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rabbia e fisicità nel TT

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da SalParadise, 11 Set 2009.

Status Discussione:
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  1. SalParadise

    SalParadise Nuovo Utente

    come penso altri di voi ho provato nella vita altri sport...

    bene ce ne sono alcuni che trovavo, quando fatti seriamente e con costanza, altamente terapeutici. la palestra era uno di questi.
    altri di cui sono stato solo osservatore ma mi stupivano per le urla, il sudore, e lo sfinimento che provocavano nel giocatore: parlo dello squash.

    la liberazione dallo sforzo di tirare su più di quanto potessi o di reggere per le ultime ripeti-zioni di addominali erano sensazioni quasi orgasmiche.

    giocavo al TT quando ero pischello ed emotivamente non formato. mi piaceva ma lo vedevo come un passatempo e nulla di più. so già che questa volta lo approccerò in modo diverso, sono io ad essere diverso dopo 13 anni e rotti.

    la lunga forse inutile (inutile se le immagini che tento di dare non vi raggiungono) premessa per chiedervi: il TT provoca quelle sensazioni di cui parlo sopra? il TT può essere solo fisicità? posso sparare su ogni pallina con forza, rabbia e competitività, come fosse l'ultima della partita? posso rispondere agli attacchi del mio avversario urlando dentro di me "******* tanto non passi"?

    scusate:p

    Alessio
     
  2. lucioping

    lucioping Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    non gioco
    venendo anche io da un altro tipo di sport, ho subito sentito la mancanza di adrenalina e l'impossibilità di arrivare a sensazioni fisiche forti; soprattutto nelle categorie basse non si arriva a generare sforzi fisici estremi perchè la tecnica non lo consente (nelle categorie alte si). Sicuramente però puoi trovare la stessa sensazione mentalmente, concentrandoti al massimo su ogni pallina, lenta o veloce che sia.
     
  3. sinati

    sinati Utente

    che strano per me è l'esatto contrario... nel senso che quando giocavo a pallone l'agonismo e l'adrenalina erano facilmente raggiungibili ma nel tennistavolo quando vado in trance agonistica (cosa che riesco a raggiungere con più difficoltà) raggiungo senzazioni più forti
     
  4. Grip

    Grip Nuovo Utente

    Squadra:
    A.S.D. Vigor velletri
    Io invece mi esalto quando la gente mi guarda e riesco a dare più di quando sono "solo"... penso che la cosa che più mi manda avanti è l' eterna sfida con me stesso nel migliorarmi... attualmente la sfida che più mi prende è quella di riuscire a controllare le emozioni durante la partita, trovo difficoltà a rimanere impassibile nei brutti momenti, ma mi ci sto avvicinando :rolleyes: sto anche sperimentando gli sfoghi che ti danno carica, cercando quelli che sono un compromesso tra il naturale e il non offensivo ( :D devo evitare di esultare su errore dell' avversario :sisi:) l'allenatore opta per l' impassibilità nello sguardo, ma sto vedendo che mi carica molto esultare ed è per questo che sperimento.
    L' adrenalina ti viene molte volte invece!!! ogni scambio che diventa complesso richiede molta concentrazione e ti fa salire l' adrenalina :D
    'mmazza che bello sto sport :D
     
  5. SalParadise

    SalParadise Nuovo Utente

    sull'adrenalina sono perfettamente d'accordo perchè essendo anche un gioco molto tecnico, anche quando viaggia su ritmi "lenti", richiede massima concentrazione. aggiungerei anche adrenalina derivante dalla paura (succede anche a voi?) ovvero quando stai rispondendo e ti domandi "mi andrà dall'altra parte? sto rispondendo bene?"

    fattore fisicità non ho visto quegli exploit di forza fisica, rabbia ed irrazionalità che ho visto in altre discipline anche se di racchetta.
     
  6. Mr. Freeze

    Mr. Freeze Choppo, Choppo e poi?

