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Ragazzini vs adulti

Discussione in 'Chiacchiere su tutto il resto!' iniziata da senigallia, 12 Nov 2014.

Status Discussione:
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  1. bvzm71

    bvzm71 Old style, but looking to the future

    Nome e Cognome:
    Igno #1
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club Genova & Lavagna

    non sapevo che mio padre portasse in giro anche te ! :sisi: ;)

    siamo di un'altra generazione, ma soprattutto (direi PURTROPPO) molti genitori attuali hanno perso di vista cosa è bene e cosa è male x un figlio.
    lungi da me dal credere di essere un padre perfetto, ma l'educazione e il vecchio "saper vivere" sembra essersi perso per strada :(
     
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  2. Mr. Hero

    Mr. Hero Retinologo

    Nome e Cognome:
    ジョン
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    hell's tt
    Certo che è educativo, la cattiveria dei bimbi e le loro capacità "vendicative" non hanno eguali, "carota e bastone", sia da parte dei genitori, che allenatori.... così sarà la vita...
     
  3. pamaz

    pamaz Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Paolo Mazza
    sinceramente fosse stato mio figlio, gli avrei troncato il manico della racchetta sul posto. facendolo ritirare.
    Se nessuno ti insegna il rispetto per il prossimo già da giovane, difficilmente da grande lo imparerai.
     
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  4. mendmax

    mendmax Utente congruo ed appropriato

    Nome e Cognome:
    massimo mendeni
  5. MATADOR

    MATADOR Utente Noto

    Nome e Cognome:
    DARIO CIOFFI
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD TT MEDITERRANEO BUSETO-TP
    Nel mio racconto: Una giornata da "Matador"..... | Tennis-Tavolo.com tra le varie vicende narro anche di un mio match contro un ragazzino di 10 anni siciliano molto talentuoso, ma bisognoso ancora di grande crescita caratteriale e temperamentale... proprio lo scorso week end la sorte c'ha messi nuovamente difronte in C2 ... un solo anno....ma più che sufficiente a modificare le forze in campo.... quella volta a Gela sudai, ma vinsi abbastanza bene...stavolta ho sudato le fatidiche 7 camice ...ho chiuso il penultimo punto al quinto ai vantaggi, con uno spigolo molto fortunato e mi sono ritrovato una scena finale peggiore di quella raccontata a Gela...... Stavolta tutto il suo staff e il papà in primis si sono dati da fare per riportarlo alla ragione... in sintesi se n'era andato senza venire a stringermi la mano imprecando contro un pò tutto preda di un vero attacco isterico... ora vi è da dire che l'età è una grossa attenuante, il papà è stato immediatamente presente nel riprenderlo così come tutta la squadra.... io conoscendo ormai il ragazzo, che tra le altre cose all'arrivo avevo salutato anche affettuosamente, mi sono preoccupato di rincuorarlo e abbracciarlo, facendogli capire in ogni modo possibile che non solo il suo atteggiamento non è costruttivo, ma lo continuerà a danneggiare per tutta la sua crescita umana e sportiva.
    Credo che i caratteri sono difficili da cambiare... la colpa non sempre è dei genitori o degli adulti...in alcuni casi l'ambiente condiziona molto i nostri atteggiamenti e la nostra crescita, ma alcuni nascono più irascibili o più isterici o meno sensibili senza ragioni esterne più o meno plausibili...sono così e basta...la genetica è ancora un campo in molti casi inesplorato e misterioso , spesso fratelli di stessi genitori, a fronte di educazioni equivalenti hanno caratteri completamente differenti...
    Una cosa però è certa , noi adulti abbiamo il compito di essere buoni educatori, intervenire senza esasperare le situazioni, specie quando ad esser coinvolti sono ragazzi così in erba e sperar che il nostro contributo li aiuti a crescere....nel caso del mio piccolo avversario il tempo e il talento sono tutti dalla sua parte.... non posso che augurargli di crescere forte e uomo e spero con tutto il mio cuore che ce la faccia.
    Il fatto di poter giocare contro dei ragazzi è uno dei grandi vantaggi del nostro sport, che ci dà la grande opportunità di agire da educatori in prima linea dando un esempio "live" a chi abbiamo difronte.... se poi questa chance non la giochiamo adeguatamente la colpa non è del regolamento, ma di ciò che siamo.....di questo bisogna farsene una ragione.

    BUON TENNIS TAVOLO

    EL MATA.
     
