Sandonatese?

Ho dato un occhiata ai gironi e ho notato che manca in quello di A1 femminile addirittura la Sandonatese, qualcuno sa quali sono i motivi?

 

se sono magnati i sordi ma non essendo il presidente il caro presidentissimo son spariti!!! è la fine di tutti...o quasi

 

Caspita, infatti non li ho trovati nemmeno in A2, assurdo, purtroppo puntualmente ci tocca assistere a questi " mordi e fuggi" che di certo non fanno bene al tennistavolo.

 

se non sbaglio negli ultimi anni 3 squadre campione d'italia sono sparite dall'A1 (sia maschile che femminile) ma poi tutti all'assemblea a votare il presidentissimo e a Riva record di iscritti con tanto di incenso sugli organi di stampa democratici della FITET.

 

115 messaggio su "salta Napoli pongistica" e solo 4 sul collasso della Sandonatese?

tutto qui?
niente di più da raccontare?
che è successo? che fine fanno le giocatrici? allenatori?

suvvia...qualcuno ce ci racconti qualche dettaglio in più ci sarà...no? mi sembra un uscita fin troppo in sordina...

 

Guardando i calendari regionali si vede che il maschile si e' trasferito al Nerviano (continuando a giocare a San Donato).Dai dettagli delle classifiche si vede Ridolfi a Termeno, Stefanova a Norbello e la Negrisoli allo Zeus (se ricordo bene).Gli allenatori non lo so.

 

Stefanova e Negrisoli dovrebbero giocare in Sardegna. Zeus, Norbello

 

grazie.
Per "Allenatori" intendevo Negrisoli
Quindi mi sa che ricomincia a giocare con più frequenza magari, non solo ad allenare scendendo in campo ogni tanto come lo scorso anno.

Solo ora noto che ci son ben 3 squadre sarde in A1 F.

 

Negrisoli allenera' sicuramente una volta alla settimana in provincia di Milano mentre non so se continuerà al Bonacossa.

 

fin quando le società non saran in grado di "autofinanziarsi" con almeno 300 amatori e un centinaio di tesserati agonisti....

 

Utopia carissimo! L'auto finanziamento c'è e come ma è nero, nero come il carbone! Ci siamo capìti!??? Tasche piene e poi si chiude xche non penserete che qualcuno fa il magnate generoso per il tennistavolo...ma dai! Ragazze a casa senza stipendio e poi come riporta il sito Fitet due lacrime di coccodrillo per spiegare quanto accaduto.

 

Anche solo 100 tra amatori e giovani che pagano 200€ a stagione porterebbero un'entrata di 20.000€ , significa che due allenatori part time potrebbero essere tranquillamente presi ... Se la maggior parte delle società facesse così credo che le cose non andrebbero poi tanto male .
Il problema è che in italia si è sempre pensato e lavorato con soldi ( spesso tanti ,sempre parlando di tennistavolo) di sponsor , senza avere una base solida che potesse garantire almeno il minimo sindacale in periodi di magra.
Per minimo sindacale io intendo: almeno un allenatore o allenatore/giocatore ,un buon numero di ragazzini( una decina che lo fanno più seriamente, cioè che fanno tornei e campionati e che si allenano regolarmente, e una parte più grossa che lo fa anche solo per divertimento) più un buon numero di adulti / amatori .
Questa cosa è stata fatta ad esempio dal TT Torino , che finiti i tempi in cui poteva avere squadre forti in A1,A2e B1 contemporaneamente con stranieri , allenatori , sparring , giocatori forti italiani ha ridimensionato totalmente ma ha mantenuto un'ottima struttura a mio avviso: ha tenuto uno dei migliori allenatori italiani ( Zilong) e punta tutto sui ragazzi giovani .
Inoltre, data la scarsa considerazione che i possibili sponsor hanno del tennistavolo, credo sia più facile prendere qualche euro presentando progetti per i giovani che ipotetiche squadre di serie A.

 

La situazione del TTTorino la conosco bene. Nel momento di clou, era l'estate del 2007, arrivó la doccia fredda del forfait de La Piemontese Assicurazioni. Diversamente da altre Società, tipo Pieve p.es. che aveva perso lo sponsor SAI di Ligresti dovendo finire tra le braccia dei Circoli di Dell'Utri, il TTTorino poteva contare su buoni agganci istituzionali in Regione e i vari progetti nelle scuole (con più società satelliti che assommano i contributi) hanno portato "linfa alla pianta". Con la Giunta Cota qualcosa è stato ridimensionato anche se i rapporti coi funzionari sono rimasti ottimi.

Effettivamente molto arriva dall'attività amatoriale e dall'organizzazione di tornei regionali ai quali si aggiungono iniziative tipo i master n.c.
La disponibilità pressochè totale della palestra scolastica di via Tempia fa il resto.

 

Agli amatori tesseramento e iscrizioni varie li puoi far pagare. La palestre comunali spesso si pagano ma poi i Comuni stornano pareggiando con contributi alle ASD.
Certo che raggranellare 20.000 puliti da tutto ciò è parecchio dura, anche con 100 amatori.

 

Il costo allenatore è la vera spina nel fianco. Se vuoi un professionista devi fare il salto di qualità e di quantità che a volte diventa un salto nel buio.

Ad uno straniero che si accontenta di poco devi però dare vitto&alloggio.
Se trovi uno che fa da sé devi pagarlo di più.

Prestazioni a gettone tipo 50 euro l'ora le vedo improponibili.

Poi ci sono i part time, ma più spesso si tratta di allenatori a mezzo servizio con altre Società che non ti possono seguire i ragazzi in trasferta.

Oppure dopolavoristi e qui devi essere fortunato a trovare dilettanti bravi e preparati e non troppo esigenti.

 

Così come è pensata ora (meglio, come è stata pensata quarant'anni fa) la formula dei campionati non è più idonea per il movimento del tennistavolo, anzi è negativa. Le squadre quasi sempre distruggono i vivai perché assorbono tutte le risorse. Le sponsorizzazioni quasi mai rispondono ad una logica di mercato e sono di conseguenza opache ed instabili. Da decenni la federazione non investe sugli allenatori di base.
Se leggete La Repubblica di oggi (10/10/13) troverete un'intera pagina sul ping-pong, le sue enorme potenzialità e al successo che gode fuori dell'Italia. Appunto, fuori dell'Italia. Vogliamo almeno provarci?

 

Sempre detto che sei troppo avanti.....

 

Ma ... il link? io non trovo....