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Come mantenere la concentrazione ?

Discussione in 'Allenamento e Tecniche di Gioco' iniziata da bvzm71, 28 Gen 2015.

Status Discussione:
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  1. bvzm71

    bvzm71 Old style, but looking to the future

    Nome e Cognome:
    Igno #1
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club Genova & Lavagna
    mi rendo conto che è un argomento molto ampio e molto personale, ma ritengo sia uno dei problemi principali ad ogni livello....e forse anche ad ogni età ;)

    ognuno dica la sua e vediamo cosa ne esce..... :mumble:
     
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  2. Sette

    Sette 'zzo guardi?

    Nome e Cognome:
    Omar Biagi
    Squadra:
    TT Forte Dei Marmi 2008
    Io non l'ho ancora capito.
    Vediamo se qualcuno ci illumina su questo che è un problema molto comune e importante perché la concentrazione è fondamentale in questo sport.
    A proposito: è arrivato il freddo, eh? :king:
     
  3. lupo alberto

    lupo alberto a tempo a tempo, chi sà sà e chi un sà su' danno

    basta rimanere ... concentrati:p
     
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  4. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Il pomodoro ce la fa.

    Coi set a 11 più che altro non capisco come si possa perdere la concentrazione. Io sono ipnotizzato dalla pallina.
     
  5. bvzm71

    bvzm71 Old style, but looking to the future

    Nome e Cognome:
    Igno #1
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club Genova & Lavagna
    io arrivo agli 11 ... e non ho ancora capito dove sono!
     
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  6. RevanII

    RevanII Utente Noto

    Come dici tu mi sa che ognuno deve trovare la sua strada :)
    Questo perchè credo che il segreto della concentrazione derivi principalmente da un altro aspetto, cioè la motivazione con cui si gioca, che è personalissima. Credo che quanto più forte sia la motivazione che spinge il giocatore a competere tanto sia maggiore la sua capacità di stare in partita. Quindi secondo me il modo migliore per concentrarsi è avere sempre presente perchè si gioca e giocare tenendo sempre nello sfondo quella motivazione... ad ogni motivazione comunque sono legati vantaggi e svantaggi (le circostanze possono renderci più facile o più difficile acuire la nostra motivazione). In generale direi che la motivazione migliore per noi è quella che ci fa "godere" dal gioco (provare il gusto di ogni singola azione, come se questa fosse tutto per noi, e di conseguenza ci porta ad ottimizzarne ognuna).
    (Adesso che ho scritto 50 volte motivazione su 100 parole sono contento, ma non ho ancora finito :D )
    Fra le principali motivazioni che spingono a giocare (e di conseguenza determinano forte concentrazione) mi vengono in mente:
    1) Il divertimento: quando non vedi l'ora di colpire una pallina con una racchetta, dovunque ti trovi, in qualsiasi modo tu stia giocando, con chiunque tu stia giocando, difficilmente ci sarà posto per altro nella tua testa! I rischio grosso di questa motivazione secondo mè è, se il gusto non è assoluto (ci piace fare/affrontare certi colpi ma altri no), il lasciarsi andare quando si affronta un gioco che non piace o si è costretti a fare un gioco che non piace. Per alcuni mi rendo conto che questa possibilità sia inesistente, c'è davvero gente che giocherebbe anche con pezzi di cartone. L'unico problema che noto è che "perdersi troppo nel gioco" può ledere l'acume tattico.
    2) La voglia di vincere: la motivazione di chi non ci sta a perdere, ha voglia di vincere tutte le prove, sotto pressione dà il meglio di sè... il rischio qui è di non vivere la ricerca di vittoria come uno stimolo per dare il massimo su ogni punto ma come un qualcosa da raggiungere a tutti i costi; questo secondo me crea tensione e ci impedisce di rendere bene, o ci fa trovare scuse quando perdiamo non volendo accettare la sconfitta. In compenso stimola la mente a ricercare ogni furbizia efficace per vincere (sia lecita che illecita).
    3) La voglia di mettersi in mostra/dimostrare qualcosa: quando il gioco che esprimiamo ha un significato/un messaggio/uno scopo ben preciso verso qualcuno al di là del risultato e del divertimento in sè. Può essere il mettersi in mostra puro, può essere il dimostrare qualcosa a sè stessi, il "farsi belli" agli occhi di qualcuno, il far vedere che siamo migliorati... come con la voglia di vincere questo è positivo se ci spinge a concentrarci sui mezzi per raggiungere lo scopo e negativo se ci inchioda lo scopo davanti, col terrore di non raggiungerlo.
     
