Si comprano continuamente gomme e telai...ma

Trovo giustificabile un eccessiva "ricerca" del materiale per quanto riguarda i difensori o in generale chi gioca con i puntini. Sopratutto perchè molti puntinari sono improvvisati e quindi è piu' difficile trovare un materiale adatto alla propria tecnica (o non-tecnica??).

Per quanto riguarda i doppi-lisci,una volta chiaro qual'è il loro stile di gioco,e stabilizzata la tecnica,è facile abbinare un paio di gomme sposando le proprie caratteristiche .Quindi in questo ambito trovo la ricerca abbastanza ingiustificabile.

Il mio consiglio è quindi quello ,se si gioca con due liscie,di imparare dei colpi base con gomme molto intermedie e poi valutare il tipo di gomma da adottare

 

Vorrei delle gomme con " effetto memoria" perchè fra "pensare" (di fare un colpo) "eseguire" e "fare " (il punto) ci sta di mezzo ... l'età,il poco allenamento etc....

 

Comunque,piu che gomme e telai,una cosa che mi piacerebbe davvero tanto sarabbero scarpe che mi permettano di arrivare in tempo al posto giusto,per posizionarmi bene e colpire.
Scarpe che facciano sembrare un secondo,un lunghissimo secondo.
Per non arrivare piu in ritardo,a tirare top spin totalmente scomposto.
Credo che in tanti sappiamo fare bene i colpi quando sappiamo dove arriva la pallina.....bei tiri,veloci,belli carichi di spin.
Ma poi nell'imprevedibilita' del misto finiamo per essere posizionati male,non arriviamo a fare quel mezzo passo.....e quel maledetto mezzo passo cambia le cose.
Ecco,inventerei qualcosa per quel dannato mezzo passo piuttosto che per gomme e telai.

 

Palleggiando con degli amatori, il loro commento piu' frequente e' stato che mentre loro faticavano a coordinarsi, quando colpivo io sembrava che la palla andasse al rallentatore. Chiaramente e' lo stesso salendo di livello, piu' ci si muove velocemente e ci si prepara in anticipo al colpo, meglio questo riuscira'.

 

Difatti. La velocita di reazione e di posizionamento non avrebbe prezzo se si potesse comprare.
Piu aumenta il livello e meno tempo si ha.

 

No, il discorso va bene e ci sta...ho premesso "risposte serie o anche battute". Quello che dici è vero, purtroppo in Italia (e non solo) il tt è considerato un sport di nicchia e lo sviluppo è difficoltoso, almeno rispetto a 40 anni fa qualcosa si è fatto. Pensa che a noi allora non ci insegnava nessuno, almeno oggi le basi del tt sono conosciute un po' da tutti, di allenatori in grado di dare l' ABC ce ne sono a bizzeffe e tutti possono tirare un top o un dritto decente. Manca certo il profesisonismo, è divrso allenare un quarta, un seconda cat. o portare un giocatore ai massimi livelli italiani o in classifica europea, per quello ci vuole grande preparazione ed esperienza, anche di panchina... e "profi" vuol dire che l'allenatore ci vive, col tt...e non ce ne sono molti in Italia. Le gomme, poi, aiutano..tutto qua, ma quella magica non esiste...

 

Innanzitutto trovo demagogico sminuire la ricerca dei materiali, almeno quanto trovo ingenuo esserne ossessionati. Proprio per questo apprezzo il post iniziale di Mago, facendo alcune precisazioni.
Ovviamente quando si cercano telaio e gomme, si cercano in modo che esse possano esaltare i propri pregi tecnici (pochi o tanti che siano) e limare i difetti. Detto questo, molti "compulsivi" dell'acquisto di materiale, in realtà, non sanno cosa stanno cercando. Perché la ricerca non deve essere fatta sulla base di "ciò che il mercato propone" o "ciò che il materiale promette". La ricerca deve essere fatta a partire dalle proprie necessità, per conoscere le quali bisogna imparare a leggere le "sensazioni" che il materiale ci dà. Ma "leggere" in profondità, non superficialmente (lento, veloce, spin, no spin). Ora, mi chiedo, quanti di noi hanno fatto un vero esame critico (ovvero fuori dalle recensioni e dai pareri altrui) di cosa vuol dire in un telaio "centro colpo esteso" vs "sensibilità", cosa si guadagna e cosa si perde. Lo stesso dicasi per la gomma. Che vuol dire "aggancia" o "tira alto" o "tira basso".
Dunque la prima cosa da fare e capire le sensazioni che la nostra attrezzatura ci dà, anche semplicemente per via dello stato di usura. E capire quello che ci serve. Uno che tira piano naturalmente vorrà tirare più forte, uno che tira fuori vorrà tirare più dentro. Però occorre essere onesti con sé stessi e riconoscere di tirare "fuori" o "piano", altrimenti si comprano materiali sbagliati. E come quello che mette il puntino: spesso è uno che dice: "ok, non ricaccio di là una risposta a un servizio, forse è il caso di fare una scelta radicale". Invece questo con le lisce e i telai non avviene, proprio per l'errata convinzione che una cosa valga l'altra e che non ci sia nessun collegamento tra l'acquisto e le nostre reali necessità. Cioè, è un rapporto che viene banalizzato ("provare" è la parola d'ordine) o che viene considerato in modo irrealistico, ovvero con l'errata e spesso sopravvalutata considerazione che il pontista ha di se...
Scusate se sono stato lungo (ma sono a mia volta in una fase introspettiva rispetto a tecnica e materiali).

