Riflessioni sul perché il ping pong perderà tesserati

In questi giorni che sto pensando di aprire una mia società, sto anche cercando un posto dove giocare a ping pong per passatempo. Uno di quei posti dove c'è il tavolo vecchio con racchette di sughero in un'area 4x2. Beh, non ne trovo.
Io forse vivo in una zona molto disagiata, però con la progressiva scomparsa di tutte le sale giochi d'Italia per motivi ovvii, dove giocheranno per passatempo i ragazzi? Dove si innamorerano di questo sport per poi spostarsi in palestra? I pochi che hanno il tavolo a casa, perché trasmesso dai genitori.
Nel raggio di 20 km non ho ancora trovato una sala giochi o centro che abbia un tavolo. Nemmeno il bowling lo ha. Forse il centro YMCA per i giovani, ma non ho chiesto.

 

Di solito anche oratori hanno un tavolo da Ping pong ed uno di calcio balilla.... Ma il problema è che il nostro sport è visto come "gioco da oratorio" non come uno sport olimpico! Possono anche esserci dieci tavoli in un oratorio ma per i ragazzi che si fanno una partitella a 21 è un passatempo come farsi una partita a monopoli! È questo il dramma del curling lo sanno anche nel deserto del Sahara che è uno SPORT purtroppo quasi nessuno sa che il tennistavolo è uno sport con una federazione, con tornei e campionato ed addirittura olimpiadi ecc. Speriamo si riesca a cambiare questa visione....


Tipico dialogo tra pongisti e conoscente Tizio :

Tizio: << Che sport pratichi?>>
Pongista: <<Faccio tennistavolo>>
Tizio:<< cosaaaa?>>
Pongista:<<Tennistavolo!!! Sarebbe Ping pong per capirci....>>
Tizio:<<ah ok.... e come sport cosa fai invece?>>
Pongista:<< ....pratico il Ping pong come sport....>>
Tizio:<<eh vabbè allora da ragazzetto all'oratorio oppure d estate al mare pure io facevo sport tutti i giorniAhaha ma il pinghe ponghe è uno sport, questa è bella ahaha>>

Il Pongista a questo punto tira fuori la racchetta (di riserva) e la spacca in testa a Tizio e se ne torna in palestra dove trova i suoi simili con i quali poter dialogare

 

E' successo quasi lo stesso dialogo fra mia mamma e una sua amica che le chiedeva cosa facessi di sport..è andata avanti mezz' ora a chiederle: "ok, ma di vero sport cosa fa?". Meno male che non ero lì presente, così la mia racchetta di riserva è ancora intatta

 

Non sono d'accordo. Questo dialogo che tu hai messo qui a caricatura lo leggo su questo sito da quando è nato, e in parte è vero. Forse rimangono gli oratori, forse i figli di Mutti e i nipoti di Mutti e così via faranno sempre ping pong, ma la gente che conoscevo io 20 anni fa si avvicinava al ping pong agonistico perché lo aveva comunque giocato a livello amatoriale in sala giochi. Se non ci sono le sale giochi, se la gente non conosce il ping pong nemmeno per passatempo, da dove viene la voglia a un ragazzo di giocare a qualcosa che nemmeno sa cosa è?
La cultura del ping pong in Italia può essere uguale a quella di 20 anni fa, ma sta venendo a mancare, nell'ambiente in cui vivo io, l'aspetto amatoriale del ping pong. E senza di quello muore anche quello professionale.
Immaginatevi un mondo con il calcio milionario professionale come già esiste, però senza più campi di calcetto dove i ragazzini si divertono. Può esistere un mondo così? Non credo.

 

Sale giochi con i tavoli non ne conosco di solito nelle sale giochi ci sta il calcio balilla e il tavolo da biliardo ma in moltissimi oratori ci sta un tavolo da Ping pong, anche in centri giovani ne abbiamo trovati ma a nessuno viene in mente che ci possa essere uno sport, un agonismo dietro a quel passatempo! Andavamo a fare volantinaggio proprio lì in quei posti ma nessuno avrebbe mai osato credere a quello che gli raccontavamo..."allenamenti" "campionati" "tornei" di tennistavolo era la prima volta credo che sentivano la parola tennistavolo... Purtroppo.... Come per me il calcio balilla è sempre stato solo un passatempo non mi sarei mai aspettato che ci fossero tornei veri e propri con una federazione e tanto altro se non avessi incontrato un Pongista che giocava a calcio balilla "sul serio"! Eppure non è nemmeno uno sport mentre il Ping pong lo è ....

 

il calcio balilla non è uno sport??? Ma scherzi???? Che facciamo lo stesso errore degli ignoranti come parlato sopra?

 

Si dovrebbe discutere sulla definizione di sport. Per alcuni lo sport è quello dove alla fine hai perso almeno una goccia di sangue, per altri anche gli scacchi è sport.
Ma non era questo il punto del mio discorso. Voi dite che la base sono gli oratori, io dico che da ragazzi si giocava in sala giochi e 1 su 1000 di quelli che ci giocavano poi finiva in palestra.
Se non ci sono le sale giochi, si perde questo 1 su 1000. Non si perdono i campioni, perché quelli son i bambini che cominciano presto, spesso portati dalla famiglia, ma si perde la massa di tesserati 5 categoria che fa il passo dalla sala giochi alla palestra e che costituiscono la massa del tennistavolo.

