1. Benvenuto/a sul forum di Tennis-Tavolo.com! Iscriviti è GRATUITO!
    Iscrivendoti con il pulsante qui a destra potrai partecipare attivamente nelle discussioni, pubblicare video e foto, accedere al mercatino e conoscere tanti amici che condividono la tua passione per il TennisTavolo. Cosa aspetti? L'iscrizione è gratuita! Sei già registrato/a e non ricordi la password? Clicca QUI.
  2. Clicca QUI per risparmiate sugli acquisti con le offerte di Amazon.it

Rivoluzionare l'attività si può!

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da senigallia, 1 Set 2014.

Status Discussione:
ATTENZIONE! - L'ultima risposta a questa discussione ha più di 365 giorni!
Valuta se potrebbe aver senso aprire una nuova discussione sull'argomento o se il tuo intervento possa essere utile ad essa.
  1. cucciolo

    cucciolo Utente Noto

    l'argomento è interessante,ma sono tanti anni che si cerca la soluzione facendo e disfando l'attività ed accade che spesso si cambia secondo gli interessi di chi è proposto al compito.Bisogna cercare di far convivere sia l'attività individuale che quella a squadre perchè è impensabile limitare quest'ultima che regge l'attività di quasi tutte le Società per i motivi più detti.Quindi si deve cercare la giusta alternanza dell'attività anche se sono state percorse quasi tutte le strade senza accontentare tutti i partecipanti però penso che anche qui ci sia la maggioranza silenziosa che spesso condivide le scelte.
    Nei campionati a squadre si potrebbe abolire la serie A2 facendo due gironi della serie A (almeno 8 squadre a girone)senza la suddivisione geografica ma secondo il sistema delle teste di serie con i punti dei primi 4 giocatori iscritti (minimo di partecipanti)per fare la serie A e con il sistema della spiraleLogicamente per il titolo dopo play-off e out.Le altre serie B1,B2 a livello nazionale il resto C1,C2,C3,C4 e C5 a livello regionale.Per l'attività individuale i Campionati Italiani tutti a qualificazione (eccetto i primi 8 di ogni singola categoria che partecipano di diritto) e per quanto riguarda i tornei,che rimane la cosa più difficile per accontentare tutti secondo me bisogna cercare la soluzione meno peggio vedendo anche la storia precedente.Sicuramente per categoria non più di due categorie in un singolo tornei per evitare quello che è successo la scorsa stagione con finali alle 01.30 di notte inoltre,cosa incomprensibile non ci sarà più in alcuni tornei la direzione gare da parte degli arbitri ma verrà fatta da alcune persone messe a disposizione del G.A. dagli organizzatori, cosa succederà ?
     
    A beozio, mamozio e eta beta piace questo messaggio.
  2. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Quoto Cucciolo.
     
    A beozio e mamozio piace questo messaggio.
  3. Don Diego

    Don Diego Bannato

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Dato che finalmente un minimo di discussione sui punti del programma propostoci è stato avviato mi limiterò a rimanere in tema ignorando (almeno per adesso ) le provocazioni di chi non ha argomenti da proporre (anche se la tastiera mi prude... :shifty:)

    Lo spero vivamente, dopo quanto letto.

    Ho apprezzato molto le reazioni contenute e civili alla mia "feroce " ironia sul programma esposto e alle numerose critiche, tuttavia mi lascia sempre perplesso il modo scelto per proporsi (come se 7 saggi si fossero riuniti a discutere per il popolo e il suo bene ) e abbastanza contrariato quella che sembra una vera e propria presa in giro:

    Queste cose le avete scritte voi.
    Negare i propri scritti mi ricorda tanto qualcuno...:grev:

    Ok ci torneremo in un secondo momento.

    I tornei nazionali in genere vengono organizzati striplati, quindi ogni macroregione ha il suo e l' obiezione sollevata non è pertinente.
    Al momento mi sembra troppo poco il discusso rispetto al contestato.
    Aspetto fiducioso...

    La Juve perde dal Galatasaray, altro che battere il Bayern Monaco...:D

    Infatti proprio per questo avevo ben precisato:

    essendo sicuro che non tutti avessero parte attiva nella vicenda.
    Caro Chicco, e se non le capisci tu queste cose, figurati se posso capirle io: le avete scritte voi...
    Io mi sono limitato a riportare pari pari i vostri punti del programma modificando solo le parti che non mi convincevano; nel punto 1) a te completamente incomprensibile ho solo ribaltato il concetto di limitare l' attività.

