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progettare una racchetta

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da Asker, 18 Apr 2005.

Status Discussione:
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  1. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    tieni conto che i giocatori che partecipano alle Olimpiadi sono tre nel maschile e tre nel femminile per ogni nazione, comunque ti confermo che dubito che anche ad alti livelli riescano ad impattare la pallina in una zona piuttosto che in un'altra del telaio per sfruttare zone a diversa elasticità del telaio , il gioco si svolge talmente velocemente con palline che viaggiano a cento kilometri l'ora su un tavolo lungo pochi metri , al limite si sfruttano le zone del telaio per il servizio(sul bordo si imprime più rotazione alla palla) o per le risposte corte (fatte sul bordo danno palle più morte) , pensare a qualcosa di più secondo me è fantascienza...

    però è una mia opinione. Inoltre lascia perdere cavità o robe simili perchè sono proibite dalla norma .ciao
     
  2. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Il baricentro serve per centrare le forze sulla racchetta. Naturalmente, per evitare affaticamenti del polso (in caso di flip continui) è consigliato averlo sul manico della racchetta in modo da evitare delle forze di rotazione che, generando inerzie, seppur minime, portano ad affaticare il polso. Di certo non ti porta a spezzartelo, ma ne incide pure sulla sensibilità dei colpi.

    Quindi, baricentro sempre sul manico (per non rischiare).

    Per il discorso della rigidità modulabile dall'impugnatura è molto interessante. Tutt'ora per parare certe schiacciate o top micidiali mollo la presa sul manico tenendola semplicemente con il pollice e l'indice. In questo modo può oscillare liberamente al momento dell'impatto (smorzando così il colpo) mentre le altre dita le usi per smorzare l'oscillazione ed eviti di perdere il controllo della palla.
    Per esperienza però questo metodo richiede molta concentrazione che, nelle fasi più concitate, viene un pò a mancare... Ma, ripeto, non è una tecnica da scartare anche se si deve guardare anche il costo finale...

    Per l'elasticità differenziata fra dritto e rovescio:
    Sarebbe più facile spiegarlo se aveste i principi di meccanica flessionale...
    Ogni materiale ha una determinata resistenza alla flessione. Se il telaio lo costruisci con un'anima centrale la flessione sarà, per forza di cose, uguale da ambedue i lati.
    L'unica alternativa sarebbe allora di formare l'anima centrale con 2 differenti strati: uno che resista bene alla trazione e non in compressione per l'attacco, il contrario per la difesa (spero di non sbagliarmi).
    Al momento dell'impatto la palla tende a curvare la racchetta (cercate di immaginarvela, vi prego, perchè è un casino!!!): nel caso di 2 strati adiacenti, le fibre della parte a contatto della palla vengono compresse mentre dall'altra parte tirate. Se si riesce a combinare 2 materiali con queste caratteristiche avremo un telaio che fletterà in una sola direzione.
    Sinceramente devo ancora provare questo metodo perchè è un pò utopistico. Lo stesso strato a contatto della palla deve comportarsi nello stesso modo e non so se esista (almeno per noi umani) un materiale che flette solo in una direzione (senza uso di nervature naturalemente)...

    Il telaio doppia zona potrebbe essere un'idea ma considera 2 cose:
    1. Il telaio che hai in foto prevede un'impugnatura a penna e di conseguenza viene usato un solo lato del telaio (impugnatura alla cinese). Andrebbe bene ad una piccola parte...
    2. Stiamo parlando di colpire una palla che potrebbe raggiungere se non superare i 100 km/h. Molto spesso la si colpisce "di riflesso" soprattutto se in difesa... E colpire un pò a caso la palla e sperare di colpirla con il punto giusto non ti sembra un pò esagerato?;)
     
  3. rete&fuori

    rete&fuori Utente

    allora non sono l'unico che si fa i telai da solo :D:D:D
    Se vi interessa queste le mie riflessioni:D:

