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Pongisti in europa, come mai 750.000 in Germania e 8.000 in Italia?

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da rozzopicchiatore, 8 Ott 2014.

Status Discussione:
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  1. LaFenice

    LaFenice Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    l'ho dimenticato
    ma se nei tg sportivi si parla di calcio per il 99% del tempo quale ping pong , cioe' tennis tavolo, vuoi che si sviluppi in italia.

    Quando parlo con conoscenti e amici che gioco a ping pong loro mi rispondono nel seguente modo:
    1) veramente? e perche' non hai scelto il polo?
    2) ping pong? a me piace giocare a bowling
    3)tennis tavolo? ahhhhhhhh il ping pong
    4) azz come i cinesi

    Ti assicuro che questo sport è anche piu divertente del calcio, quando avevo io 12 anni ai giochi della gioventu' alle scuole medie in tanti tra pallavolo basket e ping pong scegliemmo "ping pong"
    il professore di ed fisica non era preparato non ci correggeva gli errori pero' ci divertivamo
    un mio amico aveva il tavolo e mi ricordo un estate passavamo almeno 2-3 ore ogni pomeriggio a giocare facevamo tante di quelle partite fino alla nausea(ogni set a 21) e poi dopo andavamo a giocare a calcio in strada con gli altri

    se ci fosse stato un club nel mio paese probabilmente gia da piccolo avrei scelto il tennis tavolo come sport e come me tanti altri
    Pero' in italia non c'è nessuna cultura sportiva, la massa ti fa credere che l'unico sport degno di essere praticato è il calcio poi il resto fa tutto schifo

    Non ce l'ho con il calcio come sport ma come fenomeno
    mi stanno antipatici tutti quei genitori che avviano i figli a 5 anni a giocare a calcio convinti che possano diventare grandi campioni
    Basta vedere a napoli in quanti si chiamano diego o armando
     
  2. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Mio cugino mi ha detto che a Kayserslauten tanti bambini si chiamano Karl Heinz.
     
  3. elius

    elius Utente Noto

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Molte società sportive organizzano corsi di avviamento allo sport per i giovani, ma per incrementare il numero dei partecipanti ai corsi occorre dare più visibilità al tennistavolo. Uno dei mezzi è l'esibizione all'interno delle scuole, fatta dai migliori atleti ragazzi e allievi, solo così TUTTI i bambini possono vedere (con i loro occhi) la differenza fra pingpong e tennistavolo. Ve lo immaginate cosa possono fare Rossi e Mondello in giro per le scuole della Sardegna? Questo va fatto in modo capillare (in tutte le scuole elementari d'Italia) tramite la fattiva collaborazione fra FITET e Ministero della Pubblica Istruzione. Ma forse (almeno per la FITET) sono più interessati ai convegni autocelebrativi.
     
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  4. StigAce

    StigAce Utente

    Nome e Cognome:
    Alberto
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    A.S.D. MAIOR
    Purtroppo è la pura verità, da aggiungere che in Italia la società, il "sistema" e i media propinano solo calcio...calcio...calcio e invece che fare servizi ridicoli sui vari B*****lli di turno facessero qualche servizio su ALTRI SPORT, aumenterebbe la popolarità di molte altre discipline sportive e di conseguenza l'interesse verso di esse da parte degli italiani, il resto viene da se...
     
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  5. iBob

    iBob Nuovo Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Gran bella domanda, mi vien da pensarci anche a me ogni tanto, ma sinceramente non riesco a vederne tanto i motivi. Il calcio sicuramente è stra-dominante e raggiunge un livello di maniacalità possibile solo in Italia, se per Juve-Roma c'è bisogno di una seduta parlamentare, ma in Germania non mi sembra sia uno sport poco importante, anzi... Sicuramente la totale oscurità mediatica in cui viviamo ci penalizza tantissimo, e penso che da quel punto di vista ci vorrebbe davvero poco a trasmettere ogni tanto qualcosa. Mi ricordo Sky Sport, con le olimpiadi di Londra 2012, e lì qualche ascolto l'avevano fatto, almeno fino a quando c'erano gli italiani in gara; questo è sicuramente un altro punto che ci penalizza, la mancanza di giocatori italiani ad alto livello: che soddisfazione può avere l'italiano medio a guardare un qualsiasi torneo, sapendo che tanto tutti gli italiani saranno massacrati dal primo ragazzino cinese che incontreranno?
    Poi in Italia il livello della cultura sportiva è sotto zero, e la popolazione si divide tra chi si dichiara amante dello sport, e guarda solamente calcio 7 giorni su 7, e chi pensa allo sport come una "perdita di tempo" (una mia ex prof d'italiano si era lamentata perché "per colpa delle Olimpiadi" in tele trasmettevano sempre sport :muro:) , gli altri sport, non solo il TT, praticamente non esistono, se non appunto in caso di grandi trionfi internazionali italiani.

