek:
    (Su questo punto dedicherò un altro post).
    Adessso voglio concentrarmi sull'allenamento della tecnica.

    Il mio ideale di allenamento è:
    Fase zero) 5 minuti riscaldamento corpo libero, corsetta breve passi laterali, quella roba li' essenziale per non bloccarsi noi matusalemme;)
    Fase 1) Schemi specifici 20 minuti
    Fase 2) 10 minuti
    Fase 3) IMPORTANTISSIMA (30 minuti)
    Fase 4) 30 minuti, anche questa importante
    Fase 5) 5 minuti, pochi ma buoni!
    Partita: il tempo che resta, circa mezz'ora, partite anche solo rovescio o solo dritto o con obiettivo preciso da ottenere come già spiegato qui in altro post:
    Schema partita: attacco di dritto (topspin/schiacciata) contro difesa rovescio (block) ~ APPUNTI DI TENNISTAVOLO DEL TECNICO RICCARDO
    Stretching: importantissimo (tutte le volte che ho tempo a casa, almeno mezz'ora al giorno al mattino o alla sera)
    NOTA BENE: non è fondamentale allenare SEMPRE tutte e cinque le fasi in ogni sessione di allenamento. Ad esempio nel mio caso faccio per me sessioni specifiche di taglio e apertura in topspin di rovescio (mio punto debole). L'importante è che complessivamente riconosciate l'importanza di allenare ogni fase in modo equilibrato, soprattutto in base all'età e caratteristiche sia fisiche che di gioco personali.

    Gli schemi che uso variano in base all'eta', alla mobilità, al tipo di gioco di ognuno, mica siamo tutti uguali. Certo ci vuole più impegno e attenzione, ma vi assicuro che ne vale la pena.

    Adesso tocca a voi: raccontate qui:
    1) Quanti anni avete?
    2) Come vi allenate?
    3)Quanto vi allenate?
    4) Che categoria siete?
    5) Che tornei fate?
    6) Quali varianti a vostri allenamenti vorreste fare?
    7) Siete gestiti bene durante gli allenamenti?
    8) Come vi trovate nella vostra società, per quel che riguarda gli allenamenti?
    9) Si tiene conto dell'età variabile per gestire gli allenamenti?.
    10) Un fiorino! (EHHM no, quello è un altro film...:))

    Grazie per chi vuole contribuire!

    E... mi raccomando allenatevi bene (è più importante il COME che il QUANTO!)
    Ric.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 24 Ott 2024, Data originale: 24 Ott 2024 ---
    Aggiungo altre considerazioni sugli allenamenti:
    10 Tips for More Effective Table Tennis Training • Racket Insight
     
    Ultima modifica: 24 Ott 2024
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  2. Nenad

    Nenad Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Nome e cognome
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Comunque sono del pensiero che il 90% di pongisti fa questo sport per passatempo, e gli allenamenti servono per muoversi un po’ perché la maggioranza fanno lavori da ufficio.
     
    A Iannone Waldner, LuigiG e vg. piace questo messaggio.
  3. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Grazie per il contributo Nenad. Anche ai livelli bassi allenarsi poco o niente sui servizi e risposta ai servizi dovrebbe essere punito come reato universale...:(.
    Mano a mano che si sale di categoria si pone rimedio, ma in basso... Disastro.
    È chiaro che è molto più divertente giocare e fare partite, ma un pochino di impegno sulla fase 1 è indispensabile farlo comprendere prima possibile.
     
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  4. LuigiG

    LuigiG Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Luigi Grande
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    1) Quanti anni avete? 62
    2) Come vi allenate? Benino 2 volte la settimana, un paio d'ore per volta.
    3)Quanto vi allenate? Vedi punto 2
    4) Che categoria siete? 6
    5) Che tornei fate? Al momento nessuno, riserva in campionato D3
    6) Quali varianti a vostri allenamenti vorreste fare? Vorrei poter giocare con qualcuno categorie superiori, ricevere indicazioni e suggerimenti, aiuto per migliorare.
    7) Siete gestiti bene durante gli allenamenti? Non al meglio.
    8) Come vi trovate nella vostra società, per quel che riguarda gli allenamenti? Un po lasciato a me stesso.
    9) Si tiene conto dell'età variabile per gestire gli allenamenti?. Poco.
     
