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Protesta studenti universitari

Discussione in 'Chiacchiere su tutto il resto!' iniziata da pietro_91, 16 Ott 2008.

Status Discussione:
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  1. Admiral Nelson

    Admiral Nelson Utente Attivo

    Squadra:
    A.I.C.S. Sestese
    Rispondo alla domanda e dopo faccio un commento.
    Intanto il dato che hai citato non vuol dire nulla. Questa "classifica" delle universita' non ha alcun significato visto che una istituzione accademica ha decine di dipartimenti ed ha forse senso classificare questi (ovvero fare una classifica per discipline). Andando a vedere le discipline, ti accorgerai che gli studiosi italiano sono eccellenti NONOSTANTE la struttura universitaria carente. Il motivo per cui molti dipartimenti stranieri eccellono e' che raccolgono i migliori cervelli mondiali. Quando io ho uno studente bravo, lo spedisco di corsa all'estero, perche' so che qui non avra' la possibilita' di mettere a frutto i suoi studi. Prova a vedere quanti nobel italian ci sono stati recentemente e quanti di questi lavorano all'estero (tutti).
    Il commento che voglio fare pero' e' di altro tipo. Sembra che anche qui non si riesca a parlare del merito delle cose. Stiamo discutendo di una questione di principio (ovvero la natura pubblica dell'istruzione) e mi citi questioni (importanti) di altro genere. Se vogliamo parlare dei mali dell'universita' italiano, sono pronto. Lo facciamo pero' in un'altra discussione, intitolata "mali dell'universita' italiana". Le storture che citi devono essere corrette ma, per favore, dimmi in quale articolo della 133 questo viene fatto. Se vorrai fare la "fatica" di leggere questa legge, ti accorgerai che questi temi non si toccano. Chi protesta in questi giorni vuole anche che questi mali vengano risanati, e questo governo non ha nessuna intenzione di farlo.
    Per finire vorrei che mi citassi ESPLICITAMENTE quali facolta' in italia hanno un solo studente. Non posso accettare che vengano dette simili enormita' senza nessun riscontro. Mi piace discutere ma, se vogliamo farlo a suon di slogan e luoghi comuni, non costruiamo niente di positivo.
    - - -
    Volevo aggiungere un'ultima cosa:
    il mio stipendio non e' in pericolo. Io protesto perche' voglio che ai miei studenti sia data la possibilita' di mostrare il loro valore e di mettere a frutto, per il bene di questo maltrattato paese, le loro capacita' e il loro sapere.
     
  2. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    qui c'e' la risposta che cerchi :
    "Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì... questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio".
    Intervista a Francesco Cossiga. Presidente emerito della Repubblica Italiana e senatore a vita
    (http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-748/1.htm).
    ma se fai una ricerca l'interviasta e' riportata su altri siti.ciao
    Piergiorgio
     
  3. Alexander

    Alexander Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Con risultati, in alcuni casi, strepitosi: al primo gennaio del 2007 il corso di Scienze della mediazione linguistica a Forlì contava un solo iscritto; chissà con chi mediava. Forse con i soli in grado di capire il suo stato d’animo, gli altri 37 studenti titolari di facoltà ad personam sparsi per l’Italia: tra di loro anche uno studente di Scienze storiche a Bologna, uno di Ingegneria industriale a Rende (nel Cosentino) e uno di scienze e tecnologie farmaceutiche a Camerino (in provincia di Macerata). Ma il club dei corsi di laurea con più professori che studenti conta anche dieci corsi con due frequentatori, altri dieci con tre, quindici con quattro, otto con cinque e 23 con sei. (font "il giornale")...

    Se non sono i professori che inculcano queste idee...e non mi riferisco a te Admiral, come mai a più della metà delle persone se gli si chiede per che cosa protestano non lo sanno???....

    La verità è che alcune cose sono sbagliate: i tagli alla ricerca (ma questa è colpa di Tremonti e non della Gelmini), e il maestro unico (anche se quando c'era andava tutto molto meglio), il fatto dei tagli alle scuole elementari e (qui mi tiro in causa io), l'assunzione di un ricercatore ogni 5 docenti che vanno in pensione...ma guardiamo anche il lato positivo: non possiamo negare che al giorno d'oggi esistono facoltà completamente inutili...ditemi voi cosa serve la facoltà di scienze del benessere del cane e del gatto...vai a fare veterinaria se ti interessa...oppure scienze della pace...allora certe facoltà vanno chiuse per risparmiare...inoltre per quanto riguarda le elementari sono assolutamente d'accordo sul ritorno al libro che dura 5 anni, con buona pace delle case editrici, sono meno soldi per le famiglie....
     