    Fino ad ora me ne sono fatti una quindicina (tralasciando gli aborti), tutti in legno, miscelando legni morbidi e leggeri quali balsa, samba, cedro, medi come meranti e okumè (di vena morbida) e essenze dure come pino americano (douglas) e larice. Lo pessore totale varia dai 8.2 ai 6 millimetri (dipende dal tipo di risposta che voglio)

    premetto che io mi faccio i singoli strati di legno a casa con della attrezzatura obbistica (quindi posso "giocare" con i decimi di millimetro) e uso il samba quasi esclusivamente come esterno (mi piace la vena) trattato perchè non scheggi quando si tolgono le gomme

    secondo me salvo produrre strati duri inferiori ai 0.3 mm mischiati con morbidi, normalmente centrali, di discreto spessore ( es. 5 mm) è difficile trovare l'elasticità (unita ad una certa resistenza agli urti) in spessori totali superiori ai 7millimetri

    ad esempio:
    considerando un numero di strati dispari e con le vene incrociate (salvo non vi piaccia avere il piatto storto:eek:...), con il piatto delle dimensioni del Butterfly Primorac off, il manico diritto, largo 28mm, spesso 22 (tot. 2 pezzi + telaio) e lungo 102/103, con due gomme Dawei 388A da 2mm incollate fisse :

    0.3samba_0.3douglas_4balsa_0.3douglas_0.3samba=5.3/5.4 mm
    (1-2 decimi in più sono la colla, vinilica, eposidica, poliuretanica o altra...) il risultato sarà, in base alla mia esperienza, un telaio fin troppo elastico

    0.3samba_0.3douglas_5balsa_0.3douglas_0.3samba=6.3/6.4 mm
    il risultato sarà un telaio discretamente elastico

    0.3samba_0.5douglas_5balsa_0.3douglas_0.3samba=6.7/6.8
    il telaio sarà rigido
    (aumentando la balsa si otterrà un ulteriore irrigidimento, aumentando il douglas il peso aumenterà maledettamente come la rigidità producendo un telaio "lanciamissili", ma con controllo nullo)

    mentre con
    0.3samba_1balsa_4balsa_1balsa_0.3samba=6.7/6.8 mm
    il telaio sarà leggero, mediamente elastico e probabilmente rotto... la balsa da sola è fragile

    volendo produrre una faccia del telaio la cui risposta sia abbastanza lenta e una moderatamente veloce si può fare così:

    0.3samba_0.5douglas_5balsa_1meranti_0.3samba=7.2/7.3 mm
    il douglas (rigido) tenderà a velocizzare mente il meranti (a vena morbida), essendo tendenzialmente neutro come vibrazioni, frenerà la forza della pallina

    Tralascio di addentrarmi nel descrivervi esperimenti al limite della correttezza :D come telai cavi dentro, o riempiti poi con poliuretano espanso o manici che del legno avevano solo l'anima esterna ...

    altro elemento secondo me fondamentale per determinare l'elasticità o meno del telaio è il tipo di manico e il suo punto di contatto nella zona più flessible dell'intera racchetta, cioè il punto dove si appoggia l'indice e il pollice nell'impugnatura europea (non a caso è dove si rompe normalmente la racchetta).
    Nel manico diritto tradizionale l'area di incollaggio è relativamente modesta mentre se pensate a modelli quali lo Joola K5 (???) il punto di appogio avvolge il manico sino ai bordi non permettendo al telaio sollecitato di vibrare troppo in quel punto imprimendo una rigidità uteriore al piatto, anche se di spessore contenuto.

    Se qualcuno vorrà postare le sue esperienze, magari fatte anche con i materiale di collegamento, penso possa essere di grande utilità sia a chi se le fa sia a chi le deve progettare...