  5. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Grazie Luigi per aver risposto!
    La domanda 2 e 3 sono diverse. Come vuol dire: siete organizzati a gruppi?, C'è un tecnico che vi dice che schemi fare e corregge i vostri errori e vi dà consigli?, Fate cesti? provate racchette diverse? Alternate i giocatori tra di voi?
    Chiarito il concetto ,spero tu abbia voglia di aggiungere una nota in proposito.
    Alla domanda 6, purtroppo siamo in tanti che vorremmo giocare contro avversari più forti, perché è uno dei modi per migliorare. Purtroppo però i forti desiderano fare la stessa cosa e quindi i più deboli sono lasciati fuori:(
    Al punto 7 ho notato che hai glissato. Se puoi spiega perché non siete gestiti al meglio. Hai provato a parlare con i responsabili della tua associazione per fare delle proposte? Certe volte per timidezza sprechiamo delle occasioni...

    Io personalmente mi sono adoperato e mi adopero per alternare il più possibile i giocatori nelle società in cui ho militato e milito. Purtroppo non sempre mi riesce, un po' perché la gente ha poco tempo, un po' perché è egoista e non si ricorda gli esordi, un po' perché... i dirigenti non curano questi dettagli. E' un vero peccato, perché il tennistavolo dovrebbe essere uno degli sport più "inclusivi" e collaborativi (sto parlando sempre di amatori e serie inferiori, fino alla quinta categoria, si badi bene, ossia la grande massa di appassionati).
    Quando lo sport diventa d'elite e alto livello, lascio a chi ne sa più di me.

    Non voglio fare troppa filosofia perché poi non ho voglia di rispondere ad argomenti off topic che magari qualcuno vorrebbe mettere sul tavolo in questa discussione.
    Per adesso manteniamo il focus sugli allenamenti e come vengono gestiti nelle società.

    IMPORTANTE PRECISAZIONE: non è obbligatorio che le cinque fasi si alternino nell'ordine che ho indicato. Ognuno le mette come vuole, il mio è un elenco, giusto per non dimenticarne nessuna, e ognuno si dovrebbe allenare come vuole nell'ordine che preferisce. Io le ho messe in fila, ma potete metterle nell'ordine che volete nei vostri allenamenti.

    Coraggio gente, uscite allo scoperto, perché ne leggeremo delle belle;)!
    Grazie ancora a chi contribuisce alla discussione.:)
    Ric.
     
    Ultima modifica: 25 Ott 2024
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  6. LuigiG

    LuigiG Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Luigi Grande
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Ciao Ric, grazie per le precisazioni, alle quali faccio seguire le mie.

    "siete organizzati a gruppi?, C'è un tecnico che vi dice che schemi fare e corregge i vostri errori e vi dà consigli?, Fate cesti? provate racchette diverse? Alternate i giocatori tra di voi?"

    Siamo organizzati a gruppi, i più forti da una parte la plebe dall'altra (io nel secondo gruppo).
    Un tecnico c'è ma segue sempre molto i forti lasciandoci un po "per i fatti nostri", interviene in modo saltuario.
    Cesti... una utopia, li fa solo un tecnico che si dedica ad un gruppetto di 4/5 ragazzi (io ho superato da parecchio quell'età).
    Racchette e gomme diverse, è una cosa neppure contemplata, neppure i suggerimenti; lo sto facendo autonomamente, ogni due mesi mi faccio consigliare da un bravo rivenditore TTSaturn) che mi supporta e consiglia, fornendomi sempre soluzioni nuove che io provo (ora ho un parco di 7 racchette diverse tra loro).
    Quando identifico telaio e gomme giuste, le stacco e le assemblo come preferisco.
    Alterniamo i giocatori tra noi, ma non siamo in molti, per i motivi suddetti in parecchi han smesso venire agli allenamenti nella società nella quale sono e forse andati altrove.

    Vorrei aggiungere: nella società ove milito c'è rigidità negli orari ed io dovrei allenarmi dalle 20:30 alle 22:30, orario per me impossibile per impegni personali e, ciò mi crea non pochi problemi.

    Parlato spesso delle problematiche che incontro con i dirigenti, ma pare poco interessati alla soluzione.

    Il presidente ed i consiglieri troppo occupati con i "forti" (al meglio IV categoria).
     
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  7. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Grazie a te per aver condiviso la tua esperienza.
    Vedete un po' come è evidente la problematica principale? Ripeto non ho voglia di filosofeggiare, ma se non viene coltivato il fattore "inclusione" e aggiungo:
    - ricerca continua della qualità e miglioramento,
    - ascolto di tutti gli associati (vero patrimonio di qualsiasi organizzazione, non solo sportiva)
    non si va tanto lontano in questo sport.

    Per chi è di quarta o terza categoria e oltre : non siete esclusi dalla discussione, anzi cercatevi di ricordare i vostri esordi e magari raccontateci come siete progrediti grazie agli allenamenti, siamo alla ricerca di consigli utili.
    Sono sicuro che questo argomento è interessantissimo!;)
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 29 Ott 2024, Data originale: 26 Ott 2024 ---
    Azz!:eek:
    Alle ore 17 del 29 ottobre questa discussione è stata letta 325 volte, e ha ricevuto solo, dico solo due risposte di utenti diversi!:(
    Va bene che tira più un pelo di f**a un puntino di una nuova gomma che un carro di buoi, ma è un peccato che gli utenti non abbiano voglia di raccontare le proprie storie di allenamenti.

