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Riflessioni di un pongista demoralizzato...

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da mauriziopong, 10 Dic 2019.

Status Discussione:
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  1. mauriziopong

    mauriziopong Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Maurizio De Zuliani
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Astt Eureka Roma
    Ebbene si, sto mollando di testa, non reggo più lo stress da gestione del gioco e dopo oltre vent'anni di passione la fiamma si sta spegnendo. Non ce la faccio più a dover combattere con campi gara troppo diversi, palline diverse, umidità, freddo. Si lo so che è un problema di tutti, ma credo di poter dire che lo svantaggio maggiore sia per determinati tipi di gioco e di colpi. Io sono un classico topparolo, la prima occasione utile per poter aprire non va mai sprecata, mi è stato insegnato così dal primo giorno che ho praticamente preso la racchetta in mano. Quindi applico sempre lo stessa metodologia, posizione, e su accarezzando la palla...se la prendi! Eh si perchè se cambi tavolo o pallina rispetto al solito su cui ti alleni la palla non è che si sposti di poco, anzi. Si accorcia, si allunga, si alza, si abbassa, e si accorcia sul taglio ma si alza sul top, qualche volta scarica completamente gli effetti, altre volte addirittura sembra aumentarli (per esagerare), e non basta la già complessa struttura di gioco. Il nostro sport, un insieme di tecnica, precisione, tattica, e testa, tanta testa, tutto a 300 all'ora. No mettiamoci pure la variabile palline di marche diverse (giustamente), ma di materiali vari, su tavoli diversi e su pavimentazioni diverse, il delirio!
    E domenica la mia ultima performance in campionato. Premesso che purtroppo giochiamo in una palestra e su di un tavolo che posso provare solo il giorno della partita (per orari, distanza ecc). Ogni volta è un bel trauma, giocare in casa e non poter usufruire del fattore casa è un bel paradosso. Quindi inizio la partita sfoggiando la mia ultima gomma cinese appiccicosa, un delirio di grip che la metà basta, e per il primo set non è andata male, nonostante il sempre lungo e difficile adattamento a questo rimbalzo variato a cui proprio non riesco ad abituarmi ma poi improvvisamente tutte le poche certezze conquistate cominciano a dissolversi al primo top a rete su di una palla che non sbaglio mai, una sorta di firma del mio gioco: ma ci può stare. E poi un'altra, ed un'altra...la racchetta è un vetro appannato, non riesco a grippare nemmeno appena asciugata. Che faccio? La cosa migliore che possa fare ovviamente, panico e testa in tilt! Anni di mazzo, top controtop, tagli pesanti, flick, tutti a farsi benedire, ma quello so fare, per cui arrivederci. So cominciati i lisci sulla pallina, stecche ecc... che palle! E ho perso, contro due avversari che ben si sono comportati sul tavolo, con bellissimi colpi e recuperi niente male, ma contro cui non potuto esprimermi come avrei potuto. Disastro mio e del resto della squadra tra l'altro. Basta! Sono stanco, ci sono centinaia di sport in cui lo sforzo viene ripagato in quasi la sua totalità, questo mi ha veramente succhiato tutte le energie...
     
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  2. John Locke QDL

    John Locke QDL Fondatore Gruppo Rinco

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Magari trovi qualche spunto di riflessione o magari no...
    Comunque sia buon proseguimento o non proseguimento

     
    A PonziPonzi, Chicco, ggreco e 2 altri utenti piace questo messaggio.
  3. T__T-Rex

    T__T-Rex Mestolo, hoola-hop e pedalare!

