Sondaggio

se pensate che la federazione sia povera dimenticatelo, vi assicuro che è più ricca del 50% delle federazioni sportive italiane, questo grazie all'esborso pazzesco delle società ed a quello di noi associati (vedi tasse di iscrizioni ai campionati, tesseramento atleti, iscrizioni tornei etc. etc.)

 

delucidazione

te lo spiego io:la differenza enorme tra l'accesso agli open internazionali nel tennis e nel tennis tavolo e' la seguente:mentre nel tennis le qualificazioni possono essere fatte più o meno da chiunque in molti tornei, nel tennis tavolo gli atleti devono avere l'avallo della federazione per partecipare a questi open.
quindi viene da sè che chi non è convocato in nazionale non può partecipare a questi open.
la regola italiana a riguardo non è mai stata molto chiara.
ad esempio Marco Montemagno, quando era tra i primi in Italia, pur non rientrando nei piani della federazione poteva partecipare a sue spese ad alcuni Open, quando però la nazionale italiana non era presente.
credo che il ct Costantini 1 o 2 anni fa avesse diramato una lista di coloro che anche se non convocati in nazionale potevano comunque partecipare a Open internazionali, ma la suddetta lista non era certo molto lunga.
comunque un'altra differenza sta nel fatto che anche un mediocre giocatore di tennis a livello internazionale (circa 300 del mondo) può tranquillamente vivere e anche bene con il suo sport mentre nel tennis tavolo italiano, malgrado negli ultimi anni gli ingaggi siano aumentati, tutto ciò non è attuabile.
anche il numero 3-4 d'italia, allo stato attuale delle cose, avrebbe difficoltà anche solo a mantenere se stesso e la sua ragazza con i proventi ricavati dal tennis tavolo....

 

mah , allora le cose sono organizzate male anche a livello internazionale , comunque se non riescono a ottenere l'avallo , possono sempre provare a cambiare federazione...(San Marino...? o altro). Insomma se uno è bravo deve poter venire fuori in qualche modo , no...?

 

Come ho scritto in un mio commento ad un articolo di Costantini, mi sembra abbastanza palese che la convocazione dei due junior Tarocco e Redini non sia stata fatta per esigenze di risultato (che avrebbero richiesto di schierare la miglior formazione possibile) ma sia il frutto di una precisa scelta del coach Nannoni tesa a far fare esperienza a questi due promettenti giovani in vista dell'inevitabile ricambio generazionale che tra pochi anni richiederà nuova “linfa pongisticaâ€.

Ora, se questa linea verrà perseguita con coraggio, COERENZA e fiducia, ritengo sia l’inizio di un percorso nuovo, che come tale presenterà molti ostacoli ma che potrà forse regalarci qualche piccola soddisfazione.

Naturalmente sarebbe auspicabile che queste nuove linee vengano rese pubbliche proprio per non lasciare spazio a incomprensioni e fraintendimenti.

Questo è solo il mio pensiero e magari non esiste alcuna nuova linea da tracciare e seguire ma, visto la totale stasi del nostro movimento (a livello organizzativo e di gestione) negli ultimi anni, mi auguro che non sia così.

Un saluto

Claudio