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Stringere la racchetta, sensibilità di tocco

Discussione in 'Allenamento e Tecniche di Gioco' iniziata da Dream_is_Reality, 14 Ago 2014.

Status Discussione:
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  1. Dream_is_Reality

    Dream_is_Reality Dreaming is the way

    Nome e Cognome:
    Marco G
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Probabilmente avrete già letto quest'articolo, in ogni caso voglio condividerlo qui perché lo trovo estremamente interessante.
    Se non vi va di leggerlo tutto vorrei che deste almeno un'occhiata alle parti sottolineate!

    Ora vorrei chiedervi: cosa ne pensate di quanto scritto e, in particolar modo, di questa tecnica di stringere la racchetta nel momento in cui si colpisce la palla?
    Secondo voi potrebbe essere considerata una valida tecnica per migliorare la propria sensibilità di tocco?


     
    Ultima modifica: 14 Ago 2014
    A Lawrence D'Arabia e Daniel86 piace questo messaggio.
  2. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    ci sono degli esercizi di sensibilità che prevedono l'esecuzione di sequenze di colpi sia con impugnatura rilassata che poi man mano strigendo di più fino ad arrivare ad una tensione normale.
    Che sia possibile durante una partita arrivare a stringere l'impugnatura la momento dell'impatto la vedo una cosa davvero poco fattibile che invece possa esserre utile provare questo tipo d'esercizi per torvare una propria impugnatura ottimale e una giusta sensazione di scioltezza durante l'esecuzione dei colpi è invece estremamente consigliato in particolare per chi stà sviluppando il proprio gioco.
     
    A Dream_is_Reality piace questo elemento.
  3. Sette

    Sette 'zzo guardi?

    Nome e Cognome:
    Omar Biagi
    Squadra:
    TT Forte Dei Marmi 2008
    Spero che intervenga qualche tecnico, ma io ho avuto dei miglioramenti nel momento in cui ho iniziato ad esercitare meno pressione, a tenere la racchetta assolutamente allentata, quasi come mi scappasse di mano.
    Probabilmente ciò permette di rilassare anche tutto il braccio e l'articolazione e si riesce a giocare più sciolti.
     
    A eta beta e Dream_is_Reality piace questo messaggio.
  4. RevanII

    RevanII Utente Noto

    Complimenti per il thread, il tecnico dell'artico evidenzia probabilmente un aspetto fondamentale.
    Io per mia natura ho sempre tenuto una presa morbidissima, tanto da meravigliarmi di come ad altri potesse sudare la mano giocando a TT... infatti nel taglio, nei servizi, in molti colpi di tocco, quando dovevo smorzare la palla mi sono trovato subito bene... la cosa era ulteriormente amplificata dai miei lenti, leggeri, elastici e morbidi telai da difesa.
    Poi però mi sono reso conto che qualcosa non andava in altri colpi e infatti per esempio il block mi usciva spessissimo perchè subivo molto l'effetto della pallina nonostante chiudessi molto, oppure il top magari veniva più molle di quanto avrebbe dovuto in proporzione allo sforzo... all'inizio (ovviamente :rolleyes:) davo la colpa alla racchetta da difesa, in seguito ho capito e molte cose le ho risolte in gran parte proprio stringendo di più... alla fine quando si stringe la racchetta secondo me è come "irrigidire" il telaio, con conseguenze quali maggior velocità di rimbalzo della palla sulla racchetta, minor sofferenza sullo spin in arrivo, abbassamento dell'angolo di tiro, maggior lavoro della gomma e meno del legno eccetera... lasciamo stare poi la puntinata come cambia radicalmente a seconda di quanto si stringe...
    Personalmente quel consiglio/intuizione mi ha aperto un mondo :hail:

    Forse quando l'articolo parla di "stringere prima dell'impatto" è proprio per scaricare nel modo giusto la forza del corpo sulla palla, ma di non farlo prima perchè irrigidirebbe il movimento e stroncherebbe la frustata :)mumble::mumble::mumble:)
     
