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Tecnico di primo livello

Discussione in 'Regole e Regolamenti' iniziata da emilio68it, 9 Feb 2023.

Status Discussione:
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  1. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Si,qualcosa hai inteso,ma come al solito interpretato male,che ti porta a debordare su tutto il fronte.
    Riassumo per te in breve e per fare contento pure Tsunami.
    1) L'uso troppo vincolato e circoscritto a determinate caratteristiche della racchetta fa perdere di vista la gamma assai più completa del sapersi ben muovere in generale, a 360 gradi,riducendo e inibendo sul nascere la conoscenza e l'utilizzo delle varie catene cinetiche che,se trascurate fin dalla giovane età,poi risulta difficile recuperare.
    2)La buona,utile velocità nel giocare a tennis tavolo non deriva da una distribuzione che chiamano mirata di palline sparate a raffica in modo ripetitivo con lo scopo di automatizzare i movimenti in genere.Senza vera percezione, comprensione e consapevolezza nel gestire e muovere il proprio corpo nello spazio,risulta difficile calibrare il gesto per arrivare bene sulla palla,a seconda della sua traiettoria, posizione-ascendente,in sella o discendente-,velocità e carica vitale della stessa.Arrivar bene implica anche saper rallentare,ampliare,ridurre,
    talvolta cambiare accelerazione in corsa,per ribattere in modo proficuo. Difatti in accelerazione pura i nostri azzurri,non sono secondi a nessuno,poi vanno o facilmente vengono indotti a giocare fuori ritmo.Hanno una marcia sola.
    Valuta bene ciò che ho scritto,intanto,poi se c'è altro sono qua.
    ettore
     
  2. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Tra le castronerie quella del cesto mi mancava.....vai al cantiere su che ti aspettano....
     
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  3. superfrancis

    superfrancis Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    non vorrei dire CASTRONERIE ... ma IO da dilettante SO a cosa dovrebbe servire fare il CESTO.


    Quello che mi preoccupa e che qualcuno che si MILLANTA o tenta di sembrare un CULTORE del gesto giusto ne mette in discussione l'utilità argomentando con frasi fatte OVVIE e vacue.

    Ma io sono solo un amatore forse non comprendo bene i tecnicismi quindi chiedo venia per la castroneria.

    Ho riletto piu' volte ...

    Cerco di capire ma mi sembrano davvero cose dette da chi dice per dire visto che sono cose talmente BASILARI .. sapersi muovere :eek: .. spero che MILOCCO ETTORE non sia un vero personaggio tantomeno un giocatore di tennis tavolo (tantomeno allenatore di qualunque livello) Se prendo un ragazzino e comincio a propinargli la pappardella dei 360 gradi il giorno dopo và a calcetto :clap.

    Altre parole senza un vero senso perchè , a volte, troppo OVVIE, altre volte fuori da ogni logica , vorrei ricordarti che personalemte gioco a un tennis tavolo REALE e non VIRTUALE tipo quello che si vede nei cartoni animati ...
     
    Ultima modifica: 13 Feb 2023
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  4. emilio68it

    emilio68it Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Emilio Arbasino
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Bé dai alla fine c'è ragione un poco dappertutto. Il cesto serve a fissare con tante ripetizioni il giusto movimento, se non insegni il movimento giusto serve poco.
     
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  5. superfrancis

    superfrancis Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Si ma demonizzarlo è troppo inoltre secondo me i ritmi del gioco IMPONGONO un allenamento per AUTOMATIZZARE il gesto (ovviamente corretto) , altrimenti non arrivi in tempo .. appunto se devi pensare a LEVE , velocità , percezione , angolazione del piede, del dito medio, ecc...
     
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  6. emilio68it

    emilio68it Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Emilio Arbasino
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Assolutamente d'accordo!
     
  7. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Come Volevasi Dimostrare.

    E aggiungo: che peccato che @superfrancis mi abbia messo in "ignore".

