Salta Napoli ... Napoli pongistica .. !..e io (noi) PAGO.. !

Che mi volevi dì Alex?

 

Credo sia molto difficile che Torino (Vice Presidente Federale) e Molfetta (ex Vice Presidente Federale ed attuale Consigliere) possano rinunciare ad organizzare i Tornei. Come ebbi modo di dire in altra discussione, è paradossale che Scardigno, Vice Presidente nella gestione Sciannimanico2 ed assente dalle
riunioni di Consiglio per un paio di anni, è stato ricandidato e puntualmente rieletto. Ciò dovrebbe essere sufficiente a far
capire il "modus operandi" dell'attuale Consiglio. Oltretutto,
un'attenta valutazione "politica" avrebbe dovuto certamente
portare ad assegnare il torneo allo Stet proprio perchè espressione del dissenso (oltre che per evidenti meriti e capacità). Così si evita di essere palesemente "di parte" tanto da far storcere il muso anche a chi li ha votati. Per quanto possa contare il mio pensiero, credo che Ady abbia ragione in questo caso. Il mio consiglio è quello di non mollare perchè, comunque,
il movimento pongistico italiano ha bisogno del contributo,grande o piccolo che sia, di tutti noi.

 

E' incredibile come non si rendano conto dello scollamento, o se ne rendano conto benissimo ma non gliene può fregà de meno!

Uno di questi due, ci siamo capiti , l'ho sentito per telefono: " è un appuntamento ormai fisso.. lo facciamo da tante edizioni .. (neanche fosse la Milano-Sanremo, una "classica") ".

E credo che l'altro direbbe le stesse cose!

Ma non si rendono conto che va incoraggiato chi si propone con nuovo entusiasmo (conferenza stampa, publiche relazioni, coinvolgimento della Politica) invece di perpetuare una logica spartitoria tra le società egemoni!

Hanno dalla loro il mandato elettorale! Si sentono autorizzati dall'espressione del voto! Mi auguro almeno che escano dall'aula mentre i loro "sodali" votano le assegnazioni dei tornei o ratificano le decisioni della commissione gare individuali.

Il collegamento politico, non è stato diretto: nessuno è arrivato a dire che è stata una conseguenza diretta, una "rappresaglia2 per la paventata raccolta firme con la richiesta di dimissioni, da avanzare ai rappresentanti atleti in consiglio e ai membri della CFA, che Ady ed io avevamo in mente di sottoporre ai giocatori tutti.

Ma si dà il caso che:

1) sembra che il Consiglio Federale sapesse che la raccolta firme era pronta.

2) il consigliere Vernillo pare ne fosse venuto a conoscenza e pare avesse espresso ai colleghi consiglieri il suo rincrescimento.

3) Ady, dopo aver concluso il rapporto di collaborazione con la Fitet abbia ripreso a commentare, nel bene e nel male le vicende federali (forse pensavano che la collaborazione gli avesse tappato la bocca per sempre?) Ady è stato un collaboratore fidato e corretto finchè aveva in essere un contratto che lo legava a Fitet. Quando questo contratto non è stato più rinnovato tornava ad essere un uomo libero di esprimersi senza vincoli.

Se le premesse 1) e 2) fossero confermate (la terza è sotto gli occhi di tutti) sarebbe lecito pensare che le motivazioni politiche abbiano prevalso su quelle tecniche?

Io penso di sì.

 

quali premesse tecniche euge ? è na battuta ?? ...

oserei dire che i "big" tranne che a terni e termeno non giocheranno mai in una palestra a norma .. !!!!!

 

Le premesse 1) e 2) non sono tecniche.
Manco la 3)

il dubbio era, famo finta, se fossero prevalenti le motivazioni tecniche su quelle politiche o viceserva.

 

Se ci fosse ancora il torneo a Molfetta, come penso sarà... beh hai ragione a incazzarti.
Come ho già scritto in un'altra discussione, tornei con numeri troppo bassi (come quelli di Molfetta appunto) non vanno riproposti, in ogni caso. Con numeri che parlando di 6-7 gironi nel maschile top 600 lo scorso anno... parliamo di un torneo in cui, se la palestra fosse da pagare, sarebbero in perenne perdita (obiettivamente penso non la paghino, altrimenti con quei numeri non lo organizzerebbero più!). La scelta delle località non vanno fatte per far contenti i dirigenti che fanno domanda, ma per permettere agli atleti di andarci nel modo più comodo possibile.
Personalmente, un unificato in Campania me lo farei volentieri, così mi becco con il Nerd! e poi è una regione che mi piace tantissimo!

