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Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che contano.

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da Lostboi, 14 Gen 2010.

Status Discussione:
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  1. Lostboi

    Lostboi Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Andrea B
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club - Genova
    Visto le recenti discussioni proposte dai nickname Eta Beta e Raffa, concernenti le difficoltà a migliorare del figlio e la cattiva gestione del talento .. Dal momento che vengo bollato come "sentenziatore".. ho fatto una breve ricerca sul "training abroad" e mi sono informato presso la Cai Zenghua School of Table Tennis. (www.caotts.com) di cui potete trovare commenti su internet.
    Ecco la mia mail alla Scuola..
    _____________________________________________
    Dear Rappresentant at Caotts,
    my name is xx xx from Italy.
    Unfortunately I don't write in Chinese but I hope we can make up with English.
    I've read on internet about your prestigous table tennis school and about its summer training course.
    I'm training in Genoa (Italy) a young player (date of birth 1993), from my team who is very motivated to pursue a career in table tennis. He is very promising and play already in third division in Italy. Althought he is clearly already to old for a "world class career", he could have a chance at national Italian pro-league level.
    I'm asking to you, if it's possible to send him abroad , for 1 year or 1 semester in your school to learn and improve his TT skills with your younger pupils.

    He could also an interesting cultural experience for your Chinese Young Players.
    In case of positive chance, could you send me, some economics detalis for the deal?
    Thanks for your time,
    a kind regards,
    Mr. xx

    __________________________________________________
    Ed ecco la sua risposta (mi ha risposto in giornata ...)
    Dear xx:
    It's our pleasure to be affirmed by foreign friends.
    We have the precedents of foreigners trained in our school or our club,we arrange accommodation in the standard room in our school and offer meals,and if you want to arrange accommodation and meals yourself,it's absolutely OK.The training time is about 4.5 hours per day normally,and it's OK to longer your training time if you need.The fee depends on your cost in our school,it's normally 500 RMB per day for
    short time training,but if you stay for a long time,we could offer you a discount.

    ________________________________________________
    Il cambio è intorno a 1 eur = 10 RMB quindi sarebbero 50 eur gg con allenamento+stanza+pasti ai quali applicare un sconto (conoscendo il modo di fare business in China un 10-15% è possibile per stage di 6 -12 mesi visto che questi prezzi sono normalmente proposti per soggiorni di 2-6 settimane).
    Per stare la 180 gg sarebbero 9k€ da scontare+volo (1k€ ca).
    Non è poco, ma neppure un esagerazione (un università americana costa 25k$ l'anno per es). Un ragazzo di 17 anni per altro sono sicuro che presso i vari ERSU/COMUNI/UNIVERSITA/CONI ETC ETC un finanziamento parziale lo trova.
    In più al costo Cina dovete detrarre tutte le spese Italia che avrebbe comunque effettuato (treni-cibo etc).
    Il livello da come viene descritto sul web da chi lo ha fatto è un vero breakthrough - perché praticamente qualsiasi studente Cinese (cadetto,junior o allievo), sarebbe facilmente campione nazionale in molti paesi occidentali. E gli allenatori sono giocatori di ex livello internazionale.
    Se volete scrivere:
    caoyanhua@caotts.com
     
  2. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Grazie, penso sia una info preziosa per coloro che un domani decidessero di cercare alternative valide al poco che c'è qui.
     
  3. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    "already TOO old", Lostboy, "too old", not "to old". :)

    Comunque.... gli stages estivi, corti o prolungati, sono stages, ottime possibilità di crescita e di apprendimento... ma se poi non hai la possibilità di mantenerti al livello acquisito hai fatto un lavoro a metà.

    I ragazzi italiani che ogni anno a proprie spese o a spese della federazione trascorrono un mese in Cina hanno certamente accresciuto il proprio bagaglio tecnico e imparato quali sono i carichi di lavoro richiesti per mantenere il giusto mood.

    La mia discussione "Perché si lasciano.... " si riferiva all'attività continuativa, giornaliera, settimanale. Non solo per migliorare, quindi, ma anche solo per mantenere il miglior livello raggiunto.

