1. Benvenuto/a sul forum di Tennis-Tavolo.com! Iscriviti è GRATUITO!
    Iscrivendoti con il pulsante qui a destra potrai partecipare attivamente nelle discussioni, pubblicare video e foto, accedere al mercatino e conoscere tanti amici che condividono la tua passione per il TennisTavolo. Cosa aspetti? L'iscrizione è gratuita! Sei già registrato/a e non ricordi la password? Clicca QUI.
  2. Clicca QUI per risparmiate sugli acquisti con le offerte di Amazon.it

Una stagione fallimentare??

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da emanuele.vernillo, 23 Mar 2019.

Status Discussione:
ATTENZIONE! - L'ultima risposta a questa discussione ha più di 365 giorni!
Valuta se potrebbe aver senso aprire una nuova discussione sull'argomento o se il tuo intervento possa essere utile ad essa.
  1. emanuele.vernillo

    emanuele.vernillo Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Emanuele Vernillo
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASV Eppan TT
    Buongiorno a tutti,

    volevo condividere qui con voi la mia esperienza agonistica di quest'anno, per ricevere vostri pareri e per capire se è successo qualcosa di simile anche ad altri, e, se si, come se ne è venuto fuori.

    Ho 40 anni e ho giocato per circa 7-8 anni tra i miei 13 e 20 anni. Per motivi vari ho smesso e ho ripreso a giocare un anno e mezzo fa. La tecnica c'era ancora, ho dovuto rimettere in moto tutto il corpo e ricominciare quasi da zero.

    Mi sono iscritto in una società nella città dove vivo adesso, e ho cominciato ad allenarmi 5 giorni a settimana, compreso il periodo estivo (anche se con meno frequenza). Nella società dove gioco c'è un ragazzo juniores in gamba, abbiamo un allenatore che ne capisce tanto, e c'è una squadra abbastanza forte di C1 con la quale possiamo allenarci una volta a settimana.

    Avendo ripreso a giocare con voglia, entusiasmo, abnegazione, soprattutto insieme al ragazzo di cui sopra, quest'anno abbiamo deciso di iscriverci alla D1, con in squadra me, il nostro allenatore e il ragazzo. Non avevamo alcuna pretesa di vittoria finale o possibile piazzamento: allenandoci con passione e costanza sapevamo quali erano le nostre forze ma sapevamo anche che, oggi più che mai, in D1 giocano tanti bravi giocatori e sarebbe stata una bella sfida.

    A una giornata dal termine del campionato, siamo terzi e siamo in gran corsa per una possibile e incredibile qualificazione in C2. Quello che però vorrei condividere con voi qui, è il mio personale campionato.

    Nel girone di andata, posso serenamente dire di aver giocato abbastanza bene. Sono riuscito a portare diversi punti importanti alla squadra, con giocatori del mio livello e anche un po' più bravi, e soprattutto vincendo con sicurezza con giocatori meno bravi. Ho perso con quelli più forti, in alcuni casi con giocatori dello stesso livello, ma sempre lottando, per cui, a dicembre, ero molto soddisfatto.
    I miei compagni di squadra, tranne poche partite, hanno fatto anche il loro dovere, per cui il campionato andava bene.

    Da gennaio, dal girone di ritorno, ho perso tutte le mie partite. Non ne ho vinta più una. Non è cambiato niente in termini di allenamento, anzi. Ho avuto un piccolo infortunio al piede a inizio gennaio che mi ha fatto saltare la prima di ritorno, ho recuperato in pieno e sono tornato a giocare.
    Ma è cominciato un incubo. Per dovere di cronaca, devo dire che i miei due compagni di squadra hanno fatto gli "straordinari": hanno cominciato a giocare splendidamente e vincere partite sulla carta "quasi proibitive". Soprattutto il più giovane, con cui mi alleno due ore ogni giorno. Sono stati bravi e hanno sopperito alla mia totale incapacità di far punti. Abbiamo giocato con la prima in classifica, e le mie tre sconfitte ci hanno fatto perdere la partita: i miei compagni hanno vinto le loro gare fondamentali, e io sono venuto meno.

