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A me non sta bene.

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da ittenico, 12 Ago 2013.

Status Discussione:
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  1. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    la discussione ha preso una piega rischiosa e comunque ot.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 14 Ago 2013, Data originale: 14 Ago 2013 ---
    Non mi sembra che il fine della discussione fosse per ricevere contributi a pioggia (cosa peraltro che non condivido ,anche se anni fa ai tempi d'oro dal Coni qualcosa ancora si riceveva coi Cas).La federazione deve metter tutti nelle condizioni di poter migliorare sia che sian i 4 amici del bar sia una società che fa A1....Determinare e suggerire degli strumenti adatti potrebbe diventare anche il ruolo delle società tutte (tramite ,certo ,i CR, vicini al territorio)....
    ho frequentato il corso di primo livello ,alcuni anni fa, che ho trovato sicuramente interessante ma assolutamente insufficiente per poter dare una svolta decisiva in determinate questioni... Il problema è+ che un proseguio dovrebbe esser fatto a Roma con notevolissime difficoltà logistiche... soprattutto ora che i comitati provinciali praticamente non esistono più ....le federazioni anche provinciali han poche occasioni di scambio, se non saltuariamente per iniziative singole e in occasioni particolari.Volete sapere una cosa? se esistesse la regola in fitet così come nella fipav potremmo far che chiudere molti campionati e far che unificare la A1 ,2, e B1 per aver almeno un paio di gironi....forse...(riguarda l'obbligo di avere almeno due squadre in due categorie giovanili mas o femm per poter fare campionati di quei livelli)
    Non son d'accordo con chi afferma che un livello di campionato sia specchio dell'organizzazione interna di una società: l'aspetto agonistico (inteso quello a squadre senior) è solo una parte dell'attività. Se un gruppo ritiene di dedicarsi principalmente alla promozione e al settore giovanile in cui convogliare tutte le risorse automaticamente queste vengono a mancare per altro: dipende da che visione si ha del nostro sport e dalla" vocazione" .... facile per me mollare tutto un settore e fare nel giro di un paio d'anni una B1 e salire ancora...questo significherebbe agli occhi degli "esterni" esser più capaci di ora? ma siamo matti, una federazione cresce se crescono i tesserati punto e basta ...
     
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  2. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Ady, un maggiore professionismo dei dirigenti societarii é altamente auspicabile ma per il tt non è indispensabile come per il calcio.
    Utile.. ma non indispensabile.
    Ti spiego perché la penso cosí:

    dal momento che una federazione sa formare dei buoni tecnici, questi sapranno trovare i talenti e iniziarli alla pratica agonistica dopo un congruo periodo di formazione.

    Da quel momento, i ragazzi diventano patrimonio della federazione. Essa ha tutto l'interesse che questi crescano nel migliore dei modi.

    Sappiamo chi sono Federica Pellegrini o Valentina Vezzali. Quali sono le loro Societá? Boh? Aniene, Vattelapesca... non conta più di tanto: sono NAZIONALI !

    Lo stesso deve essere per il tt.

    Qual'è la societá di Zhang Jike? Di Ma Long?

    Un buon tecnico, un buon atleta, ça sufí !

    Non siamo il calcio. Una champions league è una grande cosa... ma un europeo a squadre o di singolo sono la vera strada per uno sport individuale e per gli scopi di una federazione.

    Il problema sta nel fatto che i dirigenti federali sono presidenti societarii e come tali continuano a ragionare, nei regolamenti, nell'attivitá, nello stilare i calendarii, nella filosofia della missione tecnico-agonistica delle rappresentative nazionali.

    Sempre, secondo la mia umile opinione.
     
    Ultima modifica: 14 Ago 2013
  3. adygoro

    adygoro Utente Noto

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Che infatti mi vede totalmente disaccordo. La scherma.. anche per averla trasmessa in diretta ha dirigenti tanti e di ottimo livello.. e tu nn saprai le societa ma ti garantisco che al loro interno contano e come se contano..cosi come contano le societa e quindi il profilo dei dirigenti anche nel nnuoto.. poi quando sei campione cambiano le cose.. nn prima
     
  4. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    È chiaro che il miglior allenatore potrá permettersi di scegliere la societá più affidabile, quella in grado di sostenere un progetto anche nel medio periodo e non estemporaneo.

    Un buon tessuto federale si fa con buone societá.

    Quello che volevo dire è che è il coach che fa il campione. La Pellegrini sta col miglior coach, poi nella migliore piscina. Ma dopo.