    Quindi è dimostrata la mia tesi che alcuni di voi sono stati consultati solo per un argomento specifico.

    Mi sembrava chiaro che si considerasse il caso di società con attività sia maschile che femminile.
    Nel caso una società non avesse attività femminile ma disponesse di atlete è ovvio che anzichè farle stare ferme o spedirle altrove gli sia concesso di farle giocare coi maschietti.
    Forse non ho espresso a dovere il concetto.

    In merito alla diffusione del tennis tavolo porto un contributo testato.

    Proprio in questi giorni sto distribuendo per conto di un mio cliente, un centro sociale, i loro opuscoli riguardanti i corsi da loro organizzati, e tra questi c' è anche il tennis tavolo (che curerò io personalmente ), che è stato introdotto proprio quest' anno.
    Abbiamo distribuito nel quartiere appena un quarto degli opuscoli (10.000 ) e già in sede sono arrivate parecchie richieste di informazioni.
    In precedenza, alcuni anni fa per conto dell' amico Maida (MAIOR Castelmaggiore ) ho distribuito analoghi opuscoli che invitavano ad iscriversi al tennis tavolo.
    Ebbene, nonostante l' operazione sia stata svolta anche l' anno successivo personalmente da addetti MAIOR, non ha dato i frutti sperati.
    La MAIOR, una delle società più attive e innovative del movimento, ha reperito col tempo tesserati tramite altri canali.

    Queste due situazioni messe in correlazione potrebbero suggerire che se si pubblicizza il tennis tavolo si ottiene poca presa nella massa perchè forse poco conosciuto mentre se ci si appoggia ad una struttura che è solita organizzare corsi già conosciuta nel quartiere si determina un interesse aggiunto.
    Quindi i presidenti volenterosi che volessero andare a caccia di nuove leve potrebbero appoggiarsi ad una struttura già esistente della loro zona per far conoscere la loro realtà.

    Non mi si chieda il perchè di tale diversità di recepimento, il mondo pubblicitario è già strano e complicato di suo, a maggior ragione in tempi di crisi.

    Pubblicherò altrove i risultati definitivi (se ci saranno ) di questa esperienza perchè farlo qui non avrebbe troppo senso: qui la sola presenza di ZORRO scatena l' "entusiasmo " dei soliti 5, 6, al massimo SETTE "fans " (una volta usavo termini più affettuosi ) che non avendo le minime competenze per partecipare ad una simile discussione e scassati dalla noia non trovano di meglio da fare che aprire un topic in "suo onore " e dare il meglio di se stessi.

    Ed è per questa gente che voi vorreste fare una RIVOLUZIONE? :mumble: Lasciate perdere...:muro:

    Saluti
    Don Diego
     
    A MarcoSPQR e rico60 piace questo messaggio.
  4. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Sono otto date per tornei, non otto tornei. Il modo in cui è espresso il pensiero non lo riflette.

    Nessuna negazione di quanto scritto…
    Innanzitutto però è sbagliata la coniugazione del verbo “scrivere”. In secondo luogo i punti (3)(4) e (5) lascerebbero le gare di ora, il punto (6) aumenterebbe l’offerta individuale in modo notevole sia territoriale che nazionale. Due mesi, infine, è il tempo indicato al punto (10) ma con una formulazione che non lascia dubbi a che cosa si riferisca: “Campionato a squadre con giornate consecutive concentrato in due mesi”.
    Abbiamo opinioni divergenti su aspetti importanti tanto da poterci concentrare maggiormente sulla sostanza anziché sulle schermaglie, nuotando dove l'acqua è più alta. Che ne dici?