 

Purtroppo hai ragione! L'unica cosa che possiamo fare per tentare di invertire la penosa situazione che tu hai perfettamente descritto è fare propaganda nelle scuole per far vedere che esiste il tennis-tavolo...non può esserci altra soluzione! Aveva ragione il del detto antico : "se la montagna non va da Maometto Maometto deve andare dalla montagna!" Anche le TV delle proprie città possono darci una mano!
Noi a Pistoia stiamo tentando di fare tutto questo! Prima di arrendersi bisogna sempre tentare!

 

giusto anche secondo me sta venendo a mancare,...l'aspetto amatoriale del ping pong.

[io ho cominciato in 2a media in sala giochi, per scoprire poi in 2a sup che esistevano le società dove veniva insegnata la tecnica per "giocare a ping pong", e continuando a giocare anche negli oratori si sono appassionati anche i miei fratelli.... credo che se non ci fossero state le sale giochi (gli oratori), forse nessun "negro" avrebbe mai giocato a ping pong...... e pazienza, non si sarebbe fatto comunque "un soldo di danno"......]

questo è sempre stato vero, anche quando erano "pieni" oratori e sale gioco...... però se cominciano a scarseggiare anche questi luoghi, dove il ping pong ha preso vita.... la situazione non può che peggiorare.....

è anche vero che forse, più che un tempo, alcune società cercano di fare propaganda (.... vanno dai potenziali pongisti) e non aspettano solo che pongisti amatoriali in erba scoprano quasi per caso che il gioco del ping pong si è evoluto "a loro insaputa" e da diversi decenni ed è diventato il tennistavolo che (in parte) noi conosciamo ....

quello che posso aggiungere è che la propaganda secondo me andrebbe fatta su più fronti... (almeno 2):

1) chiamiamola "la montagna che va a Maometto" @Luca Balleri ) che è come stanno naturalmente evolvendo (per non estinguersi!) le società di tennistavolo per cercare adepti.... insegnando (giustamente) brutalmente e subito la tecnica "corretta" a tutti da zero.... e privilegiando l'aspetto tecnico, fisico, e ...agonistico del ping pong....... ma forse a volte trascurandone l'aspetto prettamente ludico (secondo me ESSENZIALE)

2) posti dove si può giocare a ping pong @Rorschach ): promuovendo l'installazione di tavoli da ping pong "ovunque" e magari saltuariamente passare a controllare se qualche pongista ha "abboccato" all'amo e magari ha interesse ad "approfondire l'argomento" e con l'occasione dare una piccola dimostrazione di cosa si potrebbe anche fare sempre con una pallina, due racchette e un tavolo........

 

In questi giorni ho trovato finalmente la forza di attivarmi. Voglio provare a portare il ping pong a Caulonia Marina, località di vacanzieri e pongisti sulla sabbia. Il centro più vicino è a 45 km di strada di montagna.
Ho già chiesto a mia moglie di firmare come vice presidente, ora devo trovare un segretario.

 

Il ping pong non ha tesserati, quindi è difficile che possa perderli.
Il TennisTavolo è un'altra cosa e dubito che possa svilupparsi ed incrementare i suoi tesserati con la spinta derivante dalle "sale giochi".
Il nostro è uno sport e deve essere praticato in spazi adatti quali palazzetti sportivi e palestre di scuole pubbliche e/o private.
Le Società devono strutturarsi per poter partecipare ed ottenere attraverso i bandi pubblici, l'assegnazione delle palestre scolastiche.
La Federazione (nazionale o regionale) deve aiutarle a strutturarsi e mettere a loro disposizione dei Dirigenti che possano formare dei Dirigenti capaci di farlo.
Diverso è il discorso per gli oratori, ma qui il discorso diventa più ampio e coinvolge problematiche sociali, politiche e religiose.
Molti di noi hanno iniziato il Tennistavolo facendo pingpong in parrocchia e, negli anni passati, spesso era lo stesso oratorio dove si praticava il pingpong, che si strutturava per accogliere una sezione vera di Tennistavolo.
Il mio consiglio a Salvo (Rorschach) è : trova subito un Segretario, affiliati alla Federazione e vai nel tuo Comune di residenza (o limitrofo) a chiedere di gestire degli spazi orari nelle palestre scolastiche oppure appoggiati ad una Società sportiva già operante all'interno della scuola e proponi loro di gestire la neo sezione di Tennistavolo.
La strada è lunga, difficile, faticosa ed onerosa ma credo sia l'unica per far praticare il nostro sport.

 

Sono andato già oggi. La palestra è deprimente, mi vergogno a chiamarla palestra. A parte questo, quello che mi è stato detto da altri utenti del forum mi ha spaventato. Voglio capire prima che responsabilità ho se qualcuno si fa male nella palestra mentre mi è data in gestione.