    Ma dico, nemmeno @Milocco Ettore! E dire che sarebbe il tuo momento per scatenarti!:LOL:

    Ma dimmi tu se mi tocca chiedere l'aiuto del buon Ettore per attirare l'attenzione su questo argomento...:D

    Se preferite credere che basta cambiare gomme per migliorare il proprio gioco, continuate pure ad ignorare questa discussione.

    Per chi invece crede che bisogna partire dagli allenamenti ben fatti... Ultima chiamata!
    Grazie e buonanotte!
    Ric.

    P.S. risposte del tipo:
    - Scenario B tutta la vita e non rompetemi le palline
    - Ma che ti frega come mi alleno, figurati se voglio condividere i miei segreti
    - Io voglio solo divertirmi, la tecnica la lascio per altre cose
    - Che cosa è un allenamento al cesto? Io non raccolgo funghi.
    - Cinque fasi? Io mi fermo al motore elettrico trifase.

    Sono tutte valide ed entrano nella statistica.;)
     
    Ultima modifica: 29 Ott 2024
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  8. LuigiG

    LuigiG Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Luigi Grande
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Sante parole, Ric. Anche io ho atteso per giorni altri commenti dai quali prendere spunto ed invece, un silenzio assordante.
     
  9. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Ma dico,nemmeno@Milocco Ettore...
    Ciao Ric...ormai non scrivo (quasi) più qui,troppi trabocchetti labirintici e attese perditempo prima di entrarci,senza contare la Spada di Damocle del remoto censore che stabilirà a suo insidacabile e personalissimo giudizio se i miei interventi
    sono conformi alla linea di questo Forum.Non di Tennis Tavolo "tout court",come da titolo e di chi vorrebbe appassionatamente veder lievitare e far crescere questa amatissima disciplina,ma " sic et simpliciter"
    Mercato delle racchette.E hanno ragione,vedi la percentuale delle infinite discussioni su questo o quell' altro telaio,gomme,colle, puntini o non puntini e tutto il resto viene messo in sordina o malamente sopportato.Il resto lascia il tempo che trova.
    Tant'è...
    Ritornando al centro della tua discussione mi limito a dire che il nostro modo di fare,comportamento e prassi di condurre gli allenamenti,come da te osservato, e' pressoché comune nelle varie Società di appartenenza,quando dispongono di un Tecnico.D'altronde che deve fare e chi deve meglio seguire,se gli atleti(chiamiamoli così),per di più paganti,sono quelli che sono e mancano generalmente i giovani?Che un giocatore già adulto si mette davvero a seguire le indicazioni di un altro Tecnico adulto, pur amico,rapportarsi con lui per conseguire un qualche obiettivo di miglioramento,ma fin dove?, per quanto tempo,prima di stancarsi per poi passare subito alla partitina e al sano " divertimento" per staccare dal " tran tran" e dai problemi della vita giornaliera?
    Diverso sarebbe il comportamento di un ben consistente gruppo di giovani ragazzi che giocando assieme e fra di loro,un po' per emulazione,un po' per innato spirito di sana competizione,riescono a mettersi più facilmente in connessione con le indicazioni del proprio Tecnico e apprestarsi nel metterle in pratica,con l' entusiasmo e la tipica voglia di scoprire dell' età.
    A questo punto,che fare a chi interessa veramente una promozione di politica giovanile,foriera di vera e duratura crescita,se la situazione generale è quella che è,pure le aspettative di praticanti e seguito di possibili fan e spettatori (con l' attuale spettacolo offerto poi...) sono quelli che sono e tanto ce lo facciamo bastare?
    La scuola di formazione tecnica in questi anni dov'era?Davvero non si poteva fare di più e meglio?Per il futuro ..
    ettore
     
  10. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Grazie della non risposta Ettore! :D
    Perché effettivamente non hai risposto a nemmeno una delle mie domande precise:(. Immagino però leggendo tra le righe che ti sei allenato o visto allenare prevalentemente nello scenario B).
    A parte la polemica che cerchi di innestare ogni volta e che ti attira giustamente le critiche degli utenti meno dotati di senso dell'umorismo.
    La mia società attuale è tra le migliori d'Italia a preparare gli allievi più giovani e dotati, e di questo sono felicissimo (faccio notare che io NON sono uno degli istruttori di questi promettenti allievi, perché io alleno (meglio, allenavo) gli amatori e i più scarsoni fino al mio livello di scarso quinta).
    Se vuoi venire a vederli, sono uno spettacolo! Questi si allenano separatamente con gli atleti di quarta categoria in su in orari e sessioni riservate.