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  7. MATADOR

    MATADOR Utente Noto

    Nome e Cognome:
    DARIO CIOFFI
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD TT MEDITERRANEO BUSETO-TP
    Credo che aldilà del piacere e delle motivazioni espresse meravigliosamente da Luca, la concentrazione vada assolutamente e indispensabilmente allenata.
    La reputo una componente determinante dell'allenamento e può essere esercitata in diversi modi.
    Nella palestra dove sovente ho la possibilità di allenarmi spesso ci sono intorno vari elementi di disturbo, poichè frequentata da persone che limitrofamente utilizzano attrezzi e accendono la musica ad alto volume......
    Questo potrebbe sembrare qualcosa di molto fastidioso per chi ricerca in un allenamento di tennis tavolo la concentrazione...al contrario io è una situazione che tratto un pò come quello che si mette i "pesi alle caviglie" per poi toglierli e andare più veloce....... faccio di un disturbo una virtù...provando a vincere il fastidio che provo (perchè è umano provarlo....) trovando all'interno di questa situazione una forza di pensiero tale per eludere le problematiche intorno a me..... ciò torna molto utile specie nei tornei ove gli elementi di disturbo sono i più disparati...... dal CIOOOO' dell' avversario del tavolo accanto, alla pallina che ti arriva sul più bello in campo da un tavolo attiguo, mentre stai per chiudere un punto, a volte decisivo......
    Altri esercizi che faccio sulla concentrazione sono quello di pensare che l'avversario può sempre prendere la retina o lo spigolo ed io devo esser pronto a reagire... per quanto spesso queste situazioni siano obiettivamente ingiocabili.....
    Altro metodo che uso sempre è quello di rimandare tutte le palle (comprese quelle che escono fuori dal tavolo anche di metri) dall'altra parte cercando di metterle in campo...questo mi abitua a non considerare mai il punto finito e vi assicuro che è raro che l'avversario mi sorprenda fermo....è molto più facile che in partita io prenda una pallina battezzata punto dal mio avversario trovandolo così impreparato alla risposta (mancanza di concentrazione.....)
    Insomma non ho mai avuto grandi allenatori al mio fianco, se si escludono un paio di brevi parentesi, ma posso dire che la concentrazione è il mio cavallo di battaglia..... quella che mi ha garantito vittorie assolutamente insperate nel confronto tecnico......
    Il mio consiglio è di lavorare molto su quest'aspetto....visto che pochi di noi hanno la fortuna di allenarsi con tecnici e sparring di livello...la concentrazione è un qualcosa che trovando i metodi giusti può essere fatta molto bene anche "self-made"........
    detto ciò..... TORNO A CONCENTRARMI..........:shifty:

    EL MATA.
     
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  8. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    beato te, significa che vinci sempre
     
  9. mladen

    mladen Utente Attivo

    Squadra:
    Morelli
    il problema non è arrivare agli 11 , ma fino al 33 (o 55) (n):goccia:, non riesco mai a fare tutti set (3 o 4 o 5) allo stesso livello di concentrazione, sarò vecchio :(
     
  10. bvzm71

    bvzm71 Old style, but looking to the future

    Nome e Cognome:
    Igno #1
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club Genova & Lavagna

    che simpatico...."me pigghi pou culooo?"
    :D
     
  11. Sette

    Sette 'zzo guardi?

    Nome e Cognome:
    Omar Biagi
    Squadra:
    TT Forte Dei Marmi 2008
    O che le perde tutte ai vantaggi. :rolleyes:
     
  12. bvzm71

    bvzm71 Old style, but looking to the future

    Nome e Cognome:
    Igno #1
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club Genova & Lavagna
    A Modena è successo anche questo :muro: ... 1-3 con un ex 3a cat, tutte ai vantaggi ! :X3:
     
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  13. Sette

    Sette 'zzo guardi?

