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Allenamento per principianti

Discussione in 'Allenamento e Tecniche di Gioco' iniziata da emilio68it, 16 Ott 2019.

  1. emilio68it

    emilio68it Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Emilio Arbasino
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Ciao a tutti

    dopo qualche stagione al ribasso, come numero di iscritti, siamo saliti di numero, tanto da considerare l'idea di acquistare un ulteriore tavolo. Al momento ho 3 ragazzi proprio principianti, come al solito gli altri della squadra li evitano come la peste, ma dato che sono il presidente, non posso e non voglio farlo.
    Al momento li ho presi singolarmente per insegnare le basi: l'impugnatura, la posizione, lo scambio di diritto e di rovescio, il servizio regolare (e non quello da oratorio che facevano). Sarebbe perfetto conoscere qualche esercizio per renderli maggiormente sciolti nei colpi e nei movimenti, senza annoiarli troppo ( e lasciando qualche momento anche a me per allenarmi).
    Se fate qualcosa con i Vs. principianti vi chiedo di condividerlo.

    Grazie in anticipo
    Emilio
     
    A Mikiol e luca.franzoso piace questo messaggio.
  2. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Se hai bisogno di risposte consolatorie,del così fan tutti e del s'e' sempre fatto così non leggermi oltre.Si sa oramai che pratico una strada personalizzata,frutto di osservazione e rivalutazioni nel corso di 50 anni di pratica pongistica.Bene.
    Allora osserva come fanno o son soliti fare i primi scambi i tuoi nuovi ragazzi,per ora soprattutto come, dove tengono il braccio sinistro, quello senza racchetta per capirci, oppure l'altro braccio/avambraccio se sono mancini.
    Quindi invita loro a tenere l'avambraccio alto con un angolo al gomito di circa
    90 gradi,cioe' quasi parallelo alla superficie del tavolo.Quasi ad indicare la direzione del colpo.
    Chiedi e valuta assieme a loro se avvertono qualche differenza nel muoversi,dopo aver accertato che all'inizio si fa comunque maggior fatica a tenere volontariamente sollevato il braccio in tal modo e maniera.
    All'inizio insisti che lo facciano.
    Raccogli le prime indicazioni, difficoltà o vantaggi e sappi dire.
    Per il resto fai come hai sempre fatto o insegnato agli altri.
    Se funziona potremo passare agli "step" successivi.
    E buon gioco!
    ettore
     
  3. genioboy

    genioboy Mille e 1 notte...insonne

    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Per me il dicorso di evitare come la peste non deve proprio esistere: si dovrebbe fare un a rotazione anche con quelli un po' più bravi. Anch'io che sono agonista da quattro anni gioco per un po' con i principianti ad ogni allenamento. Se evito come la peste uno più scarso, perché uno più forte dovrebbe giocare con me? Poi, come ha detto qualcuno, si gioca contro la pallina, quindi anche con uno meno bravo qualche colpo lo puoi sempre allenare. Questo non esclude che due principianti non possano giocare tra di loro: se si danno loro gli esercizi giusti ed ogni tanto si dà loro qualche spunto per correggerli, imparano qualcosa lo stesso. Magari il terzo può andare a provare per un po' i servizi (se hai il tavolo ovviamente).
    Io i principianti li allenerei soprattutto con esercizi per tenere la palla in campo eseguendo colpi scolastici corretti e osservandone la coordinazione. Comunque, secondo me, con piccole varianti, molti esercizi si possono fare a qualsiasi livello di abilità.
     
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  4. Mikiol

    Mikiol Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    Trieste Sistiana
    Lasciando stare le dinamiche di interazione in palestra, consiglio una routine con cui l'altro anno ci siamo trovati bene nel corso promozionale : 5 min dritto, 5 rovescio, 5 butterfly. Poi un po' di pivot sulla diagonale (a turno o entrambi), e per quelli più confidenti un 5min di top/block. Pausetta, palleggio (o solo dritto / solo rovescio oppure misto/butterfly ). Poi partite ed eventualmente scambiare partner per i match successivi!
     
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  5. acialli

    acialli Utente Noto

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    Ma chi mi vole più
    Ho un allievo "datato" di 48 anni.
    Non aveva mai visto una racchetta da ping pong ne è mai stato uno sportivo. Gioca da due mesi tre volte la settimana. Adesso riesce (se così si può dire) a fare qualche scambio di dritto e di rovescio. Dopo quanto tempo va insegnato il palleggio di taglio secondo voi? Con i ragazzi è molto più semplice perché si muovono di più e generalmente sono più curiosi di sperimentare. Con altri è facile perché cercano comunque di buttarla di là. Questo allievo invece è disciplinato e fa solo ciò che gli viene detto (incluso battimuro con metà tavolo alzato e prova di servizi che ancora fatica a fare). Mi sto sentendo una frana come aiuto allenatore... forse pretendo più di quanto fa ma mi sento in colpa. In quanto tempo si impara da adulti? Io ho imparato (praticamente sperimentando) quando avevo 14 anni e l'unica cosa che ricordo è che sognavo di fare il top spin di rovescio ma ho impiegato almeno 5 anni perché mi uscisse qualcosa di decente. Il resto ho dimenticato come ho fatto a imparare perché ho modificato più volte la tecnica perché non c'erano allenatori al tempo. La mia fortuna è stata che mi sono allenato con un ex n.3 della Cina che aveva raggiunto questo livello nel 1978 per poi venire a giocare in Italia nel 1984 e portare la allora società Marina di Grosseto in serie A1 per poi giocarsela contro il Prato per lo scudetto. Ma quel tipo era mancino e impugnava a penna e io spesso ero il suo battimuro scarso poi cena a casa mia e sabato discoteca. Insomma mi sento scarso come allenatore.
     