    Ma per chi inizia da amatore oppure è di sesta e quinta categoria e gioca in serie D, compresi i giovani, è qui che bisogna lavorare maggiormente e meglio, secondo il mio modesto parere.
    Meglio qui vuol dire "attenzione alle esigenze specifiche di ognuno", giovane, meno giovane, anziano, portatore sano di puntinate o antitop, portatore malato di puntinate.
    Ho visto uno dei giovani migliori "schiantato" da un portatore sano di puntinate in un incontro di D1. Perchè si arriva in D1 senza giusti allenamenti contro le puntinate?
    Ho visto una delle giovani migliori distrutta da una gomma puntinata ox del costo di 5 euro. Perché succede questo?
    Li alleniamo tutti BUM BUM BUM e poi però bisogna anche allenarli sul resto.

    In effetti poi col tempo si allenano e migliorano e sono saliti entrambi di categoria.

    Chi insegna al basso livello i chop da lontano? Chi insegna a difendere? E la tattica?
    Sto parlando a basso livello ripeto, poi più avanti le cose cambiano, anche perché i giovani migliori si allenano da noi tutti i giorni minimo due ore al giorno al tavolo...

    Ma il rischio secondo me (IMHO) è che se non si parte bene da subito, già tra gli amatori, seste e quinte, allenando le cinque fasi contro più giocatori possibili e contro più gomme diverse possibili, le frustrazioni generate dai perdenti rischiano di togliere dalle competizioni molti più appassionati di quanti poi effettivamente ne salgono.
     
    Ultima modifica: 1 Nov 2024
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  11. Alexander

    Alexander Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    1) 36 anni
    2) l’allenamento comprende riscaldamento e stretching a corpo libero più addominali per i primi 25 minuti, poi al tavolo con esercizi di warm-up, (scambio, palleggio, e movimenti di gambe) schemi partita, ultimi minuti partite/doppi (perché ahimè abbiamo la formula con il doppio)
    3) 2,5 ore il martedì con allenatore che segue il gruppo, 1,5/2 il venerdì o con un compagno o con l’allenatore
    4) 4a
    5) nessuno o raramente, troppo tempo fuori da casa, troppo tempo ad aspettare
    6) dipende, essendo anche io un tecnico preferisco parlarne tutti insieme sia con i giocatori che con il capo allenatore e capire le esigenze di ognuno
    7) Si
    8) Nella mia società mi trovo molto bene, perché c’è dialogo e rispetto tra tutti noi, per quanto riguarda gli allenamenti ci confrontiamo ogni tanto però vedi punto 6
    9) si tiene più conto del livello di gioco che dell’età
    10) un sesterzio

    ciaooo
     
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  12. ggreco

    ggreco Arrotatore di dritto, picchiatore di rovescio.

    Nome e Cognome:
    Giovanni Greco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    CUS Torino
    Premetto che NON POSSO fare testo, "pratico" nei ritagli di tempo...

    1) Quanti anni avete? 58
    2) Come vi allenate? Prevalenza di schemi semi liberi, dopo breve pratica dei fondamentali.
    3)Quanto vi allenate? Quando capita.
    4) Che categoria siete? 5a
    5) Che tornei fate? Campionato D1, qualche singolare 4a categoria quando vicino casa e quando possibile.
    6) Quali varianti a vostri allenamenti vorreste fare? Vorrei semplicemente potermi allenare di più...
    7) Siete gestiti bene durante gli allenamenti? Sì.
    8) Come vi trovate nella vostra società, per quel che riguarda gli allenamenti? Per la mia situazione, bene, al netto della distanza della palestra.
    9) Si tiene conto dell'età variabile per gestire gli allenamenti? Abbastanza, ma di più della differenza di livello.
     
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  13. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Ehila! Meno male che qualcuno è vivo sul pianeta tennistavolo!:approved:

    Grazie Alexander per il tuo contributo, benvenuti ai quarta!:)

    Come ammetti anche tu, sei soddisfatto della gestione degli allenamenti nella tua società e come tecnico contribuisci pure alla formazione! Well done!:approved:

    Ottimo, veramente ottimo il riscaldamento prima dell'allenamento al tavolo, i vecchietti ringraziano!;) I giovani ti ringrazieranno più tardi...

    Ottima la formula di selezionare un compagno affine per livello (meglio turnarlo con altri disponibili ogni tanto) per provare ad allenare punti deboli/punti forti servizi e risposte e strategie.

    Ottimo il dialogo continuo tra tecnici e atleti.

