Secondo voi il problema "vivai" deriva...

... certo da mancanza di strutture, di soldi, di popolarità del TT (sappiamo bene queste cose, certo) di allenatori competenti, ma anche forse...

... da egoismo ?

Nel senso che molti bravi ... vecchi alla sera danno una mano ai giovani, insegnano quel poco che sanno (comunque utile), giocano con loro... e altri se ne sbattono altamente, vengono, giocano per se, dicono... dopo una giornata di lavoro non ho palle di allenare gratis ragazzini, neanche un pochino, 10 minuti a testa basterebbero...o forse vogliono restare i "migliori" del club e non vogliono che i giovani diventino bravi e li battano (c'è anche questo) ) e giocano solo per se stessi... set per battere il coetaneo, magari per la birra ?

Secondo voi ci potrebbe/dovrebbe essere più disponibilità ?

 

sono d'accordo, e penso che il problema sia riconducibile alla discussione "la chiusura mentale dei pongisti".

 

non so se egoismo è la parola esatta,
sta di fatto che soprattutto in itaGlia......
il nostro è un mondo molto chiuso ......dove si trasmette poco e regna la gelosia...gelosi di che cosa...non l'ho ancora capito......
forse di dire a uno che se la palla arriva in un certo modo basta mettere la racchetta in un altro modo e la palla torna di la'.....
son pochi quelli che veramente sanno che hanno voglia di trasferire il verbo..ma questi son i veri campioni....modesto parere....che sanno accettare anche quando l'allievo supera il maestro perchè prima o poi succede...

dei buoni samaritani in ogni caso ci sono ancora...:clap:

NON È UNO SPORT IMMEDIATO....RICHIEDE MOLTA
ATTENZIONE....E MOLTA TECNICA....
MA È SEMPRE UNO SPORT MERAVIGLIAOOOOOOOOOO

PS MI SONO ARRIVATE LE 3 PIZZACCE GOMMACCE CHE HO ORDINATO AL LUCIO......DIREI CHE IL NIPPLE ERA IN TIRO A DOVERE...... SI VEDE CHE IL LUCIO CI HA DATO DI MICROONDA........LUCIO BANDITO

SCUSA DIMENTICAVO..IL VIVAIO....

Per ricevere maggiori informazioni si consiglia di fare riferimento alla Coldiretti della zona di residenza visto che il vivaio fa parte di una delle categorie di questa associazione e quindi gode di tutte le agevolazioni di tale categoria.

 

Si, egoismo è la parola giusta, forse aggiungere menefreghismo ?

I samaritani... pochi, si localizzano in zona Ameno, dicono...

Ciao ROby.


PS http://it.wikipedia.org/wiki/Samaritani:eek::clap:

 

queste sono tutte conseguenze...voi come li portate i bambini in palestra???
io ricordo sempre tanto per fare un esempio delle esibizioni fatte in tutte le scuole elementari e medie, con laurentiu capra che ha fatto provare a tanti bambini il gioco,parliamo di circa 1500 bambini ed oltre,da noi in palestra ne sono arrivati 2!!!quest'anno dopo che abbiamo fatto il sito sono arrivati molti amatori ma bambini pochi pochi...il vero problema è questo,nessuno sa neanche che il tennistavolo esiste!non sono problemi di organizzazione o altro, ma proprio manca la materia prima...pensate inoltre al fatto che su 10 bambini,5 smettono,4 rimangono scarsi e uno diventa un discreto giocatore...

 

Da non sottovalutare il fatto che mancando i risultati in campo internazionale e non avendo atleti nostrani di valore assoluto, il tennistavolo difficilmente riceverà la dovuta visibilità e di conseguenza i ragazzi non possono trovare riferimenti a cui ispirarsi.
Poi se aggiungi il pressapochismo,mentalità o dilettantismo nostrano,e non per ultimo anche il clima che non incoraggia gli sport al chiuso...............il cerchio si chiude.

 

Sinceramente i "vecchi" non li vedrei come veri e propri allenatori ma li userei come sparring per test-match.
E' ovvio che non si può obbligare una persona ad allenare un ragazzino, soprattutto se questa persona non ha le conoscenze tecniche e/o voglia di insegnare... E' tempo perso!
Piuttosto obbligherei i giocatori anziani a giocare partite contro i ragazzini: i cesti, gli spostamenti ecc... servono per migliorare le doti fisiche ma servono poco a livello "tattico". Puoi allenare un ragazzino a sparare topspin a 200 all'ora ma se poi si trova di fronte uno che va avanti tutto l'incontro a tagli sotto non va da nessuna parte.
L'unico modo per far crescere tatticamente un ragazzino è farlo giocare con la più ampia varietà di giocatori disponibili anche se non tecnicamente fenomenali.
Naturalmente il segreto sta nel seguirlo: come detto prima, è inutile farlo giocare contro una puntinata lunga senza spiegargli come funziona e come giocarci contro...
Poi, il resto deve mettercelo il ragazzino. Non esiste una ricetta sicura per sfornare campioni...

