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tennistavolo e...hifi

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da Tsunami!, 21 Ago 2014.

Status Discussione:
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  1. Robocell

    Robocell Utente Attivo

    Ciao,

    FIGO !!!
    Quel signore tipo eremita, secondo me, traspare di passione e profuma di componenti elettronici.
    E' vero, ti fa venire voglia di prendere il saldatore e darti da fare.
    Si, concordo in pieno.
    Oltretutto, non si perde in troppi fronzoli: i suoi circuiti sono spesso essenziali.
    E fa bene.
    Meno roba c'è fra segnale e diffusori, meglio è.

    Sono un po meno in accordo con l'uso del vinile.
    Il perchè mi appare ovvio...

    Ciao,
    Rob
     
  2. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    HI FI......O.k.Ma..... e la musica?
    Come in una partita ben giocata e di ottimo livello si deve badare all'essenziale,più che all'orpello,quindi al gioco,alla tecnica alle sfacettature di varie tattiche messe in campo,più che al valore di quella racchetta,delle differenze minimimalissime delle palline utilizzate,o magari del rimbalzo di esse sulle coperture dei diversi tavoli,del parquet o pavimento per caratteristiche non consone a quello cui siamo abituati,così anche per la musica.
    Si dovrà porre maggior attenzione all'abilità del o dei musicisti e al valore intrinseco della musica proposta e suonata,rispetto al mezzo impiegato.
    Capisco anch'io la differenza di suonare Chopin, Liszt,Gershwin ,jazz o boogie boogie su uno Steinway,
    o Fazioli,piuttosto che sul malandato strumento del mio vicino di casa,per giunta da accordare,oppure ascoltare un concerto di uto Ughi su un vero Stradivari,piuttosto di ..... e di.......
    Come assistere ad un concerto Rock senza le casse Marshall,o godere del tonico suono di un Bose.,amplificato a dovere.Ma tutto ciò che vale senza la bontà della musica stessa e la perizia delle persone,che la devono interpretare?Il mio vuol essere un invito neanche velato di un ritorno all'essenzialità,di ciò che sostanzialmente vale.Chi ama la liquirizia,come me,capirà.A che servono tutte le aggiunte di melassa,menta,zuccccheraggi più o meno edulcorati se non a distogliere il sapore vero,quello che dà sostanza a tutto il resto?E' la liquirizia che conta.Ieri sera ho assistito ad un concerto di Samba Tourè,musica proto blues africana del Mali.Strumenti utilizzati:zucca parlante al posto della batteria,tamburrini da suonare appesi al collo,minichitarre autocostruite con pelli di pecora, strumentazione elettrica ridotta al minimo.Qualcuno,se fortunatamente per lui avrà visto e sentito il concerto,può pensare che il risultato complessivo sia minore rispetto ad altri gruppi musicali che usano 320 piste nei complicati sistemi di mixaggio,analogici o supertecnici,quanto vuoi?
    Forse è il caso di tornare alla musica e al tennis tavolo giocato,dove il valore umano più dell'ultimo ritrovato chimico o elettronico,davvero conta.
    stima ettore
     
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  3. pamaz

    pamaz Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Paolo Mazza
    la cosa per me funziona così: suono da quasi 40 anni a decente livello la chitarra. Costruisco amplificatori da chitarra "su misura" ormai per mestiere, visto che con i lavori tradizionali ho avuto più di qualche vicissitudine negli ultimi anni. Ho un gruppo di jazz elettrico che si è da poco ricostituito. Ho una discografia piuttosto varia ed estesa dalla lirica alla dodecafonica ( tra vinili, cd e digitale circa 10000 titoli). Per me la musica è quindi qualcosa di un filino più importante del tennistavolo, che rimane uno splendido passatempo. Proprio in virtù di questo rispetto per la musica, non riesco a concepire chi la ascolta con mezzi che io definisco inadeguati. Per questo mi piace ancora, senza però esagerazioni da fanboy, seguire l'hi end.
     
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  4. Robocell

    Robocell Utente Attivo

    Ciao Ettore,

    Concordo al 100% il tuo scritto.
    Hai perfettamente ragione.
    A volte basta pochissimo per provare un brivido: un tipo di plettrata, un colpo di grancassa, una viola suonata da un "archetto" sublime.
    Ah...la musica, che emozioni.