    Parlo anch'io di uno sport che conosco bene, molto bene per esserci stato dentro per anni e non en passant. Ero nello Ski Club TotalGas del grande Edo Nolli, ottimo dirigente (aveva creato una convenzione impianti multistazione vent'anni prima degli altri) ma non aveva un allenatore di livello. Il tecnico coi controc... lo trovai nello Sci Club Rosmini, una discreta società di preti, niente di che, che però ebbe il pregio (e la fortuna, visto che era in servizio alla Forestale nella stessa città) di ingaggiare uno come Luciano Zanier (poi coach della nazionale A femminile e commentatore RAI con Ivana Vaccari ) : uno in grado di fare la differenza.

    Dopo queste premesse ti faccio una domanda: secondo te, un campione come Alberto Tomba è stato creato (dal proprio talento e) da Roberto Siorpaes o dallo Sci Club Cortina?
     
    Ultima modifica: 15 Ago 2013
  5. adygoro

    adygoro Utente Noto

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    E mondello da chi è stato tirato fuori? ... se il talento di tomba fosse stato mal curato nella prima fase.. col cavolo che tomba diventava tomba.. e vale per tutti questo.. e stessa cosa dicasi per mondello... per me noi nel 95 percento dei casi nn facciamo sport...e quando qualcuno diventa bravo è soprattutto per il suo talento. Se quel talento fosse stato curato ancor meglio nella fase di avvicinamento al ns spor, .forse avevamo un mezzo campione in piu. E questo puo dipendere tanto dal tecnico quanto dalla possibilità che quel tecnico ha avuto dalla sua società di lavorare in termini di ore
     
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  6. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    siam quasi all'esempio dell'uovo e della gallina... aver la potenzialità di "fare" un campione è una questione di sinergie .. ognuno ha un suo ruolo... importante.... determinante se inserito e attivato al giusto momento....
    Lavorare con l'interesse del pubblico e contando su una buona base è molto più stimolante che sentirti rispondere "ah anche il ping pong è uno sport?"...
     
  7. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Sono d'accordo. Ma ritengo che per la federazione sia prioritaria la formazione dei tecnici, poi quella dei dirigenti. In uno sport individuale (caso limite) un figlio d'arte puó essere allenato dal padre in un sottoscala. In uno sport di squadra questo non è possibile. Ci sarebbe molto da dire anche sul controllo biomedico. Lí sí c'è parecchio da lavorare in quanto a cultura dirigenziale.
    Col dilemma dell'uovo e della gallina ho qualche perplessitá in più. :)
     
    Ultima modifica: 15 Ago 2013
  8. adygoro

    adygoro Utente Noto

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Puoi avere quanti tecnoci buoni vuoi.. se non li paghi lavorano di meno.. e male..' senza sord nun se cantan mess' dice sempre bertignoll
     
  9. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    mi sei simpatico.......ma hai toppato......
     
  10. cucciolo

    cucciolo Utente Noto

    non è questione dell'uovo o della gallina , ma se non hai dirigenti validi che riescono a far funzionare la Società in maniera tale da poter ingaggiare allenatori secondo l'esigenza non vai lontano
     
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  11. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Certo. Bisogna far crescere il tasso di preparazione tecnica di pari passo con una adeguata formazione dirigenziale. Purtroppo o per fortuna per fare i tecnici ci vuole la patente, per fare i dirigenti ancora no. Bastano i dané e puoi diventare presidente di una sicura vincitrice del titolo italiano di serie A1.

    Quindi, la federazione dovrebbe fare corsi per dirigenti ma spendendo un quinto di quanto dovrebbe spendere per preparare i tecnici perchè un cattivo dirigente fa fallire la sua societá. Un cattivo tecnico puó fare guasti peggiori sulla pelle dei ragazzi.

    Il giorno che ci vorrá il patentino da dirigente saró pronto a rivedere quel rapporto di spesa ma sempre nel rispetto di quelle che ritengo siano le prioritá. Sempre tenendo conto che stiamo parlando di uno sport individuale e non del basket, del volley o del calcio.
     
    Ultima modifica: 15 Ago 2013
  12. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    E TORNIAMO AL PROGETTO DEI PROMOTORI DI BASE.....
    NON TECNICI DI BASE MA PROMOTORI ......



    SERVONO PROMOTORI DI BASE.....EDUCATI A DOVERE ...
    ALTRIMENTI ....TUTTO IL RESTO è NOIA !
     