    Sono venuto meno in tutte le altre partite. Succede che mi presento al tavolo, comincia l'incontro, e mi trasformo. Perdo ogni sicurezza. In allenamento le cose funzionano bene, posso dire di allenarmi bene, con intensità, alternando schemi di movimento a schemi tattici, e inserendo spesso set o partite per avvicinarsi appunto alla "gara". Ma nei momenti ufficiali, sono mesi che crolla tutto.

    Ho ben chiaro che il mio è un problema mentale. Ho provato ad approfondire la questione e letto di possibili tecniche. Ma mi sento abbastanza sconfortato: tra due settimane abbiamo un incontro decisivo per la promozione, e sento di poter far fallire la squadra. Mi dispiacerebbe, oltre che per me, anche per il ragazzo con cui gioco.

    Vi siete mai trovati in situazioni simili? Cosa mi consigliate di fare? Mollare tutto? :-(

    Emanuele
     
  2. zoro

    zoro Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Zoro Chan
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    ciao emanuele, vorrei risponderti a questo tua perplessità che ti gira in testa di mollare tutto! il problema non è solo tuo, fidati... conosco tantissime persone che fanno dei campionati eccellenti nella prima parte del campionato e poi si lasciano andare nella seconda parte finale, perchè magari sono momentaneamente presi da altre cose; da impegni lavorativi, da stress piscologici tali da non concentrarli a fondo per farli arrivare all'obbiettivo finale di vincere una gara.
    Adesso no voglio essere qui preso a fare il psicologo di turno che non sono:), cerca di rivedere i tuoi allenamenti, cerca di basarti sulla mente, convinciti di vincere e di fare i colpi precisi.
    Rilassa la mente almeno due giorni prima la partita magari con musica e facendo qualcosa che ti piace, rillassa il corpo e arriva al giorno della partita carico di energia, guarda che avrai la risposta in campo.
    Il problema che hai è quello di portare a dosso magari un grosso peso come dici tu di responsabilità verso i tuoi compagni, tu stesso dici che non stai dando contributo alla squadra, ricorda che si gioca per divertirsi magari arrivano le vittorie;) .
     
  3. ggg

    ggg Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Giovanni
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    E' triste vedere che un incontro si perde perchè sono mancati i tuoi punti. Se però ti sei impegnato al massimo, tu non hai niente da rimproverarti. A tutti piace vincere, ma bisogna saper perdere. Gioca e divertiti, se vinci sarai ancora più contento, altrimenti si perde ma ti sei divertito lo stesso.
     
    A VUAAZ piace questo elemento.
  4. Lostboi

    Lostboi Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Andrea B
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club - Genova
    Se ti alleni ancora 5 giorni a settimana ti consiglio di rallentare un poco ... Magari un paio di giorni fai altro (corsa, nuoto o palestra.. O anche nulla..).. Così rischi il burn out mentale..
     