    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    io inizio a diventare "cattivo" quando sto perdendo ed inizio a perdere la testa tirando forte su tutto e restando molto sul colpo, in questo caso è negativo farsi prendere dall' emozione.
    mentre in altre condizioni in cui domino il gioco oppure mi trovo davanti ad un gioco piuttosto passivo, tiro forte ma usando la testa, esaltandomi dopo un bel punto vinto o arrabbiandomi dopo un punto perso, ma mai pensando adesso gli tiro un top che buco il tavolo, ma "potevo giocarla meglio"
    consiglio spassionato, la verità e il giusto stanno nel mezzo, se ti fai prendere troppo inizi a non ragionare e la tecnica va a farsi benedire perchè pensi a tirare forte e non a tirare bene, mentre se non ti senti "emotivamente" coinvolto capita l' opposto che magari sottovaluti e poi diventa tardi recuperare un gap di 5-6 punti.
    in entrambi i casi il consiglio è di avere sempre uno stato fisico ed una respirazione ottimale, se ti senti troppo veloce il cuore probabilmente ti stai lasciando prendere troppo. uno o due respiri profondi prima di servire per far tornare "ossigeno alla testa" (come dice il nostro capitano).
    se senti che non stai giocando sul serio, inizia a dire cho dopo ogni punto, per caricarti.
     
  7. Max

    Max Utente Noto

    Squadra:
    TT Aquile Azzurre - Milano
    Certo che puoi, Sal! A me è successo, da ragazzino principiante, di venire battuto sonoramente in un incontro amichevole con una società vicina da uno junior sedicenne, che in Toscana allora era di buon livello, il quale oltre a vincere mi snobbò e mi prese per il didietro tutta la partita, ridendo e sfottendomi con i suoi compagni di squadra.
    Passarono 5 anni, io nel frattempo diventai forte ma non lo rividì più in giro, nè in campionato nè ai tornei, finchè me lo ritrovai di fronte, in casa sua, all'ultima di campionato. Quando entrai in palestra si stava scaldando, mi vide e mi disse testualmente: "O CHE SEI RITORNATO A FARTI FARE IL CULO?". Vinsi le prime due, sul 3 pari giocai con lui e su ogni palla seguii per 2 set (si giocava 2 su 3 a 21) lo stesso copione: mina di diritto, buca nel tavolo e urlo in faccia, praticamente per tutti i punti.

    L'apice dell'adrenalina lo toccai però quando il simpaticone, dopo aver perso 21-6 il primo set ed essendo sotto 13-1 nel secondo, avendo capito che quel giorno non ce n'era cominciò a far finta di non averne voglia, a ridere e a buttare fuori le palline a bischero, come a dire: vinci solo perchè non c'ho voglia. Io sparavo dentro e urlavo e lui rideva. Finchè, mentre andava a raccattare l'ennesima pallina gli chiesi: "CHE STRANO...HAI ANCORA VOGLIA DI RIDERE?" Lui zitto non raccolse, fece finta di nulla, perse 21-4 il secondo set, uscì dalla palestra nonostante la partita non fosse ancora finita (si era 4-3 per noi), montò in macchina e andò via senza nemmeno salutare i suoi compagni.

    Sono passati più di 20 anni da quel giorno (era il 1987) ma come vedi me lo ricordo come fosse ieri... nel tennistavolo l'adrenalina è in effetti più rara che altrove, ma quando arriva non te la scordi più.
     
  8. sinati

    sinati Utente

    fisicità? prova a tirare la 4-5 terza palla consecutiva nello stesso set quando sai già che se lasci anche solo un palleggio non cortissimo il tuo avversario ti massacrerà...
    dopo un set filato così comincerai a urlare (dentro di te se sei educato:p)
    "sono una bestiaaaaa!!!!"
     
  9. anti-sociale

    anti-sociale CORKSCREW MESSIAH

    Nome e Cognome:
    Andrea Toni
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Dynamis Manzolino
    Gli exploit di irrazionalità non sono consigliabili nel tennistavolo, occorre un grande carattere, capacità di soffrire, rabbia ma controllata, grande concentrazione. Mentre gioco una partita importante non sento e non vedo altro che avversario e pallina, e l' adrenalina scorre a fiumi...
     
Status Discussione:
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