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Termovalorizzatori

Discussione in 'Chiacchiere su tutto il resto!' iniziata da topospin, 27 Mag 2008.

Status Discussione:
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  1. topospin

    topospin Utente

    Guardate un po' qui.
    http://www.beppegrillo.it/
    cosa ne pensate?

    Tratto da Repubblica, ecco il testo integrale:

    “Nelle popolazioni che vivono in prossimità di impianti di incenerimento dei rifiuti è stato riscontrato un aumento dei casi di cancro dal 6 al 20 per cento.
    Lo dice una ricerca, resa pubblica dall’istituto statale di sorveglianza sanitaria francese, l’ultima delle 435 ricerche consultabili presso la biblioteca scientifica internazionale PubMed che rilevano danni alla salute causati dai termovalorizzatori per le loro emissioni di diossina, prodotta dalla combustione della plastica insieme ad altri materiali. Questa molecola deve la sua micidiale azione ala capacità di concentrarsi negli organismi viventi e di penetrare nelle cellule. Qui va a “inceppare†uno dei principali meccanismi di controllo del Dna, scatenando le alterazioni dei geni che poi portano il cancro e le malformazioni neonatali.â€

    W l'informazione, soprattutto la libera informazione, quando c'è ....

    ciao a tutti
     
  2. bongio

    bongio Utente

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Squadra:
    TT Vittorino da Feltre
    Ok, i termolvalorizzatori potrebbrero incrementare la percentuale di casi di cancro, ma con tonnellate di rifiuti per strada aumentano le percentuali di qualsiasi malattia; in più inizia la stagione estiva e con il caldo è ancora peggio.

    Io preferirei un termovalorizzatore ad un muro di rifiuti davanti alla porta di casa
     
  3. Giorno

    Giorno Amministratore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Li trovi in firma
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    EverPing ASD
    topospin mi scrivi qui il link della pubblicazione in cui si dice chiaramente che aumentano dal 6 al 20 % i tumori in quella zona?

    No perchè sul sito di PubMed si parla solo di aumento del RISCHIO e non di aumento di tumori. La percentuale non la trovo proprio. Non è che non ci credo eh! Ma visto che si parla di "libera informazione" mi piacerebbe averla anche "chiara" l'informazione non solo libera.
     
  4. topospin

    topospin Utente

    Ho riportato un tratto di articolo tratto da Repubblica. Su cui sviluppsre una discussione.
    - - -
    Ti riporto per completezza tutto ciò che c'era scritto sul blog di Beppe Grillo ...

    "Mi diverto.
    E’ ormai chiaro che dentro i giornali italiani si combatte una battaglia durissima tra i direttori e un pugno di giornalisti che si rifiutano di tacere sempre e comunque.
    Così abbiamo delle piccole soddisfazioni: alcune notizie bomba finalmente vengono pubblicate. Non le vedete in prima pagina, non hanno titoli a 9 colonne, non sono correlate da interviste e commenti. Però le notizie escono.
    Ad esempio vengono pubblicate sul numero 1052 del Venerdì di Repubblica (16 maggio) a pagina 90 (coincidenza o magia alchemica il fatto che la paura nella Smorfia napoletana corrisponde al numero novanta?).
    Ecco l’articoletto, secco secco. Un grande pezzo di sintesi giornalistica, probabilmente contrattato parola per parola in riunioni infuocate dei caporedattori, oppure sfuggito per errore alla penna rossa dei censori… Questo articolo credo che alla fine sia uscito perchè protetto dalla Divina Provvidenza in persona, è comunque stato stampato, nero su bianco, e ci dice che 435 (QUATTROCENTO TRENTACINQUE) ricerche scientifiche internazionali provano un aumento di tumori e nascite malformi spaventoso in prossimità dei termovalorizzatori.
    Senza commento. Senza due righe di scuse verso il povero Beppe Grillo accusato con ogni tipo di cattiveria dalle colonne dello stesso giornale per essersi permesso di dire esattamente la stessa cosa: gli inceneritori puoi anche chiamarli termovalorizzatori ma ti ammazzano comunque.
    Una nota stilistica che permette di capire appieno il meccanismo perverso utilizzato dai media per rendere di scarso interesse notizie di importanza capitale.
    Il titolo può essere un modo per indurre le persone a leggere un articolo oppure a non leggerlo.
    Se questo articolo fosse stato: “Aveva ragione Grillo gli inceneritori uccidono!” avrebbe destato grande curiosità. Allora lo hanno intitolato in modo tale da tagliargli le gambe: “Emissioni: Una ricerca francese sottolinea il rapporto diossina-cancro
    QUANDO LA SALUTE SE NE VA IN FUMO (TOSSICO).
    Capisci l’astuzia: non ti dice che le ricerche sono 435, come viene specificato poi nell’articolo. Non si pronuncia la parola proibita INCENERITORE. Si parla di EMISSIONI… Termine vago come la melma.
    Questa tattica in effetti funziona. I lettori accorti dicono: “Però alla fine Repubblica le notizie le dà!” E continuano a comprarla. Mentre il 95 per cento dei lettori, un po’ meno attenti, non si accorge di quella notizia così imbarazzante.
    Prova ne è che sono passati 5 giorni dall’uscita del Venerdì e se cerchi sul web: “diossina istituto statale di sorveglianza sanitaria francese”, non trovi niente a proposito di questa colossale notizia!
    E non trovi niente neanche se digiti “diossina 435 ricerche PubMed”
    Comunque giudica tu: ecco il testo integrale:
    “Nelle popolazioni che vivono in prossimità di impianti di incenerimento dei rifiuti è stato riscontrato un aumento dei casi di cancro dal 6 al 20 per cento.
    Lo dice una ricerca, resa pubblica dall’istituto statale di sorveglianza sanitaria francese, l’ultima delle 435 ricerche consultabili presso la biblioteca scientifica internazionale PubMed che rilevano danni alla salute causati dai termovalorizzatori per le loro emissioni di diossina, prodotta dalla combustione della plastica insieme ad altri materiali. Questa molecola deve la sua micidiale azione ala capacità di concentrarsi negli organismi viventi e di penetrare nelle cellule. Qui va a “inceppare” uno dei principali meccanismi di controllo del Dna, scatenando le alterazioni dei geni che poi portano il cancro e le malformazioni neonatali.”
    (Il pezzo non è firmato ma sta all’interno di una specie di box dentro un articolo di Arnaldo D’Amico.)
    Spero ci si renda conto dell’importanza dell’ufficializzazione di una simile notizia: e ti invito quindi a farla girare e ripubblicarla sul tuo sito. Se riusciamo a far sapere a molti italiani come funziona questo giochetto dell’informazione ridimensionata (non censurata, non libera, omogenizzata) potremmo creare qualche altro problema ai signori dei giornali. Loro ormai lo sanno che chi legge i quotidiani poi va su internet…
    FACCIAMOLI PIANGERE!
    CITIAMOLI A MARTELLO OGNI VOLTA CHE PER SBAGLIO DICONO LA VERITA’.
    Usare la forza dell’avversario per farlo cadere". Jacopo Fo
     