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  13. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    buono il discorso dei promoters, ma da inserire nella preparazione dirigenziale come in quella tecnica.

    Prendiamo il forum.

    Mettiamo che si leggano le catsate che scrive un dirigente, mettiamo Eta Beta.

    Poi leggiamo le catsate che scrive un allenatore, senza fare nomi.

    Quali vi preoccupano di più?

    Dire : "uguale" non vale. :)
     
    Ultima modifica: 15 Ago 2013
  14. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    so già la tua risposta...
     
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  15. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    I PROMOTERS DEVONO ESSERE EDUCATI E INQUADRATI !
     
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  16. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    dammi la tua. ;)
     
  17. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    :mumble:
    lasciami tranquillo che son troppo impegnato.... fra allenamento e organizzazione trasferta di 1000km.....son ferie "attive" ,le mie...:D:rotfl:
     
  18. rommel

    rommel Bruno Di Folco

    Nome e Cognome:
    Bruno Di Folco
    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    APD Giovanni Castello
    Bella discussione, interessante davvero.
    Un amico me ne aveva segnalata un'altra da un'altra parte ma continuo ad essere fedele al Forum ;) (Giorno quando cacchio mi farai mai il primo bonifico??? :banana: )
    Rispetto a quanto già scrissi in merito a pingpongitalia posso aggiungere solo che adesso qualcuno ha anche la "coda di paglia", vabbè.... affari suoi.
    Tornando all'inizio della discussione vorrei che si andasse a vedere cosa 5 anni fa prevedeva il Trofeo Cini e quante erano le Società che ricevevano i contributi per questo premio. Vorrei che si andasse a vedere quanto il Castel Goffredo (tanto per non fare nomi e cognomi) avesse di contributo federale per il Trofeo Cini e quanto avesse per i premi dati agli atleti nei Tornei Assoluti per il loro piazzamento. Vorrei che si controllasse anche quanto incidevano allora le gare giovanili per quel Trofeo e quanto adesso incidono ora nel Premio Mazzi (creato esclusivamente per le attività giovanili).
    Vorrei ricordare a Francesco (ittenico) che tutte le Amministrazioni pubbliche mettono sul loro sito le gare e gli avvisi.
    Le società romane di tutti gli sport (anche il nostro) hanno partecipato al Bando triennale per l'assegnazione delle palestre scolastiche nel mese di luglio ed hanno avuto 20 giorni di tempo per la presentazione di una documentazione infinita.
    Il bando è uscito solo ed esclusivamente sul sito della Provincia di Roma.
    Inoltre, che ci sarebbe stato un bando per gli sparring partner societari, si è data notizia subito dopo il Consiglio Federale che lo aveva deliberato di fine luglio anche attraverso l'intervista al D.T. Deniso.

    Noto che Eugenio (eta beta) certifichi sempre un'altra differenza avvenuta negli ultimi anni e cioè che con gli sparring partner societari forse un talento come suo figlio avrebbe continuato ad essere di interesse delle Nazionali e gli sarebbero bastate le 16 ore di allenamento (.... è il minimo richiesto nel bando) con uno sparring a casa sua, aggiunti ai 2 giorni di allenamento a Torino, per creare il Campione.
    Io comunque, visto che siamo in tema, sono anche per mantenere gli atleti legati alla loro Società di appartenenza il più possibile, o per un riconoscimento di un contributo fisso per le Società che scoprono gli atleti fino al compimento del diciottesimo anno. Per fare un esempio di un atleta e di una Società che stimo, il Perugia dovrebbe ricevere ogni anno un contributo economico per Alessandro Baciocchi fino al suo passaggio nel mondo senior. Ovvio che il contributo dovrebbe darlo la Società che investe nell’atleta quando lo tessera e non la Federazione (in questo caso la Marcozzi di Cagliari).

    Il primo intervento di Lostboi lo quoto in toto.
    Non sono per l’assistenzialismo neanche nello sport.
    I criteri possiamo discuterli fino allo sfinimento ma il compito delle Società sportive e della Federazione è ben diverso.

    La Federazione attualmente con il Progetto Giovani, con i contributi per la scuola (carassia e bracco hanno usufruito anche di quello…… non è stato mensionato mi sembra), con gli sparring societari, con gli sparring federali, con le 4 palestre dove si radunano 20/25 atleti di interesse, con 6 allenatori e 2 direttori tecnici italiani che lavorano praticamente quotidianamente per il Progetto, con il Trofeo Mazzi dedicato all’attività giovanile, con il contributo di 25mila euro per le società che partecipano ai campionati italiani a squadre giovanili credo che faccia molto, sicuramente molto di più che in passato.
     
