Può un allenatore ad un torneo nazionale parlare durante la partita in altra lingua che non sia l'it

- Le persone ammesse ad assistere gli/le atleti/e in campo devono, a richiesta, farsi identificare dall'Arbitro, devono
occupare il posto ai margini del campo di gara sulle sedie appositamente predisposte e possono comunicare con l'atleta
solo al termine di ciascun set o durante le sospensioni autorizzate del gioco.

Partendo da questa regola relativa all'assistenza degli atleti, l'incitamento durante la partita (dura, concentrata, testa, .....) è ammesso ?
Perché se così, mi è capitato oggi al torneo nazionale di Terni, un allenatore che parla il tedesco, cinese, afgano, potrebbe dare dei consigli tecnici che darebbero un vantaggio al suo giocatore , visto che l'altro non comprenderebbe la lingua .
Sei io invece dico , durante la partita, taglia sul dritto tutti capirebbero.
Perché dobbiamo dare un possibile vantaggio a codesti, visto che è un torneo nazionale italiano e quelli che partecipano sanno parlare la nostra lingua ? Esempio , non perché ce l'ho con loro o voglio dire che sono disonesti , altoatesini che studiano sia l'italiano che il tedesco ? , capisco che parlano poco, ma che non comprendano il significato degli incitamenti in italiano mi sembra assurdo.

 

IMHOLe regole sono chiare l'allenatore oltre a battere le mani non può dare alcun altra indicazione! Che sia "duro, testa,forza ecc." L allenatore non può parlare in nessuna lingua!
Ho assistito personalmente che durante un torneo ITTF sia stato espulso un allenatore che appunto incitava con queste parole e l arbitro internazionale ha più volte detto di smettere e alla fine si è giunti all'allontanamento del coach!
E mi sembra anche giusto perché in teoria potremmo metterci d accordo che se prima del servizio ti dico "concentrato" questo potrebbe significare battuta corta inferiore!
Quindi no l allenatore non poteva dire nulla ma anche te non potevi dire nulla! Potete solo fare
Ma tanto da ottobre inseriscono la nuova regola che permette il coaching tra uno scambio e l altro ma fino a quel momento ovviamente va seguito il regolamento e cio' prevede che l allenatore stia in silenzio!
Poi vediamo cosa dice Renaga ma credo di essere abbastanza sicuro che sia come dico!

 

Non lo sapevo...

 

I ragazzini giocano già come robottini telecomandati senza poter sviluppare una propria idea della strategia di gioco. Col coaching attivo siamo al controller dual shock.

Gli allenatori con tanti allievi/e già fanno la spola tra un tavolo e l'altro. Perché invece un allenatore che segue un/una solo/a ragazzo/a deve avere un vantaggio?

Lasciarli crescere e imparare anche dagli errori, da soli, no?

 

Infatti, secondo me sarebbe ancora più penalizzante per chi, ad esempio, un coach non ce l'ha e magari deve giocare contro un giocatore che è assistito da un allenatore professionista! A sto punto facciamo giocare direttamente gli allenatori