    "Campioni del mondo 2006, e l'anno dopo/
    mondiali di pallavolo, nazionale sul podio/
    Perché non si fa festa? Perché se ne parla così poco?"
    (Caparezza, Cose che non capisco)
     
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  6. ciestix

    ciestix Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    Sandemetrese,
    Secondo me oltre a fattori dettati da scelte politiche storiche e oltre all'attitudine di altri Paesi a praticare più sport, c'è anche una componente dettata dalla evoluzione in ambito sociale che il ping pong ha avuto in Italia. Non si è passati dallo gioco ludico (ping pong) al tennis tavolo (inteso come disciplina sportiva) facilmente perchè la partenza è stata sbagliata (nel senso sportivo intendo). Chi ha permesso a me come a centinaia di migliaia di ragazzi di giocare non ha mai considerato il tennis tavolo come vero sport ma solo gioco di intrattenimento, infatti, ho smesso di "giocare con la pallina di celluloide" e ho praticato il calcio e il tennis. Storicamente gli ambienti in cui veniva praticato il tennis tavolo erano e sono tuttora (specialmente nei paesotti) gli oratori e bar di quartiere; oratori e sopratutto bar difficilmente portano allo sport :birra:.............quasi impossibile (se la disciplina l'avessero praticata nel corpo delle fiamme gialle o della polizia avremmo avuto tanti atleti al pari dei maratoneti). A questa componente si aggiunge anche quella politicoeconomica, il tennis tavolo non porta soldi. Alla veneranda età di 40 anni ho scoperto il tennis tavolo grazie alla mia società che con tante difficoltà resiste ..............e non mi pento perchè sono consapevole che non lo avrei mai potuto praticare come sport fino a questa età.
     
  7. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    In quello che dici c'è qualcosa di condivisibile e qualcosa meno. Almeno per me.

    Lo diceva già Severgnini in un suo libro che la sfortuna del ping pong è che per alcune generazioni lo hanno giocato tutti. "Giocato" appunto, non "praticato".
    Bar, oratori e sale gioco.. e il ping pong è stato insieme al flipper il passatempo di intere generazioni, col risultato che nell'immaginario collettivo si è instaurato il dogma che fosse solo intrattenimento e non sport.

    Nella Guardia di Finanza però la pratica era diffusa a livelli un pochino più che dopolavoristici. Il problema fu che non c'era una formazione degli istruttori che erano a loro volta degli autodidatti. Ma se a Domodossola abbiamo una società strutturata lo dobbiamo al Maresciallo Stefano Mura. Insieme al collega Michele Tangorra ha formato alcuni giocatori di buon livello, punta di diamante Gianluca Bilucaglia, ex 20 d'Italia.
    Mura è rimasto a Domodossola e ha presieduto per oltre 30 anni il TTOssola2000 Domodossola, lasciandolo ora nelle mani amorevoli di Marco Calella.
    Michele Tangorra è tornato nella sua Casamassima (Ba) insieme alla moglie ossolana e là continua a formare giovani giocatori.

    La Storia la conosciamo quindi e molto di quello che dici ha determinato la situazione fino allo scorso decennio. Ma molto potrebbe essere cambiato rispetto a quel passato. Oggi i ragazzi possono avvicinare il tt come uno sport , praticato nei luoghi giusti, il web e i video mostrano quali siano le reali potenzialità fisiche e tecniche di questo sport.

    Ora tocca alla Federazione spendersi per fare vera Promozione.. vera Propaganda.. invece di disperdere i fondi a disposizione in mille rivoli clientelari.. piccoli torrenti di soldi elargiti all'attività periferica perlopiù col fine di perpetuare la permanenza al potere del presidente, "acqua" che si prosciuga qua e là senza arrivare al mare della moltitudine di persone che potrebbero vedere e dire: "Toh! Ma guarda che bella attività.. la potrei praticare da 6 a 90 anni!!".
     