  19. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Ciao Bruno.

    A parte il fatto che la metafora del "buon ortolano" pensavo fosse di una tale ovvietá da non poter essere messa in dubbio, mentre me la ritrovo come causa di tutti i mali, vabbé! :rolleyes:

    Ma bisogna distinguere i criteri di assegnazione del contributo sparring da quelli del Premio "Elia Mazzi".

    Nel primo pesano le convocazioni (attivitá internazionale), che, badi bene Lostboi, non sono risultati ma criteri discrezionali del tecnico federale (potrei portare molti esempi ma mi guarderó bene dal farlo per non ricadere nella polemica col bastian contrario di turno).

    Nel Premio Mazzi entrano i risultati: criterio apparentemente equo ma che non tiene conto, né potrebbe, di tutta una serie di dati "politici" : l'appeal del cosiddetto "fascino della divisa" (ci siamo capiti), il pesce grosso che mangia quello piccolo... ecc... ecc..

    La politica del buon ortolano invece è quella di chi osserva come stanno crescendo tutte le sue colture.. innaffiando i germogli buoni (li sa riconoscere da quelli ipotrofici), anche quelli che pur concimati meno, magari perché ai bordi dell'orto, mostrano di crescere bene.
    Se l'ortolano non ha abbastanza acqua per innaffiare tutto l'orto, passerá con l'innafiatoio laddove le gemme stanno fiorendo più promettenti.
    Se invece innaffiasse solo la parte che a sua memoria ha dato sempre buoni frutti e per un circolo virtuoso ne continuerá a dare, finirá per raccogliere un decimo del raccolto. Pochi ma buoni... ma pur sempre pochi. Non abbastanza da poter... "stare sul mercato". Al massimo potrá allestire una bella vetrina .. in un negozio vuoto. Imho.

    Piove sempre sul bagnato.
    È di oggi ( vedi discussione "Premi alle Societá" ) la polemica in seno alla F.I.N.
    Loro addirittura tagliano i contributi alle societá che fanno risultati con atleti arruolati nei G.S. militari e/o che utilizzano strutture federali.

    Da noi, oltre a non essere cosí, di fatto c'é una sola societá in grado di poter promettere e garantire la possibilitá dell'arruolamento. Ció la pone assolutamente aldisopra di tutte in un contesto giá fortemente egemonizzato.
     
    Ultima modifica: 16 Ago 2013
  20. rommel

    rommel Bruno Di Folco

    Nome e Cognome:
    Bruno Di Folco
    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    APD Giovanni Castello
    La polemica della FIN è veramente grottesca e testimonia come anche il cambio del nuovo Presidente CONI forse non ha modificato nulla. E' imbarazzante leggere una Pellegrini che rivendica dei premi e contributi federali essendo tesserata per il Circolo Aniene che come tutti sanno è del Presidente del CONI Malagò. A mio avviso Malagò doveva evitare all'atleta una uscita fuori luogo e tutelarla sia come Presidente di Società ma soprattutto come Presidente del CONI e quindi anche della FIN.
    E' evidente che si stiano regolando dei conti dopo l'elezione dei vertici CONI e della FIN stessa.
    Gli atleti di punta come la Pellegrini inoltre dovrebbero pensare ogni tanto alle decine di migliaia di atleti che fanno lo sport, a volte impegnandosi allo spasmo, senza ottenere i loro risultati. Pessimo è stato anche aver tirato in ballo l'altra atleta azzurra, la Filippi.
    Fermo restando che sono d'accordo che i premi e i contributi devono essere comunicati prima dell'attività e non dopo averla fatta e conseguiti i risultati. Spero che la FIN non faccia davvero così.

    Tornando al nostro sport concordo con quanto affermato da Eugenio e spero proprio che non sia così.
    A mio avviso l'unico atleta che poteva e doveva essere arruolato in Aeronautica già da un po' è NIAGOL STOYANOV e spero che questo accada quanto prima (...e sarà sempre in ritardo).
    ps : è arrivato il bonifico di Giorno per i miei interventi sul Forum :banana::D:rotfl: quindi volevo rassicurare l'innominato che si mette come nick Drago Rosso che, come si dice a Roma : "non me lo filo pe' gnente!!!" :rotfl::rotfl::rotfl:
     
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