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Ssssst! ….. Questo è un gioco serio!

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da Yoko Poko, 10 Set 2012.

Status Discussione:
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  1. Yoko Poko

    Yoko Poko Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Carmelo Signorello
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD BELPASSO TENNISTAVOLO
    E’ da tempo che avrei voluto parlarne.
    Riavvicinatomi al TT, l’anno scorso ho voluto portare i miei due bambini, oggi la grande di nove anni e il piccolo di sette, a vedere una partita di campionato. Giocava la B2. Mi sono reso conto che almeno per un po’ sarà difficile ripetere questa esperienza.
    Quando mio figlio scartò la caramella ho avvertito i primi segnali; quando poi l’altra mi chiese, a bassa voce, di essere accompagnata in bagno, scoppiò il temporale, tuoni, fulmini e saette.
    Per carità, nessuno si è permesso di azzardare un minimo rimprovero. Non mi è sfuggito però qualche teatrale gesto di fastidio. Per primo il giocatore che aveva perso il punto, che ha anche cercato con lo sguardo il sostegno dei propri compagni. Poi il dirigente della squadra ospitante, che si è rivolto all’arbitro come per chiedere scusa. Quest’ultimo non si è mosso, non ha battuto ciglio. Almeno l’arbitro.
    Quattro, cinque elementi per squadra, l’arbitro, due tesserati della società di casa quella domenica liberi da impegni di campionato, due parenti stretti di un atleta schierato in campo, … io e i miei figli. In tutto eravamo meno di venti persone. Rompere l’incantesimo di quel silenzio scartando una caramella è stato come un sacrilegio.
    Su questi fatti mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Forse è stato un caso isolato, potrei anche essermi sbagliato nel valutare le circostanze. Diversamente ritengo esagerato, per la “concentrazione”, pretendere il silenzio assoluto, considerato altresì che dovremmo essere abituati all’allegro frastuono che regna durante i tornei dove si gioca in contemporanea su dieci, dodici tavoli.
    “Il tennistavolo non è urla né rullo di tamburi”, …. ma almeno ci è permesso di … bisbigliare?
    Altra domanda: una riflessione su questo punto potrebbe risultare utile per portare pubblico alle partite di TT ?
    Grazie.
     
  2. paolom

    paolom Moderatore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Paolo
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Non ti curar di loro....

    Ricordi della stagione passata... A qualche partita è stato fatto tifo "da stadio", con tanto di tamburi, trombe, urla, ecc., ovviamente non durante gli scambi. E credo che siano sempre stati felici del pubblico tanto i vincitori, quanto gli sconfitti (con i dovuti distinguo). Partite di A1 e A2... chiamiamoli professionisti (SENZA VOLER TOGLIERE NIENTE ALLA B(2) ;)) .
    E' capitato che qualche giocatore (di solito in difficoltà) si sia rivolto al pubblico sulla gradinata e abbia richiesto maggiore silenzio, ma anche che qualcuno sia stato "caxxiato" dal pubblico per atteggiamenti poco gentili verso l'avversario e/o verso il pubblico (di casa e non). Poi riposte le racchette, fine delle ostilità.
     
  3. Yoko Poko

    Yoko Poko Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Carmelo Signorello
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD BELPASSO TENNISTAVOLO
    Grazie, Paolo.
    Così dovrebbe essere. Applausi per i giocatori e per il pubblico. :campione::banana:
     
  4. amedeo

    amedeo Utente Attivo

    Squadra:
    A.S.D. TennisTavolo Apricena
    Con tutte le sacrosante considerazioni che avete fatto, avete idea di cosa vuol dire giocare in D2?
    Il pubblico? Siamo noi stessi giocatori, quando non siamo al tavolo.
    La realtà è che il tennistavolo, credetemi è con rammarico che lo dico, è considerato uno sport minore, uno sport di nicchia; e per nicchia non intendo quello che di solito si intende: facoltosi, snob, gente shic, tipo: golf, polo, e cose del genere. Per nicchia io intendo, nel nostro caso, gente che a qualsiasi età (io ne ho 48) ha la passione per una racchettuccia e una pallina tanto forte che a fronte di molti sacrifici (anche economici) cerca di divertirsi condividendo con altri "matti" la stessa passione.
     