    :D :LOL: :rotfl:
     
  8. lupo alberto

    lupo alberto a tempo a tempo, chi sà sà e chi un sà su' danno

    ... e tutto gratis!
     
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  9. superfrancis

    superfrancis Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Non è necessario fare il LOGIN per leggere :LOL: ho messo ignore anche a MILOCCO ma le castronerie le continuo a leggere mio malgrado :rotfl::rotfl:
     
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  10. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Qui non bisogna dar niente per scontato, o troppo OVVIO.
    Approfitto, con questa, per rispondere e chiarire a tutti, dubbiosi della prima e dell'ultima ora.
    1) I 360 gradi non è una "pappardella", rappresenta un cerchio ideale entro cui muoversi. Tale cerchio non è da intendersi in modo statico solo verticale, orizzontale od obliquo, può essere riferito all'insieme di tutto ciò, anche cambiare posizione in itinere, mentre è' il corpo che ne descrive la circonferenza, allargando, restringendo, spostando avanti, di lato, sul piano orizzontale, un po' più in su, ma anche un po'più in giù, a piacimento. E questo spostarsi assieme/entro questo cerchio ideale, ha a che fare con il baricentro di ciascuno e influisce sui cambi di velocità, nel mantenere la costante, comandare a piacimento accelerazioni e decelerazioni laddove serve.
    Che ho mai trovato uno io che mi abbia spiegato tutto ciò? E nessuno si senta obbligato a far giocare fin da subito i pongisti che ci stanno accanto con tale intendimento. Anche qua ci si arriva per gradi, dato che nessuno ne parla e a passi molto lenti, direi. Poi vediamo che Ma Long, se di giornata, gioca a 360 gradi, riutilizzando ogni cm lineare, mentre i nostri ragazzi per ora solo 1/4 (un quarto) o poco più di questa" immaginifica" circonferenza. Ogni cm guadagnato in più nello spazio circolare attorno a sè è energia pura a favore dei top, degli scambi e dei block su tavolo, della difesa da vicino, oppure da lontano.
    E questo fa la differenza.
    2) Fare o non fare il cesto, ognuno si regoli come può e sa. Ho visto far cesti per ogni livello, in serie A, a livello nazionale c'è pure molta richiesta di Sparring che si prestino solo a quello, poi nei club dilettantistici molto meno. Si pone pure il problema di far guadagnare chi vi si applica davvero e ho conosciuto un proprietario di un bar che sponsorizzava la prima squadra di un importante club europeo, in cambio chiedeva a fine allenamento la possibilità(concessagli!) di far cesto direttamente con il capo-coach locale, che naturalmente pagava profumatamente e senza mai giocare partita alcuna. Ciò gli serviva per lenire le sofferenze alla schiena, dovute allo stare in piedi tante ore dietro il bancone, così mi ha detto. Ognuno trova le sue ragioni.
    Mi chiedo:"e per i ragazzi?" Dipende, se se ne hanno tanti, pochi, due o uno solo soltanto. Per otto ragazzi di un corso medio normale, avendo tre sparring a disposizione, una mezz'oretta non gliela farei mancare. Neppure so dove si possa realizzare questa situazione ottimale. Ricordiamoci però che che i ragazzi alla lunga, o anche alle corte, preferiscono giocare fra di loro. E' possibile pertanto far provare direttamente a loro gli schemi con le palline al cesto, abituandoli ad alternare i vari ruoli attivi in attacco e passivi per un maggior contenimento.
    Anche tre (o 4) per tavolo, uno che lancia, uno risponde solo attaccando, il terzo blocca lungo linea, etc, la fantasia per un proficuo e divertente lavoro d'assieme non manca. Soprattutto alla lor velocità e per una crescita graduale nel tempo e per tutto il gruppo. E un Tecnico che sappia gestire in contemporanea un numero consistente di apprendisti fa bene alla Società che lo impiega, rende il nostro Sport più simile agli altri, riuscendo a coinvolgere scolaresche intere e non due o tre giocatori singoli casuali, che pure si stancano ben presto di sentire il Tecnico che li guida a fare le solite cose, sempre su imput dell'adulto. Poi ognuno fa e vede a suo modo. Per i Tecnici di primo livello O.K. metterli in grado di fare bene i cesti a livello dimostrativo, controllando stile e precisione, ma misurarne la velocità spasmodica di 60 palline da spedire,1 al secondo, per far che?
    Poi i migliori li portiamo direttamente a Terni o a Formia a far da Sparring con gli azzurrabili. E se ci tengono, non hanno uno straccio di robot programmabile?
    Dicono che è il punto forte dei Corsi abilitanti di 1° livello, ma per quel che serve( e cominciamo a chiedere agli aspiranti cosa se ne faranno del loro futuro brevetto!) non si può impiegare meglio il tempo per orientare la didattica sui veri bisogni formativi?non solo dell'adulto Tecnico futuro,ma dei ragazzi in Società proprio.
    Oppure si fa come sempre e lì stiamo.
    ettore
     