    L'assegnazione del titolo di Campione d'Italia di categoria ha un suo fascino innegabile e può far piacere coltivare un sogno, come è stato fatto serenamente osservare. Discorso comprensibilissimo. La proposta di abolizione va verso però una razionalizzazione che punta ad una maggiore qualificazione del concetto di "Campione d'Italia".
    "L' unica vera differenza che il ping pong può vantare nei confronti degli altri sport è proprio il fatto che incorona un atleta per categoria e noi vorremmo privarcene?" scrive Don Diego. Non ero a conoscenza di questa realtà che conferma l'anomalia tutta del nostro ambiente. Se federazioni numericamente con più tesserati della FITeT (quindi suscettibili di maggiore pressione da parte dei propri aderenti) non hanno acconsentito ad avere il Campione d'Italia di 4° dan o di cintura marrone, ad esempio, e non si sono ispirate alla FITeT (che dire poi del tennis di cui abbiamo perfino fatto parte quando eravamo GITeT?) forse sarebbe il caso di avere meno certezze sulla bontà di quanto accade da noi.
    Tra l'altro, con le classifiche personalizzate che sono in vigore oggi, i C.I. di categoria sono diventati Campionati Italiani tra il numero X ed il numero Y. Se non ci sono i C.I. di categoria può sempre esistere però una manifestazione nazionale "equivalente" per mantenere quello spirito competitivo tra pari che piace tanto (4). Fase che dovrebbe rimanere ad iscrizione diretta fin quando i numeri sono compatibili con le opportunità organizzative.
    I C.I. quindi rimarrebbero per l'Assoluto (il più bravo di tutti) e per età con le modalità di accesso indicate al punto (3). E qui faccio ammenda per i Veterani che non sono stati messi sullo stesso dei giovani quando invece avrebbero dovuto esserlo per rispettare il principio.

    Nel momento in cui l'aiutino è influenzato dal costo (direttamente proporzionale al soggiorno e trasporto) a me pare che l'obiezione sia pertinente perché indicata come perplessità operativa.
     
    A beozio e mamozio piace questo messaggio.
  5. paolodesk

    paolodesk Nuovo Utente

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    :muro:mi stavo allenado in segreto per vincere i settima categoria!
     
    A mendmax piace questo elemento.
  6. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Arrivo al nocciolo della proposta che ha suscitato reazioni molto intense: campionati a squadre. Inizio con l’analisi dei difetti dell’attuale formula per dare un quadro di riferimento alla proposta stessa, lasciando che qualche volenteroso illustri invece gli aspetti positivi.

    Il campionato a otto squadre non è nato da poco ma nel tempo ha cambiato pelle e ruolo, come ovvio che sia. All’inizio rappresentava l’espressione del lavoro del club, la squadra era dei migliori (=adulti) ed il posto in squadra lo si conquistava. Le giornate di campionato erano decisamente più numerose dei tornei. La seconda squadra poteva essere solo regionale (non so se all’inizio inizio fosse neanche possibile) ed in caso di promozione era obbligatorio costituire un secondo club. Tre gironi nord/centro/sud, solo serie A/B/C (senza duplicazioni) e qualche spareggio (oggi li chiameremmo play-off).

    Con la rivoluzione tecnica degli anni 60 la squadra ha iniziato a rappresentare la forza economica e non esclusivamente tecnica del club con lo spostamento dei giocatori per le partite di campionato. A volte solo la forza economica. La serie A è diventata a girone unico.

    Negli anni ’80 le serie si sono duplicate. I giovani che avevano soppiantato gli adulti erano diventati essi stessi adulti e volevano continuare a giocare. E’ caduto l’obbligo dello sdoppiamento del club. In tutto l’arco di questo tempo società e tesserati non hanno avuto le moltiplicazioni di altri sport rimanendo dello stesso ordine di grandezza.

    Fare una squadra vuol dire impegnare i giocatori per 14 giornate. Un impegno o una indisposizione costringono ad avere una riserva. Dal momento che tutti vogliono giocare le squadre sono molte e le riserve, quando esistono, sono destinate a giocare poco. Le squadre quindi sono costituite da 3/4 giocatori, massimo cinque. In diversi casi la squadra coincide con la società, senza attività giovanile. Giocatori che scendono in campo poche giornate e per gli incontri decisivi (=riduzione di costi) alterando di fatto il regolare svolgimento del torneo, necessità di mobilità dei giocatori per garantire l’organico, depauperamento delle società che “tirano su” un bravo giocatore, impossibilità per bravi e solitari giocatori di rimanere in un club se non esistono pari grado con cui fare il campionato, difficoltà per un giovane emergente di passare da una squadra ad un’altra per il buco che lascia e lo spazio che prende ad un altro. A questo porta inevitabilmente bloccare il calendario per ben 14 giornate.