    Ultima modifica: 10 Ott 2014
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  8. ciestix

    ciestix Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    Sandemetrese,
    Sono d'accordo
     
  9. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    eta beta ha ragione! Senza un impulso deciso della federazione non esistono significativi margini di manovra, come è dimostrato da quegli sport in cui questo è avvenuto a partire da oltre quarant'anni per alcuni.
    Il confronto vero sui numeri non è tanto tra Germania (o Francia) ed Italia ma tra gli sport del nostro paese. Lo studio più recente del CONI sui numeri dello sport (I numeri dello sport) è per noi imbarazzante e conferma quanto analizzato nello studio sui tesserati 2012-2013. Tra i vari numeri, a fronte di una media nazionale del 54% di minorenni tesserati, nella FITeT sono il 22%. Per i bambini da 8-13 anni si passa dal 30% al 9%. Per gli over 36 anni si va dal 25% al 47%. Per la consistenza dei tesserati per club infine c'è una diminuzione di circa il 70% sulla media nazionale. Come mai tantissimi altri sport (nati dopo di noi come federazione, meno popolari e diffusi sul territorio) hanno numeri migliori dei nostri?
     
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  10. rozzopicchiatore

    rozzopicchiatore Utente Attivo

    Secondo me tutto dovrebbe partire dalle societa di tt gia presenti. Solo li si conosce la tecnica necessaria per fare promozione nelle scuole o per invitare, con una pubblicita fatta bene, chi vuole provare a giocare nelle societa.
    Ma io non mi concentrerei solo sui giovani ma anche su gente piu attempata che poi fa da traino inconsapevole. Un adulto puo coinvolgere figli, nipoti, magari si compera un tavolo a casa dove possono giocare in tanti.
    Questo perche il ping pong e il tennistavolo sono due sport differenti, con le palette da spiaggia ci si priva delle cose piu affascinanti di questo sport, gli effetti, i top spin, la corretta impostazione del corpo etc..
    Parlando solo degli innumerevoli effetti, nelle scuole si potrebbe farci una lezione di fisica vettoriale. Chiaro che ci vogliono anche i soldi, magari per pagare una parte di iscrizione a un giovane che non ha molti schei.
    Tutto deve comunque basarsi sul volontariato, come accade anche nel calcio a livello di squadre di paese. Certo che se le societa di tennistavolo sono poche, si parte gia con un grosso handicap.
     
  11. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Le Società e i Comitati Regionali fanno la loro parte, fin dove possono. Potrebbero fare meglio e di più? Sicuramente.

    Ma il supporto formativo ai tecnici, quello istituzionale presso il Ministero della Pubblica Istruzione, presso la TV, presso la carta stampata... ecc... quello lo deve fornire la Federazione.

    Dalla locomotiva si parte a comporre un treno. Non dai vagoni.
     
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  12. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Sorry eta non sono d'accordo sull'interpretazione dell'esempio. :)
    Per me la locomotiva è la base ed i vagoni, anzi il vagone (fed.) è il peso che dobbiamo tirarci dietro.
    Purtroppo come spesso capita chi è un peso tante volte ha più vantaggi di chi traina e fatica.


    D'accordo ma sono dell'idea che se la tv non ci vede e la Fed non ci sente servirebbero più innamorati di questo sport all'interno delle società stesse.
    Società che dovrebbero uscire dagli schemi dei vantaggi per sè stesse (e/o per sè stessi) e dovrebbero uscire dalle palestre.
    Se la scuola può essere non ricettiva perchè non cercare collaborazioni presso centri commerciali, nelle sagre di paese o di quartiere, in quei posti dove si riuniscono carrettate di persone giovani e meno giovani?
    A questo punto in accordo con le società di una provincia o di una città organizzare allenamenti/esibizioni. Ma seri e reali e non due tiretti e poi seduti su una panchina con una lattina di coca cola in mano.
    Certo ci vuole disponibilità soprattutto di un certo numero di decenti giocatori che possano far vedere che cos'è il nostro sport.
    Far vedere il lato spettacolare degli effetti e dell'impegno fisico... mostrare fasi di cesto con colpi combinati, top contro blocco, controtop... sono convinto che molti si fermerebbero incuriositi altri chiederebbero spiegazioni, qualcuno racconterebbe di quando lui era campione del bar, altri vorrebbero provare, alcuni verrebbero in palestra.
    Quando dico mostrare non intendo esibizionismo ma fare un allenamento vero e proprio come si farebbe in palestra... eviterei solo quei colpi poco spettacolari perchè poco comprensibili.
    E tutto questo sarebbe da fare con una certa continuità anche a rotazione ma non una tantum e poi mai più.
    Questo potrebbe essere un nostro modo di "martellare" come fa la pubblicità sul calcio.... esserci e farci vedere dove c'è la gente.
    Se si vuole puntare a crescere di numero bisogna forse focalizzarci meno su campionati e tornei o quantomeno selezionare dei bravi volontari (in senso positivo) che non sono più particolarmente interessati alla competizione ma sono ancora interessati alla causa del TT.
    Per dire a me divertirebbe di più partecipare ad un allenamento/esibizione in mezzo a 2000 persone che vanno, vengono, si fermano, se ne vanno, ritornano in un punto visibile di un centro commerciale che una partita importante di un torneo davanti a nessuno.