    Ultima modifica: 14 Feb 2023
  11. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Il cesto è basilare nel tennistavolo perché permette di trattare ogni aspetto singolarmente come non può avvenire durante il gioco con uno sparring.
    Gli obiettivi possono essere diversi ed un allenatore deve sapere prima cosa intende allenare dell'atleta.

    Se ad esempio voglio lavorare sul singolo gesto tecnico in fase di apprendimento o sui dettagli devo fare un cesto che sia lento dove l'allievo deve concentrarsi solo su quell'aspetto tecnico dell'esecuzione usando il corpo.
    Se invece voglio lavorare sulla quantità o sulla velocità dell' atleta allora non mi deve interessare che il colpo non sia fatto bene perché in quella fase non è il mio obiettivo.

    Mai fare cesto veloce quando l'allievo non riesce a fare il colpo perché cosi consoliderebbe un gesto tecnico sbagliato.
    Quanto dico non è in contraddizione con quanto espresso precedentemente perché l'efficacia di un colpo deve giustificare un aumento della velocità nella distribuzione della pallina altrimenti come dicevo si sfasa tutto.
    Migliora l'efficacia ed aumentiamo la velocità di distribuzione.
    Quando parliamo di gesto tecnico parliamo non a caso di efficacia e non di estetica del colpo.

    Alcune volte vediamo giocatori che ci sembrano esteticamente brutti nella tecnica ma non consideriamo l'efficacia perché non siamo in grado di definirne i parametri di essa.
    (su questo ci sarebbe da parlare a lungo perché andiamo sulla cosiddetta capacità di osservare)

    Con il cesto infine possiamo anche provare situazioni tattiche.

    Non me ne vogliate ma chi critica il multiball deve veramente andare al lido balneare a fare cerchi sulla spiaggia....:azz::azz:
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 14 Feb 2023, Data originale: 14 Feb 2023 ---
    Aggiungo anche che nei tre corsi Fitet da tecnico di base a maestro si riempiono la bocca della "capacità di osservare" fermo.poi.mai dire cosa bisogna osservare....
    Il motivo è molto semplice, non lo sanno!!!!!
     
    A superfrancis, eta beta, Sartori Giovanni e 3 altri utenti piace questo messaggio.
  12. lupo alberto

    lupo alberto a tempo a tempo, chi sà sà e chi un sà su' danno

    il cesto è basilare contestarlo significa avere idee confuse, se c'è una critica che però mi sento di fare è che negli anni ho visto (credo di aver visto...) molto privilegiare top e controtop, diritto e rovescio a scapito dell'abc del tt che sono, secondo me, taglio, servizio e risposta al servizio
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 14 Feb 2023, Data originale: 14 Feb 2023 ---
    altra cosa che vedo trascurato è filmare l'allenamento (ma anche le partite) per rivedersi.
    adesso con l'attuale tecnologia è banale
     