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  6. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Se un adulto dovesse fare tutta l'attività giovanile in più come fanno i ragazzi arriverebbe a natale scoppiato. Assolutamente (e parlo per esperienza diretta)) la crescita dei ragazzini subisce profondi miglioramenti (quasi mai succede il contrario a meno di situazioni particolari) soprattutto psicologici ,ma pure ssul piano tecnico , nel dover affrontare giochi diversi ,tattiche strambe, cose che permettono loro di imparare a raggionare seriamente di fronte ad un adulto che è un piano diverso rispetto ad un coetaneo. Un primo rapporto col mondo degli adulti diverso dal solito 8come quello della famiglia o della scuola) Anche se qualche dubbio ci può essere nel diverso atteggiamento di "cattiveria agonistica " ,la lezione di vita è forse fra gli aspetti basilari in questo sport: non importa chi hai di fronte se ti dimostri migliore ottieni .
    Che esista l'attività prettamente giovanile in maniera esclusiva va bene ma ritengo che vi debbano esser dei punti di incontro dell'attività ccome i tornei e i campionati dove la tecnica si sposa con l'esperienza.
     
  7. tritticorenale

    tritticorenale Utente Noto

    Nome e Cognome:
    marco
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    pol.comunale Albano
    io ho 35 e mi è capitato spesso di giocare in campionato contro ragazzi di 12-14 anni,e quasi sempre ho vinto io,onestamente non credo che sia stato un dramma per loro(nonostante qualche piantarello),anche perche con mia grande gioia sono sempre venuti loro a salutarmi a distanza magari di qualche mese,se tratti con rispetto verrai ricompensato con la stessa moneta a qualsiasi eta',e comunque il giocare contro persone con un gioco diverso,spesso anomalo e "storto" puo' fare solo che bene,ad un bambino che si allena sempre in maniera"pulita"
     
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  8. SimoneGiuliani

    SimoneGiuliani Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Simone Giuliani
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    ASD Marco Polo
    io ho 48 anni e anche a me spesso capita di giocare con ragazzini pochi anzi pochissimi sono umili un pò come nella vita ormai i giovani sono così
     
  9. Fraska

    Fraska Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Simone
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    AICS Sestese TT
    E' vero! Purtroppo.
    Bello stemma nella foto!!! ( scusate l'off topic ).
     
  10. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Lo sport è un momento educativo per un bambino. Nella prima infanzia il fanciullo è affascinato dalle favole. In seguito la fantasia si mescola con la realtà. E' un percorso di elaborazione mentale. Le domande del giovane sono rivolte alla conoscenza, ai più grandi: genitori, zii, nonni, allenatore, maestro, professore... E' così che un giovane cerca di capire il mondo reale, attraverso i più grandi di età. Da questi si aspetta un aiuto per affrontare e capire i problemi del loro mondo. E' un sano rapporto tra adulto e giovane, il primo che accompagna il secondo, come è sempre accaduto nella storia dell'uomo. E' la pedagogia spontanea.
    Però, noi del tennistavolo, mettiamo in lotta questi due mondi differenti. Il bambino vorrebbe giocare per crescere e capire. L'adulto vuole vincere perché non gioca più.
     
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  11. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Mi piace molto la frase "L'adulto vuol vincere perchè non gioca più" ed io aggiungo che spesso l'adulto non ha mai giocato ma ha trovato nel tennis tavolo il posto dove sfogare le sue insoddisfazioni, i suoi fallimenti, le sue frustrazioni, si perchè purtroppo a bassi livelli in questo sport basta una racchetta taroccata per poter dire a se se stessi "Sei il più bravo" e quando l'individuo spesso avanti con l'età tanto da poter essere il nonno dell'avversario bambino, quando non ci riesce cosi ci prova con l'urlaccio, poi la furbata, poi la minaccia...... ed allora voilà che talvolta l'ordine naturale delle cose riprende il suo corso......cioè quando in panchina del bambino/ ragazzino c'è un personaggio come il sottoscritto (e mi auguro ce ne siano molti) che in primis si è preoccupato di portare al tavolo un ragazzo educato ed altresi pronto a redarguirlo fortemente al minimo accenno di maleducazione, a quel punto invita prima più volte educamente l'adulto ad avere comportamenti consoni fino a quando se il personaggio dovesse continuare, fare interrompere l'incontro ed eventualmente se non se ne può fare a meno regolare il diverbio in separata sede dove il bambino non possa vedere, si perchè nessuno ha diritto di sfogare le proprie paturnie esercitando violenza in ogni forma su un ragazzino che pratica sport e l'educazione non deve mai essere un discorso opzionale ma un requisito minimo per rapportarsi con gli altri da 1 a 99 anni.....
     