    xSacamen
    concordo pienamente

    concordo ma ho una perplessità
    lo strato centrale bicomponente ritengo dovrebbe essere di materiale composito con un millimetraggio notevole (per essere solo considerato centrale) con due esterni come rivestimento: quindi tre strati. Che si consideri anche solo una racchetta da superdifesa, diciamo 3.5mm, lo strato bicomponete avrà una dimensione non regolamentare
    0.5legno_2.5sintetico_0.5legno = non permesso dal regolamento
    1.5legno_es. 0.5sintetico_1.5legno = probabilmente non permesso dal regolamento e comunque la flessibilità sarà condizionata dalla fibra naturale
    Con più di tre strati addio trazione o compressione specifica del materiale bicomponente
    Se invece il materiale sarà formato da legno rientra nella casistica dei compensati comunque e sempre soggetti a variazioni di umidità e quindi a movimento delle vene (lo si può verniciare quanto si vuole ma il legno, anche poco, "lavora" sempre) da cui la necessità di incrociare le vene in un numero dispari e per dimensioni così minime (3-9mm) e almeno superiore a 3

    Spero di essermi spiegato e di non aver scritto troppe c*a*z*z*a*t*e :):):)
     
  4. arabafenice

    arabafenice Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Roma 12
    Ragazzi ma questo è un forum di scienziati, roba da prendere appunti con carta e penna
     
  5. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Grandissimo Rete&fuori!!!
    Qua penso proprio che scatteranno nuove prove pratiche...
    Riguardo al telaio bicomponente ripeto il mio pensiero: utopia.
    Per 2 motivi:
    1. Se si vuole fare una cosa del genere i 2 strati di legno o composito non devono essere incollati o, in generale, bloccati l'uno sull'altro altrimenti si comporteranno come un pezzo unico;
    2. Appunto, se si vuole fare questo si devono tenere i 2 strati scollegati fra loro e per regolamento non è concesso.

    L'esperimento del telaio cavo non è stato complicato da realizzare: come già detto abbiamo inserito la spugna posteriore di una Butterfly SuperAnti da 1.5 mm di spessore.. Ma alla fine, alla vista, il telaio era perfettamente regolare e molto simile ai telai del Dott. Neubauer... Il problema è che si sentiva il "vuoto spugnoso" all'interno..
     
  6. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    Accidenti, rete&fuori! e anche altri... dovremmo aprire un topic apposta per le racchette autocostruite ("autocostruito" è il il termine accademico...:teach:).

    Il problema è che stiamo facendo brainstorming a vantaggio dei tedeschi e degli svedesi :) perché se viene fuori una bella idea (cosa non molto probabile, ma possibile) qualcuno andrà di brevetto...

    Comunque, qualcuno ha parlato di scienziati, e gli scienziati veri (generalmente, ma sempre meno frequentemente) lavorano al soldo della comunità.

    Così, due note:

    - Un baricentro spostabile favorirebbe l'adattamento al peso delle gomme, che varia a seconda della mescola, della granulometria della spugna e dello spessore di spugna e strato esterno. Sarebbe realizzabile tramite impugnatura vuota in carbonio, nervata a raggera con "piombini" leggeri scorrevoli all'interno

    - L'elasticità in un solo senso potrebbe venire da uno strato interno (uno solo) sottilissimo in materiale resistente a trazione disposto non parallelamente al piatto ma leggermente in diagonale in modo da creare un'armatura da una faccia all'altra

    - Il fattore elasticità non è dato solo dalla sola flessione del piatto rispetto all'impugnatura, ma anche da quella dello strato che impatta la palla, il quale interagisce anche con gli strati inferiori, comportandosi come una gomma, ma in modo asimmetrico (perché ci sono le venature)

    - Più lo strato esterno è rigido, più l'elasticità della pallina diventa dominante. Questo per dire che stiamo parlando di fattori di grandezza molto piccola, amplificati poi dal fatto che la pallina ha una sua notevole elasticità. Se faccio rimbalzare la pallina su un vetro e su un telaio non noto differenze enormi nell'altezza del rimbalzo... ecco perché i decimi di mm sono determinanti: si usa la racchetta per colpire un corpo elastico e leggero, non un bullone...
     