    A emanuele.vernillo e VUAAZ piace questo messaggio.
  5. cunni

    cunni Utente Noto

    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Prova con una grappetta
     
    A emilio68it, Nenad, Pollo006 e 2 altri utenti piace questo messaggio.
  6. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Proviamo a rifletterci su......
    Nelle serie regionali inferiori gli allenamenti, gli atleti e la qualità del gioco sono molto diversi fra loro e vanno a periodi a seconda della disponibiltà di tempo, cambio di guida tecnica in corso d'anno e nuovo modo di allenarsi, quindi con l'aggiunta di vari e ulteriori elementi o temi tecnico- tattici. Reincontrare lo stesso avversario qualche tempo dopo,non significa rifare la stessa partita.
    Esempio se trovi un ragazzino a inizio campionato che impara a fare i primi top, magari lo fermi con facilità. 5 mesi dopo lo incontri di nuovo, ma quello nel frattempo ha fatto progressi,
    è più sicuro e convinto, le palle arrivano più basse, secche e precise e non lo fermi più, neppure con la nuova gomma "Absorber". Più spesso, però, la tecnica non è quella delle Serie Nazionali maggiori, allora ognuno, in presenza di carenze tecniche, fa quello che può. Soprattutto i giocatori esperti e non mancano, con buona conoscenza della categoria e di ciò che serve per sopravvivere all'interno di essa, spesso armati fino ai denti di temperamento e degli ultimi ritrovati che il campionario di attrezzature mette a loro disposizione. Comunque più che sufficiente per inibire,o mandare fuori giri chi non è ancora professionista del mestiere e alla lunga perde energia,
    convinzione ed efficacia nei propri mezzi. Senza contare che la reattività sul e al tavolo viene meno nel corso degli anni, magari i ragazzini non lo sanno, ma nelle partite di campionato a squadre ci sono ben gli istruttori o i compagni più smaliziati a suggerire il giusto comportamento tattico, a seconda della necessità che si presenta.. Ecco allora,che arrivano tutte palle corte diversamente effettate e poi l'allungo dall'altra parte, o semplicemente un rinvio veloce quanto basta, ma lungolinea stavolta.
    Per chi è abituato a condurre il gioco, magari con schemi provati e riprovati a ripetizione non è una cosa da poco, seguire il filo logico messo in atto dall'avversario di fronte.Invece di essere protagonista, farsi comprimario delle trame altrui.
    Sorgono i primi dubbi e si attuano soluzioni non sempre testate.
    - E allora, si avanza con il piede sotto il tavolo per raggiungere quella palla corta?
    -Lo si fa con il giusto equilibrio e con una minima riserva d'energia in serbo,al momento dell'impatto?
    -dove è meglio posizionare la palla per favorire a mio vantaggio i colpi successivi?
    -dove e come posizionarmi successivamente per fronteggiare una palla lunga?
    -che tipo di colpo devo aspettarmi dall'avversario?con quanta forza egli ha effettuato il successivo top di rimando?
    -quale deve essere e quanto energica deve risultare la mia controazione,per non lasciarmi invischiare nel labirinto o tonnara strategica architettata dal mio avversario?Magari in possesso di quell'unica e per me insidiosissima arma,forse tesa con l'unico scopo di farmi stancare, scemare la potenza dei miei colpi e far vacillare le mie convinzioni iniziali?
    Ecco suggerito un prospetto, dove annotare alcune o le principali difficoltà in partita. E, assieme ai miei colleghi di squadra cercare alcune soluzioni.Mai disarmare,comunque.
    stima ettore
     
  7. tOppabuchi

    tOppabuchi misantro-pong

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    Stressati di meno, sia a livello fisico che mentale.
    A questi livelli, 2 allenamenti (massimo 3) più la partita settimanale di campionato vanno più che bene.
    Devi attivare quella che si chiama “supercompensazione”...e continuando così non puoi.
    Magari arrivi stanco fisicamente alla partita e troppo carico di aspettative.


    Se ti carichi di troppe responsabilità aumenta anche la paura di sbagliare e con essa l’irrigidimento muscolare.
    Automaticamente, sbagli.
    È un cane che si morde la coda...è un provare a sollevare il secchio nel quale abbiamo i entrambi nostri piedi all’interno.

    Rallenta...fa che sia un divertimento e non un “lavoro” il vincere partite.
    Vedrai che i risultati arriveranno.
    Ma non mollare.
    Mai.
     
Status Discussione:
ATTENZIONE! - L'ultima risposta a questa discussione ha più di 365 giorni!
Valuta se potrebbe aver senso aprire una nuova discussione sull'argomento o se il tuo intervento possa essere utile ad essa.

Condividi questa Pagina