  5. Giorno

    Giorno Amministratore Staff Member

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    4a Cat.
    Squadra:
    EverPing ASD
    intendi questo? http://snipr.com/2b2h3
    è l'ultimo studio francese online su PubMed in cui si parla di diossina ed inceneritori... basta cercare "dioxin" assieme alla parola "waste" e non si parla di percentuali d'aumento di cancro al seno ma dell'aumento del rischio solo per chi ha più di 60anni.

    Probabilmente quelle percentuali sono prese da qualche altro studio o sono una conseguenre interpretazione di quel rischio. Sarebbe bello riuscire a trovarle. Basterebbe che chi le pubblica linkasse direttamente la fonte, sarebbe molto semplice in questo modo verificare tutto. Repubblica non lo fa? Che lo facesse Beppe Grillo allora no?
     
  6. Cocca

    Cocca Nuovo Utente

    Beppe Grillo non è lo stesso che diceva che la rete e il diavolo erano la stessa cosa, cavalcando le paure di tanta gente ignorante (nel senso non sapere) .... salvo poi ricredersi anni dopo e lanciare osanna perchè ora (sempre secondo lui) è il mezzo di informazione più democratico che c'è????:tsk::tsk::tsk:
    Ma in fondo che fà.... in Italia siamo ricchi.... continuiamo così: a comperare elettricità dalle centrali nucleari francesi e a mandare i ns. rifiuti in Germania... e a chiudere gli occhi...
     
  7. Giorno

    Giorno Amministratore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Li trovi in firma
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    EverPing ASD
    Guarda Cocca, a me B.G. piace abbastanza... tranne in certe cose. Esempio quando parlava di Skype omettendo però che c'erano già diversi provider di servizi voip italiani. Doveva parlare in generale non solo di Skype e il suo protocollo di trasmissione "chiuso".

    tornando in tema:

    sicuramente le percentuali di malati aumentano di quelle pubblicazioni su pubmed ne ho lette diverse ma di percentuali sulle malattie non ne ho viste parlano solo del rischio (ovvio che il rischio è legato poi alla malattia) le percentuali possono anche essere quelle pubblicate da B.G., ma cercando su pubmed non le trovo e mi piacerebbe leggerle in un sito scientifico e non su giornali e blog vari.
     
  8. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    E' inutile star li a cincischiare in continuazione inceneritore si ,inceneritore no, bisogna guardare in faccia alla realtà.... la comodità e la vita agiata costano ,ha i suoi lati positivi certo ma non ci si può sottrarre dall'affrontare quelli negativi: non bisogna fare come le 3 scimmiette...
    Nonostante tutto, l'aumento di tumori o comunque di malattie di questo tipo è un dato di fatto . L'incidenza della vicinanza di emissioni nocive, piuttosto che quella alle linee di alta tensione,piuttosto che l'inquinamento atmosferico dentro casa, piuttosto che i ritmi di vita imposti dalle esigenze di benessere (alimentazione,fumo alcool, stress)... etc etc non ci devono far credere che se evito di risolvere un problema (quello dei rifiuti) nell'unico modo ad oggi possibile (anche economicamente parlando),evito pure di "ammalarmi".... è un paradosso....
    Un esempio : a Lione (francia) ,nonostante sia una forte nazione nuclearizzata (energia ehm,pulita) vi è un megainceneritore nella zona industriale di S. Fons , ma ormai è diventata un quartiere residenziale... ma hanno il teleriscaldamento in cambio di una leggera puzza che in alcune condizioni meteo diventa un pelo più pungente... ma i cittadini l'accettano lo stesso in cambio delle comodità. E non venite a dire che il problema sia risolvibile senza stravolgere tutta quanta l'economia mondiale. A torino in tangenziale (a livello di BOrgaro) vi sono insiediamenti umani nella vicinanze .. ma non è l'inceneritore che fa sta puzza... sono le migliaia di tonn di rifiuti che formano una montagna....
    Insomma o on si fanno più rifiuti (la riciclabilità non potrà mai raggiungere livelli del 100%) e quindi si fa a vivere in africa in mezzo ai masai, o si accettano a nche gli inceneritori.
     
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