servizio valido

pongo all'attenzione di voi tutti un quesito sul regolamento del servizio.
lasciamo stare il braccio che deve essere tolto che ormai penso che sia patrimonio comune (tranne dei furbi), ma secondo voi la mano con la pallina, prima che questa venga lanciata, dove si deve posizionare?
Siamo passati negli anni da: sul tavolo a: fuori dal tavolo. ho visto che ancora qualcuno si posiziona completamente a sinistra, quasi girato di fianco e con il braccio sinistro (quello dellla mano con la pallina) praticamente parallelo alla linea di fondo e quasi appoggiato al tavolo.
Nel regolamento non si parla di questo aspetto del servizio.
penso che sia il momento del nostro lele. ciao a tutti

 

La mano con la palla deve stare OBBLIGATORIAMENTE al di fuori dal tavolo sin dal momento in cui L'ARBITRO decide che il giocatore ha iniziato il movimento del servizio. La mano deve anche stare al di qua dell'immaginaria linea di prolungamento di fondo campo (lato corto del tavolo). Non conta il fatto che pur partendo da dentro il tavolo con un lancio di inclinazione consentita la palla venga colpita al di fuori del tavolo.
Spero di esserti stato utile.
Lele sei d'accordo?

 

molto bene. Sono contento della tua risposta. Se fate cosi', non ho altro da dire. Servizio valido ed accettato. (ottima la tua definizione di inclinazione consentita: aggiungerei senza dare effetto alla palla e con partenza di palla nel palmo aperto della mano)

 

Ti ringrazio. E' un onore. Non è stato fatto per non farti dire altro. Ho solo avuto la fortuna di precederti. Ottima l'aggiunta!

 

Vi ringrazio delle risposte, anche se devo confidarvi che io ero certo che fosse così. Ho voluto porre all'attenzione di tutti questa regola che ultimamente è molto trascurata perchè siamo tutti presi dalle puntinate trattate. Questo forum è molto seguito e ho pensato che fosse il mezzo migliore per arrivare a più pongisti possibile.
Il problema, comunque, è sempre quello degli arbitri che non intervengono per non prendersi responsabilità creando tensioni tra i giocatori perchè devono loro richiamare l'avversario che, a sua volta, pensa che lo si faccia volutamente per deconcentrarlo. Nel calcio, per esempio, i giocatori quasi sempre discutono con l'arbitro e non con il quello che ha commesso il fallo.
Purtroppo troppe volte mi sono sentito dire dai nostri arbitri : " servite tutti male, dovrei togliere i punti a tutti e due".
Con questo alibi sanciscono di fatto la politica del non intervento e tutto procede "irregolarmente"..............

 

Nei Campionati Mondiali disabili a Montreux, ti posso assicurare che se il servizio non era regolare, il punto veniva assegnato all'avversario !!
Non devi mai generalizzare. Ci sono arbitri ed arbitri. Ci insegnano che se non si 'punisce' un servizio sbagliato non solo si aarreca danno all'altro giocatore ma si mette soprattutto in contestazione la stessa classe arbitrale. Un successivo arbitro che punisce il giocatore, potra' da questo sentirsi dire ' ma il precedente suo collega non mi puniva il servizio...'
Questo non è corretto 'lex dura sed lex' !!!

 

mi dispiace generalizzare, ma se parlo (scrivo ) così è perchè la percentuale di quelli che si comportano così è alta. Quelli che veramente fanno rispettare le regole in Italia sono pochi e non parliamo poi di quando in campo c'è un nome altisonante, chi lo va a "sfruguliare"!!!
anche negli ultimi tornei li ho visti più impegnati a fare spostare borse dalle aree di gioco che intervenire su questioni molto più importanti come quella dei servizi. è sicuramente un settore su cui bisogna lavorare per avere dei risultati decenti. dovrebbero essere incentivati da rimborsi più adeguati, (aumentando un minimo le tasse di iscrizione ai tornei e delle squadre ai campionati), ma di pari passo dovrebbero essere lasciati a casa quelli che vanno in giro per farsi una passeggiata. Tutti sarebbero contenti di tirare fuori qualche soldo in più a fronte di avere un professionista che li tuteli durante gli incontri e questo sarebbe un ulteriore passo in avanti per il nostro sport.

 

L'ho sempre detto (e ovviamente vale anche per me): pochi ma buoni.

 

sbaglio o la palla durante il servizio deve essere sollevata in perpendicolare verso l'alto e non verso se stessi e / o obbliquo....vedi http://www.tennis-tavolo.com/threads/2990/+corpo

 

Pensi veramente che il problema risieda nei rimborsi? Alti, bassi, giusti, ingiusti?
Quando fai un lavoro, o decidi di farlo, lo fai bene o ci provi a farlo bene, indipendentemente dallo stipendio perchè sei pagato (tanto, poco, ecc.) per farlo e per te stesso. E' una questione di dignità, correttezza e amor proprio . Per farmi ridere dietro o farmi dire "quell'arbitro fa cagare!", solo per il fatto che non so cosa devo fare, smetto di arbitrare. Vado tutte le sere a farmi una . O lo sai fare, non lo sai fare o impari. Che centrano i soldi?