  4. Vins

    Vins Omae wa mō shindeiru

    Nome e Cognome:
    Perdenzo Ramaioli
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    ASD GSTT San Salvatore
    scioperate stoca..o!
    A perdere tempo a far nulla e protestare per cose inconsistenti son tutti bravi.. tanto basta che si fa caciara! no?
    Ovviamente chi sostiene lo scioperò dirà fermamente: "NO!"
    ma è inutile... è proprio inutile... come direbbe Donnie Brasco: "Che te lo dico a fare???"
     
  5. Admiral Nelson

    Admiral Nelson Utente Attivo

    Squadra:
    A.I.C.S. Sestese
    Ripeto quello che ho detto prima e che, mi pare, non hai colto completamente. Le storture di cui parli ci sono. Mi sono fatto grasse risate (ma non del tutto) quando Repubblica pubblico' i nomi di certi corsi di laurea (ad esempio "benessere del cane e del gatto"). Ma non e' di questo che stiamo parlando. Io aspetto una riforma seria dell'universita', almeno da quando ci lavoro (quasi 20 anni), ma non arriva niente. Un collega un giorno disse che l'universita' italiana funziona NONOSTANTE tutto, e questa e' una cosa stupefacente, sapendo quali porcate succedono. Il motivo e' che le persone volenterose e capaci si fanno carico anche della parte di chi cura solo i suoi interessi. Ribadito questo punto (che ci trova in perfetta sintonia), ti chiedo di dirmi come la 133 "cura" questi mali.
    Puo' darsi che, nel leggerla, io abbia saltato la parte in cui se ne parla. Negli articoli che io (e tutti glia altri che hanno letto la legge) ho trovato, si parla invece di tagli indiscriminati. Verra' tagliato il fondo di finanziamento ordinario allo stesso modo alla mia universita' (che ha amministrato male) e a universita' virtuose (come ad esempio Padova). Dove e' il famoso "merito" di cui molti politici si stanno riempiendo la bocca? Se si vuole tagliare risorse a chi ha amministrato male o ha creato corsi di laurea fittizzi ben venga. Io (e la stragrande maggioranza dei colleghi) farei salti di gioia.
    Come dicevi la colpa non e' della Gelmini ma sei ministri dei dicasteri economici. Se leggi i miei post con attenzione vedrai che non ho mai affermato il contrario. La Gelmini e' solo un "segnaposto". Occorreva uno "yes-man" (o meglio yes-woman) che non si opponesse nel momento in cui occorreva andare a far cassa. Mi indigna che, in un paese avanzato e civile, l'istruzione sia vista come una spesa e non come investimento sul futuro della nazione.
     
  6. Alexander

    Alexander Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Mi ero dimenticato di dire prima che l'articolo sotto inchiesta è il 16...
    Beh vedo che siamo d'accordo su quello delle facoltà e ok, però effettivamente come dici te non c'è una riforma vera e propria che cambi l'università, che anzi sembra cadere sempre più in basso, ovvio un primo passo sarà chiudere le facoltà inutili, anche se questo non basta...
     
  7. Admiral Nelson

    Admiral Nelson Utente Attivo

    Squadra:
    A.I.C.S. Sestese
    Infatti. Il costo di questi corsi di laurea e' nullo, perche' si usa per insegnare personale gia' esistente in organico. I motivi per cui molti di questi corsi sono nati sono davvero poco nobili, ma devono essere puniti i responsabili di queste politiche dissennate. I tagli imposti dalla 133 colpiranno invece l'unica componente dell'universita' che non ha colpe, e cioe' gli studenti
     
  8. Alexander

    Alexander Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Devono trovare un capro espiatorio e questi sono gli studenti...quelli che ci rimettono perchè non possono andare a lezione, o quelli che non avranno un futuro
     
  9. Giorno

    Giorno Amministratore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Li trovi in firma
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    EverPing ASD
    Io parlavo di ministero e non ministro, so bene che non è solo una persona che decide. Se io avessi pensato che Berlusconi fosse Babbo Natale forse l'avrei votato... Beh non l'ho mai pensato.