    Gli stages sono un altro aspetto.

    Gli stages regionali e nazionali sono parimenti importanti per supplire ad una mancanza di possibilità residenziali. Avevo suggerito al Direttore Tecnico Nazionale un allargamento ai ragazzi in "temporaneo parcheggio", quello che veniva chiamato "Team Italia", la seconda scelta per parlare brutalmente, delle convocazioni pre Opens: la risposta é stata che quel lavoro debbono farlo le Società, chiuso.
     
  4. Lostboi

    Lostboi Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Andrea B
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club - Genova
    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Sapevo che avresti replicato con qualche cagata di postilla grammaticale; ho scritto di fretta e non ho tutta la giornata per arrangiare una mail test.
    Se leggessi con cognizione di causa tutta la mail (anziché gli accenti e le punteggiature), avresti letto che ho chiesto specificatamente, se è disponibile un training di 6 mesi - 1 anno. Un periodo tale per cui il livello tecnico sale in modo deciso. Non ho chiesto una vacanza d'agosto di un paio di settimane.
    Se devi replicare cose a caso astieniti.
     
  5. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Allora, Lostboi, chiariamoci, cagate a parte.

    Un'esperienza di un anno o di sei mesi é grande cosa. Utilissima, formativa, pregnante.

    Ma é una cosa che non c'entra nulla con la discussione "Perché si lasciano bruciare così i talenti" e con il suo contenuto.

    Il riferimento che fai con quella discussione é fuori luogo.

    La media dei ragazzi italiani, quella di cui si parla nell'altra discussione, non dispone di un semestre o di un anno di libertà dagli studi superiori regolarmente frequentati in Patria.
     
  6. Jak

    Jak Bannato

    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Io non voglio assolutamente dire che la scuola va trascurata, però non facciamo discorsi riguardanti ragazzi talentuosi ma che con i mezzi che ci sono Italia non riescono a sfondare. Non voglio intromettermi tra eta beta e Lostboi, ciò nonostante questa scuola cinese mi sembra buona rapportando qualità / prezzo; nella vita bisogna scegliere non si può cercare sempre vie di mezzo soprattutto in uno sport come il tennis tavolo vissuto in Italia. Poi chi lo sa, un giorno magari ci sarà un campione del mondo italiano che con sacrificio e passione riuscirà a sfondare veramente. :D! Io me lo auguro. :birra:
     
  7. REDS

    REDS Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    carletto
    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Condivido le idee esposte da lostboi (così come da musicalle e stregone) in questa e nell'altra discussione (parlo di quelle strettamente legate all'argomento in questione :D). A Bologna diverso tempo fa avevamo un giocatore molto forte che si chiamava Poli: pur vivendo in un'isola pongisticamente tutto sommato felice non c'era per lui la possibilità di diventare veramente bravo come da un talento come lui ci si sarebbe aspettati. Lui, concordemente ai suoi genitori, fece la scelta di trasferirsi a Senigallia: il salto di qualità alla corte del guru Pettinelli fu notevolissimo fino ad arrivare fino a n.4 d'Italia e in molti (ben più titolati del sottoscritto) sostenevano che avrebbe avuto degli ulteriori margini di miglioramento. Purtroppo le vicissitudini della vita non l'hanno portato ai risultati sperati e purtroppo il tennis tavolo italiano ha perduto un grande talento( in questo caso, mi sento di poter affermare, solo ed esclusivamente per colpa sua :goccia:) .
    In Italia, ed ancor più nel resto del mondo dove c'è un attitudine allo spostamento ed al distaccamento dalla famiglia molto più spiccata che da noi, penso ci siano tanti altri esempi di ragazzi che si sono sbattuti, sacrificati, messi in gioco, facendo scelte al limite dell'autolesionismo pur di perseguire il proprio sogno. Mantegazza andò in Giappone (anche e forse soprattutto per motivi di lavoro mi pare.......ma non ne sono sicuro....chissà se manteman ci legge ancora e può confermare......:rolleyes:), Montemagno in Germania, il forumista Guerre mi hanno raccontato essersi fatto un mazzo così............., ecc.ecc.
    Oggi in Italia ci sono possibilità che fino a 20/30 anni fa manco ci sognavamo: la struttura organizzativa di molte società è nettamente migliorata e, se uno vuole diventare forte in Italia (ovvero scarso nel resto del pianeta :D) le possibilità ci sono. Penso che a Torino e dintorni ad es.di gente forte ce ne sia parecchia.
    Riassumendo: tarsferimento in una sede che permetta un adeguato training quotidiano (quello che fu per Poli Senigallia) , stage di perfezionamento (anche per periodi medio/lunghi come da idea di lostboi ) durante i quali, oltre cercare di apprendere tutto il possibile, capire quali siano i propri limiti (tecnici e caratteriali).
    Si tratta di scelte importanti e difficili ma di alternative fattibili , per ciò che rappresenta il tennis tavolo in Italia, non ce ne sono adesso nè ve ne saranno in futuro.
     