 

Vi allego qualcosa (è in francese): osservate attentamente il punto 4) che risponde alla tua domanda http://www.agtt.ch/communique/2005-06/11PointsServiceCorrect0506PourSiteEtClubs.doc

 

Leggasi che è comunque la discrezionalità dell'arbitro a stabilire la validità del servizio. Per stabilire la perfetta perpendicolarità della traiettoria del lancio palla rispetto al piano del tavolo gli arbitri dovrebbero essere dotati di pistola laser (che disgraziatamente troviamo solo in strada!) o microcamera posizionata sull'immaginaria prosecuzione della linea di fondo e collegata ad un computer!
Non riusciamo a posizionarle sulle porte di calcio (sport con ben altri fondi) pensa se dovessimo proporlo qui. Non parliamo poi della mano aperta che, per l'irregolarità della superficie della stessa, per alcuni determina l'impossibilità di tenere la pallina ferma!

 

Per curiosità Lele, nessuna regola o limite invece sull'altezza a cui deve stare la mano aperta prima di servire? mi spiego meglio se io tengo, per assurdo, la mano aperta con la pallina all'altezza della mia faccia e da li la lancio (fermo restando tutte le altre regolarità) il servizio è valido?
Te lo chiedo perchè occasionalmente gioco con un tipo che tiene la mano ad altezza torace la lancia e serve quando arriva ad altezza tavolo.
Grazie.

 

Su quello non c'e' problema. Basta che la pallina sia al di sopra del tavolo.

 

x boomerang,
scusa se ti rispondo solo ora ma non avevo visto la tua risposta.
Il problema fondamentale è che c'è penuria di arbitri, e questo perchè essendo uno sport in cui si può giocare fino a tarda età e chi è arbitro non può fare agonismo, molti preferiscono giocare. è anche difficile che un giovane si interessi all'arbitraggio visto che è anche difficile che si interessi al nostro sport. Quindi quelli che attualmente sono arbitri sono o anziani ex giocatori o qualcuno che è stato tirato dentro a forza da qualche dirigente e ci sta tanto per starci. Poi c'è una parte, per me esigua, che lo fa per passione, anche bene, e anche non da ex giocatore.
Parliamoci chiaro attualmente questo settore attraversa un periodaccio.
un vecchio aneddoto parla di un sacerdote che per organizzare la processione del paese chiamò ad aprire il corteo le ragazze "vergini" e non facendosi avanti nessuno si corresse dicendo "va bene andiamo mischiati".
Per riuscire a lasciare a casa chi non è all'altezza bisognerebbe rinfoltire le file con nuovi adepti,anche non del nostro mondo, che potrebbero essere incentivati da rimborsi più corposi e, formati più adeguatamente, potrebbero essere anche da sprono per quelli che si sono attualmente adagiati perchè senza concorrenza.
Questo è ovviamente il mio pensiero , e ragiono così perchè i tempi del volontariato sono finiti, se si vuole professionalità bisogna pagarla.

 

la pallina deve essere colpita quando scende? molti la colpiscono subito dopo averla lanciata.

 

Il tuo commento merita delle risposte.
Prima di tutto, il sottoscritto è arbitro ma anche attivo giocatore oltre che appassionato di questo sport da una vita (e senza alcuna forzatura dirigenziale). Chi ti ha detto che l'arbitro non puo' fare agonismo ??
E' pero' vero che molte volte, dovendo arbitrare, non posso giocare in quel torneo come mi sarebbe piaciuto: a questo, rimedio all'inizio della stagione quando noi arbitri ci proponiamo di arbitrare alcuni avvenimenti (e personalmente NON scelgo quelli in cui vado a giocare).
Sul discorso rimborsi si apre una piaga dolente. Hai perfettamente ragione su quanto affermi: l'arbitro è quasi volontariato. Se calcoli che in un torneo spende 8 ore del suo tempo in un giorno festivo (dove molti si riposano) il gettone di presenza (chiamiamolo cosi'..) non copre nemmeno un pasto caldo. Una donna di pulizia di un paese sudamericano rifiuterebbe certamente l'indecente proposta per lavorare in festa 8 ore a quel prezzo.
Avevo gia' accennato una volta che in un torneo, non avendo potuto usare la mia vettura, ci sono andato in taxi (1/2 ora di strada) che mi è costato molto di piu' del rimborso spesa arbitrale....
A livello internazionale, nei recenti Campionati mondiali disabili a Montreux, ho conosciuto arbitri provenienti da Paesi (es. Australia) che SI SONO PAGATI di loro tasca tutto il trasferimento aereo !! E tu dimmi se questa non è beneficienza. Tieni presente che, a livello di arbitro internazionale, salvo contributi speciali della federazione (praticamente inesistenti) è sempre cosi' !
E' chiaro che di arbitri ce ne saranno sempre di meno ed in piu' rifacciati di non essere all'altezza ...(dopo che hanno speso tempo sottratto ai cari, al riposo, agli hobbies ed anche messo mano al loro portafoglio ).
Con questo non voglio dire che dovremmo essere remunerati per il vero valore del nostro tempo ma almeno rimborsati delle spese vive: rimane infatti in chi lo fa' la passione di stare vicino a gente che pratica uno sport per il quale si nutre simpatia o come ex-giocatori (o attuali giocatori) o come affezionati.

 

certamente art. 2.6.3 ! la pallina va colpita in fase discesa !!!