    Peccato che non riesci ad allenarti maggiormente e fare qualche torneo, ma alla tua età immagino che i tuoi obiettivi principali siano altri, e fai benissimo!

    Continuo ad essere del parere che gli schemi di allenamento per un over 60 di quinta/quarta categoria debbano differire come intensità da quelli di un vent'enne di pari livello.
    Soprattutto se l'ultrasessantenne chiede egli stesso qualche variazione. Essendoci un buon clima nella tua società sono sicuro che se venisse chiesto, ne terreste conto.

    Veramente contento per la tua società, continuate così!:)
    Buon tennistavolo
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 5 Nov 2024, Data originale: 5 Nov 2024 ---
    Grazie Giovanni per il tuo contributo;).
    Ogni tanto ti vedo passare da noi, ma non oso disturbarti perché sei ultra concentrato!;)

    Conosco la tua società e ho diversi amici che la frequentano. Non avevo dubbi che siate gestiti bene.

    Già solo il fatto di avere una palestra dedicata senza l'obbligo di montare/smontare i tavoli ogni giorno è tanta roba!

    Non specifichi bene quanto ti alleni mediamente; quindi al punto 6 non riesco a capire bene. Se "quando capita" si traduce in: 4 ore la settimana ad esempio quante ore vorresti giocare 8?
    Oppure da 2 a 4?

    Nel tuo desiderata ossia immagina di poterti allenare quando e quanto vuoi, quante ore dedicheresti? Quanto tempo dedicato agli schemi e quanto alle partite?

    Io per i miei acciacchi vari con quattro ore la settimana di allenamento intenso sono già al massimo. Quando si accende la mia personale spia gialla di male al ginocchio e spalla tiro i remi in barca e addirittura evito la partita finale.
    Troppe volte per la voglia di continuare a giocare devo poi mettermi il ghiaccio e antidolorifico a casa, quindi preferisco magari se ho tempo in settimana alternare col nuoto in piscina (specialmente è un toccasana per me lo stile dorso che controbilancia la posizione prona in avanti del tennistavolo, consiglio a tutti).

    Vale la risposta precedente data ad Alexander per gli allenamenti differenziati over '60
    Buon tennistavolo!
    Ric.
     
    Ultima modifica: 5 Nov 2024
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  14. ggreco

    ggreco Arrotatore di dritto, picchiatore di rovescio.

    Nome e Cognome:
    Giovanni Greco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    CUS Torino
    4 ore la settimana sarebbe un sogno... qui si parla di un'ora e mezza ogni due settimane QUANDO VA BENE, più i riscaldamenti pre gara di campionato.
    L'anno precedente ero riuscito a ritagliarmi un'ora e mezza la settimana.
    Capisci perché NON POSSO fare testo?
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 5 Nov 2024, Data originale: 5 Nov 2024 ---
    Con l'attuale forma fisica quattro ore la settimana (due ore per due volte distanziate) sarebbero l'ideale, senza saltare settimane, ma purtroppo attualmente ho altre priorità.
    In ogni allenamento di due ore si potrebbero fare dieci minuti di riscaldamento, trenta minuti di colpi fissi (dieci rovescio, dieci dritto/tospspin, dieci palleggio), venti di schemi semiliberi, venti di schemi semiliberi con inserimento dei servizi, il resto partite con diversi compagni.
     
  15. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Con l'attuale forma fisica quattro ore la settimana (due ore per due volte distanziate) sarebbero l'ideale, senza saltare settimane.
    In ogni allenamento di due ore si potrebbero fare dieci minuti di riscaldamento, trenta minuti di colpi fissi (dieci rovescio, dieci dritto/tospspin, dieci palleggio), venti di schemi semiliberi, venti di schemi semiliberi con inserimento dei servizi, il resto partite con diversi compagni.

    Sono sostanzialmente d'accordo.
    Aggiungo: con obiettivi mirati di miglioramento colpi specifici volta per volta.
     
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  16. ATH_Gio

    ATH_Gio Utente

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    1) Quanti anni avete? 52
    2) Come vi allenate? un po di stretching, poi al tavolo con scambi di dritto e rovescio per iniziare gradualmente, poi si va di top spin diritto e rovescio, e 2 schemini elementari su palla tagliata,verso la fine un un incontro con un compagno a caso...
    3)Quanto vi allenate? 3 volte a settimana, 1,5 ora ad allenamento
    4) Che categoria siete?Gioco in Grecia, e quest'anno ho iniziato, la categoria e' la E, credo che sia una 5 italiana..
    5) Che tornei fate? Campionato amatoriale
    6) Quali varianti a vostri allenamenti vorreste fare? Piu schemi partita,
    7) Siete gestiti bene durante gli allenamenti?Insomma, siamo in tanti,c'e' un allenatore e 2 collaboratori ai cesti...l'allenatore non da molti consigli, siccome impartisce anche lezioni private,,,,
    8) Come vi trovate nella vostra società, per quel che riguarda gli allenamenti? Bel clima, ma migliorabile sotto l'aspetto degli allenamenti
    9) Si tiene conto dell'età variabile per gestire gli allenamenti?.no, si tiene conto del livello dei giocatori,
     
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  17. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Ciao @ATH_Gio e grazie per il contributo interessante perché proviene da un paese diverso, e bellissimo, la Grecia!
    Ti chiedo: Avete l'aria condizionata d'estate? Perché immagino che ad Atene già ad aprile faccia un bel po' di caldo...

