Vi convince il "Progetto Giovani"?

Ciao Eta.
Farebbe piacere anche a me che la formazione degli allenatori avesse una struttura diversa
Ma sappiamo benissimo che moltissimi tra gli allenatori lo fanno per passione e spesso a titolo pressoché gratuito. Almeno questo è quello che vedo da noi.
Quindi, se questa è la situazione, diventa difficile pensare che si possa chiedere dell'impegno extra a gente che già passa 4 o 5 sere in palestra praticamente gratis, se non addirittura rimettendoci qualcosa.
Mi pare una situazione tipica dove la carenza di soldi condiziona la qualità dei servizi offerti o comunque proponibili.
Il rifugiarsi presso i paesi dellEst o della Cina ancora ha un suo senso che secondo me testimonia comunque il desiderio di crescita all'interno delle società.
Ti rigiro il solito interrogativo.
Esiste una alternativa?
Io sinceramente non lo so.

 

Certo che esiste.

Il problema sta proprio nel fatto che gli allenatori sono perlopiù volontari.

Quindi anziché aspettarsi che prendano ferie per frequentare corsi lontano da casa bisogna fare stages collegiali sul territorio turnandosi presso le palestre limitrofe.

Il direttore tecnico e i maestri federali come girano per fare stages ai ragazzi potrebbero itinerare per fare stages formativi per i tecnici di società che spendono lo stesso tempo per assistere agli stages dedicati ai ragazzi o poco più.

Se partisse un progetto così vedresti che l'affluenza ci sarebbe. Oltretutto sai quanti giovani giocatori o ex giovani giocatori sarebbero interessati ad una attività fulltime o part time in questo periodo di crisi del lavoro?

Ma ciò che manca è proprio una stabile struttura formativa come c'è negli sports che hai citato: direzione tecnica > scuola maestri istruttori > discepoli futuri maestri del tennistavolo ..

 

Ottimo.
L'idea mi pare sensata e condivisibile.
Non essendo un introdotto nei sistemi federali, quale è la ragione che ostacola una iniziativa del genere?

 

Più per cultura che per malizia o cattiva fede. La federazione non si muove come una sovrastruttura dei club ma come una alternativa. Le cause storiche risalgono agli inizi degli anni '80 ed oggi i principali dirigenti (soprattutto del settore tecnico) conoscono solo il modello della "Società del Presidente".
La federazione punta sui singoli giocatori e non sugli allenatori che formino i giocatori. Non è sensato ma è così. Come ha ben evidenziato eta beta, negli sport citati c'è una "stabile struttura formativa" che passa attraverso gli allenatori/istruttori/tecnici a partire dal territorio.
Quattro anni fa la Fitet ha prima accettato e poi ha fatto marcia indietro (a poche settimane dallo svolgimento) sull'atto fondativo della scuola tecnica italiana e non avrebbe neppure pagato il soggiorno degli invitati (40). Quindi non si tratta di un problema di risorse ma di cultura.
Il progetto di cui stiamo parlando non può avere come "Obiettivo dichiarato ... un aumento del numero di tesserati" (enzopacileo) sia per come è strutturato sia per i risultati che avrebbe ottenuto (è attivo da numerosi anni).
Per ragazzini di talento mal seguiti o addirittura che non hanno alle spalle un allenatore, si tratta di una opportunità per "imparare" e crescere, è innegabile. Si tratterebbe allora di sussidiarietà al rovescio, magari da tenere in vita per qualche anno ma come corollario di un vero "Progetto Giovani" nelle linee indicate da eta beta.

 

O meglio.. nelle linee indicate da te e da Enzo Pettinelli.

 

Caro eta beta le idee camminano con le gambe della condivisione. Se riusciamo a farle diventare patrimonio di tutti, alla fine poco importa se sono partite da Senigallia o dal Piemonte. Eppoi credo che ognuno ci metta comunque un po' del suo nel condividere idee e proposte.

 

Scusate se pecco di ingenuità, e magari sto toccando dei nervi scoperti, ma essendo nuovo dell'ambiente certe cose e certe storie non le conosco.
Ingenuità che qualcuno potrebbe leggere anche nel trattare degli argomenti che possono essere spinosi in una sede pubblica come questa....
Qualcuno mi spiega perchè una proposta come quella di Eta Beta sarebbe difficile da portare all'attenzione di chi ha voce in capitolo in ambito di federazione?
In fondo, una proposta sensata non capisco perchè debba trovare degli ostacoli, se alla fine potrebbe essere fatta propria da chi detiene le redini ( giusto per non dire il potere....) e che quindi potrebbe a fronte di proposte intelligenti, aumentare il proprio consenso.