    Nome e Cognome:
    Omar Biagi
    Squadra:
    TT Forte Dei Marmi 2008
    E' un giochino maledetto. :muro:
     
  14. capa97

    capa97 Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Michele Corti
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Cus Bergamo A.S.D
    Hai giocato una bella partita comunque...hai fatto dei buchi nel tavolo con il rovescio:hail:
     
  15. Fabrix69

    Fabrix69 Nuovo Utente

    Giocare e non pensare al punteggio
     
  16. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    non sono d'accordo.
    non farsi condizionare troppo dal punteggio quello si', ma senza pensarci no : la tattica di gioco dipende dal punteggio, se sei sotto 7-10 non e' che puoi tirare a braccio, lo puoi fare se sei avanti e vuoi chiudere il set.
     
  17. TechLab

    TechLab Utente Noto

    Nome e Cognome:
    S.C.
    Squadra:
    ASD Sparta 480 a.C.
    @RevanII e @MATADOR: complimenti per aver assolutamente ben focalizzato due importanti questioni che attengono la concentrazione. Di solito nel mondo del TT si traduce concentrazione con "okkio alla palla" e li ci si ferma. In realtà il processo attentivo è parte (sottoprocesso) del processo generale di ATTIVAZIONE (AROUSAL) che appunto ha varie componenti. Come tale la concentrazione va innescata attraverso un preciso percorso mentale di estraneazione della realtà e rifocalizzazione e soprattutto va allenata e, al pari di ogni altra abilità, la capacità attentiva può essere valutata con specifiche misurazioni o test effettuati da professionisti del settore.

    In sede di allenamento occorre poi tenere ben presente quale debba essere l'OGGETTO precipuo della concentrazione (o del processo attentivo). In effetti, la concentrazione innesca processi cognitivi particolari in base ai quali si attua una selezione di determinati stimoli ambientali rispetto alla totalità degli stessi (su alcuni ci si focalizza, gli altri si scartano e non vengono elaborati). Il punto è che oggetto costante della concentrazione nel TT deve essere NON SOLO LA PALLINA IN MOTO, ma anche ciò che fa il nostro avversario mentre la pallina è in moto. Alcuni sono naturalmente predisposti per fissare e catturare oggetti nel loro moto ma questo processo di focalizzazione li porta ad ignorare quello che accade sullo sfondo. Altri invece sono naturalmente predisposti a focalizzarsi sul quadro di insieme e hanno difficoltà ad inquadrare in modo preciso oggetti in moto. L'abilità attentiva che deve essere sviluppata nel TT è appunto quella di riuscire a tenere costantemente sotto controllo azioni che si svolgono su piani spaziali differenti e ed tutt'altro che semplice da sviluppare ed allenare.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 17 Feb 2015 ---
    come mi è stato fatto (giustamente) notare qui sopra nella qualificazione dell'OGGETTO dei processi attentivi mi sono arbitrariamente limitato solo alla porzione esteriore dello stesso (quelle che attiene al controllo dello spazio fuori da se) ed ho tralasciato una parte che è assolutamente rilevante e importante ossia quella interiore all'atleta.
    Quindi per completezza aggiungo che oltre alle dinamiche spaziali esterne oggetto dell'attenzione dell'atleta devono essere anche dinamiche meramente interne o interiori quali, la supervisione della corretta esecuzione tecnica, della tenuta emotiva, di una costante e sufficientemente forte tensione nonchè della condotta tattica adottata. Qui però il discorso si complica parecchio, perchè la presenza di adrenalina e altri fattori se da una parte agevolano i processi attentivi rivolti verso l'esterno dall'altra diciano alterano e quindi "ostacolano" la corretta percezione del vissuto interiore. Per chi vuole approfondire l'argomento diciamo che nel caso si fa ampio uso di tecniche quali quelle del self talk, checkpoints, check list e simili...però in questo ambito le dinamiche sono veramente complesse (molto più di quelle sopra accennate), il fai da te non è agevole ed affidarsi ad uno specialista senz'altro aiuta parecchio.
     
    Ultima modifica: 17 Feb 2015
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