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  13. emilio68it

    emilio68it Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Emilio Arbasino
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Concordo con te, anche per i carciofi come me diventa fondamentale rivedersi per approfondire i colpi
     
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  14. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Rivedersi le partite è importantissimo, ancora meglio rivedersi anche gli allenamenti soprattutto quando non si è seguiti da vicino da un buon tecnico.
    Approfitto per aggiungere qualcosa in merito al cesto affermando con forza che il robot sia pure di ultissima generazione con tutte le varianti possibile sulla distribuzione della pallina non può mai sostituire un buon multiball fatto da una persona.
    Il cambio di ritmo nella distribuzione della pallina è un'altra importantissima situazione da considerare perché rende il tutto più verosimile alla partita e crea nell'atleta degli automatismi indispensabili.
     
    Ultima modifica: 14 Feb 2023
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  15. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Chi, che cosa, per chi...
    Vorrei riportare la discussione al tema da cui siamo partiti. Ovvero il Tecnico di 1 livello e l' obbligatorieta' di averne almeno 1(uno) per le A.S.D. attuali, prossime e future. Se poi una A. S.D che ce l'ha sempre avuto e il prossimo anno, alla scadenza dei termini non dispone più di un Tecnico valido e formato, non ne trova alcuno nel raggio di 100 km, o per altri motivi non riesce a cointeressare uno dei propri iscritti a frequentare e superare il Corso abilitante, il che non sarà automatico, potra' chiedere una proroga, oppure chiude l'ASD finché non si mette in regola?
    Con l' obbligatorieta' di mettersi in regola, mossa che ritengo alla lunga corretta, aumenterà il numero dei Tecnici di 1° livello?Probabilmente sì, ma saranno in numero sufficiente per coprire adeguatamente tutti i posti vacanti? Con la stessa identica formazione e contenuti di prima, quando la scelta di frequentare i Corsi, di collaborare o di mettersi al servizio di un' A. S. D. era su base volontaria?
    Vedremo.
    Riprendiamo pure il tema fin qui tanto discusso, ovvero " distribuzione palline al cesto", secondo prassi didattica consolidata", prioritario Credo e leit motive di molti, buono per ogni occasione. Parliamo sempre di Tecnici di 1° livello.E si sa che al secondo livello lo fanno meglio ,al terzo ancor di più,
    i Maestri Federali proprio non ne parliamo.Poi chissà se più alta è la specializzazione e più e meglio vi si dedicano in modo specifico e laddove serve.E anch'io vorrei, come Tecnico che si occupa del cesto, l'allenatore della Nazionale cinese, come lo fa lui nessuno. Ma torniamo nelle nostre palestre.
    Questo è indubbiamente un tipo di lezione di tipo individualistico, con il Tecnico che segue, quasi sempre personalmente un ragazzo alla volta. E quanti ne può seguire di più, per lezione? Mi si dice pure che nulla può sostituire un buon "multiball" seguito da una persona, una. Benissimo, significa che la Fitet crede e prepara molto bene i Tecnici in questo tipo di attività e che alcuni di essi sono molto ferrati in materia e vi si applicano con dedizione. Abili e veloci, sanno svolgere un lavoro mirato, facendone il momento centrale della divulgazione come insegnamento individualizzato, elevandolo a pozione magica unica e insostituibile per tutto e tutti. Ma poi è davvero così? Tutti chi, o solo quei pochi che...?e gli altri,il gruppo rimanente silenzioso della più comune delle palestre, in attesa che il Tecnico preposto dedichi a loro uno sguardo? Finora è stato relativamente facile assolvere a tale compito, tanto giovani interessati a continuare dove, quanti se ne vedono?

