Perdere con un 15enne

... ok, però secondo me ne fai un dramma inutile... parlo per quel che ho visto ai playoff piemontesi, il livello era sicuramente alto, di ragazzini(e per ragazzini intendo al di sotto dei 15anni) difficilmente si può pensare ad una loro presenza in quella competizione, altrimenti sarebbero già giocatori da C1, e allora si che sarebbe triste vederli li ai playoff!
Normalmente, se un ragazzino di 12-13-14anni è abbastanza forte fà la C1, essere in C2 sarebbe si una tristezza... se invece non ce ne sono, è perchè ancora non sono "a livello" per competere... e poi la cosa è ciclica, a volte vedi playoff piena di ragazzini, a volte no, io non ne farei un dramma e non parlerei di tristezza.

 

Calle, la tristezza è un sentimento.. e come tale molto personale. Quel che fa tristezza a te non la fa a me.. e viceversa. Altre tristezze invece possiamo condividerle.

 

... se si fà un discorso personale, quindi soggettivo.
io invece faccio un discorso tecnico, quindi privo di ciò che è il "mi piace" o no, o ciò che "mi piacerebbe" o no.

 

no no..
lasciami esternare la mia TRISTEZZA !!

calle la mia era solo una esternazione sul fatto che un adulto è triste E CONFUSO
perché perde da un pischello
TUTTO QUA ...

il Piemonte non è l'itaGlia pong e lo sai bene

I RAGAZZINI DOVREMMO TROVARLI IN ABBONDANZA IN OGNI CATEGORIA ...

ALLORA SI SAREBBE UN SUCCESSO...ALTRIMENTI è E RESTA UN SPORT DA " VECCHI " !

BASTA GUARDARE LE CLASSIFICHE...

 

Io aggiungerei una proposta provocatoria:
over 25enni che non siete almeno 2° categoria o dediti alla crescita pongistica (e non solo) del ragazzino/bambino, prendetevi un anno sabbatico e disertate palestre, campionati e tornei.
Lasciate spazio alle schiere di ragazzini che sgomitano per prendere il vostro posto.
Contribuite affinchè il TT non possa più fregiarsi dell'infamante nomea di sport: "dai 6 agli 80 anni".
Per una volta fate del bene al vostro sport: RESTATE A CASA!

 

Non c'è più neanche la libertà di essere tristi per ciò che più "ci piace" in questo Paese!

Giusto! Farò togliere dall'architrave il motto: "Juventute Pro Senectute.. Senectute Pro Juventute"

 

SIETE TUTTI OT!!!

Insomma qualcuno vuole raccontarci come si sente quando perde con un quindicenne? (con il papà strapreso)

 

... ok, torno IT allora e dico la mia:

mi sento vecchio e scarso! ecco qui ma contemporaneamente son contento per il ragazzo, perchè se riesce a battermi vuol dire che è bravo e arriverà in alto

 

io sono un papà strapreso... e spesso esagero quando sono a bordo campo... e sono un rompiballe per mio figlio sbaglio sapendo di sbagliare
anche io cerco di crescere... e di capire... cosa è giusto!

però poi lui si vendica e quando giochiamo insieme si impegna come non fa con nessuno (e mi incavolo...) e mi batte anche se ha solo 12 anni!!
e questo... non mi dispiace per niente

 

Sono d'accordo fai togliere tutto.
Evitiamo gli scambi fra generazioni.

 

Queste sono le caratteristiche di un un buon doppio:
collaborazione e solidarietà.

 

QUANDO APRIAMO
PERDERE CON UNA DONNA ?

COSI' CI COPRIAMO DI IMMENSO RIDICOLO ?

 

Non si può perdere con un 15enne. Vuol dire che non sai usare la tua arma migliore: la tua cinica esperienza.

Io faccio così, e funziona sempre:

nei 2 minuti di riscaldamento attiro lo sguardo del giovine e cerco di fare in modo che lui noti le mie occhiaie. A quel punto gli butto lì.. con nonchalance un : " stamattina mentre tu dormivi io mi alzavo per andare a lavorare e mi sono fatto dare il turno di mattina per poter venire qui a giocare con un mocciosetto.. che si è fatto portare la colazione a letto dalla mamma.. e scommetto che hai anche rovesciato il latte coi biscotti alle goccie di cioccolato sul lenzuolo".

Comincia il primo set e io mi pulisco gli occhiali ad ogni punto (suo) e mi massaggio la schiena ripetutamente prima di abbassarmi a ricevere.

Nei cambi campo,mentre il papà scalcia la tansenna imprecando in aramaico stretto, gli sussurro nell'orecchio che suo papà ha una storia con la sua segretaria e che la mamma anche se lo sa fa finta di niente per quieto vivere e per non farlo soffrire (al ragazzo).

Solitamente dopo il primo set il giovine mi dà la mano con gli occhi pieni di lacrime davanti al papà paonazzo virato verso il blu pervinca.

Se invece arriviamo al 5° gli dico che io alla sua età invece di giocare a pingpong con un vecchio andavo a saltare la cavallina con le mie coetaneee e anche qualcuna più grande ed esperta.

Non si arriva mai alla fine del 5° set.

 

... tattica buona, ma un tantino scorretta.... o no??

 

Durante uno degli ultimi 5° categoria a Caserta c'era un caos determinato in maggior parte da persone che in quel momento non dovevano trovarsi li e cioè genitori che si improvvisano allenatori fans e tifosi in un tuttinsieme, amici di quelli che giocavano che facevano capannello per dispensare consigli, giocatori accompagnatori, che magari perchè di categoria superiore fungevano da allenatori.....le mie lamentele sono state ascoltate e nel successivo torneo ad Avellino uno speaker invitava continuamente i non addetti ai lavori di lasciare l'area di gioco ed andare e sugli spalti, cosi facendo si risolvono problemi di caos ed anche gli allenatori quelli titolati bravi o schiappe che siano possano fare il loro lavoro, perchè a dar consigli come sempre dico son bravi tutti, ma ad investire tempo e...danaro molti trovano il dobermann nelle tasche!!! Per quanto riguarda il perdere con un ragazzino, ovviamente lo si dovrebbe accettare ma ci sono sempre gli irriducibili....

 

Non c'è niente di più scorretto che avere meno dei tuoi anni!

 

E' successa la stessa cosa a me, lavoravo a Rosignano e casualmente ho scoperto che il ping pong era uno sport con gare, campionati ecc. Mi sono tesserato li per la prima volta e mi hanno fatto giocare in D1 con due bambini di circa 10-11 anni. Abbiamo affrontato una squadra di Livorno ( se non vado errato) in cui giocava sto ragazzino Stoyanov, ho perso ma ho capito subito che mi trovavo di fronte ad un caso eccezzionale. Certo c'è da dire che ancora non sapevo neanche fare il block e su quelle sue diavolerie che poi ho saputo si chiamavano top spin non sapevo che fare.