Temperatura minima nelle palestre

Ciao a tutti.

c'è qualcuno che conosce quale sia da regolamento la temperatura minima nelle palestre per lo svolgimento di gare regionali e nazionali di tennistavolo?

Vi ringrazio!

 

So che c'é il limite di umidità del 1000% per cui non si può giocare nelle vasche delle piscine.

Scherzi a parte, so che c'è un limite minimo di luminosità di 400 lux sui tavoli e aree di gioco, sulle temperature si é più nel vago.

Il regolamento Gare Individuali parte generale (art. 8 comma 11) dice che un impianto può essere omologato se soddisfa alcuni requisiti tra i quali: "una temperatura interna adeguata alla pratica del tennistavolo" non menzionando l'umidità che per la pratica del tt é molto importante, associata alla temperatura. Credo quindi che i limiti siano lasciati al buon senso che però non sempre impera.

A Conversano (Ba), nel giugno 2009 si sono giocati i Campionati Italiani in un impianto dotato di riscaldamento ma non di aria condizionata perché abitualmente in quel palazzetto gioca la serie A di pallamano il cui campionato si ferma d'estate.

 

e chi se lo dimentica quel caldo infernale

 

La colpa é nostra e dell'adattabilità al caldo di noi polentoni.

 

A me risulta sia stabilita una temperatura minima di 16 gradi centigradi. una temp max "limite" non è contemplata. Forse per questo che i campionati italiani li fanno d'estate....
Credo che però nessuno possa negare che per giocare ad Agosto sul mezzo giorno ,sotto un tendone di plastica (poco arieggiato) bisogna esser sado maso.... ebbene sì ,non eravamo in molti ma i gradi ci superavano di gran lunga....un set una maglietta... i pesci lessi boccheggiano con maggior stile: gli appassionati tengono duro

 

sono polentone di adozione dal 1993, come origini sono di non molto distante da Conversano... ma devo ammettere che mi sono abituato più facilmente e velocemente al freddo che al caldo infernale... infatti a Ponte di Legno nonostante nevicasse si stava alla grande (vabbè mò sto esagerando)

 

"stabilita"? Riferimenti please! Sul regolamento trovo solo quell'indicazione generica. D'altra parte l'omologazione può essere fatta in condizioni più favorevoli rispetto al reale utilizzo dell'impianto a seconda della stagione. Vado a vedere sei il manuale per arbitri ittf dice quarcheccosa!

Dunque, il manuale per ufficiali di gara ittf, al punto 5, devolve al giudice arbitro direttore di gara, la valutazione sull'esistenza delle condizioni per poter svolgere la gara. Non trovo altro.
Quindi se l'arbitro é donna secondo me non si gioca con meno di 19°C perché poi il marito, a letto, si becca i piedi gelati nella schiena
Chicco, ma questi 16 gradi da dove escono? Voglio aggiungere che 16°C con molta umidità io, personalmente, le considero condizioni difficili.

Anche il regolamento gare a squadre non specifica e rimanda al regolamento tecnico di gioco, il quale però prende in esame le condizioni climatiche di gioco.

 

Come da regolamento:

art 21.4 reg. squadre generale _ Il Giudice Arbitro non farà disputare l’incontro quando, a suo giudizio, le condizioni ambientali sono assolutamente incompatibili con la pratica del tennistavolo agonistico e/o sono dannose per la salute e/o per l'incolumità degli/delle atleti/e.

art. 21.2 : Durante il periodo intercorrente fra l'apertura dell'impianto e l’inizio dell'incontro il Giudice Arbitro, effettua le verifiche ed i controlli che ritiene opportuni e, a sua richiesta, gli deve essere esibito il verbale rilasciato dalla Commissione che ha proceduto alla sua omologazione. In caso di discordanza fra la situazione di fatto e quanto risulta dal verbale, il Giudice Arbitro ne fa oggetto di rapporto a referto. Tali verifiche dovranno, comunque, essere sempre effettuate se l'impianto non è stato ancora omologato e, specialmente, se si tratta di impianto di riserva o reperito all'ultimo momento, ai sensi dell’articolo 19 comma 4.

