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Secondo voi ci sono ancora scuole europee

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da mago, 24 Mar 2016.

Status Discussione:
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  1. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
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    Fuori Quadro
    Credo che innanzitutto la scuola Ungherese sia molto cambiata e da parecchi anni in quanto influenzata da quella cinese e da altre scuole che nel corso degli anni si sono evolute grazie sempre al maggior avvento dello studio della biomeccanica e della video analisi, penso che ci sia molto da prendere da ogni scuola l'importante è che non si trattino di bufale del solone di turno.
    La mia idea è che una sana curiosità debba spingere i tecnici ad imparare nuove tecniche sia pure senza usarle o usandole parzialmente cosi come mettere in dubbio il proprio sapere se l'interlocutore di turno dimostra che si è in errore.....del resto tutto si evolve.....ma come dice Mago a quale scuola si ispirano i tecnici della nazionale? Io personalmente non l'ho capito e dagli incontri che ho avuto modo di fare ho trovato molta superficialità e molta arroganza con risposte mai precise.....perchè? Molto semplice a mio avviso, per capire un problema di un atleta non basta vivere anni in palestra per dire "io ho esperienza" ma occorre qualcuno veramente bravo che ti insegni negli anni a "imparare a guardare" e successivamente innestare la tecnica per il miglioramento, io questo in nazionale non l'ho visto anzi.....quando molto umilmente mi sono permesso di esprimere il mio pensiero in ambito tecnico perchè più volte da loro richiesto mi hanno risposto con dei secchi "no" conditi con tanta ilarità, pazienza a quel punto mi sono limitato a citare le fonti ahimè per loro molto affidabili di quanto avevo detto ma loro sono come sfingi, nessuno le può scalfire nella loro aura autoritaria......ah dimenticavo.....se far correre i bambini di 7/8 anni a -2 gradi in mezzo alla nebbia con lo stomaco vuoto prima di colazione significa ispirarsi a Stencel o ai cinesi allora preferisco la pallavolo!!!
     
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  2. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
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    Sarmeola Padova
    Caro Enzo abbiamo parlato poco di tecnica assieme ma si vedeva che conoscevi bene tante cose imparate in Ungheria. Lo sai che io ti apprezzo per la tua voglia di fare e soprattutto di imparare e di non credere mai che si sia arrivati a sapere tutto o quasi e, come dici tu, non e' sempre...scontato. Dopo tanti anni di corsi, stage, consulti con bravi allenatori e di innumerevoli allievi con tanti tipi di gioco e personalita' c"e' sempre la voglia di scambiare conoscenze e portare esperienze, imparare e raffinare le proprie conoscenze....per poi finire ancora e volentieri a farci ore e ore di palestra trasmettere quanto con fatica si e' imparato. Il discorso sulle scuole che coinvolge anche l'attivita'...nostrana rivela che ci sono tante persone che fanno e che hanno conoscenze tecniche e ....chilometri e risultati per dare una competente opinione e pure idee valide. Sugli ungheresi hai ragione. Ho parlato di questo tempo con molto interesse ovviamente fa sia con Karsai che con Schlager. Ti auguro in buon lavoro.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 26 Mar 2016 ---
    Vai Ortensio☺Buona ... giterella allora e in bocca al lupo.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 26 Mar 2016 ---
    Sicuramente la tendenza e' quella e i cinesi ben consci dell" importanza della tecnica in uno sport estremamente...tecnico non solo ottimizzano e adattano i gesti tecnici ma ne ...pensano di nuovi come il top di rovescio a penna e il flip di rovescio a tutto tavolo. Quanto si migliorera' ancora e quanto si ... omologhera' ? Siamo arrivati al capolinea dell'evoluzione tecnica? Non lo so ma sicuramente ci vuole sempre una consistente base tecnica che lasci pero' spazio a caratteristiche fisiche, psichiche, sensibilita' e attitudini come ricordo ancora mi disse un trentina di anni fa o piu'...il forse piu' intelligente allenatore italiano, Ugo Luccio. Se poi con la nuova pallina cambiera' molto o poco della tattica.... vedremo... parleremo meglio per esperienza diretta.
     
    Ultima modifica: 26 Mar 2016
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  3. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
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    Fuori Quadro
    Grazie Eric, spero di incontrarci presto per fare una chiacchierata davanti una buona birra....in Italia siamo fortunati perché Karsai per i tecnici della nostra nazionale fa ridere.....almeno quanto loro in Europa:muro::muro:
     
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  4. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Certo. Io parlo sempre volentieri con chi ha idee e conoscenze da discutere. E bisogna anche riconoscere che altri hanno voce in capitolo e se la sono guadagnata. Al contrario, a volte ad altri da fastidio la competenza altrui ed evitano o sono distruttivi quasi volessero fartela pagare di... saperne...Non lo so perche'...ego, orgoglio....bah e questo fa male al tt. Vanno ignorati. Ci si vede ciao☺
     
    Ultima modifica: 26 Mar 2016
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  5. xboxmar

    xboxmar Nuovo Utente

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    @mago secondo me non si finirà mai di apprendere. Cioè l'evoluzione della tecnica del TT non avrà mai fine (come in qualsiasi altro sport). Ovviamente il progresso sarà molto più lento perché ci avviciniamo sempre più alla perfezione (ovviamente la fisica su questo pianeta non si può cambiare :D) condivido anche il pensiero di @enzopacileo che bisogna "imparare a guardare" e soprattutto a 7 anni non si può far correre un bambino con le cavigliere fino in palestra seguendo il maestro che è in macchina (raccontato dal mio ex allenatore, che una volta si è anche perso :unsure:) ma lì la cultura è diversa...a 7 anni decidi se continuare a studiare o dedicarti a uno sport...e se scegli lo sport ovviamente non è la via più facile! Perché ovviamente poi dovrai guadagnare con quello che apprenderai (e infatti molti se ne vanno per fare gli allenatori).
     