    ecco è questo che intendevo con "o sbaglio?" è un bene avere qualcuno che può chiarirci le idee perchè ne è a conoscenza diretta

    siamo sicuri che le università italiane diventeranno come quelle americane?
    siamo proprio sicuri che sia un male esagerato se diventino un ibrido tra come sono ora e come in USA?
    scusami un secondo... capisco che il pezzo di carta ci vuole e quindi senza pagare poi gli esami non te li fanno... ma le lezioni universitarie non sono pubbliche e gratuite? il diritto all'istruzione include anche il fatto di avere alla fine il "pezzo di carta"? o solo la possibilità di essere istruito? è un dubbio che ho sempre avuto magari così me lo puoi togliere! Magari ho detto la più grande cacchiata mai scritta in questo forum e tolgo lo scettro a Giando :azz: (sarà difficile... :rotfl: )

    Da un certo livello in avanti il diritto allo studio non lo si dovrebbe ottenere anche tramite il merito? non è meglio che tutti quegli studenti che iniziano e poi smettono dopo 1 anno o poco più non inizino a produrre da subito tanto la maggioranza di questi sa già che va all'uni giusto per stare un po' fuori famiglia?

    diciamo che aumenteranno le tasse universitarie: ma chi lo dice che non aumentino anche le borse di studio (per chi ha voglia e merito ma non tante possibilità di denaro) pareggiando l'aumento delle tasse e magari tagliando via i tanti vagabondi che invece di andare a lavorare subito dopo le superiori si iscrivono all'università e stanno li per 1 anno o 2 a non fare nulla a carico delle proprie famiglie e lo sanno fin da subito che sarà così.

    In più... si parla di trasformazione di università pubbliche in fondazioni... ma da quel che leggo nella legge non è proprio automatico, nel senso, è l'università che deve volere e deliberare il cambio di statuto, non è lo stato che glielo impone. Si da la possibilità e basta. Admiral secondo te saranno così tanti gli atenei che faranno "il salto"? e perchè?

    Facciamo un esempio:
    Ora una Università prende 100 dallo stato (finanziamenti statali+tasse studenti).
    La fondazione invece prende 0 dallo stato ma riesce ad attrarre finanziamenti privati per 100. Perchè lo studente dovrebbe pagare di più.
    In più... non essendo più statali al 100% (Admiral è così? Rimarranno per certi versi in una piccola percentuale statali?) dovranno anche darsi da fare per essere competitive con altre! Sarà mai che una università non riesca ad attrarre finanziamenti per 200 che succederebbe? Magari le tasse rimarranno uguali ma il resto dei 100 potrebbe essere usato che ne so... per la spingere di più la ricerca? Negli stati uniti i privati non finanziano proprio perchè poi possono guadagnare con la ricerca che rendono possibile?
     
  10. Marci

    Marci Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    asdtt alessandria
    Io, al contrario, sostengo che le manifestazioni avvenute in questi giorni siano utili e giuste:utili in quanto non credo che la nostra cara Maria Stella potrà ignorare questi movimenti studenteschi, i quali accolgono al loro interno sempre più sostenitori gorno dopo giorno,che occupano piazze,scuole e bloccano città; giuste in quanto il decreto legge n.133 tende a modificare i pochi aspetti ancora positivi della scuola. questa nuova legge prevede , in sostanza, la privatizzazione dell' università con un conseguente aumento delle tasse di iscrizione , questa nuova legge prevede il ritorno al maestro unico il che vuol dire tornare indietro di diversi anni invece di progredire,questa nuova legge prevede tagli al personale docente sia delle scuole superiori sia delle università( cosa che a me interessa da vicino visto che i miei genitori sono insegnanti), questa nuova legge prevede la formazione di classi interamente costituiti da ragazzi stranieri (a me sembra folle pensare che un ragazzo straniero possa imparare a conoscere la nostra lingua se non dialoga con ragazzi italiani) e poi tu caro VINS mi vieni a dire che studenti e insegnanti manifestano per motivi futili ?????????
     
  11. Admiral Nelson

    Admiral Nelson Utente Attivo

    Squadra:
    A.I.C.S. Sestese
    Caro Giorno
    l'argomento e' molto complesso e sarebbe piu' facile trattarlo di persona, in modo che ai vari dubbi e domande che abbiamo si potesse rispondere senza la mediazione del forum. Il tuo messaggio e' molto lungo e pieno di domande interessanti. Provero' a rispondere ai vari punti, cercando di non altarne nessuno

    La situazione economica di molti atenei (il mio tra questi) e' drammatica, e certamento non solo per gli scarsi finanziamenti. Firenze ha gia' tentato la strada di aumentare le tasse universitarie, ma un ricorso ha fermato la manovra. Non serve essere veggenti per immaginare che, tra la bancarotta e la possibilita' di aumentare le entrate in modo "facile", la scelta sara' per la seconda opportunita'.

