Covid19: rimborsare le quote di iscrizione?

Nel caso qualcuno vi chieda il rimborso di una parte della quota di iscrizione, qui trovate le motivazioni legali per non farlo

 

A prescindere che, se qualcuno avanza una richiesta del genere, è anche un po’ *******.
La richiesta di rimborso la faccio se, ad esempio, la palestra è inagibile per incuria societaria, tipo un tubo dell’acqua che allaga tutto e non si gioca per due mesi, perché non è mai stata fatta manutenzione.
Ma una cosa come questa, che ha praticamente paralizzato il mondo...non mi sembra davvero il caso.
Ci vuole anche un po’ di buonsenso.

 

È una questione abbastanza complessa secondo me e il buon senso come dice Toppabuchi ci va, ma da entrambe le parti.
Non è certo colpa delle società se non si è potuto giocare o non si è potuto concludere la stagione, però chi ha pagato per 12 mesi di attività ha anche diritto a poterne usufruire.
Secondo me uno sconto sulla quota della stagione successiva può essere una buona soluzione che va un po’ incontro a tutti.

 

Esatto come se fosse un abbonamneto palestra fisso di 12 mesi che non puoi recedere prima, perché anche nel caso della iscrizione per il ping pong dura tutto l'anno. Se te ne vai prima scelta tua ma non hai rimborso.

Ma in caso di " sospensione" recuperi qualche mese dopo. Quindi fa marzo a luglio. Metti magari 1/4 in meno come sconto l'anno prossimo. Mi sembra anche molto onesto.

Poi se il giocatore cambia società. Problemi suoi ^^.

Questo fine buon senso da parte della società.

E cmq giocatore che chiedere rimborsi dovrebbe SOLO vergognarsi di farlo, ma anche solo averlo pensato eh

 

Il buonsenso non è obbligatorio (e spesso dimenticato), mentre la legge è vincolante.

Qualcuno si è appellato al principio di "causa di forza maggiore" (art. 1349 del Codice Civile) minacciando di rivolgersi al tribunale per il rimborso: è bene quindi sapere che la legge non impone il rimborso.

Poi ogni società, utilizzando facoltativamente il buonsenso, potrà proporre sconti o incentivi per la stagione successiva: l'importante è che sia chiara la non obbligatorietà

 

Anche secondo me ci starebbe una riduzione quota per l'anno prossimo nel caso in cui una società abbia risparmiato sulla quota palestra che paga al comune.
In tal caso per la società sarebbe a costo zero.

 

Si però scusa, mettiti anche nei panni di un tesserato che magari è arrivato a gennaio ed ha pagato la sua quota. E' da merde non considerare nemmeno l'idea di restituirgli la quota o parte della stessa perche per legge non si è obbligati a farlo, dai.....

 

nella ns. società si paga in base a quando arrivi(sei arrivato a settembre paghi tutto l anno,sei arrivato a gennaio paghi metà quota..arrivi ad aprile? ..non paghi niente).
alcuni dei ns soci hanno chiesto il rimborso non della quota di iscrizione,ma un parziale rimborso delle lezioni programmate con un tecnico esterno

 

In un mondo perfetto, in cui le società pongistiche accumulano profitti che le rendono in grado di affrontare le emergenze, la restituzione di parte della quota di iscrizione sarebbe normale amministrazione.
Nel mondo reale chiediamo ai tesserati di mettersi nei panni della società (di cui sono parte integrante) e di non chiedere rimborsi, visto che in questa emergenza ci abbiamo rimesso tutti. Fortunatamente i nuovi tesserati hanno capito la situazione e stanno rinnovando l'iscrizione, usufruendo di uno sconto

 

"se qualcuno vi chiede..."

Il post parte quindi dal punto di vista del dirigente.

La maggior parte dei dirigenti è però anche giocatore nella società in cui presta servizio volontario come dirigente.

In questa duplice veste vi dico che imho se ho pagato/ricevuto l'intera somma in anticipo una parte dell'abbonamento andrebbe rimborsata.

Infatti noi che paghiamo mensilmente, da febbraio non versiamo/incassiamo più la quota mensile.

Ovviamente la società non versa l'affitto della palestra al Comune.

Quelle società che pagano la rata d'affitto anticipata credo abbiano il diritto di restituire (o scontare per la prossima stagione) solo allorquando il Comune stornasse loro le mensilità non usufruite.

Riguardo le cause di forza maggiore, le località sciistiche rimborsano o scontano (tutto o in parte) gli abbonamanti stagionali non goduti per mancanza di neve.

 

L'affitto è solo una delle spese generali che ogni società deve affrontare e chi non ha una palestra scolastica (dove si spera che che le ore non utilizzate non vengano pagate) paga comunque l'affitto al proprietario dell'immobile, anche in caso di mancato utilizzo.

Ciò che avviene nelle località sciistiche o nelle palestre private riguarda l'ambito delle società di capitale o di persone, ben diverse dalle ASD o dalle associazioni senza fini di lucro, in cui non ci sono logiche di profitto ed è per questo che il codice civile le tutela in modo specifico

 

Penso che lo sbaglio maggiore sia quello della generalizzazione.
Si prende un caso limitato e si generalizza (la politica ci sguazza su questo).
La realtà è molto più complessa e infatti quei pochi che hanno l'intelligenza e anche il tempo di approfondire le cose inorridiscono di fronte a tante semplificazioni sui più disparati argomenti.
Anche quí non si può generalizzare, la realtà è complessa e multifattoriale, diversa magari per le diverse realtà societarie.
Avrete capito che sono un fan della biodiversità.
Bisogna esaminare vari fattori societari biodiversi.
Secondo me ci sono differenze tra grandi società con sponsor (probabile perdita) e piccole società con risparmi per coronavirus su affitti palestra e spese per trasferte giovanili o altro.
L'impressione generale è comunque che ci perdano tutti a meno che non scatti lo "spirito di Mukainada", motto della Mazda con sede a pochi km (circa 6) dallo scoppio della bomba atomica. Tradotto significa, non mi arrendo alle difficoltà ma rinasco più forte di prima.
La Mazda riuscí a trasformare il motore rotativo wankel, considerato da tutte le principali case automobilistiche impossibile da gestire, in un gioellino che vinse a le mans (unica casa giapponese a riuscirci).
Dopo aver conosciuto questa bella storia mi sono preso una mazda2 ed è l'unica macchina che ho avuto che dopo 150.000 km non ha ancora capito cosa significa la parola "meccanico".
Spero sia un bel messaggio di speranza per noi pongisti in questa brutta vicenda coronavirus.

 

Nella bozza del DL che sta per essere pubblicato è espressamente prevista la possibilità del rimborso delle quote non godute o la loro trasformazione in voucher da consumarsi nell'arco di 12 mesi. Occorrerà fare una domanda specifica alla ASD.
Se la bozza rimarrà inalterata non si può prevedere.