    Nome e Cognome:
    Mario Capaldo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD Polisportiva La Potentina
    A livelli diversissimi hai raccontato la storia del mio girone d'andata;).
    Sapere di saper fare una cosa, ormai diventata anacronistica nel TT moderno, è dura da digerire.
    Bisogna però sfruttare tutto ciò che di positivo si ha a disposizione: io mi sono messo in testa che, alla mia tenera età, posso imparare e modificare l'impostazione, non so se ci riuscirò ma so che già questo mi sta aiutando a giocare divertendomi a sperimentare, imparare, e portare a casa il successo dei piccoli episodi in cui riesco a fare un passettino avanti. Poi... se capita che, all'improvviso, la palla arriva bella bassa come piace ai vecchi topparoli... beh... lì si fa un bel tuffo nel passato e ci si gode il momento nostalgico ;)
     
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  4. mauriziopong

    mauriziopong Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Maurizio De Zuliani
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Astt Eureka Roma
    Quindi sono solo uno scarso giocatore che non si adatta? Il fatto che non mi adatto è già chiaro nel post, ma non mi è molto utile. Che io sappia a livelli importanti, il pavimento è sempre lo stesso, i giocatori hanno diversi giorni ed ore da passare con gli sparring di turno per provare e trovare gli automatismi sul materiale dove devono disputare le gare, la temperatura ha un range controllato, e c'è un ricircolo d'aria controllato. Da questa base di partenza dovrebbero poi iniziare i veri problemi del tennistavolo. Nel tennis per esempio ogni x turni di servizio si cambiano le palle per evitare che si sgonfino troppo, non reputano un alibi quello di giocare in condizioni diverse dallo standard...
     
  5. John Locke QDL

    John Locke QDL Fondatore Gruppo Rinco

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Morale:
    Io volevo darti uno spunto, tu l'hai preso come uno sputo :D:D
    Ti auguro di trovare le giuste motivazioni per proseguire.
    Ciao
     
    A eta beta e Chicco piace questo messaggio.
  6. zoro

    zoro Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Zoro Chan
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Ciao @mauriziopong, in che serie giochi? Che categoria appartieni? Da quanto giochi?
    Ti dico solo una cosa questo sport lo si fa per passione nella nostra povera Italia:hoi:, pochi e dico pochi lo fanno per mestiere.
    Dobbiamo capire che l'evoluzione del ping pong sta dando i suoi frutti.:oops::oops:
     
  7. T__T-Rex

    T__T-Rex Mestolo, hoola-hop e pedalare!

    Nome e Cognome:
    Mario Capaldo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD Polisportiva La Potentina
    @mauriziopong lungi da me l'idea di mettermi a fare il professorone, non ho alcun titolo per parlare di esperienze agonistiche con nessuno di voi, visto che io ne ho pochissime...
    Però leggo una contraddizione in quello che scrivi che può aiutarci, me e te, a fare quello che ci piace come meglio si possa fare:
    è, imho, in contrasto con
    Se hai accettato il compromesso di giocare dove non puoi allenarti è perché, o va bene così oppure non puoi fare altrimenti, in entrambi i casi non devi, per te stesso, fare paragoni con chi pretende ed ottiene le migliori condizioni di gioco, diventa automaticamente frustrante farlo. Del resto, non conosco assolutamente le serie nazionali ma sono pronto a scommettere che in Italia non ci siano ovunque le condizioni ottimali che hai prospettato...
    Ora, visto che il nostro sport è cambiato, dobbiamo cambiare approccio: a qualunque livello si giochi di fatto siamo "apprendisti". Tocca adeguarsi, un passo per volta.
    Quanto alle centinaia di sport, ormai tutto cambia alla velocità della luce ed i materiali stanno influenzando tutte le discipline, gli unici a non percepirlo sono quelli che approcciano per la prima volta.
    P.S.: dopo aver scritto sta cosa mi sento molto Ettorizzato!
     