    A FAV96, Yoko Poko e mourinho piace questo messaggio.
  5. demonxsd

    demonxsd Utente Noto

    si ma solo negli intervalli che non si gioca..ovvero come a punto concluso e prima che inizia il gioco del prossimo punto...soprattuto se è l'unico incontro che viene svolto in tutta la palestra...
     
  6. mourinho

    mourinho Utente

    Nome e Cognome:
    benincasa ivan
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    olimpia vignola
    basta guardare le olimpiadi e ripeto olimpiadi dove si giocava in contemporanea per l'oro e il bronzo!il publico nn era in silenzio e nn ho mai visto un giocatore protestare!se vogliono il silenzio assoluto si chiudino in palestra!:eek:
     
  7. paolom

    paolom Moderatore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Paolo
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Ovviamente, credo si chiami educazione :).
     
  8. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Tutti vorremmo giocare una finale olimpica fra tamburi, vuvuzelas, ola e cheerleader... ma la partitina sotto casa deve essere nel più rigoroso silenzio.
    Secondo me c'è un po' di esagerazione in tutto questo e può funzionare fintanto che gli spettatori sono meno di 10. Chissà perchè poi chi vince il punto non si sente mai penalizzato da un qualsiasi rumore. :mumble:
     
    A Yoko Poko piace questo elemento.
  9. Yoko Poko

    Yoko Poko Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Carmelo Signorello
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD BELPASSO TENNISTAVOLO
    demonxsd ha scritto:
    si ma solo negli intervalli che non si gioca..ovvero come a punto concluso e prima che inizia il gioco del prossimo punto...soprattuto se è l'unico incontro che viene svolto in tutta la palestra...


    :hail: sono assolutamente d'accordo, ma più di trenta secondi io non riesco a trattenerlo il respiro :rolleyes: .

    Però mi sto allenando.

    E per capire meglio ho ripreso anche un vecchio libro, del quale sotto riporto un breve brano:

    <<A livello agonistico un atleta di ping-pong deve misurarsi con metodi di preparazione molto severi. Deve soprattutto capacitarsi di una grande concentrazione, per poter compiere un’operazione quasi magica. Quella di ridurre il mondo intero alle dimensioni lillipuziane di un tavolo da ping-pong. Isolandosi da tutto ciò che lo circonda. …. Qualunque distrazione può risultare fatale.
    In un certo senso, il godimento vero non è quello degli spettatori, ma quello dei due rivali. Un godimento pieno, mistico, dove "la pallina è l’assoluto e il rintocco l’estasi”.
    Il frenetico respiro della pallina incarna quello del gioco, fa da contrappunto alla palpitazione dei contendenti. Una danza perfettamente chiusa in se stessa. Dove non può entrare foss’anche uno spillo dal mondo di fuori.
    E’ uno sport che seduce lo spettatore per poi escluderlo radicalmente.>>

    Tratto da “Metafisica del Ping-Pong”, di Giancarlo Dotto, pubblicato in “TENNISTAVOLO, dal Ping Pong alle Olimpiadi, 40 ANNI DI STORIA”, di Erminio Marcucci, 1985, Edizioni Atena Roma.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 12 Set 2012, Data originale: 12 Set 2012 ---
    La fonte è autorevole, .... qualcosa di vero c'è, ...
    ma io resto convinto che quando c'è pubblico si gioca meglio e ci si diverte di più. :sisi:
     
    Ultima modifica: 12 Set 2012
  10. Francesko

    Francesko Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Francesco
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    Trezzano
    secondo me le situazioni di "silenzio" sono soggettive da palestra a palestra, da partita a partita... mi spiego un po' meglio... se ci sono esagero... 100 spettatori, e 95 sono in silenzio tibetano... e 5 persone fanno anche se poco, del rumore... saranno guardate male... è normalissimo questo.

    se invece 100 fanno casino... il contesto è omogeneo

    poi va da se che ci sono atleti che se la tirano troppo, oppure c'è qualcuno che se inizia a perdere non sapendo a quale scusa votarsi, se c'è del rumore inizia a infastidirsi verso chi fa rumore.