---------- Messaggio aggiunto alle 17:08 ---------- Il post precedente era delle 17:06 ----------

art. 8.11 re. individuale generale : L'impianto non può ritenersi idoneo e non può essere omologato se non è conforme al Regolamento Impianti della Federazione Italiana Tennistavolo ed, in particolare, se non assicura:
a) un tipo di pavimentazione non pericoloso per l’incolumità degli atleti. Essa non dovrebbe essere troppo elastica né di materiale di elevata durezza né lucida o capace di riflettere la luce e dovrebbe essere scura;
b) l’assenza di ostacoli fissi, specialmente se a spigoli vivi o altrimenti pericolosi, nelle immediate vicinanze delle aree di gioco;
c) un’intensità luminosa di almeno 400 lux sul piano del tavolo e in ogni altra parte dell'area di gioco, a livello del pavimento;
d) l'oscuramento completo delle finestre ed altre aperture esistenti sulle pareti;
e) una temperatura interna adeguata alla pratica del tennistavolo;
f) adeguati servizi di spogliatoio, igienici e docce con acqua calda per gli/le atleti/e e per il personale arbitrale;
g) un adeguato spazio per il pubblico, con propri servizi indipendenti;
h) un adeguato punto di ristoro interno.

 

"Come da regolamento"

Scusa ma non capisco. Non vedo indicazioni tassative sulla temperatura minima espressa in gradi celsius clay, farenheit christian dior o kelvin costner.

I regolamenti che ho sotto mano li ho scorsi tutti. Squadre parte generale, individuale parte generale e regolamento tecnico oltre all'Hanbook for match officials ITTF.

Da cosa derivano le perplessità che ti hanno portato a citare le voci regolamentari?

 

Ogni Federazione regionale dovrebbe ad inizio stagione aggiornare i regolamenti che quello nazionale delega alla Federazione Regionale.
Un Punto è tipo articolo 12.n dove dice che per gli aggiornamenti delle partite nel portale extranet, la Federazione Regionale deve istituire un servizio e un controllo, quindi un regolamento a riguardo.
Come per tutto La Regione invia a inizio stagione un duplicato del regolamento dove indica tutti i punti a carico:
Esempio regione marche. Vai QUI e subito in alto a destra clicca su comunicato 08/07/2010
Controlla l'ultima tabella della seconda pagina, ultimo record.

 

Ho letto. Può darsi che la norma dei 16°C minimi sia stata contemplata nei vecchi regolamenti nazionali ma non reiterata?

 

Si ma per le gare nazionali?? Poi, per esempio nel regolamento Sardegna non se ne fa minimamente menzione... a +16 mi sa che giochiamo in 4-5 palestre al massimo!!!

Nessuna perplessità. E' la semplice conferma che come al solito quando ci potrebbero essere degli scontri il - potere politico / legislatore - demanda tutto alla "discrezionalità dell'arbitro". Come dire siccome se ci fosse una norma seria mi lincerebbero tutti (parla chi comanda) per me decide un povero malcapitato sottopagato che ti farà giocare se minaccerai lui di linciarlo!!!! Al potere va bene questo limbo perchè se no avrebbe l'obbligo di intervenire, lavorare, innovare, regolamentare, migliorare, controllare, richiamare, eventualmente punire, ecc. tutte cosette fastidiose per chi ha in mente di reiterare il potere (se stesso)... CHIUNQUE SIA ED A QUALUNQUE LIVELLO (non vuol essere una critica a chi dovrebbe far le cose sul serio adesso... e non le sta facendo!! )....

 

Visto che il regolamento dice che se ne deve occupare la regione se non esiste nemmeno un appunto da nessuna parte che si pubblicato on line o cartaceo, dovete contattare la fitet nazionale.

 

La tua disamina é profonda e merita di essere compresa per capire cosa alberga nelle strategie dell'attuazione del potere in senso lato.

Nel caso specifico però io credo si tratti di una vaghezza dettata da percezioni molto soggettive. E' più difficile determinare 400 lux su ogni parte dell'ambiente di gioco che portarsi un termometro qualsiasi e misurare una temperatura.

Il fatto é che la luce c'é o non c'é. La temperatura idonea ad una confortevole pratica del tennistavolo é legata a fattori percettivi che dipendono in larga misura dall'umidità. Con 15 gradi e aria secca, dopo una prima sensazione di freddo si potrebbe pure apprezzare di sudare in un ambiente non troppo riscaldato. In casa sono necessari 20°C perché si sta fermi. In palestra ci si muove e basta coprirsi nelle pause. Se però l'umidità é alta, oltre a percepire un freddo più intenso (così come pure un caldo più asfissiante) si forma condensa sulle gomme e sul pavimento dovuta al vapore acque provocato dal calore umano, dal fiato dei giocatori, dal sudore...