  8. Lostboi

    Lostboi Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Andrea B
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club - Genova
    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont


    Ho aperto un altro topic .. proprio perchè mi staccavo in parte dalla discussione e il riferimento al talento era in parte anche legato al fatto che non mi giudicavate propositivo (anzi sentenziante)
    Fatta questa premessa ti invito a guardare un opportunità del genere non con lo spirito critico di cosa non si può fare ma di cosa si possa invece fare. Non ho scritto il topic per "provocazione", in all'università ho studiato anche all'estero ed è stato indimenticabile ..
    Un ragazzo del 1993 è già in grado di vivere un esperienza internazionale e se non lo è oggi, potrebbe farlo appena data la maturità.
    Un esperienza di un anno, in Cina, oltre al beneficio pongistico elevatissmo (credo che un buon 3° con 12 mesi di hard training cinese possa arrivare alla soglia della prima), porta con se un bagaglio culturale (si pensi solo alla lingua cinese ed al suo valore nel mercato del lavoro), superiore ad un anno di qualsiasi università o istituto scolastico italiano. Non è insomma un anno sottratto agli studi, ma un anno AGGIUNTO.
    Venti anni fa, anche l'Erasmus, sembrava un esperienza da matti, mentre oggi è la normalità (in scandinavia è obbligatoria!).
    Se i tanti padri, di figli adolescenti, riescono un attimo a levarsi di dosso le giuste paranoie per l'allontanamento dal nido dei figli allora un esperienza del genere può essere un tesoro non una spesa.
    Economicamente poi, con tutti gli enti pubblici che seguono i progetti di studio e internazionalizzazione giovanile, trovare un finanziamento a copertura parziale del progetto è davvero molto probabile (suggerisco di iniziare dall'Ersu).
    Ora, chiaramente dipende dalla volontà del giovane, andare via di casa per qualche mese, può far paura. Ma qui torniamo a quanto scrissi nell'altro topic .. per diventare veramente forti nello sport servono tanti talenti .. oltre che il braccio buono, serve anche un attitudine mentale che ti faccia volare oltre gli ostacoli e oltre gli immancabili sacrifici.
    E' chiaro che se un ragazzo non sopporta magari di cambiare scuola per il dispiacere di cambiare compagni, forse non ha così tanta passione totale per quel tipo di vita. In tal caso TU FAI BENISSIMO a lavorare affinchè la Fitet migliori la logistica e ti fornisca un allenatore tosto al tuo paese, però consentimi di dire che le argomentazioni affinchè tutti i tesserati siano felici di veder utilizzate le proprie tasse in questo modo sono un poco debolucce.
    Ora veramente non voglio più parlare del sistema Fitet/giovani.
    Se qualcuno qui vuole parlare della scuola di Cai Z o di esperienze all'estero volentieri sennò lasciamo perdere.
     
  9. Jak

    Jak Bannato

    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Quoto in pieno!
     