  7. TiziTT75

    TiziTT75 Nuovo Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    A.S.D. Libertas Pol. Valtoce
    "Spiff
    - Un baricentro spostabile favorirebbe l'adattamento al peso delle gomme, che varia a seconda della mescola, della granulometria della spugna e dello spessore di spugna e strato esterno. Sarebbe realizzabile tramite impugnatura vuota in carbonio, nervata a raggera con "piombini" leggeri scorrevoli all'interno"

    Già inventato dalla Friendship e funziona alla grande soprattutto perchè in America lo vendono a 18 $ (+ 15$ di spese di spedizione) :king:

    Extra Controllo da ALL a OFF-

    Extra Veloce da OFF a OFF+

    Li trovate anche su ebay

    telaio: LKT Pro XC Transformer :approved:
    dritto: RITC 729 FX EL supersoft 2.2 mm Rossa :approved:
    rovescio: RITC 729 FX EL supersoft 2.0 mm :approved:
     
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  8. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    Sono un genio, sono. :tsk:

    Però non lo sapevo... l'intuizione era giusta...:sisi:
     
  9. Dr.Pimple

    Dr.Pimple Sminellatore

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    ma tu sei un grande..quasi quasi ti commissiono un telaio da puntinata lento che assorba i colpi sul rovescio e dritto rigido veloce il giusto sul dritto..

    potresti venderlo qua sul forum , tanto siamo quasi tutti puntinari.

    a me interesserebbe davvero


     
  10. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    PERBACCOLINA!!!!Rete&fuori , quando puoi approfondisci l'argomento , specialmente mi interesserebbero le modalità di taglio del legno , dove ti procuri i legni di cui hai parlato , e il tipo di colle che usi e dove te leprocuri e così per i materiali in carbonio o altro. Mi interesserebbe anche la tecnica di costruzione del manico e quali strumenti utilizzi. Grazie in anticipo. Ciao:)
     
  11. Asker

    Asker Nuovo Utente

    Scusate, ma il regolamento non vieta parti mobili nel telaio??:mumble:
     
  12. TiziTT75

    TiziTT75 Nuovo Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    A.S.D. Libertas Pol. Valtoce
    Sul Regolamento tecnico non c'è scritto nulla in merito a parti mobili o statiche.
    E poi il peso all'interno del manico è bloccato durante il gioco...

    _________________________________________________

    telaio: LKT Pro XC Transformer :approved:
    dritto: RITC 729 FX EL supersoft 2.2 mm Rossa :approved:
    rovescio: RITC 729 FX EL supersoft 2.0 mm :approved:
    colla fresca: Donic Persson Speed
     
  13. rete&fuori

    rete&fuori Utente

    allora,
    Il taglio del legno vero e proprio lo effettuo dopo aver creato e incollati i singoli strati a formare il compensato normalmente più abbondante (non come spessore) del risultato finale di 6/7 mm.
    Lavoro ogni singolo strato accostando segmenti larghi fino a 6cm. Ad esempio considerando il piatto largo cica 15 cm +6/7mmSX +6/7mmDX = 16.2/16.4 cm accostando per le sezioni verticali 3 segmenti arrivo a 18 cm che mi permette di ritagliare la sagoma approssimativa con il taglierino (pochi decimi per il douglas o qualche mm per la balsa si tagliano facilmente...) Uso lo stesso procedimento per le altre sezioni, sia orizz. che verticali.
    Le due vericali esterne, normalmente in samba, le tengo accostate con del nasto adesivo da imballaggio con il duplice scopo sia di mantenere la forma che di impedire successivamente alla colla posta sotto pressione nell'assemblaggio finale di fuoriuscire dalle fessure. nessuna colla provata da me (tranne quella fresca:D) si attacca al nasto da imballaggio. Le sezioni di quelli interni invece li faccio unire in alcuni punti con una pò di attack, per evitare che nella fase di pressione specialmente se esercitata con i morsetti gli strati sottili si accavallino tra loro.
    Dopo aver creato il compensato lo rifinisco alla forma definitiva mediante l'uso d una sagoma precedentemente preparata con la forma finita e un fresatore con una fresa a candela con cuscinetto. Se la sagoma è ben fatta ,e le mie lo sono:D, il risultato sarà quasi perfetto
    se notate il piatto della vostra racchetta probabilmente noterete che non è formato da un grande e singolo strato di legno ma da lamelline di pochi millimetri accostate.
    Questo permette di recuperare legno e di evitare ulteriormente la curvatura del piatto. io una racchetta così l'ho fatta e mi ci sono voluti 2 mesi:hoi:,per cui ho deciso di rischiare con pezzi da 6 cm