    Poi però attenzione a nuovi problemi... dove la mettiamo e come la gestiamo tutta la gente che chiederà di praticare? :D:p

    ps: talvolta potrebbe sembrare che possa avere qualcosa contro "l'èlite". Non è così, penso invece che una èlite senza una base numericamente solida e sufficientemente valida è un'èlite che non c'è, che non esiste.
    Per questo penso che si dovrebbe partire con il costruire le fondamenta per poi arrivare al tetto... sperare che un giorno un fenomeno venuto dal nulla possa riempire le nostre palestre credo sia utopistico.
     
  13. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Anche le federazioni hanno le loro responsabilità, tempo fa ho proposto una esibizione in un campo di calcio, prima di una partita, dove c'erano un migliaio di spettatori, la maggior parte genitori con bambini. Vi immaginate quanti venivano a conoscenza di cosa significa tt a buoni livelli e no da oratorio ? Ho parlato con chi di dovere, per tavoli, trasporto, engagement etc. e poi... tutto tacque, oblio. Si vede che non interessa davvero propagandare il nsotro sport, strano..e allora cosa interessa ? Dovrebbero esserei primi a compliemntarsi con chi fa un lavoro che forse dovrebbe essere pià loro che nostro. E poi è molto difficile e ci sono una marea di problemi, da mentalità, immagine, sponsor, strutture. Però molto dipende anche dalle persone. Esempio? Ci sono tanti che mi dicono "Non vado neanche parlare con ditte, negozi, tanto non ti danno niente". Certo, forse, ma se non ci vai, è sicuro che non avrai nulla. Poi c'è il fatto che per trovare palestre bisogna occuparsene, andarci, parlare, perdere tempo, fare chilometri, lo stesso per fare un discorso nelle scuole, tempo, costanza, parlare con la gente, convincere. E oltretutto senza compensi, anzi, mettendoci di tasca propria. Per questo dico che è difficle e c'è un "lavorone" di base, di ...manovalanza da fare. E non tutti hanno tempo, voglia o ci credono a sufficienza, a volte. IMHO
     
  14. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Il tipo di esibizione come quella esposta da Mago mi sembra più funzionale.

    Le abbiamo provate entrambe.

    Per alcuni sabati in un grande centro commeciale: molti buttavano l'occhio ma sembravano quasi intimiditi. Altri passavano di fretta (mannaggia alla fretta, male del secolo che non ti dà il tempo di gustarti nulla!).. qualche ragazzino voleva provare, ma perlopiù adolescenti che volevano sfidarsi tra di loro e poi via ..

    L'esibizione in un palazzetto, invece, vuoi perché già inchiodati sugli spalti ad aspettare l'evento clou, sembra aver suscitato più interesse (a giudicare dagli applausi nelle fasi di top e controtop).

    "Sembra".. perché non è che poi ne abbiamo visti molti, anche se alcuni di loro hanno frequentato dei corsi estivi svoltisi in quel palazzetto.
     
  15. ciestix

    ciestix Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    Sandemetrese,
    Pubblicità e solo pubblicità. Basterebbe portate i più forti giocatori del mondo e qualche grande del passato (i tre campioni svedesi per esempio) in una esibizione annuale a Roma o Milano. Sborsare qualche soldino e via. In Giappone, a Tokyo e Yokohama, si è svolto per tanto tempo la coppa intercontinentale di calcio nonchè il mondiale ed ora vengono fuori giocatori bravini. In Italia nessuno sborserebbe denari per un torneo di esibizione con i più forti giocatori per incentivare questo sport.