    A volte, sorrido quando immagino la prima scena del film "Red Dragon".
    Hopkins ode la stonatura del flautista.....e lo serve per cena :whistle:
    Vuoi mettere?
    Come si è permesso di....stonare.

    Si Ettore, hai ragione.
    ma devo dare ragione anche a Pamaz: come si fa ad ascoltare (non...sentire, ma...ascoltare) musica senza passare il "materiale" nel mezzo adeguato?

    Ciao,
    Rob
     
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  5. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    sacrosanto.
     
  6. politiz29

    politiz29 attaccante... nà volta!

    Nome e Cognome:
    Tiziano Poli
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Ciao, mi trovi parzialmente d'accordo con questa affermazione.
    Quando ancora non potevo permettermi un sistema di misura, ho messo a punto un sistema di altoparlanti multivia solo ad orecchio e con l'aiuto di un simulatore.
    Quando mi sono trovato a parlarne con Giuliano Nicoletti, lo stesso abbastanza seccato (prima dell'ascolto) mi ha chiesto come si può pensar mai di mettere a punto un sistema 4 vie con 7 altoparlanti in maniera soddisfacente utilizzando solo le proprie orecchie... semplice, ci vuole molta più pazienza... e soprattutto mooooooolto più tempo.
    L'emozione, se sei un progettista che non deve vendere fuffa ;), non rientra proprio nell'equazione... basta la tecnica del doppio cieco e una moglie che si presti a spostare un paio di ponticelli :D

    Adesso le misure per me sono fondamentali, mi facilitano di moltissimo il lavoro... ma se vedo una curva di risposta e fase che mi sembra disegnata da Michelangelo non penso di aver ultimato il lavoro, per me l'ultimo giudice resterà sempre l'ascolto.
    L'unica misura che potrebbe portarmi a pensare bene o male di un sistema di altoparlanti è la Total Noise Distortion, ma quella è roba che noi comuni mortali non possiamo permetterci (se la si vuole eseguire con una precisione accettabile) e comunque, da sola o con altre misure a corredo, non potrà mai dire in che modo suona un sistema di altoparlanti.

    ps dopo l'ascolto, Giuliano Nicoletti si è ricreduto porgendomi delle scuse per il suo giudizio affrettato ;)
     
  7. Robocell

    Robocell Utente Attivo


    AaaHH...ahhhh....
    Che ampli costruisci?
    Cosa adoperi?
    Io ho scritto per 10 anni di chitarra ed amplificazione: mi trovi appassionato.
    Da dove scrivi?
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 18 Mag 2017 ---
    Ciao Politiz

    Prendi una qualsiasi racchetta da tennistavolo.
    Dalla a 100 giocatori diversi.
    Giocheranno, con la stessa racchetta, in 100 modi diversi.
    Ed ognuno esprimerà una diversa opinione sulla stessa.

    100 paia di orecchie, poste davanti una tenda dietro alla quale suona lo stesso diffusore, ascolteranno in modo diverso, legato agli aspetti fisici e psicologici di ognuno.

    Un diffusore hi-fi, quindi lineare e fedele il più possibile, lo ottieni solo misurando.
    Il resto è tutto soggettivo.

    Ciao,
    Rob
     
    Ultima modifica: 18 Mag 2017
  8. paolom

    paolom Moderatore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Paolo
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Ho sempre pensato che per giocare a tennistavolo si debba essere un po'... particolari. Questa discussione conferma e sposta ulteriormente l'asticella :rotfl:.
     
    A Sartori Giovanni e Robocell piace questo messaggio.
  9. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
     
  10. politiz29

    politiz29 attaccante... nà volta!

