Smettere di giocare? ogni buon consiglio è ben accetto!

Sono ossessionato da questo dilemma da quando non sussistono più le ragioni per restare nella società in cui milito.
Tutto è iniziato quel maledetto giorno al torneo nazionale di Arezzo svoltosi i primi di Gennaio. Ho fatto male a parteciparvi visto che dieci giorni prima ero stato colpito da un grave lutto in famiglia che mi aveva letteralmente sconvolto. Non sto a raccontarVi nei dettagli la dinamica dei fatti; per farla breve nel mio girone mi sono ritrovato il mio compagno di squadra e prima che iniziasse l'incontro una terza persona ci ha indicato una linea di condotta da seguire. Io non l'ho rispettata! Ho sbagliato! mi sono scusato in mille modi con Lui,ho fatto pubblica ammenda,ma con scarsi risultati! Ed anche se ultimamente,dopo settimane di silenzi e rancori,ci siamo parlati,ancora stenta a riappacificarsi con il sottoscritto.
Spero solo che ritorni quel bel rapporto di amicizia che c'era stato tra di noi altrimenti mi riesce difficile sopportare questa situazione che sta diventando pesante.
Diversamente non mi resta che abbandonare,per la delusione,questo bellissimo sport.
Ciao a Tutti ma soprattutto un ciao speciale al mio compagno di squadra che spero mi perdoni,Gianfranco.

 

Difficile dare un consiglio per un problema così personale e su cui hai per di più fornito pochissimi dettagli.
Credo comunque che se vuoi recuperare il rapporto con il tuo amico, continuare a coltivare la passione per il tennistavolo che vi unisce sia un ottimo punto di partenza. Del resto, se Gianfranco era veramente un amico, non ci metterà molto a capire che quel giorno, a causa del tuo lutto, avevi un po' di nebbia per la testa, no?
Datevi ancora un po' di tempo, non prendete decisioni affrettate, dai retta a me!

 

Giusto...non penso che per quel problema (se ce lo dici è meglio se non vuoi fa niente) possa finire un'amicizia, a meno che il problema in questione non sia davvero grave e offensivo...vedi che col tempo passerà tutto e tornerete ancor più amici di prima...lasciare il tennis tavolo più che una soluzione mi sembra una c*zz**a, una soluzione estrema senza alcun senso, invece proprio per questo dovresti continuare ancora di più a praticarlo per riappacificarti con Gianfranco...

 

Caro Mencozzi,non bisogna essere così pessimisti. Tu hai tutte le ragioni del mondo e ,soprattutto ,LA COSCIENZA a posto. Tutti i più esperti hanno capito di cosa si tratta: però ti sei comportato da VERO sportivo e te la sei giocata, ha vinto il migliore e magari con una diff. set migliore .... ma le cose non si possono comandare .... avvengono , e quando capita le bisogna accettare ,"terzi" compresi,dicasi "dirigenti" o "amici"( se cosi si possono chiamare coloro che a discapito di ogni alto valore etico- sportivo indicano o consigliano una "condotta")
Hai tutta la mia stima.
Non abbandonare "questo bellissimo sport" (come lo hai chiamato) ma piuttosto allontanati dalle persone che cercano di "pilotare" lo spirito sportivo di un atleta con la scusa di "necessità superiori e di questioni societarie".

 

Allora io credo che nei post precedenti cia sia un errore. L'errore è quello che Gianfranco non è l'amico di Mencozzi..ma Gianfranco è proprio MENCOZZI. Dimmi se sbaglio Mencò.

A parte questo piccolo e di certo NON RILEVANTE errore dico solo una cosa: tu MENCOZZI nel tuo post dici tutto e non dici niente. Ma del niente me ne frego..mi appresto a dare una valutazione a cosa dici:

1) L'ho scritto varie volte in forum e lo riscrivo anche adesso: sbagliare è umano ed essendo umani TUTTI si può sbagliare.

2) Ammettere di aver sbagliato non è da tutti! C'é chi sovente sbaglia e cade sempre in piedi. Spesso mi chiedo il perchè?! E non solo: non si chiede, purtroppo, nemmeno scusa o eventuali chiarimenti. Magari è più facile sparlare che parlare direttamente. Però non mi sembra il tuo caso dato che scrivi di esserti scusato in mille modi e quindi in un certo modo, devo dedurre, che ne avete parlato!

3) Il tuo amico mi pare proprio incaSSato nero. Mencozzi in effetti non spieghi benissimo la dinamica dei fatti...però ripeto a me non importa...hai ammesso di aver sbagliato e ribadisco è importantissimo.

4) La situazione è pesante? Potrà, forse, esserlo perché non hai più un rapporto di amicizia nel quale auspicavi. Se si è dalla parte della ragione..la situazione non può essere pesante...può diventarlo se, in coscienza, si sa che l'errore è stato grave, ma tutto passa e se ne va.
Sicché dai il tempo necessario al tuo amico di ragionare bene,bene su tutta la dinamica della situazione...
Non ti perdona perché molto probabilmente teneva moltissimo a te come persona e come compagno di squadra...in fondo, si sentirà come tradito.

A tutto c'é sempre un rimedio quando c'é la salute! Ogni cosa si supera con il tempo...e tu non farne una tragedia...A parer mio le cose gravi ed i dispiaceri nella vita sono altri ed un dispiacere l'hai pure scritto tu!!! (anche se in ritardo condoglianze Mencozzi).
Quindi? Quindi ... prendi in mano la racchetta e prosegui. Ciao!