    Hai detto giustamente che le lezioni sono pubbliche. D'altra parte occorre pagare chi le tiene, gli amministrativi e il personale tecnico, il personale delle pulizie, il riscaldamento dei locali etc..
    Questo costi necessari perche' il "prodotto finale" possa essere fruito, sono a carico degli atenei. Il pezzo di carta non e' altro che la certificazione dell'aver seguito con successo un corso di studi. Personalmente (sono un po' un eretico) sono per l'abolizione del valore legale del titolo di studio, ma credo che non possa essere sostituito. En semplice esempio e' questo: se mi devo far operare da ubn chirurgo, ci tengo a sapere che ha seguito con successo degli studi nel settore. Poi, a seconda di dove ha preso la laurea, decidero' se farmi operare o se cambiare medico.

    Su questo non sono daccordo. Il merito riguarda le capacita' dello studente. Resto convinto che anche studenti meno "capaci" abbiano il diritto all'istruzione superiore. Il "titolo" (ovviamente) non e' un diritto ma deve essere guadagnato. Nella mia esperienza ho ricordi quasi "commoventi" di studenti non particolarmente dotati, ma con una voglia di imparare enorme. Non mi sembrerebbe giusto negare a queste persone la possibilita' di compiere studi superiori.

    Come dicevo prima nessuno puo' fare previsioni certe ma, lavorando nel "settore" ormai da molti anni, potrei scommettere una discreta somma sul fatto che questo non accadrebbe. Per quello che riguarda i "vagabondi", questo credo sia un fatto interno alle famiglie e non mi pare che debba essere lo Stato a intervenire in queste che sono dinamiche interne alle varie famiglie .


    Questa e' un'osservazione giusta. Dato che hai letto la 133 (fatto ammirevole, dato che sono quasi 200 pagine) avrai visto che uno degli articoli riguarda il decurtamento del Fondo di Finanziamento Ordinario. Questo FFO e' la cifra che l'ateneo riceve dallo stato e col quale deve pagare TUTTO (personale, riscaldamento, carta igenica etc...). Ora fai finta di essere l'universita' di Firenze. Nel 2010 non ci saranno piu' i soldi per pagare gli stipendi (anche a causa del forte decurtamento del FFO). A questo punto la 133 ti offre una soluzione:diventa fondazione. Cosa credi succedera'? Scommetto che diventeremo fondazione. Quindi e' vero che non c'e' alcun obbligo, ma i tagli previsti in altri articolo forzano gli atenei in questa direzione.

    L'ultima tua osservazione e' molto importante. Quello che accade negli USA e' molto interessante ma non "esportabile". La cultura degli imprenditori americani in fatto di ricerca, non e' minimamente comparabile con quella della classe imprenditoriale italiana. Grandi aziende americane hanno centri di ricerca di BASE , che fanno invidia ai migliori dipartimenti del mondo. Da noi sento solo parlare di ricerca finalizzata. Questo prova la miopia di queste persone. Se la classe imprenditoriale italiana fosse interesata alla ricerca, avrebbe avuto modo di dimostrarlo, ma fino ad ora ho visto solo esempi sporadici. Entrare nel consiglio di amministrazione di una fondazione universitaria ha, per i privati, un appeal notevole. Si mettono le mani su patrimoni immobiliari notevoli, si puo' iniziare a decidere linee di ricerca (che vista la miopia di cui sopra porterebbero a risultati disastrosi) e, cosa assai pericolosa, si puo' lavorare per tornare ad una selezione di classe. Queste cose non vanno sottovalutate, erano nel programma di una allegra loggia massonica, di cui molti si sono scordati.
    Io non so se sono stato esauriente (immagino di no) ma sono pronto a chiarire qualsiasi altro punto. Vorrei pero' , per l'ennesima volta, invitare gli amici che leggono questi messaggi, a meditare sul disegno dietro a questi provvedimenti. Al di la' di tutte le cose che possono (e anzi devono) essere cambiate nel settore dell'istruzione, la vera discriminante per cui oggi lottiamo e quella tra il libero accesso all'istruzione, o l'accesso limitato dal censo.
    Questo e' un argomento che sento molto e forse, proprio per questo, alle volte trascendo. Me ne scuso con chi legge, sperando pero' nella sua comprensione
     