 

La domanda originale era il perchè di cambio di telaio e gomme molto sovente, beh io qui spesso compro e vendo, e la mia logica è che a volte compro anche se non ne ho l'immediato bisogno, un po' il "metto via" per quando la gomma sarà da cambiare, ed avrò già con che sostituirla. Oppure il telaio super caro che trovi a metà prezzo, e allora è una buona occasione per poterselo permettere. poi magari non ti piace e lo rivendi. Fa parte del provare materiale e vedere come ti trovi, e se magari va meglio di quello che stai usando. In questo momento sto cercando, ed ho trovato, il telaio leggero e veloce, per la mia spalla malconcia. cerco gomme più sottili e leggere, e sto arrivando al dunque. Poi se mi rimetto in sesto cambierò ancora. a volte sono desideri, altre volte necessità. Sempre è il desiderio di migliorarsi, con qualche pezzo preso solo "per averlo". Anche io ho ripreso dopo 30 anni, in fondo, devo ben aggiornarmi...

 

Questo è un esempio di quanto ho affermato prima rispetto al "cosa di cerca" o "cosa serve". Una racchetta pesa complessivamente meno di 200 gr. Ma tu, che sai di avere una spalla malconcia, cerchi un telaio leggero. Domanda: ti sei mai chiesto se il peso reale sia diverso da quello percepito, specie per una spalla malconcia? Magari invece che un telaio leggero hai bisogno di un telaio normale ma bilanciato col peso più verso il manico. Discorso ancora più articolato rispetto al resto della racchetta e in generale allo stile di gioco. Se hai una spalla malconcia, magari ti serve una racchetta che faccia durare meno il punto, magari tirando una legnata in campo.
Quanto alla filosofia dell'occasione sul mercatino, ovviamente, de gustibus. A condizione che i materiali non si associno, a questo punto, al gioco. Mi spiego: uno è libero di comprare francobolli rari o telai. Basta essere consapevoli che le poste non ti consegnano le lettere prima...

 

beh io non pretendo di avere le risposte, e si deduce dalle mie affermazioni. Vedo che con un certo telaio mi trovo meglio e fatico meno, e questo mi soddisfa. Come detto gioco da due anni dopo 30 di assenza, e a volte il voler recuperare di corsa porta a commettere errori sia di approccio allo sport che di scelta tecnica. ci sta, nessuno nasce imparato, altrimenti la prossima volta che mi faccio 3 set con Valentino lo dovrei stracciare, non mendicare quei due o tre punti di retine e spigoli...

 

Era per prendere un intervento come esempio a proposito di ciò che ho scritto... Figurati se ce l'avevo con la tua legittima scelta di materiali...

 

Ho trovato il materiale per te!!!

 

Non è facile rispondere alla provocazione di Mago, almeno per chi, come il sottoscritto si sente legittimato nella propria inettitudine da un'età non più verdissima e soprattutto da un'inattività durata molti lustri. Una storia come tante: il ricordo vivissimo di quando, ancora ragazzini, si risparmiava per almeno sei mesi per comprare l'agognata coppia di super sriver, portafogli sicuramente più fornito, qualche (piccola?) frustrazione in più. Insomma, un grande avvenire dietro le spalle.
E insieme tanta voglia di novità, di riprovare quell'entusiamo infantile ed ingiustificato, marci di sudore, a rincorrere la pallina e cercare di convincerla, con l'amata racchetta, a piegarsi a qualche improbabile invenzione del momento, a sorprendere l'avversario.
Chi si riconosce in questa descrizione, sa perfettamente che l'acquisto compulsivo di materiali è inutile (anzi dannoso) per il progresso tecnico. Si tratta di reimparare ogni volta l'approccio giusto, la misura dei colpi, di riadattare il controllo del movimento fine al nuovo attrezzo. Insomma una fatica bestiale, spesso frustrata dal fatto che la prima impressione è quasi sempre quella sbagliata (obvious: si torna adolescenti, si prendono le cotte immotivate degli adolescenti...). Si scarta un abbinamento, che sembra completamente inefficace, per poi scoprire (mesi dopo, se intanto non abbiamo già rivenduto il materiale sul mercatino) che invece funziona benissimo. Oppure ci si innamora perdutamente del nuovo excalibur; è lei, la racchetta della mia vita! Amore a prima vista, tranne il fatto che vorremmo darla alle fiamme già all'allenamento successivo...
E' talmente ovvio che introdurre nuove variabili in uno sport così esatto e geometrico, regolato da leggi fisiche inesorabili, da una tecnica ormai stra-consolidata e peraltro già molto complicato di suo da numerosi altri fattori, perlopiù incontrollabili (il maggiore: noi stessi) è un'attività suicida, che non serve essere ingeneri o fisici per capirlo. E infatti noi lo sappiamo benissimo*. E allora cosa inseguiamo?
Un sogno, è chiaro, anzi un'utopia. Non si può fermare un'emozione...

