Progetto "Racchette di Classe" 3° anno, entriamo anche noi del TT

Questo Progetto potrebbe essere davvero una risorsa per lavorare e bene nella Promozione del nostro Sport. Aspetto con ansia di vedere quali risorse saranno destinate al Progetto e come verrà presentato alle nostre Società Sportive. Per ora allego cosa hanno fatto la Federazione Tennis e la Federazione badminton.

 

Se posso... io trovo un po' patetica la foto dei due artefici col cugino povero.

Renato tiene in mano la brochure coi loghi della FIT e della FIBa.. e dall'anno prossimo imbarcano pure noi.. bontà loro.

Povero TT , superato in intraprendenza dall'emergente badminton!

Ma.. meglio tardi che mai.

 

D'altronde cosa deve tenere in mano,se non abbiamo nulla di pronto?Arriviamo da buoni ultimi a costruire un decente sillabo,contenuti e metodi,per l'attività di collaborazione con le scuole.Lì la qualità del nostro solito modo di fare dovrà misurarsi con la quantità,ovvero l'esorbitante numero delle straccolme classi d'oggi ,averne due,tre tecnici che lavorano in contemporanea come dai video didattici illustrativi,pena di veder confinato il tennis tavolo in orario extra curriculare e nulla cambierà.Si dovrà
studiare a fondo la questione,altrimenti partire vorrà dire guardare gli altri e noi fermi sul piedistallo di partenza.Ora via col copia e incolla,facendo tesoro delle esperienze già in atto delle altre discipline,ma ahinoi,senza tener conto della peculiarità della nostra disciplina.Perchè adottare e misurare pari pari nelle fasi finali del "PING-PONG KIDS" giochi che poco hanno a che fare con il nostro sport,come:
a)Distanza lancio del pallone;b) Tempo Salti con la funicella;
3)Distanza salto in lungo da fermo; d)Lancio pallina da tennis
???!?Che c'azzeccano queste stravaganti idee con i ragazzini che vengono da noi per giocare a ping-pong?
E che magari vengono eliminati alle fasi finali,perchè semplicemente non hanno gli stessi muscoli e la stessa forza di quel nerboruto ragazzotto che non sa tenere la racchetta in mano,ma salta e lancia la palla lontano?Gli ideatori di queste amenità varie,e ben sappiamo da quali esperienze provengano,un giorno ci spiegheranno......o non è forse meglio che continuino a dedicarsi alla loro attività preferita,come l'atletica leggera?
Via,per mandare avanti un buon Progetto,ora occorrono le idee,come non mai.Meglio se provvengono da chi conosce già il tennis tavolo e le problematiche connesse alla nuova realtà,in cui dovrà inserirsi.
ad majora
ettore

 

Siamo vecchi.. non sappiamo proporre l'immagine di uno sport moderno, proiettiamo nell'immaginario collettivo la stessa suggestione degli oratori di 40 anni fa..

Il body di Sabrina Moretti non ha insegnato nulla.. e quando Gatti propose le sue pongiste in rosa molti conservatori bacchettoni storsero il naso e ora siamo in piena restaurazione.

Ce ne stiamo nelle nostre catacombe dalle quali non usciamo.

Un altr'anno... "speriamo che me la cavo".

 

Quoto, è una iniziativa da apprezzare.

 

Credete veramente che questo progetto sia fatto con serietà? Chi controllerà? Vedremo altri denari buttati al vento o meglio nelle tasche degli amici ubbidienti, di quei soldatini che oggi prendono il torneo, oppure che gestiscono sparring e tecnici con i contentini, qualche tavolo dato alla società compiacente e quante furbate l'occasione darà modo di fare.........disfattista? No realista.......perchè non vedo un modus operandi trasparente e veramente fatto per il bene del tennis tavolo ma piuttosto un prosieguo del passato con ancora maggiore arroganza......vedremo.....

 

Beh però neanche si può fare il processo alle intenzioni, suvvia.

 

[/QUOTE]
Siamo vecchi……

Nelle attività scolastiche,a partire dalle elementari, non saranno i body di Sabrina Moretti,né le pongiste di rosa confetto vestite a rendere più allettanti il tennis tavolo,anche se …per certun spettatori,un po’in là con gli anni….qualche benefico effetto…forse….
No,serve altro.Sappiamo benissimo che a Formia hanno bisogno dell’atleta “gladiatore” per provare a vincere e questo,in ultima analisi cercano e allenano(servisse solo questo!??)Ma se andiamo a vedere in un campo più allargato,sono altre le doti che andrebbero ricercate e perseguite,come l’elasticità di arti,caviglie e polsi,la scioltezza e maggior consapevolezza dei piegamenti,l’eleganza degli spostamenti in ogni direzione e senso,laterali, avanti e indietro,la manualità fine,saper graduare la forza in spazi brevi e differenziati,la concentrazione necessaria per mantenere più a lungo scambi o palleggi tecnici su tavolo,caratteristiche di cui molti bambini sono già in larga parte dotati(sì,nonostante tutto,ancora,ancora),o non aspettano altro che qualcuno le faccia rifiorire da una vita spesso disordinata e sedentaria e le valorizzi a tutto campo.E quanto utili ritorneranno in futuro per il prosieguo di una carriera pongistica! Sotto questo aspetto il nostro sport si presta molto e va incontro proprio a queste esigenze sentite da gran parte dei ragazzini e ragazzine e a un costo ancora accessibile.Alla fine poi vogliamo il giocatore completo sia sul piano tecnico,che atletico?Bene,cominciamo a dare una progressione sensata con attività gioco mirate e calibrate all’età dei fruitori,maggiormente attinenti alle caratteristiche e peculiarità dello "sport con le racchette",cominciando a ridurre le prove muscolari e di forza,in questo periodo di "inizziazione",assolutamente non necessarie per rilanciare una pallina di 2 grammi scarsi di peso.
ettore

 

Lo faccio perchè so che non controllerà nessuno.....ed i miei polli li conosco più che bene

 

Ci vuole attrattiva per portare i ragazzi in palestra.
Uno sport deve presentarsi come smart, glam, tric.. e trac.