 

Esatto Sunnie,Gianfranco è mencozzi! I fatti li ha capiti Chicco. E comunque non posso scendere nei dettagli per rispetto delle persone che tiro in ballo,posso solo dire che la terza persona intrvenuta è un dirigente della mia società.
Pe me quello che successo è un banalissimo incidente di percorso che capita di freqente nello sport in generale; a chi è che non piace vincere? Chi vuole intendere avrà già intuito come potrebbero essere essere andati i fatti. Basta un pò di fantasia ed esperienza.
Ho disatteso un patto,giusto o sbagliato che fosse,e questo è il mio più grande rimorso.

 

Ribadisco (e chi vuol capire intenda) : é più facile vincere quando non si vuol perdere che perdere quando non si vuol vincere .

 

Per quanto concerne i dettagli te l'ho scritto nel mio precedente post...NON ME NE IMPORTA NIENTE...di venire a conoscenza dei fatti al 100% proprio anche per il rispetto nei riguardi di terze persone coinvolte.

Infine: "Preferisco vivere di rimorsi che macerarmi nei rimpianti."

 

Prendendo spunto dalla Tua "massima" a me è successo un fatto strano: ho vinto quando invece volevo perdere.
Francamente non so spiegarmelo o forse era legato al mio stato d'animo particolarmnte triste che mi aveva letteralmente offuscato la mente.
Grazie di cuore per i Vostri interventi e preziosi consigli! Mi sono d'aiuto.

 

Caro Gianfranco,non è affatto un fatto strano:te lo spiego io.
Hai giocato rilassato,senza lo stress di cercare la vittoria come un incontro qualsiasi e quando è così si gioca meglio senza fare "colpi" eccezzionali e non si fanno errori stupidi. Insomma hai giocato come uno che non ha nulla da perdere. Al contrario il tuo avversario era psicologicamente influenzato dal risultato . L'incontro è andato come era giusto andasse punto e basta. "Non mollare mai" è quello che insegnano : è l'essenza dello Sport.

 

Io fossi in te invece sarei la persona più felice del mondo.... altro che rimorsi!
Ma scusami, per quale assurdo motivo avresti dovuto cedere il passo a questo tuo amico??? Perchè è più giovane??? Perchè è più bravo??? Perchè è raccomandato??? se mi avessero impartito un'ordine del genere io mi sarei battuto come un leone..... se hai vinto vuol dire che lo meritavi.... punto! gli servirà come insegnamento che per vincere bisogna essere più bravi dell'avversario. Non vedo invece che tipo di messaggio avrebbe potuto assimilare da una vittoria concordata a tavolino

 

A mio parere sei te che dovresti essere sinceramente disgustato da altre persone... soprattutto se si offendono tanto per un comportamento sportivamente spontaneo.
Sarà, ma certe dinamiche io proprio non le capisco e le rigetto con tutto me stesso!
L'unica cosa che mi viene da consigliarti è di cambiare ambiente!!!

 

sai come avrei risposto io ad un ordine del genere...?

- col cax.., la vittoria se la deve sudare, e ora ancora di più...

e cambia società...

 

Come persona informata dei fatti devo specificare che a nessuno era stato impartito l' ordine di perdere, solo quello di arrivare al 5o set e poi giocarsi la vittoria...e la partita è finita 3-1!

 

Esatto! confermo le parole di vladi. Era stato pattuito di arrivare sul 2 pari per poi giocarsela al quinto set.

 

E poi ci si lamenta dello schifo nel calcio....Vediamo di alzarci la mattina e poterci guardare allo specchio senza aver schifo di noi stessi. Piuttosto che "cercar di perdere" è meglio nemmeno cominciarlo,un incontro.

 

Il mio sbaglio è stato quello di non aver portato l'incontro sul 2 pari,il mio compagno di squadra era così sicuro che ce l'avremmo giocata al quinto set che nemmeno si sarà impegnato più di tanto.
Ed è questo il mio rammarico più grande!!!

 

Anche se le cose stan così ,e quindi un pò meno gravi di quel che si potesse pensare, (truschini per passare il girone etc...) il solo fatto di cercare di indirizzare l'incontro su determinati binari è un fatto che aborro. La partita va come deve andare .Chissà quante volte è successo e quante volte ancora avverranno episodi simili però involontari:alcuni , sicuramente ,non voluti da parte di Sportivi nell'animo , quindi influenzati inconsciamente da situazioni particolari ma...stiamo più attenti ,dobbiamo essere un esempio per i giovani. A questo punto esorterei i due amici di far pace ,bersi una bella birra assieme (Menabrea ,mi raccomando ) e giocarsela alla morte in un set secco.

 

Ma come è possibile che nel girone hai beccato un tuo compano di squadra.... mi sembra che nei tornei si cerchi di evitarlo?

Se vi eravate messi daccordo per buttare fuori il terzo incomodo allora si che è una bella storia da raccontare....

Una volta ho assistito ad una scena simile in cui due ragazzini furbetti pensavano di fare fesso un vecchietto organizzandosi i risultati e pensando... tanto poi a quello ce lo facciamo facile..... al tizio sono girati i maroni..... e sono rimasti tutti e due fuori dal girone...... e gli è andata pure bene che non li ha presi a calci nel sedere