    Io personalmente prima di giocare da pro, giocavo nel weekend in oratorio... altro che il casino di un palazzetto alle olimpiadi... ;)... e se pure vado in trasferta e c'è solo il tifo per il mio avversario ad assordarmi, ci sta e va bene... anzi mi gasa di più :nerd:
     
  11. politiz29

    politiz29 attaccante... nà volta!

    Nome e Cognome:
    Tiziano Poli
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    io ho giocato per 15 anni ad hockey e adesso a ping pong se c'è troppo silenzio mi sento a disagio :D
     
  12. Sette

    Sette 'zzo guardi?

    Nome e Cognome:
    Omar Biagi
    Squadra:
    TT Forte Dei Marmi 2008
    io quando gioco sono concentrato e non sento niente.. figuriamoci un giocatore vero che riesce a concentrarsi sul serio...
    ma è sempre più comodo lamentarsi di un rumore, della racchetta, del telaio, dell'umidità, dell'euro che ha raddoppiato tutto etc.. ;)
     
  13. Yoko Poko

    Yoko Poko Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Carmelo Signorello
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD BELPASSO TENNISTAVOLO
    Noto con piacere che siamo in tanti ad apprezzare la presenza del pubblico in ogni caso, anche quando non riesce a chiudersi in un assoluto silenzio (per vivacità, non per mancanza di educazione come giustamente ha evidenziato prima Paolom).

    Mi pare anche che per primi a manifestare questo atteggiamento apertamente benevolo nei confronti della vivacità del pubblico sono coloro che possono vantare enche esperienze di sport di squadra (hockey, calcio ... )

    A questo punto mi chiedo se i tennisti sono dello stesso parere.
     
  14. Max

    Max Utente Noto

    Squadra:
    TT Aquile Azzurre - Milano
    Io l'autore del brano lo avrei fatto giocare in Toscana negli anni 80, quando praticamente nessuno aveva la palestra e si faceva la C1 nei circolini, nei dopolavori e nelle case del popolo, con accaniti giocatori di scopone e biliardo appena fuori dalle transenne. E già durante il riscaldamento la gente del posto ti guardava storto... altro che Dove non può entrare foss’anche uno spillo dal mondo di fuori... uno spillo no, ma per un cho non gradito pigliavi semmai anche due manate nel viso...
     
    A Yoko Poko piace questo elemento.
  15. sabry

    sabry Contano i titoli,non le classifiche

    Nome e Cognome:
    salvatore de rosa
    In Italia Il ping-pong,che ci ostiniamo a chiamare tennistavolo,resterà sempre un gioco da circoletto,da parrocchia e da villaggio turistico.
    Nell'immaginario collettivo non è considerato uno sport.
    Chi giochicchia benino a volte è visto dagli altri come un giocoliere in un circo,certo non come un'atleta.
     
  16. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Era da così tanto che la tratteneva? :shifty:

    __________________________________

    il pingpong si può giocare concentrandosi anche in mezzo al casino di un torneo con 600 persone.

    Se però si gioca in religioso silenzio, anche un semplice scartar di caramella può essere percepito come distrazione da chi è molto concentrato.

    Il buon senso risolve qualunque situazione. ;) :approved:
     
    Ultima modifica: 19 Set 2012
  17. Yoko Poko

    Yoko Poko Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Carmelo Signorello
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD BELPASSO TENNISTAVOLO
    Lusingato per l'intervento di un pro, intendo subito rassicurarlo sul fatto che nessuno in questa discussione ha mai voluto dar l'impressione di non prendere nella giusta considerazione l'importanza del nostro SPORT.