 

Quoto in particolar modo questi due passaggi.

Nelle palestre che ho frequentato, quindi parlo per la mia personale esperienza che non so quanto faccia testo a livello globale, ho notato che la tendenza è a creare piccoli gruppi in cui gli stessi 4/5 giocano sempre contro gli stessi 4/5. Non per cattiveria nè, secondo me, per la proverbiale grettezza del pongista nei confronti del prossimo.
Ognuno nel proprio guscio e con le proprie certezze: "con quello troppo più bravo non gioco perchè sennò faccio due punti a set", "con quello più scarso nenache perchè non mi serve a niente","con il puntinaro no perchè non mi diverto", "con il ributtino assolutamente no perchè vado giù di palla", ecc.ecc.

Quando dico che in Italia abbiamo troppe se.ghe mi rifersico a sta serie di mi.nchiate che continuo a sentire in palestra. E'incredibile che sia io a dover convincere lo scarsone di turno della mia palestra che a me serve anche quando gioco con lui! Non riescono proprio a capire che da un qualunque match/allenamento/riscaldamento tra agonisti si possono ricavare utilissimi insegnamenti. Le stesse cose che sto dicendo io le riportava Guerre (I categoria ......e stica....) in una chiacchierata di qualche mese fa, quindi ben più attendibile di me.

Per cui tornando alla domanda orginaria di questo thread mi trovo d'accordo con le considerazioni di curl t e con tutti coloro che svolgono un capillare lavoro presso le scuole anche se i risultati, spesso e volentieri, portano comunque ad un nulla di fatto. D'accordo anche con Giorno che serva poi l'organizzazione societaria necessaria per non passare da miseri "bagiani" rastrellatori di piccolini, senza poi dimostrare la necessaria serietà e professionalità.

L'impresa più ardua mi pare proprio quella di fare capire che trattasi di sport e non di attività parrochiale o dopolavoristica.

 

Io, alla sagra paesana, ho provato a fare un mini torneo fra ragazzini senza distinzioni d'età o sesso. Primo premio un piatto di patatine ed una lattina di Coca Cola... Si sono presentati in 35!!! Alla fine abbiamo dato a tutti una lattina di Coca Cola...
Di questi 35 solo 4 hanno iniziato ad allenarsi e sinceramente ero più che felice considerando che, dalle mie parti, oltre al calcio non c'è nient'altro... Peccato che questi hanno poi abbandonato per giocare anche loro a calcio, attratti più che altro dalla compagnia degli amici di scuola. L'unico che voleva continuare seriamente era un allievo che giocava nelle giovanili del Vicenza Calcio ma a quel punto sono stato io a farlo desistere (sarò anche contro il calcio ma mica scemo del tutto...).
Con i ragazzini non servono soldi... Spesso basta prenderli per la gola!!!
Ma quali sono i premi per i giocatori nei vari tornei?
Ecco un'altra incognita per tutti quelli che iniziano a giocare: qual'è lo sbocco in questo sport?
Tanto per intendersi, ho un paio di amici che giocano a calcio e prendono dai 700 ai 1500 al mese e non sono nemmeno professionisti visto che giocano in prima categoria... Nel tennistavolo zero!!!
E' difficile dare motivazioni nel nostro sport. Va bene prendere i ragazzini per la gola ma mica posso ingozzarli a Coca Cola...
Se avessi la possibilità di dare anche 300 Euro per tutta la stagione ad un ragazzino per fare 3 allenamenti la settimana dalle 19:00 alle 21:30 credo che avrei anche la benedizione dei genitori!!!
Purtroppo, a livello di sponsor, dalle mie parti si naviga molto male (e credo di non essere l'unico...).

 

Io non penso che sia solo un problema di egoismo. C'è anche chi non ci vuole mettere la faccia perchè pensa di poter fare figuracce...

Da quel poco di esperienza che mi sono fatto ho capito che per fare il vivaio basta pochissimo! ci vuole TEMPO e IMPEGNO.... tanto IMPEGNO, tante ore sottratte al proprio allenamento e magari anche alla propria famiglia per stare li a seguire, indirizzare, suggerire, insegnare, consolare, aggregare e curare il proprio vivaio.