    I legni
    sono abbastanza comuni da noi, ad esempio:
    BALSA reperibile in quasi qualsiasi negozio d modellismo, l'unico che compro...
    SAMBA non è un legno pregiato e io lo recupero normalmente da bancali vecchi
    CEDRO a dire il vero non mi ricordo dove l'ho preso, probabilmente in una falegnameria
    MERANTI è un tipo di mogano molto comune usato nell'industria del mobile e dei serramenti, il difficile è trovare quello giusto in quanto come mi spiegava un falegname dipende da dove è cresciuta la pianta:
    tanta acqua=vena morbida, leggere e porosa
    poca acqua=vena dura, pesante e fissa
    OKUME' come sopra, comunemente usato nel compensato marino, io lo uso per i manici
    DOUGLAS come sopra tranne che per la natura del legno.E' un tipo di pino comune in America e costoso da noi, il douglas ha la caratteristica di risentire molto poco dell'umidita e di poterlo lavorare fino a strati minimi ( io l'ho prtato a 2 decimi circa, cosa che con le altre essenze mi è quasi impossibile). Lo uso per dare stabilità alla racchetta e per la sua durezza determina in gran parte la rigidità finale. il rovescio della medaglia è che è pesante e che la sua vena tende in fase di lavorazione a sfaldarsi
    Io lo recupero da alcuni serramenti vecchi...
    LARICE come il douglas come peso, solo che risente dell'umidità ma è più elastico, recuperato da alcune vecchie tavolette per pavimenti

    le colle
    uso normalmente della colla vinilica, che viene venduta ovunque come vinavil. E' LA colla principe nell'industria del legno. Può essere usata pura o diluita con acqua, per asciugarsi completamente necessita di tempi biblici (12/24 ore dipene dalla temperatura) salvo usare dei catalizzatori come indurenti (cosa che sconsiglio in quanto tendono ad irrigidire il compensato)
    colla poliuretanica ovvero poliuretano espanso reperibile in ogni supermercato
    pro: essica quasi completamente in 3/4 ore, maledettamente resistente
    contro: di difficile impiego. Bisogna essere veloci nel sovrapporre e mettere sotto pressione gli strati altrimenti si gonfia come un BLOB e sporca da morire
    resina epossidica colla i cui due componenti devono essere mischiati per dare origine alla colla vera e propria che essica in 4/5 ore (anche se completamente in circa 12). Viene venduta nei supermercati in farie tipologie, come colla, come stucco per ferro, per legno, per granito etc. etc.. Quella che ho provato io però aveva il difetto di essere pesante e di creare uno strato eccessivo in quanto simile ad una pasta ma considerando che un suo tipo viene largamente impiegata come collante per le fibre di carbonio ne esisteranno anche di leggere e liquide...

    il carbonio
    non ho alba:eek: , ancora:shifty:

    gli strumenti
    Un fresatore, chiamato anche impropriamente pantografo. Consiste in un motore con un aggancio per delle frese che può essere tenuto in mano o fissato ad un supporto
    una fresa a candela (per spessorare i listelli)
    una fresa a candela con cuscinetto ( per rifinire il compensato, tra l'altro...)
    una fresa per tondi co cuscinetto con raggio 8mm (per il manico)
    Un piano con guide scorrevoli per il fresatore ( mi serve per spessorare e il suo uso lo illustrerò un'altra volta)
    una troncatrice con il piano superiore a sega circolare
    taglierino, rullo per colla ,torchio (o morsetti), carta vetrata di varie grammature e vernice spray acrilica per evitare che il piatto scheggi quando tolgo le gomme

    azz... dimenticavo lo strumento tecnologico per trasferire l'immagine della racchetta sul compensato... carta carbone