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  12. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    capisco ma si rischia di cadere nella retorica ,in discorsi di eccezzioni o casi isolati ,generalizzadoli.
    insomma parliamo di sport e di sano agonismo? agonismo è voglia di vincere se non si ha voglia di vincere si è dei perdenti già in partenza ... se si vuol solo giocare allora non si fa agonismo.... si fa attività appositamente studiata, esiste.
     
  13. Mr. Hero

    Mr. Hero Retinologo

    Nome e Cognome:
    ジョン
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    hell's tt
    Si.., ma nelle favole vi è sempre l'orco, la strega, la foresta oscura...., io da bambino mi azzuffavo sempre, dicevo parolacce e fregavo (o venivo fregato..) i "meno furbi..", la soggezione vi è più per un adulto (che rischia immagine ecc) che per i ragazzini, non avendo nulla o quasi da perdere, ed il pianto.., a fine partita.., ne è la chiara dimostrazione, autodifesa e presa per il c.lo, ...
     
  14. Fraska

    Fraska Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Simone
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    AICS Sestese TT
    Per rispondere a Enzo: Hai ragione, purtroppo di personaggi descritti da te ce ne sono tanti, ed è giusto che gli venga fatto notare.
    Infatti, non vengono colpevolizzati solo i ragazzini, va colpevolizzato un atteggiamento sbagliato, che venga fatto, da chi che sia.
    Persone che stanno in panchina come te, ce ne sono tante, alcune insegnano dei principi, ma altre, ti assicuro, spronano i ragazzi a certi atteggiamenti. Quindi ripeto, ci vorrebbe più rispetto per l'avversario, per la disciplina che pratichiamo e per lo sport in generale.
     
  15. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Pienamente d'accordo, infatti mentre i ragazzini devono essere redarguiti a dovere gli adulti devono essere messi in condizioni di non nuocere perchè a loro purtroppo non si può più insegnare l'educazione
     
  16. tritticorenale

    tritticorenale Utente Noto

    Nome e Cognome:
    marco
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    pol.comunale Albano
    Il bambino vorrebbe giocare per crescere e capire. L'adulto vuole vincere perché non gioca più.[/QUOTE]
    Visione molto romantica,ma non sono d'accordo,il bambino secondo me è molto piu"crudele" sportivamente parlando di un adulto,agogna la vittoria molto molto di piu (basta vedere le lacrime e le racchette lanciate dopo una sconfitta)poi i casi non sono tutti uguali,ma in linea generale direi che la penso cosi' :)
     
  17. RevanII

    RevanII Utente Noto

    Mi sa che tutti raccontiamo le nostre esperienze, per dire chi è più cattivo ci vorrebbe un bel sondaggio esteso con tante casistiche :rotfl:
    Adulti frustrati, signori per bene, bambini capricciosi, ragazzini esemplari... ne esistono di tutti i tipi... certo che i casi psicotici nel tt sono tanti e vari... anzi mi sa che è difficile trovare qualcuno senza un minimo di complessi mentali di qualche tipo...
    Non so dire quanto faccia bene il mix di età, fa esperienza ma può stortare... mischia psicologie... meno male che la domanda non ha risvolti pratici perchè coi numeri che abbiamo mi sa che non si può fare altrimenti
     
  18. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Non dobbiamo confondere l'educazione e le buone maniere con la pedagogia. Se non è educativo mettere uno contro l'altro un ragazzino di dieci anni ed un adulto per i motivi spiegati, non c'è motivo per farlo indipendentemente dal comportamento che si registra sul campo o da altre considerazioni. Semmai si dovrebbe pensare a come organizzare l'attività per far giocare (con il doppio significato!) i bambini così tanto da soddisfare il loro instancabile desiderio.
     
  19. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Concordo...
    Come al solito, la verità sta nel mezzo... Ci sono adulti con la testa da bambini, ci sono bambini con la testa di un adulto. Il segreto sta nel livellare, lasciare lo spazio al divertimento ma allo stesso tempo tenersi ben stretti alla realtà, a quello che si vuole ottenere con lo sport.
    Se uno cerca solamente il divertimento ben venga, ma deve essere conscio del fatto che ci sono altre persone che cercano anche l'agonismo. E quello lo ottieni quando inizi a sottostare a determinate regole, sopratutto comportamentali.
    Sono due mondi paralleli che quando si incrociano rischiano sempre di far cascare i biglioni, vuoi per scenate patetiche degli adulti, vuoi per atteggiamenti antisportivi dei genitori che farebbero carte false pur di veder vincere il proprio figlio...
     
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  20. giada viola

    giada viola Nuovo Utente

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