    A tritticorenale, eta beta e Dream_is_Reality piace questo messaggio.
  5. tigrepong62

    tigrepong62 Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    battitore libero
    Discorso effettivamente un po' complicato,perchè la rigidità di una impugnatura è un
    fatto molto soggettivo. Partiamo però dal fatto che chiunque cominci ad allenare un
    ragazzino ,per prima cosa cercherà di insegnare una corretta impugnatura,per evitare
    errori di postura del braccio che in seguito non saranno più correggibili.
    Quindi ,se si vuole che sia conservata una corretta presa, si vuole anche che si abbia
    la giusta forza in questa presa,per evitare che la racchetta ruoti nella mano all'atto del
    colpo.Per cui, la presa deve essere "salda",ma non rigida,perchè una eccessiva rigidità,
    questa sì, comprometterebbe la mobilità polso-avanbraccio e braccio-avanbraccio, che invece va conservata.Giocatori molto bravi,con colpi potenti,spesso cambiano la
    impugnatura ,nel passaggio dritto -rovescio o nei colpi "a finire",ma non tengono mai la racchetta morbida,perchè ne soffrirebbe la loro precisione.Una impugnatura morbida
    trova la sua utilità quando è necessario smorzare un colpo,tipo nel bock passivo per fare
    una palla corta, o in un palleggio molto corto.Al contrario, si può notare che anche
    quando si danno al "balletto di palleggio",quindi entrambi sotto rete, i giocatori hanno
    il polso teso,ed un polso teso non si può tenere senza forzare un po' la presa.
    Caso limite al contrario,giocatori come Kreanga, che impugnano la racchetta a mo' di
    clava o martello,che tirano potenti mazzate ed hanno una stretta di conseguenza.
    Ma sono una minoranza.
    Quindi, ripeto , l'impugnatura deve essere salda ma non rigida ,per poter sfuttare la
    flessibilità del polso,ma al contempo impedire che la racchetta ruoti nella mano.
    Ma quanto parlo (scrivo)!! E mi sa che ho scordato qualcosa.Vabbè, alla prossima.
    Saluti.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 14 Ago 2014 ---
    Ci ho messo talmente tanto per scrivere,che non ho letto la risposta di Revanil, il quale
    portando la sua esperienza, ha chiarito già il dilemma.Ri-saluti.
     
    Ultima modifica: 14 Ago 2014
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  6. lusio

    lusio Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.

    Visualizza: https://www.youtube.com/watch?v=zuNaKu1FH1I

    al minuto 1,21 l'allenatore cinese spiega "questa tecnica di stringere la racchetta nel momento in cui si colpisce la palla?" che è valida in tutti i colpi dove c'è accelerazione, non la vedo applicabile su colpi di sensibilità come ad esempio una risposta al servizio o un taglio corto.
     
    Ultima modifica: 15 Ago 2014
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  7. tigrepong62

    tigrepong62 Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    battitore libero
    Perchè no?Al momento dell'impatto ,la presa deve essere salda, anche in colpi come
    quelli da te citati,è proprio il corretto serraggio che ti dà la sensibilità che cerchi,come
    ha ben esemplificato Revanil con le sue osservazioni.L'allenatore cinese forse ha enfa-
    tizzato un po' troppo l'irrigidimento per farsi capire,e comunque da come porta la
    spalla ,è un pennaiolo, tipo di giocatore per il quale è ancora più sensato quanto
    visto nel filmato.Saluti.
     
    A Dream_is_Reality piace questo elemento.
  8. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    si ok il video lo conosco ma quanto è relamente fattibile in particolare sui colpi di sensibilità già è difficle controllare così voglio vere a fare un appoggio corto in risosta ad uns ervizio serrando improvvisamente la mano prima dell'impatto la tiri un metro lunga!!!!!!!!!
    L'allenatore cinse enfatizza la cosa per far capire che la mano deve stare rilassata e con lei l'avanbraccio e mentre approccio il colo aumento la presa ma se guardate anche a lui mentre fà vedere scappa il controllo della pallina.
     