Se fossimo uno sport ricco non ci sarebbero problemi.... allenatori, sparring, bambini che pagano il mensile... e vai... pronti per raccogliere i risultati!

Il Tennis Tavolo purtroppo non è fatto così, i soldi non ci sono, gli sponsor si vedono col binocolo e se dici ad un bambino che deve pagare 40€ al mese per fare Ping Pong ti ride pure in faccia.

Che resta? resta solo qualche realtà ben strutturata... opprure la passione dei singoli che se incanalata nel giusto modo può portare a risultati imprevedibili.

Io vivo in un paesino di 1.500 anime e da noi l'80% dei bambini sotto i 15 anni ha giocato a Tennis Tavolo, siamo andati a farli giocare durante le ore scolastiche, extrascolastiche, abbiamo fatto tornei estivi, esibizioni, volantini etc... alla fine ci siamo ridotti a dover rifiutare le iscrizioni.... ma questo è un processo che richiede tanto tempo, impegno e dedizione da parte di molti , non possiamo pensare che nelle piccole realtà questo possa farlo solo la "società".

 

ovviamente tutto questo discorso di fronte ad una Cina che ha scuole quasi militari per il ping pong, dove fanno allenamenti durissimi e quotidiani, ci dà la distanza tra noi poveri mortali che speriamo in un allenamento di qualcuno più esperto un paio di volte alla settimana e la migliore scuola del mondo. l'unica soluzione è un miracolo.

 

Certo che ci vorrebbero soldi, allenatori competenti, sturtture etc. etc.

E' la solita storia.

In una società ricca, con allenatori sta bene lo stesso che i veccheitti giochino con i ragazzini, per dar modo loro di fare esperienza, come sottolineato giustissimamente da Carlo Reds.

In una società povera... (e sono molte, vero ?) purtroppo situazione italiana diffusa, ci si arrangia; sono ancora più importanti i vecchietti,certo ben lungi dall'essere allenatori a tempo pieno e gratutiti, nessuno parla di questo, anzi... meglio che non diano troppi consigli prima che i giovani comincino a fare il dritto dalla parte del rovescio...

Farebbero bene a dare una mano, magari mezz'ora alla settimana ognuno per far crescere la società visto che ne fanno parte...anche se "Alla sera i "vecchi" vogliono giocare, non è compito loro insegnare"... e fare qualcosa di gratuito con un fine sociale (sport... ?) non fa male, anche come esempio e i ragazzini ne sono di solito contentissimi. Lo fanno anche in altri paesi... certo non è obbligtatorio, dipende dalla sensibilità delle persone.

Se uno vuol giocare solo per sè e non ha pelotas di dedicarsi un po' a fare quello che può, per dare una mano al club ok...

---------- Messaggio aggiunto alle 18:27 ---------- Il post precedente era delle 18:21 ----------

Ho citato le due frasi più siginificative, secondo me, ma chissà quando il TT sarà uno sport ricco, forse mai, quindi inutile che aspettiamo miracoli che non verranno, credo.

In quanto alla faccia, si, nessuno vuole che facciano gli allenatori, per carità, solo che non giochino solo tra vecchietti per la birra o per battere il rivale, ma che diano una piccola mano in società, tutto qui.

Quando ho giocato in Germania, oltre a questo succedeva che, dopo le partite. il pubblico scendeva dagli spalti (membri della società e parenti) e davano una mano quasi tutti a smontare tavoli e mettere a posto, questione di mentalità, ma si può fare.

---------- Messaggio aggiunto alle 18:31 ---------- Il post precedente era delle 18:27 ----------

Secondo me su questo non occorre commentare nulla, è il solito discorso onesto e sincero (come io conosco Carlo) da conoscitore.

Valeva la pensa di riportarlo ancora una volta.

 

non so voi ma...........squadre che rinunciano...altre che trovano qualche soldarello da spendere...e poi?

poi troviamo squadre scandalose in serie A e "squadroni" nelle categorie inferiori...dice e ma lo fanno perchè hanno un' attività programmata supportata dal vivaio....non hanno ne l'una ne l'altra ......poi lo sponsor di turno ( dare 100 tu fatturare 200) chiude il rubinetto e la società? e la società svanisce.......

la considerazione del ping pong non mi sembra sia cambiata molto negli ultimi anni...neanche con raisport la gazzetta ecc....le mie orecchie sentono sempre le stesse parole!!!! Tennistavolo??? ah ma il ping pong!!! io
ci giocavo ero forte di rovescio!!!si ma non è uno sport!!!

ho un'impressione........... stiamo diventando sempre più "stregoni che si destreggiano in pozioni magiche fatte di gomme telai colle e sostanze + o meno proibite", e chi lo fa alla meno peggio...o ti passa al fianco a tre metri da terra o si sente in condizione di poter chiedere cifre che.....bo??? lasciano un pò perplessi!!!