     
  16. Mikael Appelgren

    Mikael Appelgren Utente

    Nome e Cognome:
    Fernando Palombo
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    A.S.D. C.T.T. Ferentino
    mi vengono in mente degli episodi........qualche anno fa d'estate facemmo un' esibizione durante una festa di quartiere qui a Ferentino.......c'era molta gente.....e noi eravamo speranzosi anche in chiave reclutamento nuove leve :) .......il tutto durò tre quarti d'ora........dopo i primi minuti di esibizione lo step successivo fu il coinvolgimento......bèh per molti lo scopo era di farci "punto" per dimostrare la loro "forza", mentre altri davano consigli dicendo che sbagliavamo mentre loro ne sapevano "e i cinesi so ffforti"........ età tra i 30/50 anni.....in tutta questa gazzarra i ragazzini che andammo a "pescare" tra la gente rimasero perplessi e poco affascinati

    altro episodio....esibizione in un Auchan a Roma.........c'era sempre chi voleva fare il "punto" , chi dava il consiglio e chi diceva che "avevamo una bella tecnica" (come se fosse na stregoneria) .....età media 25/40 anni ....i ragazzini che provavano andavano via senza particolare interesse dicendo "tanto il ping pong ce l'ho a casa"

    :D
     
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  17. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Nella mia idea chiamo esibizione quello che è un allenamento vero e proprio al cospetto di un possibile pubblico.
    Salva l'eventualità di mettere due o più tavoli personalmente non darei la possibilità di prendere in mano la racchetta alla gente di passaggio.
    La quale dovrebbe invece assimilare anche inconsciamente dell'esistenza di questo sport attraverso la ripetizione nel tempo dell'evento.
    Quindi non una tantum.
    Se siamo invisibili... facciamoci vedere.
    Poi sarà quel che sarà perchè se vedere e rivedere più volte impegno, difficoltà e bellezza di uno sport non fa scattare nessuna molla se non una momentanea curiosità, allora c'è poco da fare.
    Se invece partiamo dall'idea che forse siamo in pochi perchè poco conosciuti e riconosciuti come sport allora buttiamoci in mezzo alla gente.
    Al limite mettiamo anche un paio di cartelli esplicativi che:
    - i due tipi al tavolo si stanno allenando seriamente (se c'è una terza persona dirigente?!? disponibile per "vendere" il prodotto è pure meglio)
    - che l'iniziativa è fatta in collaborazione con... per far conoscere anche SPORT minori ma non per questo meno belli, impegnativi, formativi.
    - quanto altro può servire... che so i numeri di telefono e gli indirizzi delle società della zona.
     
  18. Max

    Max Utente Noto

    Squadra:
    TT Aquile Azzurre - Milano
    A me è capitata frequentissimamente la seguente reazione: "Ah, giochi a ping pong? ANCH'IO GIOCAVO! ERO IL PIU' FORTE DELLA SPIAGGIA, AL MARE BATTEVO TUTTI! SE FACCIAMO UNA SFIDA BATTO ANCHE TE!!"

    Riguardo ai consigli, un grande giocatore toscano dei tempi che furono, Beppe Cagnina, fortissimo difensore, amava ripetere: "C'è gente a giro che sa dare solo consigli, consigli, consigli... ma a loro, poi, chi glieli darà i consigli?"
     
  19. SilvaM95

    SilvaM95 Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Silvana Macedone
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    CSI Gozzano Lago d'Orta
    Io l'altra sera in collegio stavo raccontando che gioco e una ragazza non capiva come potessero esserci delle gare di ping-pong! E comunque quando ne parlo tutti la vedono come una cosa strana e insolita!
     
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  20. iBob

    iBob Nuovo Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Leggendo i commenti sembra che tutto sommato di esibizioni ce ne siano (noi stessi per più anni abbiamo organizzato una serata alla festa annuale, con tre tavoli, tanti giocatori, presidente a dare spiegazioni e fare volantinaggio, ma con mediocri risultati). Mi viene da pensare che abbia ragione eta, più che le esibizioni nelle sagre, nei centri commerciali o quant'altro, molto meglio in un palazzetto come "apertura" o "intervallo" di un qualche evento importante, un po' tipo il cheerleading in America. Forse un pubblico già più sportivamente prediposto riesce a cogliere meglio la difficoltà tecnica e la bellezza del nostro sport. Poi sicuramente l'atteggiamento di onnisaccenza tipico italiano non aiuta, ci sono persone che partono convinte che, tutto sommato, il TT non è uno sport ma un gioco da spiaggia, tu puoi anche avere al tavolo Ma Long e Wang Hao che fanno controtop, non cambieranno idea.
     
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