    La lunghezza del campionato si porta dietro anche la necessità di spezzettarlo intervallandolo con l’attività individuale. Uno sportivo che volesse seguire il tennistavolo non può che soffrire nel seguire un campionato step and go. E’ anche vero che stiamo parlando di una figura che non c’è ma forse è anche vero che è più difficile averlo in queste condizioni.

    La serie A è, in tutti gli sport, trainante per l’immagine e la pubblicità non solo per le squadre impegnate ma per tutte. Dovrebbe essere la meta ambita dai club che dovrebbero sgomitare per esserci. Da anni non si riesce a completare tutti i gironi ad 8. In questa stagione, su 7 gironi uno solo è completo, uno è con 7 club, ben 5 sono addirittura con 6. O la federazione ritiene che otto non sia più il numero magico oppure le società pensano che il massimo campionato sia costoso e non valga la candela (come spiegare alcuni gironi addirittura a concentramento?). Ecco, il costo. Considerando il costo della trasferta per un incontro di campionato e l’equivalente costo per attività individuale territoriale di pari grado, un set giocato a squadre costa molto di più di un set giocato in individuale, confronto che si divarica ancor di più nel caso di un giocatore bravo e che diventerebbe astronomico se ai tornei si applicasse la formula “svizzera” come è stato suggerito più volte ed anche in questa discussione.

    Il tennistavolo è uno sport individuale che può essere giocato anche a squadre. A dire il vero, per la formula attuale non si tratta di una squadra in senso stretto, sia perché il terzo giocatore può essere del tutto ininfluente per il risultato finale, sia perché la prestazione perdente è come se non esistesse nel computo della vittoria (al contrario di quanto avviene nella scherma che è uno sport individuale che si gioca anche a squadre). Infine, ed è un aspetto significativo, al fine delle classifiche non conta il risultato della squadra ma solo quello del singolo scontro. Singolo, appunto.

    Per diminuire i difetti dell’attuale formula occorrerebbe quindi diminuire le giornate in modo che il periodo di gioco (limitato a due mesi) possa essere sopportato anche per i non partecipanti. Per farlo non si può che agire sul numero di squadre per girone. Gironi piccoli permetterebbero di diminuire i costi sia per il minor numero di giornate sia per l’area geografica coperta. Non seguirebbe necessariamente il dimezzamento dei partecipanti perché il numero dei gironi può essere aumentato ricorrendo a play-off per passare alla serie superiore. Quale serie? A/B/C? A1/A2, B1/B2, C1/C2? Oppure A1, A2, A3, A4, A5, A6 così tutti giocano in serie A? Certo, impiegare da 6 ad otto anni per arrivare a giocarsi il titolo è un bel periodo!

    PS: Mi hanno detto che in Cina il campionato a squadre si gioca solo d'estate. Qualcuno ha informazioni?
     
    A beozio e mamozio piace questo messaggio.
  7. gspix

    gspix Utente Noto

    Squadra:
    A.S.D. ASTRA
    Io mi chiedo, ma se proprio deve essere una rivoluzione non sarebbe meglio ripensare tutta l'attività di sana pianta, provare a fare un cambiamento radicale che vada oltre ai piccoli aggiustamenti che possono essere: una squadra in più... un girone in meno... una giornata libera qua ed un'altra libera la. In qualche modo questi aggiustamenti sono stati provati, non hanno dato il giusto risultato? troviamo il coraggio per fare un cambiamento radicale .... male che vada... ci abbiamo provato.
     
    A rico60 piace questo elemento.
  8. rico60

    rico60 gaula

    Nome e Cognome:
    federico bacci
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Fiumi di parole ... ma non mollate.

    Continuo/nuiamo a seguirvi con stima, affetto , attenzione ed interesse.

    Sono certo che anche gli dei apprezzeranno l'impegno.

    La federazione? Il gran capo?

    Non l'hanno fatto negli ultimi lustri ma chissá che adesso .......

    Che dite, dormiranno la notte? Io dico di si.

    Scusate il mio sarcasmo, apprezzo realmente i vostri sforzi ... ma NON È QUI CHE VI DOVETE FAR SENTIRE, NON SONO QUI NE QUESTI I VOSTRI INTERLOCUTORI, LI TROVERETE ... IN GIRO ... E ALLORA NON CAGATELI. MAGARI SORRIDETEGLI ... e dandogli una pacchetta sulla spalla didegli: ... e dimettersi?