  6. lupo alberto

    lupo alberto a tempo a tempo, chi sà sà e chi un sà su' danno

    dipende molto se questa persona è vispa o un pò imbranata, ma io un pò di taglio lo comincerei quasi subito
     
    A Ikon84, acialli e Milocco Ettore piace questo messaggio.
  7. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Chi arriva dopo...
    o incomincia a prendere la racchetta un po' più in là negli anni,rispetto a chi inizia da giovane.
    Il problema,a mio avviso non è tanto con quale tipo di colpo iniziare,o prendere confidenza,dipende anche da cosa fanno di solito i compagni di gioco con cui si allenerà (e indubbiamente sono più avanti e più reattivi,avendo familiarizzato prima col nostro gioco).L'ideale sarebbe di promuovere corsi introduttivi con principianti ,più o meno dello stesso livello di conoscenze, e anche questo è perlomeno problematico che chi si affaccia per la primissima volta lo dobbiamo comunque accogliere e possibilmente aiutare per permettergli di fare 4 scambi,possibilmente non alle calende greche,ma al più presto e con chichessia.
    E,allora muniti di tanto buon senso ,pazienza e buona collaborazione da parte di tutti,principiante e allenatore in primis,proviamo a vedere cosa gli potrà essere d'aiuto fin da subito.

    La racchetta!,preoccupiamoci della racchetta,avrà pensato più di qualcuno di voi.Ma per far che?
    Verrà il momento,indubbiamente,ma così senza sapere quale sarà l'evoluzione e le caratteristiche del giocatore principiante,cosa potremo fare per lui,nel frattempo?Qualcosa che gli possa servire per adesso e per i suoi passi futuri.
    Di questo ne ho già accennato in un precedente Post su questo tema,vedi:

    Allora osserva come fanno o son soliti fare i primi scambi i tuoi nuovi ragazzi,per ora soprattutto come, dove tengono il braccio sinistro, quello senza racchetta per capirci, oppure l'altro braccio/avambraccio se sono mancini.
    Quindi invita loro a tenere l'avambraccio alto con un angolo al gomito di circa
    90 gradi,cioe' quasi parallelo alla superficie del tavolo.Quasi ad indicare la direzione del colpo.
    Chiedi e valuta assieme a loro se avvertono qualche differenza nel muoversi,dopo aver accertato che all'inizio si fa comunque maggior fatica a tenere volontariamente sollevato il braccio in tal modo e maniera.
    All'inizio insisti che lo facciano.
    Raccogli le prime indicazioni, difficoltà o vantaggi e sappi dire.

    [QUOTE="Milocco Ettore, post: 588381]
    Questo perchè?
    Un pochettino come avviene ,quando s'intraprendono nuove attività sportive per chi ancora non v'è abituato,ma anche per gli altri poi,spesso è una questione di
    a)postura,
    b)equilibrio stastico e dinamico e ...di
    c)respirazione,ovvero abituarsi e mantenere una frequenza respiratoria ritmica,in simbiosi con le dinamiche e movenze tipiche o più usuali esercitate, perdurante l'attività svolta.
    Riguardo:
    1a)la postura,entrambe le braccia sollevate come suggerito,facilitano in modo più energico e non blando,il giro delle spalle,ovvero poter giocare più liberamente e sciolti,avvitandosi su se stessi e non con il busto rigido,su cui ribattere tutto solo frontalmente.Ciò ritornerà utile per il cambio di velocità,sia per i colpi difensivi ,che quelli d'attacco,schiacciate,top,scambi pure.

    2b) l'equilibrio statico,con le braccia,entrambe sollevate come suggerito, fa sì che il peso del corpo viene meglio distribuito su tutti gli arti che compartecipano all'azione e non s'afflosci sulle gambe o solo sui piedi,laggiù in basso a far da zavorra.Ne consegue che,con i piedi più leggeri e predisposti all'azione successiva,tutto l'equilibrio dinamico ne beneficerà,soprattutto negli spostamenti laterali,ma anche per scambiare con più decisione e veemenza. E ,grazie a un miglior gioco di gambe, anche i piegamenti necessari per un accorto gioco di difesa vicino o lontana, risulteranno facilitati, e perchè no,ancor più e decisamente meglio servirà per il gioco d'attacco in top,con movimenti futuri coordinati e non di solo,unico braccio.

    3c)il giocatore che si muove con le braccia a penzoloni, o un anche un braccio solo abbassato ,finisce presto in apnea. Cosa di meglio può aiutarlo,se non un movimento ritmico ed equilibrato di entrambe le braccia in estensione, che aiuti a dilatare la gabbia toracica per raccogliere più ossigeno e accompagnare/adattare con i ritmi di gioco che gli son propri,il conseguente flusso cardiocircolatorio tutto?
    Se qualcuno vuol provare e qui discuterne dell'efficacia o meno di quanto su proposto,poi in merito all'aspetto meramente tecnico si potrà aggiungere.

    ettore
     
    Ultima modifica: 25 Ago 2023

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