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  9. lusio

    lusio Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    "come ha ben esemplificato Revannl con le sue osservazioni"

    Io per mia natura ho sempre tenuto una presa morbidissima, tanto da meravigliarmi di come ad altri potesse sudare la mano giocando a TT... infatti nel taglio, nei servizi, in molti colpi di tocco, quando dovevo smorzare la palla mi sono trovato subito bene... la cosa era ulteriormente amplificata dai miei lenti, leggeri, elastici e morbidi telai da difesa.

    Revannl puoi chiarire meglio le tue osservazioni , nel senso che la tua intuizione ha modificato l'impugnatura per tutti i tuoi colpi o solo per alcuni ?

    Anche tu tigre hai scritto :

    "Una impugnatura morbida
    trova la sua utilità quando è necessario smorzare un colpo,tipo nel bock passivo per fare
    una palla corta, o in un palleggio molto corto"


    Nel link postato in premessa :
    a -Per esempio, se un giocatore ha dei problemi a tenere la palla corta perché stringe troppo la racchetta, gli dico che non è problema di come colpisce la palla ma di come stringe la racchetta
    b- Sviluppare la capacità di regolare la propria impugnatura è una combinazione di tecnica ed esperienza. Più si capisce quanto l’impugnatura influenzi il colpo, più si avrà sensibilità ed esperienza per apportare aggiustamenti al gioco.

    Possiamo arrivare a queste conclusioni :

    presa rilassata morbida per questo tipo di colpi (taglio corto, risposta servizi,....) e presa da rilassata a più serrata per altri? , quello che conta soprattutto è sviluppare la capacità di regolare l'impugnatura..............
     
    Ultima modifica: 16 Ago 2014
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  10. RevanII

    RevanII Utente Noto

    Bene o male credo sia come dici tu, che in linea di massima nei colpi dov'è necessario imprimere potenza (o comunque "rimandare la palla" sfruttando la sua forza ed effetto) bisogna stringere, mentre in quelli dove la palla va smorzata e controllata bisogna allentare... personalmente per bloccare ho bisogno di stringere molto, oltre che tenere "duro" tutto il braccio altrimenti subisco parecchio la pallina... nel taglio invece se voglio controllare ammorbidisco la stretta ed in quel caso anche accelerando molto la palla non schizza, mentre quando voglio tagliare in modo aggressivo stringo eccome (col dritto è l'unico colpo che posso dire di saper fare davvero bene, anche perchè in parecchi me lo hanno confermato...).
    Comunque, proprio prendendo come riferimento l'esempio del taglio, non minimizzerei dicendo che alcuni colpi vanno assolutamente fatti con stretta rigida e altri con stretta morbida... credo dipenda sempre da quello che si vuole ottenere e come viene eseguito nell'insieme del colpo... per esempio è chiaro che uno stesso block può essere effettuato stringendo molto se si vuole restituire una palla più veloce e tesa, o con stretta morbida se si vuole smorzare la palla... e il servizio penso abbia molto da dire a riguardo....

    Personalmente sono anche arrivato a pensare che molto del cosiddetto "tocco" che spesso si trova in alcuni giocatori e in altri no e viene creduta una dote puramente naturale sia in buona parte riconducibile ad aspetti come questo e può essere appreso con l'esercizio... ad esempio un amico che ha cominciato con me tutt'ora quando taglia tira solo missili perchè stringe tantissimo... l'ho costretto talvolta a tenere una presa più morbida e guarda caso il taglio esce più lento e controllato, ma lui si ostina a dire che così non sente la pallina... in compenso, ancora guarda caso, se è sulla palla il block è uno dei suoi colpi migliori, così come contro un buon taglio riesce benissimo a rimandare l'effetto dell'avversario semplicemente toccando la palla senza quasi muovere il braccio e il polso... coincidenze? Io non credo :dati: :nerd:

    P.S: preciso che questi sono tutti esperimenti, esperienze e pensieri miei e non ne ho mai davvero discusso con dei tecnici...
     