 

perche se c'e' quello di torino no? .... e gli altri ?? .. io la ho gia la lista dei tornei completa con il calendario .. non c'e' una sede una.. tolta terni .. che abbia un senso .. ci sono sedi che andavano multate e cancellate per le condizioni di gioco dimostrate .. alcune al contrario sono state premiate .. con un torneo in piu ..


mi correggo ... anche termeno è buona.. anche se come sede unica abbiamo gia riva del garda .. mi pare che i trentini qualche vantaggio lo abbiano gia... anche se indubbiamente è ben organizzato .. quindi ci andiamo con piacere a prescidere dalla distanza...

 

Ady, sono d'accordissimo con te.
Io ho fatto un esempio di un torneo che non ha senso di essere riproposto ogni anno. Sarà che io a Torino sono comodo (e quindi un po' di parte, lo ammetto! ) , ma ad esempio il nazionale top 2000 di Gennaio mi sembrava più che ben organizzato, e la struttura, il Palacupole, era ok. Poi, ti dico, non ho sicuramente girato tanto come te, la mia opinione si limita a quel che vedo.
Sulle sanzioni alle società inadempienti, sono d'accordo: il fatto è che adesso credo non siano previste, andrebbero inserite nel regolamento.
Ma la base è: la commissione impianti: esiste???? da regolamento si, in pratica non esiste nemmeno il modulo che il regolamento stesso prevede per l'omologazione di una struttura. Lo chiesi 3-4 anni fa al cambio della palestra, nessuno mi seppe rispondere, mi dissero "sarà omologato alla prima partita di campionato". Ma se da regolamento esiste una commissione, da chi è composta? e il modulo???possibile che nessuno mi sapesse rispondere?
Rinfreschiamoci un po' con l'estratto dal regolamento impianti:

CAPO VI – OMOLOGAZIONE DEGLI IMPIANTI PER IL TENNISTAVOLO
Articolo 29 – Procedure per l’Omologazione degli impianti per il tennistavolo
1 - Tutti gli Impianti, per poter essere utilizzati per l’attività sia agonistica che di esercizio, devono essere
omologati dalla Commissione Impianti ed Attrezzature della FITeT per le attività sia individuali che a
squadre che si svolgono in fase nazionale, o dal corrispondente organismo regionale, per le attività sia
individuali che a squadre che si svolgono in fase regionale o inferiore.
2 - Le richieste di omologazione degli impianti devono essere formulate sugli appositi moduli, in triplice
copia.
3 - Ai Moduli essere allegati:
d) il Certificato di Agibilità rilasciato dalla Commissione Provinciale/Comunale di Vigilanza sui locali di
pubblico spettacolo ai sensi del D.M. 18.03.1996 “Norme per la costruzione e l’esercizio degli
impianti sportivi” e ss.mm.ii., in caso di presenza di pubblico superiore a 100 unità, compresi atleti
tecnici ed addetti (o dichiarato nelle forme di Legge da parte del Richiedente),:
e) una planimetria di tutto l’impianto, dalla quale risulti:
a) la destinazione e le dimensioni delle varie aree (di gioco, per il pubblico, per la Direzione di Gara, per
i servizi, ecc.);
b) il transennamento dell'area di gioco, la disposizione delle stesse e dell'attrezzatura e le dimensioni di
ciascuna area di gioco delimitato dalle transenne;
c) le dimensioni degli spazi di disimpegno attorno alle aree di gioco.
4 - La Commissione Omologazione Impianti e attrezzature attiva la procedura di omologazione Impianti
attraverso un sopralluogo che potrà avvenire sia prima dell’utilizzo, per quanto attiene gli impianti per
l’attività individuale, sia durante l’utilizzo, per quanto attiene gli impianti per l’attività a squadre. Il
sopralluogo verrà effettuato da un Tecnico incaricato della Commissione stessa.
5 - Il Tecnico redigerà il Verbale di Visita di Omologazione Campo, in contraddittorio con il richiedente, La
Commissione, controllata l’idoneità dell’impianto, emetterà il Certificato di Omologazione.
6 - L'Organo Omologante trasmette una copia del verbale di omologazione al soggetto richiedente
l'omologazione, una copia al Comitato Regionale nel cui territorio è situato l'impianto e deposita l'originale
presso il Settore Agonistico che ne cura la raccolta.