    Confermi praticamente di praticare lo scenario a), che è una buona soluzione, ammesso che il coach che vi segue vi dia degli schemi validi e vi corregga gli inevitabili errori di impostazione. Se è più interessato alle lezioni private, direi che non c'è troppo da lamentarsi: è infatti ragionevole che in una lezione individuale si riesca ad essere più incisivi ed efficaci.

    Ottimo al punto 7) avere diversi sparring al cesto durante i corsi ed essere chiamati periodicamente come ad esempio facciamo anche nella mia società.

    Gli orari che fate sono più che sufficienti, così anche se saltate una sera potete recuperare, tre sere la settimana sono un'ottima offerta.

    Altra mia curiosità, fate tornei di categoria ad Atene? Per tornei amatoriali intendi open, oppure anche aperti anche ai non tesserati? Fammi capire meglio se hai voglia di rispondere. Avete un ranking, punteggio individuale che in base alle vittorie/sconfitte calcola la posizione in classifica di ogni atleta tesserato? Presumo di si.

    Gli schemi partita (schemi regolari e irregolari) sono importanti da eseguire sin dal servizio, che deve essere curato e preciso ogni volta (obiettivi: posizione, spin, traiettoria) e non considerato un semplice inizio dello schema. Anche qui è essenziale puntare alla qualità e non alla quantità. E più sei anziano, più tempo dovresti prendere fra una pallina e la successiva.
     
  18. Alexander

    Alexander Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Visto la tua risposta, vorrei condividere anche altro sulla mia esperienza ormai più che ventennale nel tennistavolo come giocatore e da qualche tempo come tecnico.
    Prima di tutto sono sempre più convinto che il tennistavolo sia uno sport di:
    1) concentrazione
    2) memoria/ripetibilità

    Il primo punto non riguarda tanto la concentrazione da avere nella partita, quanto in quella di posizione del corpo e della racchetta, essere concentrato nel fare i movimenti corretti.
    Potrei portare moltissimi esempi, ma ne porto uno rappresentativo: io ho un difetto cronico (retaggio della vecchia pallina), scendo sempre con la racchetta al di sotto del tavolo per fare i colpi, solo ultimamente con grande fatica di concentrazione sto imparando a partire da sopra il tavolo (non pensate che sia una cosa semplice, per chi ha imparato il tennistavolo in modo diverso) e ovviamente ne sto beneficiando molto. Questa cosa anche se più volte ripetuta anche dall'allenatore non la metti in pratica se non concentrandoti veramente su questo cambiamento che devi fare nel tuo gioco ormai ventennale.
    Al primo punto quindi si collega il secondo, il tennistavolo è fatto di memoria e di ripetibilità nei colpi, per questo (o almeno parlo per me) è stato difficile adattarsi a questo nuovo stile. Provate voi a cambiare modo di camminare facendo due passi con il piede destro e uno con il sinistro (ovviamente è un esempio)

    Per quanto riguarda gli allenamenti invece, premesso che io mi trovo bene nella mia società come scritto in un post precedente, credo che un buon allenamento debba essere strutturato in questo modo:
    - Riscaldamento a corpo libero
    - Warm-up al tavolo di colpi basilari
    - Schema regolare su palla liscia (cercando di utilizzare sia dritto che rovescio)
    - Schema irregolare su palla liscia
    - Schema regolare su palla tagliata
    - Schema irregolare su palla tagliata (cercando di giocare anche contro iniziativa)
    - Servizi e risposta ai servizi
    - Cesti (sono utilissimi nel rendere i solidi i colpi anche se spesso sono demonizzati)
    - Partite
    - Tecnica ?
    - Tattica ?

    Sono molte le cose da fare, non per forza tutte in una sessione, possono essere divisi in un paio di sessioni.
    Gli ultimi due punti sono (?), questo perchè non sempre per un allenatore è semplice insegnare la tecnica (ognuno ha il suo modo di giocare e di fare i colpi), uno insegna in un modo, uno in un altro. Personalmente io imparo molto vedendo i video su YT oppure le partite dei giocatori, piuttosto che parlare con l'allenatore.
    La tattica...come fai a spiegare la tattica? Per me risulterebbe ancora più difficile che insegnare la tecnica.