  12. Luigi79

    Luigi79 Martellatore

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Nessuna :(
    Non ce la faccio, mi devo proprio sfogare

    No, non diventeranno come quelle americane, perchè in Italia non abbiamo l'economia americana e non abbiamo le industrie che investono nell'università, pubblica o privata che sia. Quello che si avrà in Italia è la chiusura di molti atenei, rimarranno la LUIS, la Bocconi (che sono già private, ma dovranno alzare la retta perchè il taglio riguarda anche loro), forse il politecnico di Torino e quello di Milano. Non molto di più.

    quello che dici è veramente una cosa sciocchina, perchè tu puoi sapere fare tante cose, me se nel CV scrivi che hai seguito tutti i corsi di ingegneria, io un palazzo non te lo faccio fare. O preferisci farti curare da un medico che ha seguito tutti i corsi di medicina?

    Certo, come no, e chi dovrebbe pagare le borse di studio per i meritevoli? E poi caro Giorno, si puo' parlare quanto vuoi di ottimizzare il mondo dell'università, peccatto non sia quello che la legge cerca di fare, la legge taglia e basta, punto!

    Perchè l'università già fa dei salti mortali per andare avanti oggi, figurati con metà dei fondi
    A volte penso che non ci rendiamo conto di un piccolissimo particolare: l'università GIA' collabora con il mondo dell'industria, molta ricerca universitaria è finanziata GIA' da privati, perchè l'Italia GIA' passa una miseria alle università (andatevi a guardare quanto spende la Francia o la Germania in percentuale di PIL)
    - - -
    I professori sono d'accordissimo con tutto quello che dici, infatti quello che amareggia di più è che sono tagli indiscriminati, fatti a tutti, senza alcun concetto di merito.
     
  13. Giorno

    Giorno Amministratore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Li trovi in firma
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    EverPing ASD
    Ringrazio Admiral Nelson e Luigi per le risposte

    Luigi forse esageri un po' sul fatto che possano sopravvivere solo 4 università. In un più suo mio discorso sciocchino è ovvio che neanche io mi faccio costruire la casa da uno che ha solo seguito le lezioni e non è stato "certificato", ma io intendevo altro... ovvero il diritto all'istruzione o meglio alla "conoscenza".

    Sul fatto dei finanziamenti privati che ci sono già penso che lo stato si aspetti un aumento, mi pare che siano stati inseriti incentivi per i privati che finanziano le fondazioni (mi pare di averlo letto proprio nella 133)

    p.s. Admiral non l'ho letta tutta! anche perchè in tanti casi ci sono troppi rimandi a leggi e articoli, piano piano me la spulcio tutta per comprendere quel che posso capire :D

    per quanto ci si impegni a restare seri su certi argomenti c'è sempre qualcuno in cerca di "rimproveri telematici forumistici", quest'oggi il vincitore è distefanoroby. Complimenti hai vinto un'infrazione da 3 punti e la cancellazione del tuo messaggio.
     
  14. term

    term Utente

    Squadra:
    S.Espedito
    Il problema è che facendo diventare le università fondazioni di diritto privato in primo luogo si va contro la costituzione e a ledere quello che è il diritto allo studio. In secondo luogo le tasse universitarie hanno dei limiti stabiliti dalla legge ma le fondazioni di diritto privato no...quindi è ovvio che si andrebbe a pagare 5/6 mila euro l'anno e non di tasse ma di "quota d'iscrizione"...le tasse sono altre cose che non sto qua a spiegarvi. La ricerca sarebbe monopolizzata dai finanziatori...che naturalmente sarebbero grandi impresari farmaceutici (gli unici con i soldi)...e non si puo su una cosa cosi importante fare un decreto legge...questo governo abusa dei decreti d'urgenza per evitare il dibattito democratico in parlamento su temi in cui è evidente l'esistenza di una forte opposizione sociale e di noi studenti. Non aggiungo altri dettagli giuridici....ma veramente è una vergogna.
     
  15. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    Ma qualncuno ha letto la legge?:teach:
    E' stato tutto strumentalizzato, peccato che i nostri studenti si facciano abbindolare, solo questo basta a dire che bisognerebbe cambiare molto di più di quello riportato nella legge!
    Fra l'altro sulle università non c'è nulla!
    E da laureato dal lontano 2000 credo che bisognerebbe intervenire su moooooooooolte cose!
     
