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Sport addio: perché i giovani atleti abbandonano?

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da ZZTOP, 14 Ott 2011.

Status Discussione:
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  1. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    trovo, leggo, copio ,incollo e sottopongo....


    [​IMG]



    "Basta, lo sport mi ha stufato. Non ne posso più, cambio società sportiva… oppure cambio disciplina, non posso continuare così. Frasi come queste sono purtroppo entrate a far parte del quotidiano nel mondo sportivo, specie per quanto riguarda i giovanissimi, che si trovano ad abbandonare un attività sportiva, magari per riprenderla qualche anno più tardi, nelle categorie master. E non si tratta solo di ragazzi poco dotati, ma troppo spesso di veri talenti che si stancano e mollano tutto, anche se lanciati verso un futuro luminoso. Ne abbiamo molti e continui esempi anche nella nostra valle. Il problema, per chi si occupa di sport, non è di poco conto e qualche studioso si è recentemente preoccupato di affrontare scientificamente il problema, per cercare di trovare le possibili cause, e naturalmente i necessari rimedi. Ho trovato molto interessante la ricerca “sport Addio, perché i giovani abbandonano la pratica sportiva” di Alessandro Bortolotti. L’autore indica varie problematiche fondamentali e mi trova concorde su molti punti chiave, che io stesso ho potuto sperimentare osservando la realtà che mi circonda, sia nell’attività agonistica che in quella amatoriale. Innanzi tutto una riflessione sulla nostra società, caratterizzata da una forte motilità. In pratica ci si stufa presto di tutto o quasi (è un discorso valido anche in ambito lavorativo), alla continua ricerca di qualcosa che ci piaccia. Vuoi per la molteplicità di offerte (anche se troppo standardizzate e poco dissimili l’una dall’altra) da cui siamo quotidianamente martellati, vuoi per l’incapacità di prendere una decisione sicura, sono troppe le persone che non sono in grado di lanciarsi anima e corpo in un attività sportiva, e non solo. Un problema grave che non è solo dello sport, ma che incorpora tutta la sfera del sociale, con conseguenze devastanti come la noia e la depressione e tutto ciò che da esse dipende. Non voglio entrare troppo in questo ambito, anche per non risvegliare il ricordo di tristi fatti che ci hanno afflitto, ma credo che una piccola riflessione sia d’obbligo. In quest’ottica l’abbandono delle società sportive da parte dei ragazzi appare il male minore, ma comunque sintomatico di un malessere che non può lasciare indifferenti. Cambiare è possibile e lo sport, inteso come gioco, movimento e passione può aiutare molto. Un’altra causa di abbandono precoce dell’attività sportiva è il conflittuale rapporto con genitori troppo “invadenti”. Dati statisticamente significativi mostrano che nascono molti problemi quando un genitore spinge il proprio figlio verso una particolare attività, magari praticata in gioventù, lasciando poco libero il ragazzo. Nulla di più sbagliato! Anche se molti genitori agiscono in buona fede (mi rifiuto di pensare ad una madre o un padre che non vogliano il bene del figlio!) di fronte allo sport capita troppo spesso di perdere la bussola e ripiegare sul ragazzo i propri sogni di gloria, o qualcosa di simile. Negli anni ne ho viste davvero di tutti i colori, e, come dimostrano anche le ricerche scientifiche, i risultati del comportamento troppo invasivo dei genitori vanno dal semplice abbandono a conseguenze psicologiche pericolose, dalla “semplice” frustrazione, a episodi di depressione, a evidenti squilibri alimentari (anoressia/bulimia). Il consiglio è quindi di non forzare i ragazzi a praticare un tipo di attività invece di un’altra, ma piuttosto di assecondare la loro naturale predisposizione, aiutandoli nella scelta e soprattutto lasciandoli liberi di vivere l’esperienza dello sport in maniera giocosa, senza troppe intromissioni anche nei confronti dell’operatore sportivo. L’impegno verrà da se, e lo sport potrà diventare davvero palestra per la vita, oltre che per il fisico."
     