    In ultimo, chiudo con questo sermone, vorrei spezzare una lancia a favore dei corsi da tecnici della Fitet, spesso anche qui demonizzati, io da quando ho seguito il corso mi sono "resettato" e sono cresciuto molto a livello tecnico con ottimi risultati.
    Ah si una ultima cosa...sarebbe utile lavorare anche sulla testa degli atleti, vedo spesso giocatori molto bravi che non hanno fiducia in se stessi e nelle proprie capacità perdendo quindi partite che dovrebbero vincere a mani basse. Chi insegna a questi giocatori???? Forse una Utopia

    Ciao e scusate l'intervento lungo alla Ettore ;-)
     
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  19. ATH_Gio

    ATH_Gio Utente

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Ciao Ric.

    Si l'impianto e' provvisto di aria condizionata, siamo in una multi struttura che e' stata costruita per le olimpiadi,

    Si svolgono tornei per tesserati e non, sempre divisi per categoria o in alcuni casi per eta'.
    io da quest'anno sono in una squadra e facciamo il campionato amatoriale a squadra,con punteggio e raking come in italia.
    Buona Giornata
     
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  20. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Ciao Alexander, no, non non ti devi scusare per l'intervento, anzi, io apprezzo molto che abbia colto questa occasione per raccontare le tue idee e le messe in pratica degli allenamenti.
    Il mio obiettivo con questa conversazione era proprio stimolare in primis noi tecnici, ma poi tutti gli amatori e atleti a raccontare le proprie esperienze di allenamento alle categorie basse.
    Perché ripeto ossessivamente il riferimento agli amatori seste e quinte?
    Semplice: Perchè è il mondo che coinvolge il maggior numero di appassionati e che conosco meglio. Immagino sia anche il tuo, quindi confrontiamoci su questo.

    Io ho constatato che c'è una proporzionalità diretta tra tempo dedicato agli allenamenti e il miglioramento del livello di gioco. (Detto in altre parole: più ti alleni, più forte diventi, scoperta dell'acqua calda...:rolleyes:).
    I ragazzini più promettenti iniziano con 4 ore settimanali, poi vedono i progressi con i genitori e allenatori e quindi iniziano un programma di allenamento giornaliero 5/7 giorni la settimana con tornei o campionati nel weekend. Impegni importanti di tempo sottratto allo studio o altri sport all'aperto fondamentali nell'età evolutiva. Insomma un bel sacrificio.
    Sono istruiti ad aprire tutto e a fondare il gioco su attacchi fulminei, reattività e velocità di gambe.
    Sono contento per loro se si divertono così: io alla loro età nel poco tempo libero mi buttavo in cortile a giocare a pallone oppure a fare dei giri in bici perché stare troppo tempo al chiuso non fa poi così bene, specie dopo 5/6 ore di scuola in aula (IMHO).
    Perché ti racconto dei ragazzini? perché questi risalgono veloci la classifica in virtù dell'importante quantità di tempo dedicata agli allenamenti intensi e della fresca forma fisica.

    Ma chi invece si approccia da diversamente giovane e intraprende un percorso di miglioramento da adulto, non ha il tempo per allenarsi così tanto. C'è lo studio all'università, il lavoro, la famiglia ecc... Questi al massimo possono dedicare allo svago attivo (compresa l'attività fisica) non più di quattro/sei ore quando sono fortunati in tutta la settimana. Cosa ne facciamo di questi? Li ghettizziamo in un angolo perché tanto sono scarsi oppure cerchiamo di offrirgli degli allenamenti mirati?
    Li facciamo giocare e basta? Alcuni si accontentano così, contenti loro. Ma contenti solo alcuni di loro, mica tutti!

    Non devo di certo fare qui l'elogio del ping pong come sport ideale per mantenere corpo e mente sani, specialmente passata una certa età (ho una sezione dedicata sul mio blog) dimostrata da una miriade di articoli scritti da esperti di medicina dello sport.

    E allora visto che il tennistavolo fa bene e non costa troppo, si può invogliare di più la gente a praticarlo migliorando l'approccio agli allenamenti dei neofiti e atleti di bassa categoria di ogni età a questo sport? Secondo me si eccome, e ne gioverebbe l'intero movimento pongistico.
    I voli pindarici su cosa si potrebbe fare a livello di promozione ecc. in questa discussione non ho voglia di affrontarli nè di riesumarli, se avete voglia di filosofeggiare cercate le altre discussioni specifiche su questo forum.