Come si vede, gli impianti usati per l'attività individuale devono essere omologati prima. Mi piacerebbe sapere quante palestre/palazzetti hanno seguito questa prassi negli anni scorsi.. e quanti di quelli abitualmente utilizzati per attività individuale hanno il verbale di omologazione!

Da questo deduco che, in teoria, gli impianti andrebbero omologati prima di sceglierli per l'attività individuale.

 

Il palazzetto Le Cupole, data la forma circolare, non permette una sistemazione totalmente ortogonale dei tavoli. Alcuni di questi si trovano in posizione infelice, considerata l'area di gioco di un torneo assoluto. Imho.

 

Che aggiungere? Nulla, tanto è condivisibile lo spirito che racchiude questo concetto. Adygoro è amareggiato, comprensibilmente. E' sperabile che il tempo renda "lucida" la sua passione perché il cambiamento nel nostro ambiente passerà se sapremo coniugare la passione "razionale" ad una sana utopia. Adesso si stanno buttando via altri quattro anni insistendo su un progetto organizzativo che da trent'anni fa della FITeT una piccola federazione. Immaginate che questo forum moltiplicasse per cinque i lettori, che le ottime idee che emergono potessero essere conosciute da tutti i dirigenti, che nei tornei si iniziasse a fischiare sonoramente (e quindi bisogna iscriversi...), prima o poi si creerà quel consenso diffuso che può tradursi in cambiamento.

 

Ciao a tutti,
io sono convinto della scarsissima professionalità che regna nel rione "Timonieri" della federazione, anch io e la mia ex società ne abbiamo subite... alla fine Ci hanno stufato e abbiamo mollato tutto.
Ora molto meglio , credetemi.
Vedete , ci sono , o meglio dovrebbero esserci dei requisiti minimi per essere eletti a cariche considerevoli , ad esempio se vuoi fare il carabiniere corazziere devi essere alto almeno 190 cm altrimenti niente... non lo puoi fare...
qua invece c è chi fa fatica sia a capire che a parlare il nostro linguaggio ed ecco ciò che succede al tennistavolo...
mah...

 

Quand'ero bambino giocavamo a "nascondino". Chi poteva si liberava da solo, l'ultimo poteva liberare tutti.
Le possibilità ancora oggi sono: liberarsi da soli, aspettare che l'ultimo liberi tutti, oppure dopo che si è stati a contare troppe volte perché si liberavano tutti, convincersi che è meglio smettere di giocare.

 

vergogna!
Foto del diario | Facebook

 

Basta così! Dimissioni!!

Sarebbe stato il ventennale di un Memorial (torneo dedicato ad una persona scomparsa, un giovane ,se non sbaglio).

Lo scollamento col mondo reale è completo!

A casa!

 

Si, una brutta storia.

 