  2. tspbamboo

    tspbamboo W la PIZDA

    Nome e Cognome:
    Tsp e Bamboo
    Squadra:
    Toro
    [​IMG]

    Questa potrebbe essere un motivo.....
     
  3. John Locke QDL

    John Locke QDL Fondatore Gruppo Rinco

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Tsp, ti censurano anche le immagini.... :clap::clap::king::king::rotfl::rotfl::rotfl:
     
  4. tspbamboo

    tspbamboo W la PIZDA

    Nome e Cognome:
    Tsp e Bamboo
    Squadra:
    Toro
    Porca vacca...
    nemmeno più una topa vestita si può postare!!!:tsk:

    ---------- Messaggio aggiunto alle 13:59 ---------- Il post precedente era delle 13:56 ----------

    [​IMG]

    proviamo con questa....
     
  5. John Locke QDL

    John Locke QDL Fondatore Gruppo Rinco

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Strano, a me lo fa fare.......

    [​IMG]
     
  6. tspbamboo

    tspbamboo W la PIZDA

    Nome e Cognome:
    Tsp e Bamboo
    Squadra:
    Toro
    Hahahahaha---->bella questa-

    beccati sta topa....con questa Non si smette più di giocare....

    [​IMG]
     
  7. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Saranno forse diverse cause. Quando eravamo bambini andavo ai Salesiani, avevo 10 anni, andavam oda soli con amici, senza genitori e attraversavamo la strada senza la balia...giocando, tra una partita e l'altra ci tiravamo qualche pugno in faccia, per rompere la monotonia e pure qualche dente, si tornava a casa e i genitori vedevano questo come normale. Poi giocavamo a basket e qando facevamo i pirlotti, l'allenatore ci mandava a casa, mio padre chiedeva "Come mai così presto a casa, hai fatto il pirlotto, eh ? " e ...bum un "stramuson" per la faccia, come dicono da noi. Si lottava coi denti per conquistarci un posto sui due tavoli dell'oratorio, fino a che venivano gli adulti, ci davano un calcio in culo e giocavano loro. Si andava ai primi tornei, 900 km, (non c'erano i gruppi) primo turno, due a zero, due a uno e doccia, poi treno. nON AVEVAMO NULLA, PALESTRE SQUALLIDE ALLENATORE IL PRETE E RACCHETTA CON GOMME COBRA *** O sAKURA...
    Eppur si andava avanti, eravamo dei veri fighter, il dolore non ha imporRtanza...anzi, piccoli veri duri.

    Ora non lo so, i ragazzini vengono accompagnati a scuola dai genitori fino a...32 anni..??? O cosa del genere... Se uno, magari straniero, ti da uno schiaffo a scuola corri dalla maestra, arrivano i gentori, l'avvocato, il preside, 5 maestri, si fa una riunione con psicologi con argomento "violenza nella società moderna, colpa dell'ambiente o degli immigrati ? O del buco dell'ozono?"

    Se l'allenatore manda a casa i rompicoj.ni arrivano genitori zie e cugini di terzo grado a difnedere il piccolo spaccabalee ribadaendo che "pagano la quota mensile", cosa che li giustifica e permettere che il ragazzo lanci racchette e disturbi gli altri.

    Se si fa un allenamento un po' più duretto, prerogativa indispensabile per diventare bravi, arrivano pure i genitori e dicono che è stanco, che studia molto e che non è abituato a faticare tanto, ci credo,,,,daje de pleistescion....:p

    Per crescere ed avere soddisfazioni credo ci vogliano PROBLEMI, se non ti abitui a risolvere prima possibile difficoltà lottare con i denti e guadagnarti le cose capendo il valore del sacrificio perchè hai sempre tutto pronto e facile, sarano...razzi nella vita. IMHO:)

     
  8. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    :mumble::mumble:

    bene sempre colpa sua ...

    da quando ci hanno tolto la costoletta alla milanese,diventata poi wiener schnitzel


    [​IMG]



    .... la maturita' arriva verso i 40 anni.....:rotfl:

    per questo il nostro è un movimento giovane....

    pieno di 50 enni in fiore !!!