    il manico
    Il manico lo realizzo con dell'okumè (per abitudine...). il listello di circa 7mm x 28 (ad es. 7.5mm manico_7mmcompensato_7mm manico=22mm, giusto per la mia mano) lo realizzo con la stessa tecnica di quelli del piatto. Fatto questo realizzo i tondi laterali con la fresa ottenendo un listello normalmente lugo 90cm (meglio abbondare)
    con la troncatrice realizzo dei segmenti da 15 cm l'uno e li attacco con del biadesivo a un piano inclinato di 15gradi. allineo la punta del piano inclinato con il punto di taglio della lama dela troncatrice e zak, realizzo sui due segmenti l'inclinazione dove poggerà l'indice e il pollice. qualcuno potrebbe obbiettare che le troncatrici hanno il piano che può essere inclinato a piacimento senza dover realizzare un supporto esterno; vero, ma cosi il tutto diventa fottutamente pericoloso, credetemi ...
    Ora ci troviamo i due "semimanici" di 14 cm da incollare al piatto e poi da troncare alla misura voluta (per me 10.3 cm)
    sempre nel manico ho l'abitudine di strofinare una soluzione di acqua e vinavil perchè si impregnino le fibre di legno e una volta asciutto non riceva più il sudore della mano
    Ho anche provato a realizzare dei semplici intarsi nel manico come ad esempio quelli della donic o a inserire un logo, ma ci vuole tempo quindi da un po prediligo il modello minimalista

    Questo fine settimana ho in programma (fiera dell'elettronica permettendo) di costruirmi un telaio da difesa puro (piatto magiorato etc. etc.) e se ci riesco (e se interessa a qualcuno) posterò delle foto del procedimento
     
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  14. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    sto cercando qualcosa di intelligente da dire ma non mi viene niente , mi hai fulminato . Sei un grande . Grazie delle informazioni preziose , vorrei vedere uno dei tuoi "aborti" che sicuramente saranno cento volte meglio del mio miglior telaio . Se puoi facci qualche foto delle tue opere .Signori qua abbiamo un "Michelangiolo":hail: :hail: :hail: :hail: :hail: :hail:
     
  15. rete&fuori

    rete&fuori Utente

    vediamo di non esagerare:D:D:D

    xAsker e non solo
    mi piacerebe conoscere qualche procedura per tradurre in termini "scientifici" concetti alquanto soggettivi ( nel tt) come velocità, elasticità, rigidità, controllo etc. dopo tutto una volta progettata e realizzata la racchetta dovrai pur paragonarla ai prodotti esistenti in termini diversi dai soliti peso e dimensione
    Questo a noi (me) potrebbe servire per determinare con chiarezza le caratteristiche delle racchette... quante volte voi avete ripreso in mano un telaio a distanza di mesi e lo avete sentito diverso, migliore o peggiore??? io tante:eek:
     
  16. rete&fuori

    rete&fuori Utente

    purtroppo mi sono accorto di non avere la balsa delle dimensioni giuste per iniziare una nuova racchetta per cui ho racimolato materiale avanzato da precedenti lavori per illustrare come mi faccio i telai. Inizio:

    i materiali

    [​IMG]

    1 - il fresatore e le frese che uso
    2 - i listelli di legno che faccio e il calibro elettronico
    3 - il supporto al fresatore - i traversi che lo compongono sono stati realizzati in una falegnameria con macchine a controllo numerico (per la precisione) ma se avessi avuto a disposizione profilati in alluminio (ad es.) avrei usato quelli.
    il piano centrale invece deve essere di un materiale che può essere "spianato" dal fresatore (per averlo in linea con i traversi su cui poggia) prima di montare pressori (4) e le guide (5-6)
    7 - la troncatrice, per ridurre pezzi grossi a dimensione di listello
    8 - le frese, rispettivamente a raggera, a candela e a candela con cuscinetto