"stregoni che si destreggiano in pozioni magiche fatte di gomme telai colle e sostanze + o meno proibite"
delle volte sembriamo dei dissociati..... no perchè il tuo puntino quanto è alto? il mio è alto 1 virgola.......la tua gommapiuma è 38° 35°, il mio telaio ha 5 strati il tuo? il mio ne ha 5 uno di balsa uno di acciaio inox uno di kevlar uno di titanio e uno di platino iridio...poi parte lo scambio sul tavolo e sono + le palle raccolte a terra che quelle rinviate sul tavolo..........
mia sorella sono 20 anni che mi dice: sembrate la massoneria.....vi riunite in segreto per incontrarvi (tornei o partite di campionato che anche se pubblicizzate vedono come pubblico 3 pongisti e 1 amico di uno dei tre)

tutto questo per dirvi che ognuno di noi può contribuire alla causa ping pong....facciamoci un esame di coscienza.....
tu taroccatore di gomme
tu mercenario di bassa lega
tu logorroico sapientino
tu sterile dissacratore
tu egoista giocatore
non rimanere nel tuo a fare il massone!!! se al tuo fianco c'è un ragazzino, insegnagli quel che sai di questo sport poco conosciuto (lo si conosce come passatempo non come sport).....se non ci sono ragazzi c'è qualcosa che non va!!! andiamo a cercare!!! senza le fondamenta è inutile costruire.....se costruiamo solo sui soldi siamo condannati!!!!
credo che con un pizzico di amor proprio, un pò meno di dissociazione e un pò di passione qualcosa può migliorare.

Fernando Palombo

 

riporto l'esempio della mia società, fatta di scarsoni
premetto che innanzi tutto siamo una società giovane (3-4 anni) e contentissimi di quello che abbiamo fatto:

la storia inizia con 4 ragazzi che da Fabriano (AN) se ne andavano una volta a settimana a Camerino (MC), 40 minuti di macchina ad imparare;
ancora siamo lontani da una società, e Camerino prestava il nome per giocare in D1;
uno di loro è occupato nel sociale e fa un corso in una scuola
+ 2 ragazzi di cui uno lascia presto e uno più avanti quando inizia l'università; oltre questi 1 ragazzo che gioca ogni tanto per divertirsi
passano 2 anni e altri 2 si uniscono (uno di questi sono io)
si crea una società....nel frattempo, con un torneino ad una festa (dicesi festa del cocomero, ad Agosto) si unisce una ragazza
ogni anno, 4 tornei cittadini che...ODDIO...sono troppi i bambini, bisogna farne uno solo per loro!!!
uno dei bambini si unisce alla squadra....e ritorna il ragazzo che giocava "solo per divertirsi"
un altro anno..e continuiamo a fare il nostro campionato di media D1 (più o meno)
altro anno, altri 4 torneini....e il solito torneo alla festa del cocomero
altre persona, che tira dentro il figlio... altri 2 ragazzi iniziano ma smettono presto, vabbè, si sono comunque divertiti con noi qualche mese.
altro anno, il ragazzino ultimo arrivato si trascina dentro 3 amici e il genitore di uno di questi...
insomma...stavamo pensando di fare 3 squadre!!! peccato, 3 ragazzi all'università...ma... per fortuna sono tutti nella stessa città, e appoggiandosi a S.Marino (field of sun...un mito) si potranno allenare!

morale della favola...siamo scarsoni anche ora, ma in D1 ci facciamo vedere: non abbiamo allenatori se non qualche fugace visita a Senigallia o Camerino, non abbiamo neanche una palestra con le docce, però ci divertiamo tanto a sognare di fare qualche risultato
ogni tanto un articoletto sul giornale, ci divertiamo a fare le trasferte. Certo, non è sempre tutto bello, sia sotto il profilo dei risultati sia sotto il profilo umano (problemi interni che capitano)

ma alla fine...stasera, stiamo tutti a cena insieme
e abbiamo un vivaio che ci fa ben sperare (1 under 18, 4 under 13) che su 20 non è male...è iniziato tutto 6 anni fa, e siamo contenti anche se siamo scarsi

 

bene bene!!! avanti così! questo è ping pong che fa bene!