    Ora noi abbiamo due problemi:
    1)attrarre e possibilmente far aumentare il numero dei giovani nei luoghi dove si pratica il tennis tavolo
    (La Fitet è restia a fornire i dati reali, che come una fisarmonica si gonfiano in occasione di certe manifestazioni di richiamo come i Giochi della Gioventù, Progetto racchette nelle scuole, etc, per poi subito sgonfiarsi appena mettono piede nelle nostre palestre)
    2) dare più qualità agli stessi giovani che vi rimangono, per sperare in migliori risultati domani.
    Ora nonostante "l'ottimale preparazione offerta dai Corsi Fitet", l'alta considerazione, ma anche specializzazione di certuni Tecnici per il lavoro al cesto, che, non ne dubitiamo, svolgono seriamente e professionalmente, alla fin dei conti, perchè manchiamo regolarmente gli obiettivi di crescita virtuosa e avviare a soluzione le due spinose e irrisolte problematiche di cui sopra?
    Avessimo un migliaio di Tecnici in più, preparati con il solito criterio fin qui adottato, migliorerebbe la situazione?A favore proprio dalla base giovanile, cui dovrebbero essere maggiormente interessati i Tecnici di 1° livello e chi altri?, soprattutto le nuove leve che vorrebbero spendersi per tale importante causa? Non c'è verso, o possibile altra soluzione per cambiare e scegliere attività didattiche che favoriscano il primo ingresso e permetta gradualmente di consolidare in tutti e per tutti la voglia di giocare più a lungo e meglio?
    Se i risultati non vengono, o non combaciano con le aspettative pur nobili e alte di chi ci mette la faccia e le mani in pasta, non viene in loro neanche lontanamente il dubbio che si debba cercare altre strade praticabili, economiche redditizie, per offrire un Piano di attività più aderenti e incentivanti per i giovani d'oggi, come han fatto Federazioni più lungimirante della nostra?
    ettore
     
    Ultima modifica: 15 Feb 2023
  16. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

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    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Cerca con Google : "come curare la logorrea, vivere felici e non ammorbare il prossimo".
     
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  17. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    Il precedente post di Ettore affronta la questione dell'obbligatorietà per le associazioni sportive dilettantistiche di avere almeno un Tecnico di 1° livello. L'autore sottolinea che l'obbligatorietà potrebbe portare ad un aumento del numero di Tecnici, ma si chiede se ci saranno abbastanza professionisti per coprire tutte le posizioni vacanti. Inoltre, l'autore esamina il ruolo del Tecnico di 1° livello nell'insegnamento individuale del tennis tavolo e si domanda se questo approccio possa essere applicato in modo efficace per un grande numero di studenti. Infine, l'autore propone di attrarre più giovani alla pratica del tennis tavolo e di migliorare la qualità dell'istruzione offerta. Si interroga se un aumento del numero di Tecnici di 1° livello, preparati secondo gli standard esistenti, possa migliorare la situazione e se ci siano altre soluzioni per incentivare i giovani a praticare questo sport.
    'by chatgpt'
     
    A T__T-Rex, off-ready, emilio68it e 4 altri utenti piace questo messaggio.
  18. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Che ci volesse un traduttore era fuori dubbio ma bisognerebbe tradurre anche le boiate che scrive...anzi quelle sono chiarissime
     
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  19. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Ben tornato Enzo!
    1) Non ho bisogno di nessun traduttore.
    2)Quando mai sarà possibile con te,ragionare assieme ai praticanti forumisti e avevi ripreso bene apportando le tue pur valide esperienze,quindi a favore del Forum stesso,senza scadere nelle invettive,per giunta gratuite?
    ettore
     
  20. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Quale approccio? Non vedo riassunto il polpettone vaneggiante sul cesto.

    @Tsunami! spero che l'app che hai proposto (ne apprezzo il fine) sia solo alla versione Beta perché altrimenti il buon vecchio Bignami sembra ancora imbattibile.
     
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