 

Se tuf

Se tu fossi il presidente federale e al contempo il deus ex machina della più grande Società come affronteresti la questione? E come affronteresti il conflitto di interesse? Noi abbiamo a che fare con un tipo "umano.. troppo umano" come diceva Nietzsche.

 

Ho capito . E ' un caso simile al pattinaggio.
Unica soluzione possibile:emigrare.

 

Anche se le considerazioni che hai formulato sono condivisibili in linea generale, nel caso specifico penso che si tratti più di un fatto culturale. Il ruolo dell'allenatore non fa (più) parte dell'immaginario del nostro ambiente perché intere generazioni di atleti e di dirigenti sono cresciute senza. La "Società del Presidente" non è stata inventata da Sciannimanico ma dai suoi predecessori. Se sei diventato bravo per talento ed auto-apprendimento, se non hai avuto bisogno di un allenatore per avere una squadra forte, puoi mettere il ruolo dell'allenatore centrale? Per questo non guardiamo fuori dal nostro recinto come si comportano le altre federazioni europee o semplicemente di casa nostra e continuiamo ad investire esclusivamente sui singoli giocatori e non sul movimento nel suo insieme. Ad estremizzare un po' il ragionamento, non è solo l'organizzazione centrale a non credere nell'allenatore ma vasti settori del nostro ambiente. Ci vorrebbe una guida illuminata oppure un cambio radicale di cultura. Non so quale delle due strade sia più praticabile.

 

... o aprirgli il ....

emigrino loro ... non solo il presidente ma tutti i cortigiani a lui molto simili ed altrettanto corresponsabili... ed anche i lecca.... attuali e passati.

volete salvare coloro che si sono convertiti? Se non son ipocriti perchè no.

 

Il problema di fondo a mio avviso consiste nella poca competenza e nella cattiva fede da parte del management della federazione in quanto non credo sia difficile seguire quanto enunciato da tt senigallia o da eta beta, ma allora bisognerebbe formare i tecnici.......e da chi? Poi bisognerebbe valutare quelli esistenti.....e da chi? E soprattutto come? E potrei continuare per ogni figura, sparring etc..Invece no questo significherebbe scoprire il vero volto di tanti yesman/girl dello staff con le loro inefficienze e finirebbe l'esercizio del potere assolutista, invece le cose vengono gestite all'italiana.....qui ci mettiamo questo, e li ci piazziamo quello......qualcuno crede che io parli per tornaconto personale? Libero di farlo, ma chi mi conosce sa che non vivo di tennis tavolo e lo stare nel contesto tecnico attuale non mi gratificherebbe affatto tant'è che me ne sono tirato fuori da solo, ma sono incazzato perchè laddove sono riuscito a far passare l'idea della necessità di una formazione adeguata chiedendo ad alcuni colleghi di investire sulla crescita delle competenze nonostante avessero già ottenuto buoni risultati con gli atleti da loro allenati, ebbene sono stati scartati nel progetto a beneficio di chi non può dimostrare nulla ne a livello di curriculum formativo ne in termini di risultati ottenuti con i propri allievi.....ed allora quando continuo a sollecitare ancora questi amici e colleghi a continuare il processo di formazione investendo ancora in stage con i migliori tecnici a livello mondiale mi sento rispondere "Si Enzo ma a cosa serve formarsi ancora se poi si vieni messi alla berlina per le logiche clientelari?" Certo se si impara non è solo per dare, ma anche e soprattutto per se stessi, ma non posso dar loro torto quando si fanno grossi sacrifici economici (perche la formazione soprattutto quella di alto livello costa!!) e non torna mai indietro il becco di un quattrino. Io vorrei soltanto che esistessero dei parametri di valutazione anche se quest'ultimi sicuramente non incontrerebbero il favore di tutti ma che almeno fossero seguiti in maniera pedissequa.......ma per adesso è una grande utopia!

--- Messaggio Unito Automaticamente, 14 Feb 2015 ---

E' calato il silenzio......anche questo è tipico all'italiana...

 

Beh, se Deniso pensa alle nazionali dovrebbe essere Quarantelli ad interessarsi del resto.

 

Ecchettedevodì. Qui possiamo solo chiacchierare e una volta constatato che tutti sappiamo cosa si dovrebbe fare per cambiare ma che invece le logiche clientelari prevalgono, l'unico augurio che possiamo farci è di ricordarci tutto ciò quando torneremo a mandare i nostri voti e le nostre deleghe...