 

ciao Salvo, ci sono delle buone assicurazioni, io fossi in te sarei tranquillo. La tessera della Federazione già ti copre alcuni infortuni per gli atleti ma se non ti basta puoi stipulare una polizza integrativa non particolarmente costosa.
A Roma questa ulteriore polizza assicurativa è obbligatoria per tutti coloro che gestiscono una palestra scolastica e si parla di 200/300€ l'anno circa.

--- Messaggio Unito Automaticamente, 28 Set 2015 ---

vabbè Silvana ma ........alla fine....... che sport serio fai???

 

Non esiste uno sport nel quale non ridi mai.
Quindi uno sport serio non esiste.

Credo che quando mi troverò faccia a faccia con Valentino "46" Rossi gli dirò che lui non pratica un vero sport perché sta seduto su un seggiolino e sotto c'è un motore che spinge le ruote.

 

Sono sempre stato contrario in realtà a differenziare Ping Pong e Tennistavolo. Per me sono la stessa cosa. La fretta che molti pongisti hanno nel dire "gioco a Tennistavolo, non a ping pong" è un bisogno di combattere il complesso di inferiorità sportiva che molti hanno. Come quando si dice Graphic Novel invece di fumetto, per sentirsi seri.
Ad ogni modo, non volevo dire che il tennistavolo ha bisogno delle sale giochi ma che, nel mondo moderno, quello in cui le sale giochi si stanno estinguendo, il ping pong perderà alcuni tesserati; ovviamente non tutti e non la maggior parte, ma alcuni sì.
Forse nel futuro sarà uno sport serio allora, nessuno ci giocherà più a livello amatoriale perché non ci saranno posti (a parte i tavoli a casa). Saremo tutti in palestra, pochi, ma buoni. Triste.

 

Forse hai ragione nel dire che uno sport serio non esiste, ma ci sono degli sport nei quali le ragazze fanno le serie.
Ricordo che quando faceno nuoto in corsia eravamo sempre lo stesso gruppetto di sei, tre maschi e tre femmine. I ragazzi, tra una vasca e l'altra, scherzavano e ridevano, le ragazze invece no: facevano le serie. Si cominciava con qualche serie a dorso, poi a rana, quindi a stile. I piu' avventurosi facevano a qualche vasca a farfalla, ma l'andazzo era sempre quello: i maschi erano giocherelloni, le ragazze facevano le serie.

 

Io quando parlo "tra di noi pongisti" lo chiamo ping pong quasi sempre ma quando sono con persone che non conoscono il nostro sport lo chiamo sempre Tennistavolo . Non tutti hanno bene in mente la differenza sostanziale tra un'attività ludica ed una sportiva.
Punti di vista comunque, nessun problema.
L'attività amatoriale può essere da traino per molti aspetti (avvicinare sponsor, acquisire dirigenti e arbitri, trovare spettatori per le nostre gare) ma non per migliorare il livello qualitativo che si può ottenere solo nelle palestre con il lavoro tecnico.
Non sono così negativo per il futuro del nostro TT e credo che si possa migliorare molto anche nei numeri.

 

Variante classica e sentita più volte, detta in assoluta buona fede:
Tizio:<<Ma allora IO TI BATTO!! Al mare ero IL PIU' FORTE DELLA SPIAGGIA, battevo tutti!!>>

 

Il ragionamento è condivisibile. Aggiungo un confronto numerico con la scherma che ha aspetti simili al nostro sport (tecnicità, spazi dedicati al chiuso e consumo dello stesso, limitata diffusione agonistica, scarsa presenza nelle scuole, sport non ricco, assenza negli oratori o sale gioco, sport individuale). La scherma ha circa il 50% in più di tesserati ma con il 50% in meno di club ma soprattutto ha il triplo del rapporto tesserati/operatori. Viene il dubbio che l'agonismo adulto della nostra federazione non sia un vantaggio per la diffusione del nostro sport e che quindi l'organizzazione sportiva/agonistica non possa rimanere la stessa se si vuole perseguire l'ampliamento numerico. Senza una spina dorsale propulsiva della federazione le singole società non possono andar tanto in là nel proprio territorio. Forse bisognerà individuare anche forme che permettano di fare agonismo individuale adulto senza per questo dover costituire un club.

 

Non si fa in sala giochi neppure la scherma, la ginnastica artistica, il tiro con l'arco.. Eppure esistono.. Anzi a volte prendiamo pure delle belle medaglie olimpiche.
In Liguria le società che hanno creato condizioni più professionali dove giocare ed allenare (con palazzetto, 7-8 tavoli, allenatore etc) hanno numeri in piena crescita .. Penso a Toirano, Chiavari .. O a Milano in via Mecenate .. Una società affiliata Fitet che gioca in un singolo tavolo in una sala giochi non potrà mai crescere.. Poi se ci sono 4 amici a cui va bene così .. Nulla da dire.. Ma non credo sia la via maestra per avere più tesserati.