    Nome e Cognome:
    Tiziano Poli
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    e chi ha mai detto il contrario?:) su fedele ok... ma lineare non vuol dire necessariamente bensuonante, soprattutto nei multivia.
    Poi lineare in quali condizioni? In campo riverberato, semiriverberato, in ambiente, a un metro sull'asse, a 30°... e chi più ne ha più ne metta.
    Resto della mia opinione, un bel grafico soddisfa l'occhio... ma un buon ascolto soddisfa le orecchie ;)
     
  11. Robocell

    Robocell Utente Attivo


    Ciao,

    Un diffusore acustico (il vero punto debole della catena di riproduzione audio), DEVE/dovrebbe essere lineare.
    E DEVE/dovrebbe distorcere meno possibile.
    La risposta, almeno dal punto di vista teorico, DEVE/dovrebbe essere il più possibile contenuta entro certi parametri.
    Meno picchi e deep esistono nell'andamento del suo spettro, meglio è.
    Ed il tutto, misurato nella condizione ideale, ovvero in zona inerte (leggasi Camera Anecoica) e con strumenti di rilevamento posti sull'asse.
    Queste cose sono note ed ovvie.
    Far riferimento agli ambienti d'ascolto non ha senso, secondo me, perchè esistono miliardi di casi diversi ed ognuno in grado di agire sull'emissione, mutandone l'andamento e di conseguenza la sensazione d'ascolto.

    Nel progettare, costruire e misurare un diffusore, più ci si allontana dalla condizione ideale, più ci si avvicina ad ottenere un qualcosa che suona e non riproduce fedelmente.
    Il resto lo fanno l'orecchio e la psicoacustica.

    La BOSE, queste cose le ha capite da un pezzo.
    Gli spettri di emissione di molti dei sistemi che offre sul mercato, sono opportunamente equalizzati per colpire l'immaginazione e non fornire un ascolto hi-fi.
    Sono anni che ha attuato questo artifizio.

    Le case che adottano queste "realtà virtuali" offrono quello che sembra un "buon ascolto".
    Ma non è hi-fi, sono pacchetti preconfezionati.

    Secondo me, è opportuno dotare ogni impianto di un buon equalizzatore a stato solido.

    Ciao,
    Rob
     
  12. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    ciao Rob
    non mi trovo con quello che hai detto, sono tutte considerazioni anni '70 (come la distorsione degli ampli allo 0,00000000000000000001 %) : l' hifi si è evoluta, non si può semplificare tutto così.
    il progettare un diffusore che suona lineare in camera anecoica non è detto che produca un oggetto fruibile al 100% in ambiente; probabilmente certe misure vengono fatte, ma poi il risultato finale lo si ha con l'affinamento in sala d'ascolto pur trattata e con elettroniche al di sopra di ogni sospetto non necessariamente allineate alla classe del diffusore, ma tant'è.
    aggiungo : l'equalizzazione è fondamentale per il risultato finale, ma l'evoluzione ha portato all'equalizzazione digitale : sw come dirac, drc,ecc oppure equalizzatori digitali veri e propri come mini-dsp, behringer ed altri
     
    Ultima modifica: 19 Mag 2017
  13. Robocell

    Robocell Utente Attivo

    Ciao Tsunami :)

    Permettimi di diventare antipatico.
    Rileggi bene quel che hai scritto.
    Mi stai dando ragione....
    Rileggi bene.

    Domanda:
    Cosa significa "l'hi-fi si è evoluta?"

    Ciao,
    Rob
     
  14. pamaz

    pamaz Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Paolo Mazza
    Robocell, se domenica vieni allo Sheraton di Padova alla mostra di chitarre e ampli , allo stand European Guitars Builder, potrai provare qualcosa su un paio di amplificatori miei. Sono specializzato in cose in stile Dumble (forse sono stato il primo in Italia a costruirli) , ma in generale su amplificatori puliti che facciano da base per pedali. Questo non vuole dire che non faccia cose anche più arrabbiate, ma diciamo che io e il Metal non siamo proprio pappa e ciccia.
     
  15. politiz29

    politiz29 attaccante... nà volta!

    Nome e Cognome:
    Tiziano Poli
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    certo, lo so anche io, però ti posso assicurare che in questi 30 anni di passione per l'autocostruzione (negli ultimi 20) mi sono trovato a discutere più volte e per diverse ore, con persone come Giampiero Matarazzo, Mario Marcello Murace, il compianto Lino Esposto e solo telefonicamente con il compianto anche lui Renato Giussani (solo per citarne alcuni) e tutti mi hanno confermato la stessa cosa, che quanto hai scritto tu e ho quotato in questo messaggio è solo la fase iniziale della progettazione di un sistema di altoparlanti e ci sta tutto, anche io inizio lavorando in misurazioni semianecoiche (non avendo una stanza per questo), la parte finale... l'affinamento... lo fanno in sale d'ascolto che hanno nelle loro aziende e che ricreano una situazione "media" casalinga per una stanza adibita all'Hi-Fi ;)
     
  16. Robocell

    Robocell Utente Attivo


    Ciao Politiz

    Si, conosco quelle persone.
    Tutti luminari in grado di insegnare.
    Ci mancherebbe.
    Anzi, quando la loro sede era adiacente alla società dove lavoro, ho anche avuto scambi di opinioni con alcuni.