    A silvio91, emilio68it e Milocco Ettore piace questo messaggio.
  8. mauriziopong

    mauriziopong Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Maurizio De Zuliani
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    4a Cat.
    Squadra:
    Astt Eureka Roma
    Gioco dal '94, con pausa causa figlie di qualche anno. Sono un quarta, gioco in C1, dopo due anni in B2. Si evolve veramente male sto sport...
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 10 Dic 2019, Data originale: 10 Dic 2019 ---
    Si purtroppo varie cause mi hanno costretto a cambiare società, e approdare in questa nuova che purtroppo ha questo problema del campo gara. Non era una contraddizione, ma intendevo dire che non è un alibi, ad alti livelli non si complicano la vita extra. L'alibi l'avrei avuto se fosse la norma e mi lamentassi
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 10 Dic 2019 ---
    Gianfranco mi sfugge lo spunto. È vero che spesso ci si nasconde dietro problemi che con pazienza e volontà si possono risolvere, ma credo di avercela messa già tutta, non è da ieri che soffro di queste problematiche. E l'impressione è che più si "evolve" e più questo sport non mi piace più
     
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  9. T__T-Rex

    T__T-Rex Mestolo, hoola-hop e pedalare!

    Nome e Cognome:
    Mario Capaldo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD Polisportiva La Potentina
    Non ho parlato di alibi, anzi... il mio è un complimento a chi, come te, tiene duro nonostante i cambiamenti.
    Io mancavo da trent'anni ed avevo lasciato ai primi degli anni '90, quando nel TT, almeno locale, si aprì una crisi spaventosa e le società cessarono di esistere una ad una.
    Tornato l'anno scorso, al netto dei cambiamenti più discussi, palline, materiali, durata set etc., ho trovato comunque un movimento in crescita, anche se con le difficoltà di cui parliamo tutti e di cui non voglio ora cercare responsabilità. Qualcuno qualche giorno fa diceva che, ai tempi, si andava nei palazzetti a vedere le partite per crescere, oggi ci sono le dirette FB e tutorial a iosa. Questo per dire che il cambiamento c'è e può essere vissuto solo resistendo ad esso oppure cavalcandolo
    Fatti coraggio e non ancorarti al passato, vivi il momento con la curiosità di capire cosa puoi adeguare del tuo gioco e cosa è meglio mettere da parte.
     
  10. takashikon

    takashikon Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Fabio Colombo
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Varese/TT Lugano
    Per Natale regalati "Table Tennis for Thinkers" di Hodges, ci rifletti e poi rivaluti il tutto. Parola di storico e scrittore di tennistavolo oltre che giocatore.
     
    A emilio68it, Mikiol e andras piace questo messaggio.
  11. Alexander

    Alexander Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Mauriziopong penso che quello che hai scritto sia il pensiero di molti pongisti toppatori e no (perché ricordiamo che anche i puntinari adesso si trovano in difficoltà). Non è più lo sport di una volta e ti posso assicurare che io stesso ho avuto i tuoi stessi pensieri, zero voglia di giocare, svogliato, demoralizzato vedendo i miei top schiacciati in faccia. Per non parlare dei movimenti nuovi da imparare più brevi che per uno come me (benché sia giovane) ma che gioca da 18 anni risulta molto difficile avendo da 18 anni la stessa impostazione e la stessa maniera di giocare. Per non parlare che con i nuovi modi di giocare ho avuto parecchi problemi muscolari e infortuni. Tuttavia con la santa pazienza e il fatto che del tennistavolo noi siamo dipendenti come un tossico per la droga, ho cambiato il materiale adeguandolo alle palline, piano piano sto velocizzando i colpi e i movimenti. Certo non può venire tutto e subito, serve del tempo e bisogna esserne consapevoli, ma già quest'anno dopo tutto l'anno scorso ad imparare qualche risultato inizia a vedersi.