    A me interessa l'approccio agli allenamenti e come coinvolgere in questi tutti i partecipanti nel rispetto delle caratteristiche di ognuno.

    Altro esempio: Nella nostra società sono rimasti due soli "puntinati", io li chiamo "panda" perché sono una specie in via di estinzione (poi però quando mi trovo una squadra da affrontare nel campionato regionale composta da un antitop e due puntinati giustamente le buschiamo...:().
    Ebbene quando ci alleniamo (e purtroppo capita raramente) con loro, gli schemi non possono essere gli stessi di quelli che si propongono ai normali giocatori di liscia. Non puoi tu giocatore di liscia fare due scambi sul rovescio di puntinata uguali, perchè il secondo ti finisce in rete, quindi ti devi adattare.
    Ma ben pochi si prendono la briga di spiegare come non far finire lo scambio in rete e nemmeno proporti degli schemi "adattabili", semplicemente ti devi arrangiare.
    E durante le partite il puntinato gode perché lui si allena il 95% del tempo più di te contro le lisce, rispetto a te che ti alleni il 5% contro le puntinate.

    E le strategie e le tecniche, servizi contro le puntinate? Non pervenuti. Arrangiati.
    E allora se sei curioso (e hai tempo, cosa importante), come scrivi tu, vai su youtube e ti informi con i vari tutorial, e meno male che c'è questa risorsa.

    Però sarai d'accordo con me che se se vedo un video su youtube sulla stazione spaziale non divento un astronauta, non è che vedendo un tutorial di tennistavolo divento Ma Long!

    E allora vedete di nuovo l'importanza degli allenamenti ben fatti?

    Ancora due commenti sulle tue considerazioni precedenti.
    Sono d'accordissimo sul quanto hai scritto:
    Prima di tutto sono sempre più convinto che il tennistavolo sia uno sport di:
    1) concentrazione
    2) memoria/ripetibilità

    ESATTO! Il tennistavolo è uno tra gli sport più veloci (richiesta di elaborazione dati in arrivo e reazione mentale/muscolare) e quindi richiede la creazione di "figure mentali" da usare nei decimi di secondo a disposizione tra un colpo e l'altro. Non hai tempo di ragionare, devi richiamare una situazione raffigurata in mente che ti sei costruito durante gli allenamenti. E se ti sei creato una figura mentale sbagliata oppure non perfettamente adeguata alla situazione devi riprogrammarti come un computer, come hai descritto nel tuo caso personale.

    Hanno misurato le reazioni tipiche degli atleti delle discipline sportive, mediamente i pongisti sono tra quelli più reattivi.

    Quando descrivi l'allenamento ideale, ti sei dimenticato di indicare i tempi, cosa fondamentale perché ad esempio non bisogna perdere troppo tempo sui colpi basilari dritto e rovescio incrociati (parlo di giocatori che possiedono già i fondamentali, ovvio).
    Quando, in partita, ti capita di tirare tre colpi consecutivi incrociati uguali, ma uguali uguali di dritto? Mai! E allora non perdiamoci troppo tempo. (Questa ultima affermazione la dedico a chi dice che in allenamento fa degli schemi regolari bellissimi e poi in partita perde e non capisce perché...Meditate gente, meditate!:()

    Quindi giusto quei dieci minuti al massimo per riattivare i neuroni e scaldare i muscoli e poi via sugli schemi di apertura in top su palla tagliata. Nel mio allenamento ideale 30 minuti, fase 3)

    La qualità delle palle tagliate:eek:? Molte volte mi capita di vedere lo sparring che usa una gomma logora che non dà spin, e allora è come se ti esercitassi su palla liscia: e certo che ti entrano tutti i top.
    Poi però in partita trovi un taglione che ti distrugge perché i tuoi top vanno tutti in rete...
    E' per questo che in borsa mi tengo una racchetta con le gomme buone che presto al mio sparring se vedo che mi lancia palline con poco o nullo effetto (e così evito discussioni).

    E il gioco corto:eek:? Ci siamo dimenticati di quanto sia importante sapere giocare le palle corte e variare il ritmo in partita? Non si insegna quasi più...
    E certo se abbiamo in mente di allevare solo giovani BUM BUM BUM, va bene così, ma magari un sessantenne con una strategia di gioco più adeguata alla propria età potrebbe trovare altre soddisfazioni.

    Basta così, per oggi mi fermo qui. Grazie Alexander per aver stimolato un sereno confronto di idee.:approved:
    Ric.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 7 Nov 2024, Data originale: 7 Nov 2024 ---
    Un possibile schema per allenare il gioco corto è descritto al link qui:
    Schema per allenare il gioco corto ~ APPUNTI DI TENNISTAVOLO DEL TECNICO RICCARDO
     
    A linduz e Alexander piace questo messaggio.

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