    La mia opinione è che una volta uscito dalla camera anecoica (l'unico ambiente inerte), tutto diventa mutabile.
    Un diffusore conserva le proprie caratteristiche peculiari, ma è chiaro che l'emissione sarà SEMPRE influenzata dall'ambiente nel quale si colloca.
    Ed allora, è possibile sia necessario intervenire sul sistema di crossover (passivo oppure no) o sulle potenze che li pilotano (ex: multivia).
    In quel caso il "gioco" diventa bellissimo.
    Un concorso fra percezione, elaborazione, emozione, opinione, gusto che crea un frullato di pura passione.

    In questo senso, ti do pienamente ragione.
    Ma, a priori, il diffusore, secondo me, DEVE avvicinarsi più possibile al prodotto ideale.
    Il diffusore, l'altoparlante, è un distorsore per eccellenza.
    Prima di tutto quindi, agire sul livello qualitativo dell'emissione.
    Poi viene il resto.

    Ciao,
    Rob
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 19 Mag 2017 ---

    CHE FIGATA !!!!!!!!
    Davvero ti rifai al Dumble?!?!?!?
    Lo adoro :hail:
    BRAVO !!!
    Oltretutto, anche io ed il metal siamo molto, ma molto lontani.

    Una chicca: ti leggo da un bel pò...su altre piazze :)
    E credo anche tu, me, sotto altro pseudonimo :)
    Io ho scritto 10 anni su AXE e qualcosa per Chitarre

    Ciao MITICO :)
    Rob
     
    Ultima modifica: 19 Mag 2017
  17. pamaz

    pamaz Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Paolo Mazza
    Ecco Robocell, magari mandami in pvt i tuoi contatti che ci si sente al telefono. .
    Ciao!

    Paolo
     
  18. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    in effetti mi è sfuggita la frase chiave
    Nel progettare, costruire e misurare un diffusore, più ci si allontana dalla condizione ideale, più ci si avvicina ad ottenere un qualcosa che suona e non riproduce fedelmente.
    sto facendo altre 4 cose contemporaneamente e non ho colto il senso dello scritto.
    l'hi fi si è evoluta nel senso di quello che ho scritto, ovvero le misure non sono più importanti come negli anni '70-'80 ; anzi lo sono, ma appunto non si cerca più la condizione ideale (tranne in ambito pro, dove il riprodotto deve essere fedele all'originale per ovvi motivi) ma il miglior compromesso che soddisfa le esigenze dell'utente.
     
  19. Robocell

    Robocell Utente Attivo

    Ciao Tsunami,

    Esatto.
    Rimane il fatto che il tuo Avatar, se ho capito bene di cosa si tratta, evoca in me "suoni e psidechelie" care ed ascoltate milioni di ore, senza stancarmi.
    CHE FIGATA !!!
    Forse ha ragione il nostro amico di forum: il pongista è un pò fuori ed al di sopra de l normale :)

    Ciao,
    Rob
     
  20. pamaz

    pamaz Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Paolo Mazza
    Io credo che il problema dell'hi end sia proprio la convinzione molto diffusa che possa esistere una verità assoluta nella riproduzione audio. E invece il trucco secondo me è proprio quello di pensare che in realtà non esista alcuna verità. Che non sia il caso di scannarsi tra "misuroni" ed "ascoltoni", e che alla fine l'unica persona che deve essere contento di quello che ascolta, è il personaggio che l'impianto se lo è messo insieme. Il giudizio degli altri , non è poi così fondamentale. Lo diventa quando le casse, l'amplificatore o quel che sia, diventano uno status symbol e non più appunto casse, amplificatori etc.....
     
    A eta beta piace questo elemento.
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