    :rotfl::rotfl::rotfl:


    [​IMG]
     
  9. stradivari

    stradivari Utente Noto

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    A.S.D. Atlantide
    Troppe distrazioni, troppi giochini elettronici, troppo facebook, troppe feste, troppi "devo uscire" ecc ecc.
    Il bello e che ti dicono che devono studiare, salvo poi andare a casa e giocare alla playstation o a chattare su facebook. Naturalmente è la loro vita ed è normale che scelgano e decidano loro come viverla, devono però essere coscienti che quando incontrano il ragazzo che si allena seriamente prendono legnate. Dopo è inutile dare la colpa alla gommina, al telaio, al troppo caldo, al troppo freddo, alla mosca che mi passava davanti continuamente,ecc ecc.
    Da tutto questo spesso ne sono coinvolti anche i genitori, che quindi trovano normale che i figli si comportino così.
    Io sono cresciuto in un piccolissimo paesino calabrese, non c'era nulla, assolutamente nessuno svago (purtroppo neanche il tennistavolo) solo il campo di calcio. Vi immaginate come finiva : si andava al campo di calcio e si smetteva a notte fonda, continuavamo a giocare anche con il buio (non avevamo fari), la palla era una debolissima macchia bianca (palloni di cuoio bianco e neri che con la pioggia diventavano pesantissimi).
    Oggi hanno di tutto e di più, è bello che si abbiano più mezzi e maggiori risorse, però il pc, i telefonini e i giochini elettronici sono quelli che maggiormente contribuiscono all'abbandono o al non avere mai iniziato uno sport. Conosco ragazzi che sono letteralmente ammaliati da questi giochini elettronici, li scaricano sui telefonini e ci giocano praticamente dovunque.
    Per noi quelle interminabili partite a pallone erano una goduria infinita, oggi probabilmente i giovani trovano gli stessi stimoli e divertimento nei giochi elettronici.
     
  10. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    :approved:

    MI SA SIAMO COETANEI....

    a sto punto tu mi confermi che in sintesi è come dire....

    le giovani leve NON HANNO UNA BELLA CALLIGRAFIA......
    in quanto hanno i calli sui polpastrelli a furia di scrivere col computer....e non usan piu' la matita....

    IL NON SPORT è in sostanza frutto di questa societa' performante in altro...

    è anche la mia conclusione....
     
  11. stradivari

    stradivari Utente Noto

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    A.S.D. Atlantide
    In sostanza a mio modo di vedere in passato lo sport era (almeno qui da noi) quasi l'unica forma di divertimento possibile. Oggigiorno hanno moltissime altre forme ludiche con le quali passare il tempo e divertirsi.
     
  12. Batjacopo

    Batjacopo Nuovo Utente

    io posso dire ke sono molto giovane (stiamo parlando di meno di 20 anni e non vi voglio dire ke età ho), e nonostante quello ke hai detto il tennistavolo mi piace tantissimo.
     
  13. Capostipite

    Capostipite Professionauta

    Nome e Cognome:
    Candido
    ...che siano arrivati i marziani e non ci si è accorti di nulla...?:eek:

    :D:clap::D
     
  14. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    :D

    POCHI MA BUONI :approved:

    lasciate che vengano a noi ...

    :clap::clap::clap::clap::clap:
     
  15. Batjacopo

    Batjacopo Nuovo Utente

  16. butterfly95

    butterfly95 Utente

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    io purtroppo ho iniziato a fare i primi scambi in prima superiore...ora sono in terza, quindi esattamente due anni fa neanche sapevo cosa fosse un top. mi sono innamorato subito del tennis tavolo, e ho iniziato ad andare ad allenamento 4 volte a settimana, anche se non mi guardava nessuno all'inizio,e mi sono fatto il c*lo, solo per passione...sono passati due anni, e non ho nessun rimpianto...il mio unico rimpianto è di non aver iniziato prima a giocare, perchè davvero sarei uno di quelli che rinuncerebbe a tutto pur di tentare di sfondare...ora di sicuro non sono un fenomeno, però insomma ce la metto tutta...l'anno scorso io e altri due giovani siamo saliti in d1, e quest'anno faccio la c2...direi che per quello che ero due anni fa, è un bel traguardo!
     