    Per cui non ti abbattere e cerca piano piano di entrare nell'ottica soprattutto mentale di provare a cambiare, perché prima di tutto bisogna sbloccarsi mentalmente poi il resto verrà da sé;-)
     
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  12. zoro

    zoro Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Zoro Chan
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Sto capendo che hai perso stimoli e stima, gioca x divertirti non solo per vincere, io sono uno scarso giocatore di 6 cat. Che x. Divertimento ho allenato tre squadre facendogli vincere i vari campionati di D3 e D2 x tre anni, lo stimolo me lo davano i ragazzini che non riuscivano a tirare un colpo e che oggi sono dei bravi 5 categoria. Fai un esame di coscienza e cerca stimoli..... Le vie del ping pong sono infinite:cool::confused:
     
  13. takashikon

    takashikon Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Fabio Colombo
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Varese/TT Lugano
    E anche "Il gioco interiore del tennis" di Gallwey, i cui concetti sono assolutamente applicabili anche al nostro sport....
     
  14. gianlucamusco

    gianlucamusco Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Gianluca Muscò
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    A.S.D T.T. MAZZOLA
    Maurizio giochi con la racchetta in firma? Se si, per me la prima cosa che dovresti fare è cambiare le gomme perchè sono troppe datate per le palline di oggi: indipendentemente dagli altri tuoi problemi che riscontri, questo è un grosso limite. Ciao :)
     
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  15. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    E mo'?
    Bene,oltre ai benefici e alle condizioni indubbiamente migliori di cui godono i più forti giocatori nazionali,hai controllato il loro gioco di gambe e confrontato con il tuo?Certo non possiamo competere con l'illimitato tempo di cui dispongono loro! per prepararsi alle partite che contano.Pensa solo all'energia e alla tecnica che ci devono mettere,quando su battuta cortissima vanno a ricevere sotto rete e senza allungare il braccio,ma portando tronco e corpo intero nei pressi della palla al fine di conservare sufficiente spazio e forza per giocare di precisione la palla,ma allo stesso tempo indietreggiare prontamente e con altrettanto buona tecnica per respingere o ancora attaccare una palla che s'invola lunga sul lato opposto.Analogo all'esempio posto dobbiamo riconoscere che le difese
    anche quelle degli attaccanti!
    si sono molto specializzate nel contrastare il gioco avversario,soprattutto se sporadico o poco continuo.Rimedio?Per divertirsi continuare a fare ciò che si sa.Invece se si vuol mantenere o migliorare il proprio livello di gioco pensare anche a cio' che succede sotto al tavolo e coordinarlo meglio con le azioni e il movimento sopra.
    Certo qui molti per consuetudine e buon vivere preferiscono "uniformare e immedesimare il gioco come s'è sempre fatto" .E agli stessi parlare di gioco di gambe o riposizionamento dei piedi per una ripartenza dinamica viene,oltre che l'effetto di capogiro,l'orticaria.
    Senza dimenticare che un buon gioco di gambe permette di riscaldarsi meglio anche nelle palestre più ghiacciate e di evitare banali infortuni dovuti a piegamenti bruschi o movimenti inusuali con i muscoli ancora rattrappiti.
    ettore
     
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  16. Sman

    Sman Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Effettivamente quando si cambia ambiente, tavolo, palline, riferimenti visivi, oppure c'è tanta confusione sembra di praticare un altro sport, sembra di essere frastornati da tutto e di giocare per la prima volta. Poi c'è chi è talmente concentrato che non ci fa caso oppure è solo meno sensibile al contesto.
     
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  17. cucciolo

    cucciolo Utente Noto

    Come dite tutti il tennistavolo sta cambiando un po sta tornando nei tempi anni 50/60 quando si giocava con la Barna,Cadran Simonis e la Gallingani poi sono cambiate le gomme e quindi è iniziata una rivoluzione e quei giocatori hanno dovuto buttare le vecchie racchette e buttarsi in quella nuova esperienza.Alcuni ci sono riusciti ed altri no,ma siccome il tennistavolo è una passione hanno proseguito a giocare cercando di divertirsi non avendo grandi obbiettivi con uno sport che si può giocare a tanti livelli ,basta trovare il giusto livello perché si riesce a vedere delle belle partite anche tra le varie categorie
     
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  18. tOppabuchi

    tOppabuchi misantro-pong

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    Ti capisco. Hai descritto per filo e per segno la mia partita di campionato a squadre di giovedì sera.
    Una partita facile sulla carta, nella quale io ero convinto vincessimo al massimo 5/2 comodi comodi...ma mi sono ritrovato a vincere la nona partita al 5 set per 11/9 smadonnando, tirando delle pallette mosce e sperando che il mio avversario (onestamente inferiore a me) sbagliasse qualcosa.
    Non mi sono divertito, nonostante io abbia vinto e facendo vincere l’incontro alla mia squadra.
    D’altronde come puoi divertirti quando sai di saper fare determinati colpi ma non ci sia verso di farli?