.. (e sperare che il Gruppo di Senigallia scenda finalmente in campo compatto.. ed unito , ma ce l'immaginiamo che gruppo di fuoco verrebbe fuori dal ricompattamento di una squadra di lavoro composta da Pettinelli, Costantini, Ubaldi, Moretti, Apolloni.. ecc. ? La Scuola del Tennistavolo Italiano potrebbe diventare una realtà se queste forze si unissero per un simile traguardo comune. )

 

A mio avviso il Progetto Giovani può funzionare e i buoni risultati conseguiti anche in questi giorni ne sono una prova.
Parlo del Progetto Giovani che coinvolge gli atleti Under 13 e che è affidato al D.T.Giovanile Quarantelli e non di quello che ora "pomposamente" è stato rinominato Progetto Italia che, se ho ben capito, lo ingloba.
TTSenigallia lo ha definito bene ma qualcuno probabilmente lo confonde.
Il Progetto Giovani è migliorabile ma credo sia stato negli ultimi anni l'unica prova certa che la Federazione esiste anche in Regioni diverse da Piemonte e Lombardia (...regioni scelte NON a caso).
Negli stage regionali, svolti di solito a cadenza mensile e condotti dal Tecnico regionale nominato dallo stesso Comitato Regionale con la presenza di un Allenatore nazionale, vengono coinvolti anche i Tecnici societari per un confronto che deve essere costante per tutto l'anno agonistico.
Insomma è la classica organizzazione Tecnica piramidale che credo ci sia in molte Federazioni.
Io ovviamente scrivo di come è strutturato il Progetto e non entro nel merito di chi lo attua perché credo che questo sia lo spirito di chi ha aperto il post.
Ovviamente alcune cose non mi piacciono e una di queste è la differenza di trattamento economico degli stessi Tecnici regionali ed il modo con cui vengono scelti e dal fatto che la scelta è demandata totalmente ai Comitati Regionali (a volte in maniera fittizia).
Si passa da contributi di mille euro l'anno a contributi superiori ai 10mila euro l'anno.
Il tempo del loro impegno varia troppo, con Tecnici regionali che sono impegnati nel Progetto 1 volta al mese e Tecnici regionali impegnati 20 volte al mese.
A mio avviso la Federazione dovrebbe dare ai CC RR delle regole di base anche su questi indirizzi.
La parte della Formazione dei Tecnici di base dovrebbe esserci durante il conseguimento del "patentino" visto che è proprio il Settore Tecnico nazionale e non più i CCRR a svolgere i corsi nelle Regioni. Anche questa è una novità degli ultimi mesi e bisognerà aspettare forse qualche anno per vedere se i risultati sono quelli attesi o meno. Di sicuro bisognerà fare di più per la Formazione con i Tecnici che già operano con il "patentino". In questo bisognerebbe migliorare l'offerta formativa.
Io sono critico, e molto, sulla parte del settore Tecnico che ha a disposizione le maggiori risorse economiche e cioè quello che riguarda gli atleti che hanno più di 14 anni...... ma questo è un altro discorso e magari un altro post.

 

Certo che può funzionare ed in alcune regione funziona soprattutto dove ci sono società con tecnici e strutture valide basta prendere i ragazzi selezionarli e mandarli a giocare......questo non credo sia poi cosi difficile, ma siamo certi che nelle poche convocazioni sia svolto un lavoro di qualità che sia un valore aggiunto per i ragazzi? Mi fa piacere che tu evidenzi certe discrasie, perchè alcune sono figlie di un progetto migliorabile e soprattutto da rendere più omogeneo, in alcuni casi invece c'è proprio clientelismo nell'affidare gli incarichi.......nel Lazio è stato fatto un bando per il tecnico regionale perchè altrove no? Non mi riferisco a te.....ti riguarda da vicino...ma in linea generale come dice il buon Marzullo "facciamoci una domanda e diamoci una risposta"......

 

Perché questa istruttiva discussione è finita in fondo al forum?

 

progetti giovani con le solite cariatidi, una formula vincente

 

Il Progetto Giovani della Federazione ha Quarantelli direttore tecnico e come allenatori Petracca, Del Rosso, Ferrara e Rech. A chi ti riferisci con il tuo commento?
ps : visto che sei anonimo puoi anche sbilanciarti e addirittura ...argomentare

 

ritengo personalmente ma forse mi sbaglio , e Lei mi sembra lo ha scritto chiaramente , il mondo del tennistavolo è un mondo alquanto strano da quanto ho letto nella sua , i nomi che Lei fa sono nomi che da quel che so son persone di grande rispetto , ma a voi caro sig Bruno manca la capacita' di andare oltre ,
questo e Lei lo sa è un mondo vecchio , fatto da gente "vecchia" che non lascia spazio a nessuno , lo sa vero ?
lo sa questo Lei e lo sanno i tesserati , che ogni volta che c'è qualcosa ci si riempie la bocca col progetto giovani

mi sbaglio ?