Quindi se é corretto fissare un limite inequivocabile per la luminosità, credo si accettabile una considerazione in loco della sussistenza delle condizioni minime. Altrimenti il G.A. dovrebbe dotarsi di termometro e igrometro e forse finiremmo solo per complicare le cose.

imho

 

purtroppo le palestre dove si gioca... difficilmente hanno alti standard di impiantistica atta a contrastare il caldo quando c'è caldo fuori e il gelo quando c'è gelo fuori... ci sono locali dove va meglio e posti dove va peggio... poi relativamente all'umidità stenderei un velo pietoso... a meno che qualche impianto non sia dotato di aria condizionata e climatizzatore-umidificatore.

riguardo l'illuminazione... 400 lux?! L'importante è non averli tutti concentrati di rimbalzo sul tavolo di gioco... non è simpatico infatti giocare alla cieca perchè si ha la luce negli occhi, diretta o di riflesso sul tavolo.

l'ideale sarebbe un completo ultraleggero capace di regolare la temperatura direttamente sul corpo... e avere degli occhialini speciali per una visibilità eccellente... mentre in caso di situazioni estreme anche un tavolo riscaldato e una pallina antiscivolo

 

Concordo con Offensive : la cosa potrebbe essere a discrezione dei CR..
Confermo quel che ho scritto perchè mi son ricordato dove l'ho letto: era scritto nel libro " calendari campionati " di fitet piemonte nella sezione "regolamenti dei camp.reg. a squadre", articolo 14 (nella edizione in questione del 2006/7,ultimo a mia disposizione e conferma di quelli precedenti 2005/6 e 2004/5 per cui ritengo tuttora la sua validità in quanto nessuna modifica espressamente messa in evidenza riguarda il riferimento della °C)

In particolare al punto 10:"lo spogliatoio ed il campo di gioco dovranno esser riscaldati, nel periodo dell'anno in cui è permesso per legge l'accensione degli impianti di riscaldamento (16 gradi)

Che sia una temperatura "minima" questo è certo : al di sotto di essa si potrebbe ritenere un impianto non idoneo. Direi che sia pure un pò bassotta negli spogliatoi dove ,dopo una doccia calda eek:!) ti ritrovi umidiccio con 30 gradi di sbalzo termico , ma diciamo che fa bene alle "pellaccedure", come i nordici ....
In campo se si gioca forse è meglio che avere 20 °C : si suda meno...è un pò più fresca per chi sta fermo,o arbitra dopo aver appena giocato.... però una tuta o la maglia risolvono il problema.
Devo ammettere che ultimamente raramente ho trovato ambienti non adeguati: mentre anni fa succedeva più spesso...mi ricordo un certo "buco" di cinema....da giocare col maglione e arbitrare col giaccone....forse esiste ancora...

Al caldo non c'è limite... che sia il forno crematorio?
Anni fa a Malta , a La Valletta , nel 2003 giocai nel centro ,in un piano di un palazzo (altezza max 3 metri,come casa mia) con temp che sfiorava i 40 °C .... dopo 10 min son stato male (pressione bassa) e stare a guardare i "nazionali" che si allenavano...

 

Grazie Chicco per il chiarimento. A questo punto, visto che sia il vecchio regolamento piemontese che quello marchigiano riportano il dato dei 16°C, mi sa che é una norma contenuta nei vecchi regolamenti nazionali poi abrogata. Il regolamento piemontese in vigore non riporta più il dato della temperatura minima: http://www.fitetpiemonte.it/doc/Regolamento_attivita_squadre_2010_11.pdf

Se é stato abrogato, hanno fatto bene, perché come dicevo sopra, il dato della temperatura in assenza del grado di umidità relativa non é sufficiente a determinare una condizione di impraticabilità. Se, alle condizioni di umidità dell'ambiente prima della gara, si somma l'umidità generata dal respiro e dalla traspirazione dei giocatori (relativamente anche al numero di partecipanti rispetto al volume d'aria del locale.. all'altezza del soffitto.. ecc.) vediamo che la quantità di condensa cambia in misura considerevole. Meglio quindi demandare alla valutazione soggettiva del giudice arbitro, caso per caso. imho

 

Valutazioni "soggettive" lasciano a desiderare e pongono le premesse di trovarsi in luoghi comunque inaccettabili e dover giocare lo stesso ...I G.A. non ci sono quasi mai ...

 

Dicevo nei tornei, come chiesto dall'autore della discussione. Il bello é che i regolamenti regionali, se li scarichi dal sito, sono separati. Ci sono le indicazioni per le condizioni degli impianti nei campionati a squadre mentre nell'attività individuale si parla solo della presenza dell'amplificazione sonora e del numero minimo di tavoli, rimandando il resto all'omologazione dell'impianto che deve rispondere alle caratteristiche richieste dal regolamento nazionale e al regolamento tecnico

http://www.fitetpiemonte.it/doc/Regolamento_attivita_individuale_2010_11.pdf