  10. lucioping

    lucioping Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    non gioco
    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Lancio una provocazione

    ma il ping pong italiano merita questi sacrifici? quand'anche un ragazzo raggiunga le prime posizioni italiane sacrificando le sue giornate per fare allenamenti su allenamenti, cosa mai ha raggiunto? un rimborso spese? uno stipendietto? un pezzo di gloria? ovvio che alcuni verso i 18-22 anni avranno il contraccolpo e si renderanno conto che hanno gettato tempo e soldi per quasi nulla e dovranno investire altro tempo per trovare un lavoro di cui forse non hanno assimilato le competenze perchè troppo impegnati sui tavoli...

    allora cari genitori perchè cedere alle pressioni dell'ambiente che esalta il figlio e ne preannuncia gloria e fama ma solo a suon di sacrifici (tempo e soldi), buoni sparring, super allenatori: dove sta la felicità dei vostri figli? può un seconda essere felice? o solo un prima categoria è felice? un vent'enne che tutti i giorni deve fare 300km per allenarsi, dite che non manderà a quel paese il ping pong per un lavoro, una fidanzata, gli amici ecc. ecc. ? io dico che la percentuale di quelli che lo faranno sarà abbastanza alta.
     
  11. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Ti sei preso la "saggite"? :eek:
    Brutta malattia quella. :D:azz:

    Aggiungerei, in breve, ma senza riferimenti specifici... una federazione dovrebbe farsi carico della crescita sportiva (e non solo) di giovani che non abbiano possibilità a livello internazionale medie/buone?

    Per fare un ragionamento con dei nomi che erano usciti.

    Se
    - un Pavan poniamo costa zero alla federazione... perchè per sua fortuna ha dei buoni sparring e allenatori pagati dalla sua società;

    - un Bertagna costa XXXX per la sfortuna di trovarsi geograficamente in "territorio svantaggiato";

    - entrambi, come valutazione tecnica teorica, non saranno in grado di portare benefici particolari al movimento pongistico italiano;

    perchè mai una federazione dovrebbe sostenere i costi per il secondo?

    Io annovererei questa fra le fortune/sfortune della vita. :hoi:
     
  12. Lostboi

    Lostboi Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Andrea B
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club - Genova
    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont


    A ben vedere una federazione non dovrebbe investire neanche se si trova davanti un giocatore junior di livello mondiale. Infatti .. giocatori che a 12-13 anni sono già forti a livello internazionale (Koki Niwa, Michael Maze nel 90s etc), sono frutto di interesse da parte dei privati (club,società) che già li mettono in condizione di allenarsi al meglio.
    La federazione poi procede alle convocazioni per gli eventi e ad alcuni stage.
    Se un giocatore invoca l'aiuto federale, certamente non è aiutato economicamente dal "mondo privato", sicchè già questo è un brutto segnale sul suo reale valore a livello assoluto.
    Detto ciò, molti utenti sostengono posizioni anche ragionevoli (non le condivido ma le capisco in parte), che essendo il TT Italiano così "particolarmente scadente e retrogrado" rispetto agli altri paesi .. tutte le considerazioni fatte a livello internazionale decadono e che da noi "il minore dei mali" può essere quello di investire soldi pubblici per avere perlomeno dei dignitosi seconda/prima categoria, che mai e poi mai avranno ruolo nel TT mondiale.
    Per quanto concerne la scelta "vita di sacrificio nel TT//Altre professioni". Dipende dalle ambizini di ciascuno, è chiaro che rinunciare ad essere magari un medico o un ricercatore o cmq un professionista interessante è spiacevole; se però confronti la carriera magari non esaltante di un pongista con quella di un trafilatore in fabbrica di un noiosi impiegato senza sbocchi professionali ... ecco che cambia un pò il contesto.
    Dipende che cosa sogna ciascuno e quali sono le sue realistiche possibilità extra-sportive.
     