    Dopo due partite nelle quali se tagliavo andavo a rete, se toppavo andavo fuori e se scambiavo/schiacciavo prendevo net e fuori...come affronti la terza partita?
     
  19. mauriziopong

    mauriziopong Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Maurizio De Zuliani
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Astt Eureka Roma
    State facendo confusione un poco in generale sul focus del problema...il gioco è cambiato, la palla è cambiata, tutto è cambiato ed ok. Ma al cambiamento ci si può abituare, trovando colpi nuovi, tattiche nuove, e tutto ciò che occorre per ottenere il risultato di poter giocare, ma non è questo il punto! Sono approdato in questo sport quando poco dopo è cambiata la dimensione della palla da 38mm a 40mm; servizio coperto vietato (e ci facevo diversi punti); palla in PVC; e per finire palla in Abs. Ecco quello che ci siamo sorbiti tutti in circa 20 anni di tt, ma il dramma a mio avviso c'è solo ora in maniera evidente. Faccio qualche esempio per arrivare senza troppi giri di parole al punto. Inizio la stagione in forma, mi alleno abitualmente col mio ex compagno di squadra (fino a 4 anni fa 78 in classifica). Ho cambiato varie gomme, dalle Tenergy05, alle cinesi, ho usato puntini corti, lunghi, medi anche in campionato nonostante sia un giocatore da due lisce da sempre. Il livello può variare un po', posso perdere o vincere più o meno facilmente ma non passo da 4a a 6a col materiale e viceversa. Gioco il mio primo e forse unico Open 100, mi confronto con Ric58 (giocandomi la partita), un terza fuori quadro (perdo ma di misura) un 340 e vinco. Giochiamo il torneo su tavoli lenti con palla in PVC (ancora si). Posso dire di aver giocato il mio livello e ho perso/vinto per meriti sia miei che dell'avversario di turno. Prima di campionato, tavoli Butterfly e Abs Stag: stecche, lisci, top fuori, rete, un disastro.
    Oppure: torneo nazionale 4a di un paio d'anni fa non mi ricordo dove. Numero 6 o 7 del tabellone, tavoli Butterfly pallina Stag quando ancora quasi tutti avevano ancora le pvc. Vado lì con la presunzione di poter vincere, ma esco al girone imbambolato senza averci capito niente. Insomma nel 90% dei casi un 500 non perde con un 3000 (il 10% lo lascio a giornate no, incontri con ex giocatori ecc.. ) il fatto che quest' anno questi picchi positivi/negativi giocando pochi incontri sono così evidenti mi fa pensare ed inc...are. ci sono troppe variabili in più oltre la norma in uno sport già molto complicato di suo, che incidono in maniera troppo evidente soprattutto su alcuni tipi di gioco. Nun se po fa così. Ieri sera allenamento nella mia palestra, e puf di nuovo tutto a posto
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 11 Dic 2019, Data originale: 11 Dic 2019 ---
    Bisognerebbe definire almeno un tipo di palla tanto per cominciare. Si è deciso per l'Abs, che Abs sia, ci si abitua e amen
     
    A tOppabuchi piace questo elemento.
  20. Alexander

    Alexander Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Se parliamo di materiale unico per tutti, e palestre con dei requisiti minimi per tutti mi trovi anche concorde, ma dal tuo primo messaggio si capiva altro
     
    A zoro piace questo elemento.
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