Scusate se entro nella discussione (sono da troppo poco tempo nel tt e con scarsi risultati pure per potermi permettere di avere voce in capitolo) ma vorrei raccontarvi un episodio avvenuto con una federazione di uno sport (anche se mi pesa chiamarlo così) molto distante dal tennistavolo.
Per anni nel kendo (la scherma giapponese) le cose hanno funzionato nella stessa maniera di come avviene attualmente nel tt.
Gestione, posso scrivere clientelare?, favoritismi a società e selezioni di atleti "amici" per mondiali e europei (il kendo non è ancora sport olimpico e spero mai lo sarà), e via dicendo.
A un certo punto la base (nel kendo comunque i numeri sono molto, ma molto inferiori a quelli del tt) si stancò e alla FIK (Federazione Italiana Kendo) si aggiunse la CIK (Confederazione Italiana Kendo). Vi furono diversi anni abbastanza complicati, gli atleti della prima potevano partecipare alle gare ufficiali, nazionali e internazionali, e i secondi no, gli atleti della prima potevano sostenere gli esami per passare di grado e i secondi no, ma i numeri delle due federazioni erano così diversi che alla fine la IKF (International Kendo Federation) e la EKF (European Kendo Federation) non poterono far altro che riconoscere la seconda come reale rappresentativa del kendo italiano e quelli che una volta erano i "detentori del potere" si trovarono all'improvviso spogliati di tutto, trascorsero un paio d'anni d'isolamento, ma alla fine confluirono tutti nella CIK (e lì ci fu una buona dose di buonsenso da parte di tutti, per fortuna!) che divenne l'unica federazione nazionale.
Nel tt, non sarebbe possibile contarsi? vedere se un esempio del genere è replicabile o meno? certo, si parla di diversi anni difficili (tre? quattro?) ma se i numeri fossero notevoli ci si potrebbe anche fare un pensierino.
Mi ripeto, non me ne intendo di politica federale e non so quanto economicamente percorribile sia la via di una federazione parallela nell'ambito del tt, ma durante quegli anni di "doppio regno", i vari dojo dissidenti si sostentarono da soli, e riuscirono a prevalere alla fine.
Volevo solo riportarvi un esempio recente di lotte intestine in una Federazione sportiva per mostrarvi che se i numeri ci sono, e la volontà tutta (di dirigenti e atleti) pure, talvolta la via più dura da percorrere è quella che dà maggiori risultati.
Torno a leggervi in silenzio (e perdonatemi le troppe sigle).

Ciao.

 

Colpi di coda... ma non sappiamo se saranno gli ultimi.

 

Allora, per casta: il palazzetto "Le Cupole" ... anche per la sua forma non ha le misure .. a chi organizza li l'ho anche detto .. dice che non è cosi .. ma io ci sono stato a ottobre, e ti garantisco che diverse cose scritte nel regolamento impianti e tornei li non vengono rispettate. Ma non è un fatto prioritario .. nel senso che ci sarei tornato uguale cosi come a Cortemaggiore, stesso problema, ma meno grave .. Chiavari, peggio, vi ricordate la foto con ringhiera che delimitava area di gioco? Monterotondo addirittura raddoppia, e gli arbitri non facevano giocare in mezzo palazzetto !!!
Mi dice un esperto che Busseto non ha le misure secondo lui, ed è piccolo ...

Ma fa niente ... giochiamo ... anche se io resto dell'idea che certi posti sarebbe meglio o evitarli o averceli un anno si 2 no ... anche perche bisogna poter fare, SE è QUESTO L'INTENTO, PROMOZIONE tanto in citta grandi quanto nei piccoli paesi.

La cosa clamorosa, è che noi dopo che abbiamo "subito" la scorsa annata, una pessima data, in un signor impianto, e fatto promozione alla grande, avevamo il DIRITTO di rivederci proposto il torneo .. almeno per 2 anni .. poi magari stiamo fermi un turno .. !!!! e loro avevano il DOVERE di passare sopra qualsiasi considerazione sul sottoscritto, i dirigenti del mugnano pagano l'essersi affidati a me, e farci giocare la ...

Se fossi io tra quelli che decidono, la prima domanda che farei ad esempio a chi vuole fare Busseto è : perche vuoi farlo? che ASD hai, che profilo si ASD sei, mandami na foto, poi... fatte una serie di considerazioni... certamente non darei lo stesso torneo a BUSSETO e CORTEMAGGIORE .. 10 km di distanza .. altrimenti gli direi, senti .. se hai 10 bambini che vogliono vedere.. la federazione ti rimborsa la benzina e portali li. E comunque, un consigliere o un membro della commissione tornei, dovrebbe andare prima sul posto a vedere.

Ma cosa dire, mi risulta che nemmeno 1 dico 1 dei ns. dirigenti erano a Ostrava con la ns. nazionale.... magari anche per vedere l'impianto .. perche dalle foto che ho visto .. se noi pensiamo di fare gli Europei li a Riva .. meglio che ci andiamo a nascondere. Io spero .. li faranno in un altro padiglione ...

 

Carissimo, hai detto bene: il kendo non è sport olimpico. Qui sta l'inghippo. Il Problema non sarebbero tanto le Federazioni Internazionali quanto il CIO e la sua emanazione nazionale, il Coni, che è quello che fa da intermediario con lo Stato per i dané, il money, il grano... la vil pecunia.