    Diversamente continuate a fare , come sempre si è fatto, fiumi di parole ... e teneteveli fino alla morte di questo sport ... che giá è in coma profondo o comunque tanto bene non sta.

    Notte

    forza bobo, forza Niagol, forza Paolo, leo, Damiano, Alessandro e tutti gli altri che non dimentico.
    Meritate di meglio ... e non solo voi.
     
  9. mendmax

    mendmax Utente congruo ed appropriato

    Nome e Cognome:
    massimo mendeni
    Chi sono gli interlocutori ai quali proporre le novità?
    Per rispondere a questo interrogativo ho fatto una breve ricerca che ha però dato interessanti risultati.
    Innanzitutto ho trovato che la situazione della struttura organizzativa federale si è naturalmente evoluta nel tempo ma prima del 1960 c’era un solo Commissario del CONI con alcuni collaboratori che sceglieva lui stesso esercitando così un controllo unico (che poi è la principale critica che si fa all’attuale presidenza).
    Dopo il 1960, l’aumento esponenziale dell’attività pongistica obbliga la struttura federale ad evolversi e nascono così le prime Commissioni che si occupano di specifici settori, viene organizzato il settore arbitrale, si crea il Commissario Regionale … insomma si comincia a delineare un organizzazione federale di tipo “professionale”.
    Nel 1970 un grosso impulso evolutivo lo dà il riconoscimento del CONI e l’inserimento del Tennistavolo nel programma Olimpico. La struttura federale cresce ancora di dimensione e la Fitet comincia a gestire l’aumentata attività internazionale.
    Questo periodo d’oro vede il potenziamento delle varie commissioni e se ne aggiungono di nuove (progettazione e realizzazione impianti, arrivano giocatori e tecnici stranieri, si organizzano servizi di carattere medico, si organizzano iniziative di comunicazione e propaganda, aumentano i raduni, corsi per tecnici e arbitri, nascono le prime strutture decentrate come Fiuggi).
    In questo periodo l’organigramma della struttura federale è formato da; un Presidente, Consiglio Federale, Revisore Conti, Giunta Federale e varie Commissioni (inizialmente 5 commissioni: Attività giovanile e femminile, Tecnica, Gare, Giudicante, Statuto).
    Nel 1975 la commissioni divengono 6 con la comm. Propaganda ed Attività ricreativa e nel 1981 sono 14, nel 1990 arrivano a 21 con più di 100 componenti.
    Nel 1992 si raggruppano le Commissioni in 5 aree funzionali con ognuna un responsabile.
    Da ora fino ai nostri giorni le cose non cambiano di molto e le aree funzionali sono: Tecnica, Agonistica, Promozione, Propaganda,Procedure.
    E’ da notare che il consiglio Federale ha comunque potere superiore rispetto all’operato e composizione di ciascuna commissione.
    Ora i nostri referenti sono stati individuati, non rimane che trovare la via più veloce o il modo più intelligente ai quali far giungere ogni proposta.
    P.S. - A me personalmente sembra che l’esigenza primaria sia una radicale riorganizzazione della struttura federale che di fatto va modernizzata e snellita così come la congiuntura economica impone …. Ma questa è un’altra storia!
     
    A beozio e mamozio piace questo messaggio.
  10. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Agli attuali referenti delle proposte della base non interessa nulla. Al forum invece partecipano alcuni tra quelli che potrebbero essere i futuri referenti. È a loro che dobbiamo parlare e insieme a loro ragionare sull'attività del prossimo quadriennio. Sempre che si riesca a togliere la sedia da sotto al sedere di chi ci sta seduto da 10 anni senza aver portato a termine l'ambizioso programma di moltiplicare i tesserati, declamato 10 anni orsono.
     
    A beozio, mamozio, senigallia e 1 altro utente piace questo messaggio.
  11. MATADOR

    MATADOR Utente Noto

    Nome e Cognome:
    DARIO CIOFFI
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD TT MEDITERRANEO BUSETO-TP
    :teach:
    Una società italiana e una giapponese decisero di sfidarsi annualmente in una gara di canoa, con equipaggio di otto uomini.

    Le due squadre si allenarono duramente e quando arrivò il giorno della gara erano entrambe al top della forma.

    I giapponesi però vinsero con un vantaggio di un chilometro.