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  11. tigrepong62

    tigrepong62 Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    battitore libero
    Revanil=cecchino: coglie sempre nel segno.Però Lusio,forse,ci stiamo lasciando fuorviare
    dal filmato ,perchè una stretta come quella mostrata dal cinese ,così repentina,provocherebbe
    la deviazione del polso con perdita di direzionalità(ed infatti sbagliano sia lui che laragazza).E' giusto serrare un poco la presa quando si sta per accelerare,ma non stiamo
    serrando un martello,che poterbbe sfuggirci di mano,viste le forze in gioco.Ed anche un
    bel blocco corto:l'entità dello smorzamento la dà il lavoro coordinato di polso-avanbraccio-braccio, e non una presa lassa.L'ambito di lavoro rimane sempre quello di
    una presa salda,più o meno,ma salda e non (caso limite!) del tipo che la raccetta viene
    tenuta praticamente solo con indice e pollice.Saluti.
     
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  12. lusio

    lusio Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    "Però Lusio,forse,ci stiamo lasciando fuorviare
    dal filmato ,perchè una stretta come quella mostrata dal cinese ,così repentina,provocherebbe
    la deviazione del polso con perdita di direzionalità(ed infatti sbagliano sia lui che la ragazza)"
    La domanda di dream era sulla validità tecnica di stringere la racchetta prima di fare il colpo, il filmato avvalora quanto enunciato da Massimo Costantini autore dell'articolo.
    Cerchiamo di visionare i filmati per avere delle certezze e non creare ulteriori dubbi su chi legge, va stretta la racchetta prima di un top (più, meno, abbastanza....) ? la risposta è si.
    Se andiamo a vedere come impugna, il colore del maglione, i pantaloni lunghi e non corti, l'orologio, i capelli neri nonostante penso l'età avanzata, non arriviamo al nocciolo del problema.
    Considerate che spesso un allenatore deve enfatizzare l'errore , o l'esecuzione di un colpo , per farlo meglio comprendere all'allievo , qui parliamo inoltre di un cinese che si deve far comprendere da un francese..... :muro:
    Tigre rileggendoti con attenzione vedo te ne sei reso conto anche tu :
    "L'allenatore cinese forse ha enfa-
    tizzato un po' troppo l'irrigidimento per farsi capire" , dopo invece dici che è troppo repentina :confused: e quindi è un caso limite:confused::confused:
     
    Ultima modifica: 16 Ago 2014
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  13. tigrepong62

    tigrepong62 Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    battitore libero
    Confermo la mia sensazione, e cioè che l'allenatore ha "esagerato" la forza che ha messo
    nella stretta per chiarire il concetto,ma che se davvero si dovesse cercare di fare ciò
    che lui mostra si potrebbe sbagliare il colpo,perdendo direzionalità,perchè serrando con
    tanta forza la mano,il polso si flette,per cui si potrebbe facilmente sparare in rete.
    Quello che alla fine volevo dire ,è che penso che la forza con cui si stringe l'impugnatura
    è senza dubbio variabile,ma in un ambito abbastanza ristretto.Cioè ,nè alla cinese di
    cui sopra, ne alla pollice-indice.Tutto qui.Saluti.
     
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  14. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    la cosa importante è rilassare la mano mentre si aspetta è proprio una questione fisiologica se tieni sempre stretto blocchi in parte la microcircoalzione e con essa la mano perde sensibilità.
     
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  15. tigrepong62

    tigrepong62 Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    battitore libero
    Certamente ,Andras. Ma anche dopo aver tirato due o tre mazzate a braccio teso ,si deve
    rilassare la mano, perchè oltre ad aver aumentato la forza nella stetta per evitare di fare
    morti e feriti tra il pubblico con una racchetta volante, si devono fare i conti con la forza
    centrifuga generata da un top alla discobolo.Tutti i top players lasciano addirittura la
    racchetta, asciugando il sudore sul tavolo.Wang Hao cambia l'impugatura ,passando
    a quella europea ,tra uno scambio e l'altro.E' durante gli scambi ,che l'intensità della
    stretta deve variare di poco, perchè averla molto morbida o , viceversa, alla fabbro
    ferraio comprometterebbe sensibilità e precisione.Saluti,mitico Andras.
     
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Status Discussione:
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