    Io l'ho detto subito che .... questo è un gioco serio.
    Ma se lo chiamiamo ping pong forse ci potrebbe aiutare a farlo conoscere meglio, a coinvolgere tutte quelle persone - e sono veramente tante, lo sapete - che conservano una racchetta nel cassetto ma restano al di fuori di questa superba congrega di Beati Paoli.

    In verità quello che ci auguriamo tutti, e così rispondo anche ad Eta Beta, è di trovarci in palestra sempre più numerosi, non i soliti quattro gatti "in religioso silenzio".
    Nel numero, poi qualche ragazzino talentuoso certamente emergerà, per la gioia dei genitori e del suo allenatore. Ma non creda di poter campare con il tennistavolo!
     
  18. sabry

    sabry Contano i titoli,non le classifiche

    Nome e Cognome:
    salvatore de rosa
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 22 Set 2012 ---
    Piú che Pro,direi Ex.
    In ogni caso il punto è che questo per me non è uno sport serio,nel senso di professionale( in campania lo è ancora di meno)
    Per cui " il religioso silenzio " che mi dicevi della partita di campionato,a me pare eccessivo.
    Personalmente ho sempre preferito i tornei.
    Pensa che mia figlia(Sabry appunto) ormai ha 7 anni,insiste che vuole imparare a giocare a ping pong,ma sto cercando di indirizzarla ad altro. Spero il tennis.
    Ciao Yoko poko, io ormai sono un Yoko Mai...
     
    Ultima modifica: 22 Set 2012
  19. Yoko Poko

    Yoko Poko Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Carmelo Signorello
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD BELPASSO TENNISTAVOLO
    Ciao Sabry,
    francamente mi aspettavo altri interventi, magari di qualche utente campano o addirittura della tua società. … Vuol dire che non hanno seguito questa discussione. Però meriti una risposta.

    Come ho già detto in apertura anch’io ho un figlio di sette anni, e sento la responsabilità di genitore ed il dovere di guidarlo nelle scelte che riguardano la sua educazione, anche sportiva.
    Il giovanotto preferisce giocare a minibasket, e a me sta bene. Ogni tanto, anzi assai raramente (è facile intuirne il motivo) lo porto con me in palestra, dove si diverte a raccattare le palline per riporle nel cesto … e riesce così anche a farsi grandi sudate! Certo che se mi chiede una racchetta per palleggiare gliela faccio usare, preferisco però lo faccia a casa e non in palestra, dove eventualmente dovrebbe essere seguito da un tecnico. Resto fermamente convinto che se vorrà imparare a giocare a ping pong, dovrà farlo per sua scelta spontanea. Per un milione di buone ragioni.
    Ora, se è proprio tua figlia a chiederti di voler fare tennistavolo, al posto tuo non la scoraggerei, perché è uno sport bellissimo, che permette di sviluppare agilità, equilibrio e potenza, è molto meglio della danza classica :D e, cosa fondamentale, si pratica in un ambiente sano. E non credo che nelle società campane la situazione sia diversa.
    Ciò dicendo, non sono andato fuori tema perché in sostanza lo scopo di questo forum è parlare di tennistavolo e promuoverne la diffusione.
    Per quanto riguarda poi l’amarezza che traspare dalle tue parole, ti auguro di poter chiarire e superare le ragioni di tanta delusione.
    Posso garantirti però che il pongista, chi ha preso il vizio, a qualsiasi livello, prima o poi ci ricasca. Non l’appendere la racchetta al chiodo, è inutile: ci sono racchette che … <<Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi.>>:book:
     
  20. paolom

    paolom Moderatore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Paolo
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Ieri a Cagliari si è disputato un turno dell' INTERCUP, Marcozzi-Gierle: erano presenti anche un discreto numero di tifosi al seguito della squadra belga; insomma un allegro casino con trombette e percussioni varie: sfida in campo... e in tribuna. Vi lascio al commento più in basso:
    Guido Könen (Presidente Gierle): [...] Per quanto riguarda il calore dei nostri tifosi, onestamente siamo abituati, anche perché in Belgio è usuale sentire in sottofondo trombe e tamburi”.
     
    A Max e Yoko Poko piace questo messaggio.
Status Discussione:
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