  17. bvzm71

    bvzm71 Old style, but looking to the future

    Nome e Cognome:
    Igno #1
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club Genova & Lavagna

    concordo al 1000% !

    la cosa veramente grave è quella che ho evidenziato...secondo me, alla fine , il vero problema siamo "noi" genitori....l'ho messo tra virgolette perchè faccio parte della categoria , ma mi dissocio :mad: da quelli si comportano come stradivari ha sottolineato ! :sisi:
     
  18. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale

    POCHI MA BUONI ,NON Cè NIENTE DA CAPIRE

    :rotfl::rotfl::rotfl:

    ---------- Messaggio aggiunto alle 12:32 ---------- Il post precedente era delle 12:30 ----------

    IN SINTESI.....SOCIOLOGICAMENTE PARLANDO....

    è LA CRISI DI UN SISTEMA....

    QUOTO AL 1000%

    E COME DICE IL GM .....

    FACCIAMOCENE UNA RAGIONE E DA QUESTO PUNTO DI DEBOLEZZA

    FACCIAMONE IL NOSTRO PUNTO VINCENTE :approved:
     
  19. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Gli "Abbandoni"son difficili da interpretare son la conseguenza di molti fattori ,anche imponderabili, fra cui pure quelli evidenziati nei post precedenti. Non stiamo a romperci la testa nè a mortificare l'amor proprio, se succede.Gli operatori sportivi sanno che sarà sempre più in questi termini l'andazzo ,perchè è così che ormai "si viaggia" nella società moderna:mancano dei valori e dei punti di riferimento.Il mondo d'oggi ne dà tanti e spesso sbagliati. Sta alle organizzazioni sportive impostare e definire dei paletti attorno ai quali deve "girare" la vita societaria.
    Creare un gruppo non è assolutamente semplice e comunque sempre aleatorio ,con equilibri delicati che posson "saltare" da un momento all'altro.
    Per questo l'aspetto "Vita associativa" della Label riveste la sua importanza: avvicinare fra loro i giovani ,dare un punto di riferimento a loro ma soprattutto ai genitori, facendo anche attività diverse da quelle di sola palestra.E ricordiamoci che si tratta prima di tutto di GIOCO (e non di costruire campioni a tutti i costi) e come tutti i giochi finiscono quando ce ne regalano uno nuovo,a meno che non si riesca a far trovare stimoli sempre nuovi che faccian superare "il momentaccio".
    In questo ,certo, il TT per alcune sue caratteristiche è veramente duro.
    Penso che però sia diventato un comun denominatore di anche altri sport ,calcio compreso, tanto che ,come fattomi notare anche da un caro amico si cominciano a vedere abbandoni (e parecchi) anche in quel mondo.
    Ricordiamoci che solo un bambino su dieci pratica attività sportiva (spesso il rapporto peggiora in alcune regioni) : dedichiamo i nostri sforzi anche a tutti gli altri... le palestre saran piene e i ragazzi "migreranno" da uno all'altro finchè decideranno di dedicarsi veramente anima e corpo e fare sacrifici per qualcosa che gli piace.
     
  20. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova

    Bravo Chicco, infatti alle normali difficoltà che si incontrano in ttti gli sport, il tt è durissimo e spesso (da fuori) poco attrattivo.

    Poca immagine, soldi e grande impegno in allenamento, superiore a tanti sport, per complessità tecnica e difficoltà di imparare e coordinare movimenti che riguadano cm... tattica, bisogno di riflessi, freddezza, capacità di concentrazione etc.:sisi:
     
Status Discussione:
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