Russia e Ucraina ai Campionati europei di ping pong?

Nel Donbass , Bacino del Don, la vedono certamente in maniera diversa da come la vedono gli ucraini. Ma era Ucraina anche quella, di lingua diversa, nazionalità diversa.. ma pur sempre Ucraina.

Se ai tempi di Bossi la Padania avesse cominciato una secessione armata, crediamo che l'Esercito Italiano non sarebbe intervenuto?

Anche la Serbia interveniva perché Belgrado si considerava ancora la capitale della Yugoslavia, anche se questa, di fatto non esisteva più.

 

Si, infatti non volevo provocare, ma far notare che per qualche ucraino la guerra non è iniziata solo da pochi giorni. Non ho dato peso al fatto che si potesse fraintendere la parte finale della frase della mia amica. Comunque per me la Russia non è Putin e rimango scettico su delle scelte che colpiscono degli atleti che vivono questa situazione con impotenza, quando si potrebbero lanciare grazie allo sport ben altri messaggi.

 

Tutto chiarito, no problems. Tornando quindi allo sport, il problema è quello di scegliere i messaggi giusti, in rapporto al problema. L'esclusione degli atleti russi non è un gesto violento, ma un segnale per dire che è stato superato un limite che dovrebbe essere invalicabile.

La decisione del CIO non è una punizione ai singoli atleti, molti dei quali sono probabilmente pacifisti (uno su tutti il tennista Medved), ma un gesto simbolico analogo alle sanzioni economiche, che penalizzano anche la popolazione pacifica, ma danno un segnale forte, proporzionale alla gravità della scelta russa.

Tra l'altro con l'esclusione si evitano anche gesti come quelli del fanatico ginnasta russo che si è presentato sul podio con la Z...