* personalmente, parto avvantaggiato. Oltre che peerla**, sono anche ingegnere
** che tocca fà, per aggirare sto' cavolo di censura

 

Cosa chiedo alle gomme e al telaio....? .....diciamo che del mio telaio artigianale mi soddisfano particolarmente la leggerezza, che unita ad un bilanciamento verso il manico mi consente rapidità di movimenti e di cambio da dritto a rovescio e viceversa, frequenza elevata di colpi con minore dispendio energetico (in poche parole faccio meno fatica a fare due o tre top di fila...)e anche il tocco non è male.....tutto ciò lo pago con perdita di potenza sul dritto, che però sto cercando di ovviare con allenamento fisico in palestra.....(nell'intervallo di pranzo... ).... a questo telaio sono arrivato passando per varii altri, come lo stiga Carbo 7.6, il darker 7p - 2a, il nittaku Shake off, il Nittaku Acoustic......, cercando sempre di migliorare questa o quella caratteristica, difficile trovare il giusto mix.......che peraltro non ho neanche adesso......Per quanto riguarda le gomme il discorso è abbastanza più semplice....c'è una serie di gomme sul dritto con cui mi trovo bene....adesso gioco con le Acuda S1, prima giocavo con la Vega pro, prima ancora con la Tenergy05, abbandonata esclusivamente per motivi di prezzo, ma penso con qualche giorno di abitudine potrei giocare con qualsiasi gomma effetto colla tipo Acuda o Vega, o Tenergy....per il rovescio invece in questo momento mi torna bene la Raystorm e con quella gioco....

Il motivo per cui alle volte cambio materiale (ma ormai mi limiterei a dire telaio, le gomme sono quelle ormai....) è senz'altro dovuto alla curiosità, unito ad una voglia di migliorare che ormai difficilmente potrà passare attraverso un miglioramento della tecnica individuale, per vari motivi, di età, di guai fisici che mi impediscono di allenarmi più di una volta a settimana e a volte neanche quella, e infine al poco tempo che riesco a ritagliarmi dagli impegni familiari.....

semmai i telai mi piace provarli...e collezionarli...,mi limito a quelli usati, ed economici ormai......, conciliando la naturale curiosità.....con la crisi economica....

 

Io non capisco questa ossessione per i materiali... io con la mia racchetta mi trovo benissimo e mai la cambierò... beh, almeno fino a quando non pernserò che ce ne sia una migliore

 

... oppure, nel mio caso, finchè non penserò di costruirmene una migliore!

 

Eheheh si, ottimo, finora la tesi più adeguata e "poetica", il che non guasta, anzi arricchisce la risposta.

Diciamo che si, in parte è provocazione e per i motivi che hai citato anche tu. Al di là del fatto che non cambiare mai è pure "ottuso" forse, perchè la tecnica va avanti e si possono trovare prodotti più soddisfacenti...ma cambiare sempre è totalmente sbagliato, direi... non esiste la gomma o il telaio con la batteria che gioca da sola il cambio continuo ti fa pure regredire e tutti sanno che se provi una racchetta...la prima volta ne sei entusiasta...la seconda, già molto meno.

In parte è una domanda concreta, sui reali motivi e se si debba fare qualcosa "contro" queta abitudine diffusa. La gente sa che nn ci sarà la gomma o il telaio... magici, ma ha diritto a cercare qualcosina di meglio, è tutto "lecito" (si parla di tecnica, non di libertà... quella.. beh, uno può comprarsi tutti i telai e le gomme che vuole, liscie, puntinate, anti.. Il senso della domanda è che, secondo me, si devono comprare e provare cose nuove, ma lo sperpero di soldi inutile e dannoso è assurdo, forse sarebbe da limitarsi all'insegna dei buon senso e che la ricerca di qualcosa che consenta di diventare bravi facendo meno lavoro nel perfezionare i colpi con fatica e pazienza in allenamento non è...reale. D'altra parte hai ragione quando parli di insegire un sogno, un utopia...e aggingo che è pure "emozionante" quando ti arriva a casa il pacchetto...lo apri...dentro c'è la busta con cellophan...colori ben assoriti ad effetto, disegni fantasiosi e nomi terribili .. , certo, lo capisco, chi non l'ha provato? L'ìimportante, credo, è sapere che l'efficacia della gomma si fermerà probabilmente lì, a livello psicologioco-romantico ...forse e che solo il. lavoro tecnico e fisico...pagherà.

 

Io da anni sperimento poco e sopratutto mai durante la stagione agonistica, cambio telaio ogni 2anni in media e provo qualche esperimento solo a Luglio, poi decido e faccio l' intero anno con lo stesso set up. Non voglio bruciare allenamenti per prove varie o per abituarmi a cose diverse.
Generalmente i materiali contano poco rispetto alla preparazione tecnica, dubito che tra gli hobbysti si possa perdere un match con una hexer che invece avresti vinto con una tenergy...

 

APPROVO