    Dopo la sconfitta il morale della squadra italiana era a terra.
    Il Top management mise allora subito in piedi un “gruppo di progetto”, per investigare le ragioni della sconfitta, in vista della gara dell’anno dopo.

    Il gruppo di progetto, dopo molte e reiterate analisi, scoprì che i giapponesi disponevano di sette uomini ai remi, e di un capovoga al comando, mentre la squadra italiana si schierava con un uomo ai remi e sette capovoga.

    In una tale situazione di crisi, il management dette una indiscutibile prova di capacità gestionale: ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della barca italiana.

    Dopo molti mesi di lavoro, gli esperti presentarono infine le loro conclusioni:
    “nella squadra italiana c’erano troppe persone a comandare e troppo poche a remare”.

    Con il continuo supporto degli esperti di consulenza, pagati profumatamente, fu deciso di modificare completamente la struttura della squadra:
    ora ci sarebbero stati solo quattro comandanti, due supervisori al comando, un responsabile dei supervisori e un uomo ai remi.

    Furono inoltre introdotti una serie di punti per aumentare le motivazioni del rematore, dicendogli:
    “dobbiamo ampliare il tuo ambito lavorativo, riconoscendoti più responsabilità, in un’ottica di maggior coinvolgimento nelle scelte strategiche della squadra”.

    I giapponesi vinsero la seconda sfida con due chilometri di vantaggio.

    Le reazioni del Top management italiano non si fecero attendere:
    il rematore fu subito licenziato per gli scarsi risultati ottenuti sul lavoro.

    Venne comunque riconosciuto un ricco bonus ai gruppi di comando e di supervisione come premio per il grande impegno dimostrato dalla squadra.

    Una nuova società di consulenza fu quindi chiamata per una serie di analisi, che dimostrarono che la tattica adottata era quella giusta e che anche la motivazione era buona.
    Il materiale tecnico, però, si era dimostrato completamente inadeguato.

    Al momento la società italiana è impegnata al progetto di una nuova canoa…

    (p.s.: questa è una storiella che circolava molti anni fa, oggi ancora più attuale)

    Questa storia è parallelamente applicabile pure al thread che vuole capire perchè i CINESI (e i Giapponesi...) sono più forti di noi......
    il suo valore è di portata UNIVERSALMENTE APPLICABILE..... !!!!!

    BUON TENNIS TAVOLO

    EL MATA.
     
    A beozio, mamozio, elius e 2 altri utenti piace questo messaggio.
  12. rico60

    rico60 gaula

    Nome e Cognome:
    federico bacci
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    prima di progettare e varare una nuova canoa ( o tazza) va affondata la precedente con l'equipaggio, escluso il rematore. Pace all'anima loro.
    Se così non venisse fatto il vecchio equipaggio, o i loro "parenti" , salirebbero nuovamente sulla nuova canoa ... sporcandola.

    La tazza la si svuota totalmente, LA SI LAVA ACCURATAMENTE per evitare la permanenza di batteri, e la si riempie nuovamente.

    PS vale soprattutto per la tazza del te ... e, ma solo in parte, per quella del cesso ... quando penso all'attuale federazione mi viene difficile pensare alla prima, quando penso agli attuali, ed alcuni passati, dirigenti mi viene difficile pensare al te.

    ... poi, a volte, potrebbero tornare ... se non più facenti parte dell'ultimo equipaggio, quello da affondare ( senza giubbotti) insieme alla canoa.
    Nel caso speriamo siano ai remi e non al timone.
     