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  6. lusio

    lusio Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Ogni esperienza , che sia internazionale o nazionale, contribuisce ad aprire la mente aumentando le conoscenze.
    A tale riguardo mi ricordo che anni fa chiesi al responsabile della formazione tecnici come poter partecipare ai corsi ITTF, ed ebbi delle risposte molto vaghe, così decisi di farla per conto mio viaggiando nelle realtà estere, la necessità era ignorata, anziché incoraggiare quanti animati da buoni propositi di accrescere esperienza pongistica fuori dai nostri confini.
    Premesso che non dovrebbe esistere un solo modo di allenare , ognuno non deve copiare cosa fanno gli altri, alle domande che cosa è per me allenare ?, dove trovo le motivazioni per farlo ? , come dovrei allenare secondo il mio credo ?, che regole di comportamento dovrò adottare in palestra ?, quali sono i miei obiettivi ? le risposte sono differenti.

    Nella formazione dei bambini gli aspetti su cui lavorare non possono divergere alle varie latitudini, è uguale per tutti la crescita motoria, come impugnare la racchetta, come impattare la palla, il tempo sulla palla , lo spostamento del corpo prima dei colpi , ....., quello che varia sono le priorità che ogni coach da a questi segmenti , il gesto tecnico che per me non deve essere unico, ma efficiente, e la mentalità degli atleti , avere a che fare con ragazzi cinesi, piuttosto che africani cambia molto, dovrò tenere in considerazione aspetti sociali e culturali , e il carattere di ogni singolo che dovrò cercare di conoscere il più possibile creando una relazione da coltivare, ho notato tecnici nazionali che entrando nelle palestre dei club, fanno fatica anche a salutare e penso dentro di me, ma come possono creare relazioni e mentalità di gruppo con questo atteggiamento ?

    A tale proposito vi porto un esperienza vissuta in romania con l'allenatore Filimon , nominato nei world ITTF best coach 2015, alla fine del cesto si metteva a raccogliere le palline , io mi sentivo in imbarazzo, e gli dicevo di lasciar perdere, questo per farvi capire l'umiltà che ognuno dovrebbe avere....

    Per riassumere questi concetti parlerò di filosofia dell'allenamento , intesa come un complesso di idee e principi che ispirano le scelte e le linee di condotta; la filosofia può e deve cambiare se per esempio per qualcuno non funziona, si deve adattare alle differenze, e nello stesso tempo deve evolversi continuamente .
     
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  7. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Ciao Luciano, hai colpito esattamente nel segno.....le esperienze che tu hai citato con Filimon io le ho vissute con Karsai e continuamente con Toth.
    Quello che mi infastidisce di più e' proprio l'atteggiamento di saccenza da parte di certi personaggi ecco perché poi questa chiusura mentale diventa anche tecnica, in quanto il pensare egocentrico di queste persone li porta a non considerare gli altri se non addirittura denigrarli come ho visto fare con alcuni atleti con sermoni lunghi offensivi ed oltresi inutili.
    Purtroppo però è chiaro che chi meno vale più importanza si da' anche se questo vorrei che tutti lo comprendessimo invece di pendere dalle labbra di chi ha poco o nulla da dare....anche a livello umano.
    Concordo altresì con quanto dicevi rispetto alla sfera psicologica di un atleta rispetto ad un altro.
    Un caro saluto e buona Pasqua

    P.s. Per la richiesta sui corsi Ittf ho avuto alcuni anni orsono le stesse risposte....
     
    Ultima modifica: 27 Mar 2016
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  8. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova

    Chi conosce il proprio lavoro non ha bisogno di far cadere le cose dall'alto, fare la sfinge o denigrare...e non ha nulla in contrario a esperienze all'estero dei giocatori che li facciano migliorare, a meno che non si abbia paura proprio di questo. Credo sia gia' successo...da qualche parte. Per fare bene il proprio lavoro tecnico certo devi conoscere altre realta'. E intendo...non imitare e basta. Si e' fatto anche questo da noi negli anni, imitando prima uno e dopo l'altro. Passare dai cinesi a Stencel non era proprio il massimo. Direi che la via e' avere una visione e conoscenza piu' ampia possibile ma poi, in base a questa, formarti appunto una tua personale idea di tecnica, gesti, movimenti tattiche. Dal punto di vista umano...dipende dalla persona e dalla sua sensibilita' e capacita' empatiche. Io ho lavorato tre anni con l'allenatore di Waldner e Appelgren...ma ti assicuro che non raccoglieva le palline...

    E poi alla fine se la concezione della tecnica pensata dall'allenatore e' valida o no saranno i risultati a confermarlo.
     
    Ultima modifica: 27 Mar 2016
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