  16. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    eccone n'altro...
    anche tu schiavo della tv di regime, eh ?
    Piergiorgio
     
  17. Admiral Nelson

    Admiral Nelson Utente Attivo

    Squadra:
    A.I.C.S. Sestese
    Non ti preoccupare, ogni tanto divento logorroico :rolleyes:
    Invece vorrei ringraziarti per i tuoi interventi. Mostrano come si possa discutere civilmente e parlando della sostanza delle cose. Troppo spesso, in questi giorni, mi tocca argomentare con persone che non hanno niente da opporre se non frasi fatte e luoghi comuni. Tu hai proposto alcune tue riflessioni (secondo me molto ragionevoli) e, su queste abbiamo parlato. Se tutti fossero cosi' questo paese sarebbe un posto migliore.
    - - -
    Praticamente tutti i miei studenti hanno letto la legge. Tu forse la hai letta in modo affrettato ma, quando la leggerai di nuovo, ti accorgerai che di universita' se ne parla. Per facilitarti il compito di consiglio di andare direttamente all'Art. 16 e all'art. 66.
    Sul fatto che l'universita' (e non solo quella) andrebbe riformata, siamo tutti daccordo. Peccato che la legge 133 non contenga alcuna riforma.
     
  18. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    Parlando di Giorno dici :
    che sia deformazione professionale (la sua) ? :king::D:D:D:clap:
    ciao
    Piergiorgio
     
  19. pietro_91

    pietro_91 Chinese inside

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. Perugia
    Ho letto con piacere le vostre argomentazioni, indignazioni e proteste nei confronti di una manovra, quella che integra i due decreti tremonti e gelmini, atta a minare le fondamente della nostra istruzione pubblica e ancor di più dell'alta formazione e della ricerca. Lo scopo con cui era nato questo post non era solo quello di "sensibilizzare", termine che si sente spesso in questi contesti di scioperi e manifestazioni, quanto proporre una forma di protesta alternativa, più radicale e con l'ovvio obiettivo di essere più efficace. La possibilità di dire no è un segno di democrazia da parte di un paese, anche se in realtà anni e anni di rivolta hanno in primis perso di credibilità e soprattutto hanno, alla stegua dei batteri che si adattano all'antibiotico e per selezione naturale danno luogo a batteri più resistenti, creato una classe politica impermeabile a questo tipo di protesta. Inoltre dire no è di per sè riduttivo, sbrigativo e spesso tali iniziative hanno una così grande adesione perchè si esauriscono rapidamente e perchè assumono quasi il connotato d'una festa popolare.
    Ho l'impressione che qui per protestare ci vogliano due cose:
    1)controproposte commisurate alle nostre possibilità economiche;
    2) uno strumento di protesta più a lungo termine, che non faccia necessariamente eco mediatico, ma che mini realmente alle basi la nostra classe politica: chiamatelo ricatto, boicottaggio, protesta silenziosa, in ogni caso una forma di sacrificio da parte del danneggiato che danneggi anche la classe politica, un modo più intelligente di avere peso politico

    Fuori luogo gli scioperi e le occupazioni, nuociono solo agli studenti. Vogliamo sensibilizzare? Sensibilizziamo, ci mancherebbe altro. Ma una volta sensibilizzati tutti? Alla meno peggio, al momento del voto, si cambierà partito, con risultati, perdonate il pessimismo, che penso sarebbero ad ogni modo discutibili. Per giungere alla fine del discorso, vi faccio due domande, con la consapevolezza che una risposta non può prescindere da una decente conoscenza dell'attuale situazione:

    1) a cosa tengono i nostri politici? cosa abbiamo in mano che a loro interessa e di cui li possiamo privare?

    2) Vogliamo la meritocrazia (noi). Come e a chi possiamo denunciare le ingiustizie e le baronie che tutti conoscono, che ci circondano, di cui i politici sproloquiano senza fare mai riferimenti a persone dirette, forse per paura che i baroni siano lì per ovvi agganci politici?
     
  20. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    certo strumentalizzato dalla terribile tv di regime vero?
    Li hanno messi loro i bambini delle elementeri con i cartelli adosso in mezzo ad un corteo?
    E poi scusa ma sulle università che sono delle baronie senza senso da quanto tempo si sà? pieno di studenti che scioperano e fanno cortei per farlo notare dai media vero? Adesso invece per una riforma che praticamente (almeno per ora) non li tocca, "tutti" in piazza con cortei/risse bandiere ecc..
    E non mi dire che gli studenti delle superiori che scioperano sanno xchè lo fanno, ci siamo passati tutti fra quei banchi.

    P.S. quoto al 100% Pietro 91
     
Status Discussione:
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