    Ultima modifica: 22 Set 2014
  13. MATADOR

    MATADOR Utente Noto

    Nome e Cognome:
    DARIO CIOFFI
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD TT MEDITERRANEO BUSETO-TP
    Bè caro Federico, naturalmente la storia ironizzava sui difetti all' italiana, popolo però poi assolutamente virtuoso in mille altre cose.... perchè non è che ci dobbiamo buttare sempre così giù...
    credo che come ci arrangiamo noi...pochi al mondo...come inventiva, secondi quasi a nessuno...come arte idem.....rapporto risultati sportivi-popolazione non eccezionale, ma comunque da non sottovalutare...
    Il tuo è un attacco molto importante a tutto il sistema FITET, che io non mi permetto di giudicare per il semplice fatto che non conosco bene nè nella sua composizione sulla carta nè nei suoi interpreti.... di certo come in tutte le cose e in tutti i sistemi e in tutte le squadre credo ci sia gente in gamba e gente meno in gamba...il segreto come in una squadra che si rispetti è far fare le cose giuste alla persona giusta, il tutto condito da un organizzazione che sia un organizzazione e non una confusione....
    Se uno nasce per vendere le coca-cole non può allenare,giocare o ancor peggio dirigere......
    Una volta la buonanima del mio professore di educazione fisica mi disse:
    "Dario se ci tieni a partecipare a questi benedetti giochi della gioventu' nella squadra di pallavolo, visto la bravura dei selezionati (ed erano davvero bravi...) al massimo ti posso convocare per portare il secchio con l'acqua, la spugna ed il ghiaccio.......
    alchè io gli risposi: "professo' con una squadra del genere è la cosa più utile che posso fare...."
    Andammo alle nazionali e poi perdemmo alla fase finale (final four)...... io portai sino all'ultimo il secchio in campo con grande orgoglio..... (del resto saltavo anche la scuola......) :banana:

    Dal Mata con un pizzico di nostalgia ed uno sguardo verso il cielo per l'indimenticabile professor Abussi....
    :rolleyes:
     
    A beozio, mamozio, rico60 e 1 altro utente piace questo messaggio.
  14. rico60

    rico60 gaula

    Nome e Cognome:
    federico bacci
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Si rischietebbe di far notte rispondessi.

    Per cui mi limito a complimentarmi per la storiella molto carina che non conoscevo.

    Tutto il resto è lotta vana .... ma mi fa sentire vivo ....

    Diciamo che ogni tanto mi diletto a tirare l' acqua ( il mio secchiello è molto piccolo ma lo maneggio pur io con orgoglio).... pur sapendo che .... continueranno a galleggiare.


    Ciao Abussi ... sulla fiducia.
     
    Ultima modifica: 22 Set 2014
    A MATADOR piace questo elemento.
  15. mendmax

    mendmax Utente congruo ed appropriato

    Nome e Cognome:
    massimo mendeni
    Insomma…. Mi sembra che diciamo tutti la stessa cosa!
    Ma possibile che chiunque di noi abbia avuto anche un minimo contatto con la federazione si sia scottato?
    Non è nemmeno valido il discorso che non si ascolta la “base” perché anche il gruppo sportivo al quale sono onorato di appartenere, che non è proprio leggerino “politicamente”, è stato preso in giro brutalmente nel caso della racchetta scomparsa a Terni sotto custodia della federazione figuriamoci se un singolo atleta ha un problema.
    Anche il caso rommel , al quale rinnovo pubblicamente la mia solidarietà già espressa in privato, fa capire tante cose ….. oppure il caso bacci ,solidarietà da papà anche a lui, mostra come minimo, una mancanza di educazione sportiva da parte degli organi federali!
    E questo solo per citare i primi casi che mi vengono in mente relativi ad utenti che seguono questa discussione.
    Insomma possibile che non esista un modo “democratico” per partecipare legittimamente al processo decisionale nei vari ambiti specifici?
    Pensare di scommettere sui nuovi referenti del prossimo quadriennio secondo me è utopistico e le società senza atleti di livello internazionale (la maggior parte) possono poco con l’attuale sistema .
     
    A beozio e mamozio piace questo messaggio.
  16. rico60

    rico60 gaula

    Nome e Cognome:
    federico bacci
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Non scommettere sui vecchi referenti ... basta questo x fare giá bingo.

    Incomincia/mo da questo.

    Poi sii tranquillamente solidale con Rommel ... ma in questo caso , se puoi, lasciami tranquillamente in disparte.
    Nulla di che ma la semplice "vicinanza" solidale mi infastidisce ... lo considero sempre uno tra i vecchi referenti.

    E con essi la solidarietá, per me, è zero.
     