Prima viene quello.. poi tutto il resto.

 

Fare attività nelle scuole non serve a niente se poi non c'è un "mondo" capace di attrarre e accogliere chi eventualmente si appassiona. Senza contare le difficoltà di proporre il tt in una classe di 20/25 alunni...qualcuno dovrebbe spiegarmi come si pensa di cavarci fuori qualcosa. L'obiettivo dovrebbe essere quello di tenere chi si avvicina al tt (e ce ne sono) e non partecipare a sti progetti buoni solo per raschiare le solite quattro lire dal calderone dei contributi pubblici.

 

Scusami Eta, ma a costo di sembrare off topic, vorrei sottolineare alcuni aspetti per me fondamentali:

1. Aspetto generazionale. Attualmente in Italia le palestre sono frequentate molto più da vecchi nostalgici (come giustamente possiamo ormai autodefinirci) che dai giovani. Puoi essere smart e glam quanto ti pare, ma poi devi sapere trasformare la cottarella in passione e (magari, chissà) in amore. Per l'incipit vale tutto, ok; ma poi?
2. Valore della privazione. Non dimentichiamoci di quanto contino le privazioni (che nell'attuale deriva turbocapitalista sono viste come il demonio). All'oratorio non avevamo molte scelte: quando il campo di calcetto era occupato (oppure pioveva) esistevano solo ping-pong e calcio balilla come alternativa. E, con tutto l'affetto per gli omarini del biliardino, direi che la scelta era quasi obbligata: ti dovevi innamorare punto e basta. E quando sei innamorato, ti dimentichi delle origini della tua passione (non ditelo alle mogli, però).
3. Omnia vincit pecunia (ovvero ormai niente più è gratis o quasi). Nella nostra società arrivano continuamente richieste di persone che vorrebbero praticare il tennis tavolo amatorialmente, ma devono andarsene con le pive nel sacco. In effetti a Roma è diventato pressoché impossibile praticare il gioco a livello amatoriale, a meno di possedere un tavolo e soprattutto avere un ambiente dove aprirlo (pochissimi fortunati: ormai a Roma si affittano a carissimo prezzo anche gli scantinati con le pantegane). Ergo, le iniziative delle società tendono a privilegiare solo l'ingresso di ragazzi-atleti, che quando si rompono le scatole e e smettono, probabilmente non faranno più ritorno al nostro bel gioco.

Non vorrei sembrare pessimista, ma con queste premesse (e con buona pace delle più o meno lodevoli iniziative per conquistare attenzione e consenso) direi che il nostro è uno sport minore per vocazione.
Sono convinto che persino in Cina, se lo togliessero dalle scuole, il TT perderebbe immediatamente quota.

 

Noi, come società, abbiamo aderito a due progetti:

uno riguardava le scuole medie, i ragazzi venivano iniziati ai primi rudimenti di uno sport diverso ogni mese.

L'altro progetto riguardava le scuole elementari, tanti scoordinati negati per il tt ma anche qualche "frutto coltivabile".

Funziona così, come un setaccio, il "grezzo" resta nella rete.. il "fine" passa e viene selezionato.

Poi sta a noi fidelizzarli. Farli divertire imparando e motivarli stimolando l'agonismo e la competitività.

 

Se i soldi di progetti strampalati fossero destinati alle società che fanno attività nelle scuole...invoglierebbe sempre più società a farlo, al di là dei ragazzi che si possono fidelizzare...

 

Questo però non è proprio lo specchio di quello che succede a Roma a mio avviso. Molte Società privilegiano il livello amatoriale perchè meno dispendioso di risorse economiche rispetto all'attività agonistica di "livello". Pochissime Società fanno attività giovanile, basta guardare i tesserati e gli iscritti ai Tornei giovanili regionali. Forse hai una visione parziale di quanto succede a Roma.

 

La maggior parte delle scuole elementari della provincia di Padova NON HA UN RIPOSTIGLIO dove mettere due tavoli e una decina di transenne...o meglio...il ripostiglio c'è, ma è occupato dal materiale della miriade di ASD che nelle scuole svolgono attività di aerobica, danza moderna, ginnastica ritmica, yoga, pilates etc ....e questa è un'altra amara verità...

 

e che sono arrivati prima...

 

non discuto il fatto che sia una cosa da fare ... discuto il fatto che non ne resterà nulla .... o quasi nulla ... spero come sempre di sbagliarmi .. ma non siamo pronti a fare un progetto del genere ...

 

Fa più un tavolo in cemento con la rete di Ferro in un parco che mille progetti costosi e di difficile messa in pratica.