Sandonatese?

Ma su la Repubblica cartacea? Visto che sto prendendo un aereo almeno leggo qualcosa.

 

edizione cartacea, pagina 39. Qualche imprecisione, ma è un bello spot...

 

Con un euro e venti il giornalaio... te lo da lui il link!

Siamo proprio una repubblica... cartacea! Ma anche.. virtuale!

 

Grazie

 

Adeso puoi spegnere lo smart.

Have a good flight!

E io che stamattina ho preso La Stampa. Mi toccherà prendere un altro quotidiano alle 6 di sera. A qualcuno interessa il supplemento La Repubblica delle Donne?

 

non capisco perche' solo agli amatori. Da noi tutti ma proprio tutti pagano la quota. E gli stranieri (cioe' non tesserati al TTVarese) pagano pure di piu'. Chiedere a Sim1.. non si fanno sconti a nessuno. Se a qualcuno non sta bene, va da un altra parte. Punto.

Forse al tuo paese, dalle nostre parti i contributi se ci sono sono briciole rispetto al costo dell'impianto che dobbiamo sostenere (parlo di affitto, poi ci sono luce riscaldamento etc..)
Quota para per tutti (parafrasando il libanese ), rimborsi ridotti al minimo, nessuno che viene pagato per giocare da noi, giusto un minimo a chi allena. Ci si fa il mazzo tutti (chi piu' chi meno ma e' un altro discorso) ad organizzare e gestire tornei (ufficiali quando ce li assegnano, UISP o altri tipo Gran Prix o il recente a squadre un mesetto fa) per tirare su quello che manca a far quadrare i conti. senza non sopravviveremmo.
Sappiamo che facendo cosi' oltre ad una B1, e con fatica, non andremo mai perche' non pagheremo mai un giocatore, ma in questo modo siamo da oltre 40anni attivi e riusciamo a gestire un centro con 7/9 tavoli fissi.
In questo modo ci autososteniamo, e molto e' dovuto appunto a tempo regalato alla societa' da parte di alcuni di noi.
L'unico modo per poter sostenere attivita' di serie A e' trovare qualcuno dall'esterno che dia le risorse economiche per la gestione del pacchetto giocatori/allenatore/trasferte, con le cifre che girano non credo che l'autosostentamento che e' alla base della nostra gestione possa arrivare a tali cifre per chiunque. Quindi quando si va a dipendere da fattori esterni, e' chiaro che non se ne ha piu' il controllo, oggi ci sono, domani chissa'...

 

Sorro! Io per amatori intendo tutti i no profit.

Proverei a chiedere a Sim1 ma non ho il Pin2.

Certo, al mio paese. Ho scritto "spesso"...

Forse avrei dovuto meglio dire: "le palestre si pagano poi però spesso i comuni...".

Anzi, meglio ancora:
"Al mio paese...."

 

Grazie (non mi piace volare).Comunque Repubblica finita in aereporto.

 

Esatto, tutti siamo amatori. Tranne ZZ che e' amante.

spesso?
o a volte?
o in rari casi?

 

Confermo! Pago come il peggiore degli stranieri
Però ritengo che il servizio offerto è adeguato al prezzo : palestra disponibile sempre con tavoli montati, una condizione di cui tanti non tengono conto ( permette di allenarsi in qualsiasi ritaglio di tempo, io ho fatto lezioni anche alle 8 di mattina...).
Io credo che ogni società fa delle scelte in base alle proprie necessità , ed è giusto così. Per questo è difficile, e non è neanche corretto fare paragoni o dare giudizi.
Ci sono società che potrebbero fare tranquillamente campionati di A1 se le persone che ci stanno dietro avessero la volontà di farlo , come al contrario ci sono( o ci sono stati) personaggi che dalla sera alla mattina hanno vinto campionati ( e prima di cena hanno venduto anche i tavoli..) .
Ognuno con i propri soldi è libero di fare quello che vuole , ma è stato ampiamente dimostrato che il modo in cui hanno agito certe società ha portato solo conseguenze negative.
Bisogna ricominciare da zero , le società devono cercare di "fare "e non continuare a piangersi addosso. io fatico a credere che una squadra che aveva un budget di 100 mila euro adesso non ha più niente , secondo me con un po di impegno a 20/30 mila si puo arrivare , ma anche con solo 10 mila qualcosina si può fare. Forse aveva ragione qualche mio amico che diceva che una fetta di torta ( magari la più grossa? ) andava a qualcuno che nè giocava nè allenava , e che adesso, siccome la torta si è ridotta a un pasticcino ... Che si mangia ? E si butta via anche il pasticcino.
Naturalmente anche i giocatori devono capire che i tempi sono cambiati, ed aiutare le società a ricrescere. Io leggo / sento spesso di critiche alla federazione, alla situazione economica etc . Anche negli anni più ricchi credo che tolti i primi 25/30 giocatori pochi altri prendevano soldi ( oltre ai rimborsi ). Attualmente invece ci sono soldi ( meno di prima è chiaro ) per circa la metà , quindi una quindicina e poco piu di un rimborso per il resto. Questo significa che ci sarebbero da "sistemare" poco più di 10/15 giocatori al massimo , non 1000!
Probabilmente con un po di buona volontà da parte di tutti e due ( societa e atleti) una soluzione si troverebbe. Il problema secondo me è proprio questo, che giocatori e societa sono ormai in rotta ( società che chiamano prima categoria per offrire ingaggi che coprono solo le spese , per non parlare di impegni non onorati ! e giocatori che pensano ancora di poter giocare e basta alle cifre di prima senza cercare soluzioni altrrnative) .

 

Caro Sim1 sai benissimo che nel nostro mondo per arrivare al professionismo ci vorrebbe più professionalità. Finchè sarà il volontariato a comporre per il 99% la classe dirigente delle società ,nonostante la grandissima passione e sacrifici continui della maggior parte di essi, non si riuscirà a fare quel salto di qualità ,come pure nelle regole dei rapporti fra giocatori e società, che generino quel Professionismo obbiettivo possibile di tanti giovani che tanto si impegnano ad allenarsi. Poche regole certe ... non solo scappatoie.

 

Analisi cruda ma condivisibile anche se sfumerei il legame tra volontariato e professionalità perché per i dirigenti (non allenatori) i due termini possono benissimo non essere antitetici. Purtroppo non abbiamo un sistema di selezione qualitativa dei dirigenti per il governo della federazione e questo comporta che le scelte di fondo abbiano un orizzonte sempre limitato. Il sistema in vigore funziona anche senza "società strutturate con professionalità" che anzi sono sempre un pericolo per la mediocrità e quindi non c'è interesse a creare le condizioni per la loro esistenza. Società deboli uguale governo più facile. Società deboli uguale giocatori con meno opportunità. Società debili uguale meno sviluppo.

 

effettivamente quel "professionale" voleva esser un" professionistico " ma mi sarei ripetuto... Conosco e ho conosciuto e conoscerò ancora sicuramente tantissima gente che lavora in modo professionale da volontario....ma non è questo il punto. Non basta. Inoltre non sempre il Professionismo è sinonimo di professionalità (nel senso di capacità e competenza) ma sicuramente è un passo che porta e delle regole da cui non si scappa, uguali per tutti...