    Ultima modifica: 23 Set 2014
    A maledettaretina piace questo elemento.
  17. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Ragionare in termini di potere/opposizione per cambiare le cose è conveniente se si contrappongono due culture o due modi di vedere le cose. A me pare che ci sia invece una cultura, per ora maggioritaria e trasversale, che non mette in discussione i principi della "Società del Presidente" preferendo conservarne le caratteristiche, contestando magari gli uomini o le degenerazioni comportamentali, proponendo miglioramenti tutti interni al sistema. Ma si può anche "ragionare" intorno ad una cultura differente che metta, ad esempio, al primo posto l'allenatore ed il territorio. Due culture, stessa presunta ambizione (successo internazionale e di diffusione), magari alcune proposte coincidenti, ma due visioni differenti. Questa stessa discussione è, in parte, la riprova che la vera contrapposizione non è tra potere/opposizione ma tra conservazione/innovazione. Si è sempre fatto così diventa un modo per evitare di porsi il problema se si può fare diversamente. E quindi il confronto serio è una strada necessaria da percorrere anche se c'è chi si sforza di impedirlo, più per carattere che per malizia.
     
    A beozio, mamozio, Chicco e 3 altri utenti piace questo messaggio.
  18. rico60

    rico60 gaula

    Nome e Cognome:
    federico bacci
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Due culture?
    E perchè non 3 ? ... e poi 4,5,6....

    Io, ad esempio, pongo al centro, e prima di ogni altra cosa, la trasparenza, la non ipocrisia, l'onesta ... e altre "cosucce varie".

    Poi magari parleremo di societá del presidente, di allenatori , di territorio e di tutto ciò che più ti aggrada.

    Carattere? Milizia?
    E perchè non coerenza, convinzione e tante altre belle cose?

    Tu accetteresti il "confronto" con scianni? Con di napoli? Con curcio ( ma poi si dimette o no?) Con borrella ..... con di folco?
    Se a te va bene chiamali pure e vedi di dialogarci. Auguri.

    Io, forse per carattere, potrei anche chiamarli ... ma il "dialogo" sarebbe davvero breve.

    Solidarietá, tolletanza, dialogo, concessione di buona fede? X me zero.

    Avanti altri , gli attuali fuori dalle balle, tutti .... e poi parlerai/parleremo della centralitá di allenatori e territorio.
    Con stima
     
    Ultima modifica: 24 Set 2014
  19. tritticorenale

    tritticorenale Utente Noto

    Nome e Cognome:
    marco
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    pol.comunale Albano
    sono completamente d'accordo con Rico,chi sbaglia paga(in qualsiasi lavoro è cosi,dal netturbino al dirigente d'azienda),quindi questi devono sparire,la loro gestione è stata completamente fallimentare,se il tutto fosse stato dato ad un agonista qualsiasi,senza esperienza alcuna avrebbe fatto lo stesso o anche meglio...quindi..tecnici de che? in Italia va' di moda sta parola,che spesso pero' non fa scopa con i fatti,apprezzo la pacatezza e sobrieta' di "tt senigallia",di cui apprezzo l'attivita' in toto(adoro venire a giocare da voi,per la storia e per la tranquillita' che si respira),comunque secondo me il punto non è tanto l'attivita' tra agonisti(che quest'anno è piu che sufficiente ed appropiata,apparte qualche coefficiente qui e li,ma questo non è importante,almeno per me)ma proprio il coinvolgimento esterno(allenatori ,societa' con tante ore di attivita' settimanali e un grande programma nelle scuole..non quella buffonata dei giochi studenteschi...ho assistito una volta alle "finali regionali"..uno schifo,ragazzi con la camicia ,senza racchetta e tutti tra i tavoli,cosi si' che viene visto un "non sport",il bello è che a presenziarli e coordinarli era il presidente regionale..vabbe)
     
    A beozio, mamozio, rico60 e 2 altri utenti piace questo messaggio.
  20. marcobonf

    marcobonf Utente Noto


    Sarà perché si chiama Marco. I problemi del tennistavolo sono enormi e per ora nessuno in Italia è riuscito a farlo assurgere a Sport veramente riconosciuto e nessuno ha ancora oggi ricette certe per farlo accettare come tale. Comunque io sono sempre stato e ancora sono convinto che l'immagine che ne diamo (manifestazioni, sito FITeT, fotografie pubblicate ecc. ) sia fondamentale. Ad esempio alcune fotografie e alcuni articoli apparsi anche negli ultimi giorni nel sito FITeT non fanno che "danneggiare" il tennistavolo.
     
    A rommel piace questo elemento.
Status Discussione:
ATTENZIONE! - L'ultima risposta a questa discussione ha più di 365 giorni!
Valuta se potrebbe aver senso aprire una nuova discussione sull'argomento o se il tuo intervento possa essere utile ad essa.

Condividi questa Pagina