    riduzione a misura dei listelli
    [​IMG]
    9
    - il fresatore viene fissato per scorrere parallelamente al piano e ortogonalmente al listello
    10 - il listello entra nel raggio di azione del fresatore che (manualmente...) scorre lungo le guide e ne esce ridotto come vogliamo
    11 - ad esempio questo pezzo di douglas entra di 3.39 mm...
    12 - e ne esce di 0.53 circa

    uso dei listelli
    [​IMG]
    i legni che lavoro prevalentemente sono quelli in figura:
    13-douglas 14-samba 15-meranti 16-balsa
    17 - con questi ci faccio sia le sagome (quest'ultime in meranti da 2mm lavorabile con il taglierino...
    18 - ...che gli strati del compensato (nella foto douglas e samba, rimasugli di vecchi lavori)

    assemblaggio e rifinitura
    [​IMG]
    19 - i listelli opportunamente incrociati e incollati vengono posti sotto pressione dai morsetti
    20 - dopo 24h il compensato è pronto, ma da rifilare
    usando la fresa a candela con cuscinetto(21) il compensato(23) viene rifilato seguendo il profilo della sagoma attaccata al compensato (22) e rialzata a misura di cuscinetto. Procedimento analogo lo uso per sagomare il listello del manico (25) solo che uso la fresa a raggera (24)
    Una volta ultimati gli elementi vengono incollati tra loro e ulteriormente lavorati (troncati e carteggiati - mi spiace, ma non ho pezzi staccati avanzati da mostrare:eek:)

    il risultato
    [​IMG]
    26
    - ecco alcuni telai che ho fatto. Come vedrete i manici sono semplici, quelli lavorati li ho fatti solo per gli altri... (vero Fausto? se mai leggerai...;))
    27 - una sezione di uno di quelli precedenti ( il primo da sx) i cui strati sono dall'alto verso il basso okumè7.5-samba0.4-balsa2-balsa4-douglas0.7-samba0.4-okumè7.5 con friendship755 sul lato balsa e dawei388a su quello douglas (si prova..)
    28 - particolare di un altro telaio...

    ciao
     
  17. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    ti ringrazio per averci mostrato le tue creazioni e questa vera e propria "enciclopedia di costruzione della racchetta" . La tua tecnica è senz'altro fuori della mia portata , ma un pochino posso migliorare . Ancora grazie

    Ciao
     
  18. MFG2003

    MFG2003 Nuovo Utente

    Squadra:
    Polisportiva Valledora Alpignano
  19. Asker

    Asker Nuovo Utente

    Rieccomi...sono un ancora un po' in crisi nel trovare ke tipo di miglioria si possa apportare davvero utile...il regolamento è molto ristrettivo, infatti leggendo mi sn accorto ke anke la proposta ke avevo fatto d usare 2 legni diversi in realtà non si può fare x' il regolamento dice: [font=&quot]" [/font]il telaio, qualsiasi strato all’interno del telaio e qualsiasi strato di materiale di copertura o adesivo, sul lato usato per colpire la pallina, devono essere continui e di spessore uniforme."


    (correggetemi se sbaglio o ho interpretato male)



    Sulla proposta di poter cambiare l'elasticità del telaio in "real time" mentre si gioca, ad esempio in base alla pressione sul manico, ci sto ankora pensando.:muro::muro:


    X rete&fuori: ora come ora nn so come tradurre in termini scientifici quelle caratteristiche ma se durante la ricerca lo scopro ti faccio subito sapere!
     
  20. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    Continui significa "senza Vuoti". Esistono infatti telai con strati "zebrati". Ad esempio l'Andro Kinetic CF Carbon-Kevlar mostra all'esterno, sul taglio, l'alternanza fra i due materiali di uno strato interno. Ci sono poi altri telai "a righe", ma non ricordo la marca. Mi pare Nittaku, ma non sono sicuro.

    Un esperimento curioso sarebbe quello di avere un contrappeso mobile dentro il manico, scorrevole longitudinalmente, trattenuto verso l'estremità inferiore dello stesso da una molla debole. Quando si colpisce con forza e velocità, questo si sposta verso il piatto, a riposo sta sotto, durante un colpo debole sta a metà. Sarebbe interessante poter provare che sensazione dà...
     
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