  13. Raffa

    Raffa Utente

    Nome e Cognome:
    Raffaele Curcio
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Spero di contribuire alla discussione, certamente interessante, chiarendo che il mio pensiero è rivolto esclusivamente ad atleti che siano considerati dalla competente struttura tecnica federale,( che se ne assume la responsabilità di scelta ed investimenti), di alto livello internazionale.
    Per capirci facciamo nomi e cognomi:
    aver speso fior di soldini per lo sviluppo tecnico di Max Mondello e Vale Piacentini, che con l'ausilio determinante di Yango, ci hanno portato il podio mondiale di Kuala Lumpur, dopo messe di medaglie agli europei giovanili......
    è stato un ottimo investimento! Nunzio e Patrizio hanno rischiato investendo denaro federale su di loro, ottenendo risultati eclatanti.
    Lo stesso sta facendo ora la federazione, investendo giustamente su Rech e Mutti, che sono stati individuati come i possibili campioni del futuro( spero molto prossimo).
    Ma la domanda chiave è:
    Mutti, che in tenera età era stato giustamente indicato come un futuro giocatore di livello internazionale, come ha dimostrato, se fosse nato a Catanzaro.... come avrebbe dovuto agire la federazione per permettere a lui, alla federazione, a tutto il movimento pongistico nazionale di puntare con chance alla medaglia pregiata ai campionati europei giovanili e poi chissà?
     
  14. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Per forza di cose qualcosa deve pur fare anche la federazione.
    Stage più o meno lunghi, sparring, tecnici, viaggi, alberghi e quant'altro.
    Ma questo non significa investire ma fare attività per la nazionale.
    Diverso sarebbe sarebbe far "crescere il pargolo" sotto l'ala protettrice della federazione con i problemi che ne conseguono... .

    Quindi anche secondo me dovrebbero essere il frutto delle società di appartenenza e di sponsor.

    Capisco il tuo pensiero, ma quante "scommesse" sarebbe giusto fare?

    Rech e Mutti credo che svolgano il loro lavoro presso le società di appartenenza.
    In nazionale, supportati dalla federazione, ci andranno quando c'è attività internazionale... o sbaglio? :confused:
    Che a Castel vi sia poi un "minimo" di conflitto di interessi :D è stata una bella fortuna per loro.
    Ma questo fa parte appunto delle fortune della vita.

    Un'alternativa potrebbe essere il gruppo sportivo militare... che almeno è parte terza rispetto le società sportive.

    La federazione dovrebbe rappresentare tutti, senza dare condizioni migliori ad uno rispetto ad un altro se non nell'ambito dell'attività internazionale.
     
  15. Lostboi

    Lostboi Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Andrea B
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club - Genova
    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Ti ri-giro la domanda ... Se tu fossi un amministratore sportivo con un portafoglio di denaro pubblico, riterresti economicamente migliore:
    A-Spostare Mutti da Catanzaro verso un centro di eccellenza (Cina?Castelgroffredo?Senigallia?)
    B-Creare intorno a Mutti a Catanzaro un intera struttura di alta specializzazione?
     
  16. Jak

    Jak Bannato

    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Senza nulla togliere a Mutti che così giovane è già circa 20 d' Italia, ho sentito che lui è stato scoperto per pura fortuna in una scuola mentre giocava a ping pong ed aveva se non sbaglio 5-6 anni.
    Quindi se non si fosse trovato in quel posto ed in quel momento oggi Mutti Leonardo non lo conoscerebbe nessuno o comunque non sarebbe uno dei migliori 2 cat. italiani.
    La vita è fatta di coincidenze sfuggevoli, c'è tanta gente talentuosa ma pochi fortunati.
     
  17. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Ma quali strutture d'eccellenza! Ci mancherebbe che attorno ad un solo giocatore si debba costruire un pozzo senza fondo di denaro pubblico. I centri sparsi in tutta la penisola hanno creato buchi di bilancio enormi, lasciamo perdere.

    Restando all'attuale scenario italiano. Da bambini, diciamo tra i 12/13 anni si possono vedere le qualità di giovane giocatore/trice di tennistavolo. Prima c'e attitudine generica alla motricità e all'apprendimento di tecniche più o meno complesse. A 12/13 anni si vede già qualcosa che deve incontrare tutta una serie di "coincidenze" per estrinsecarsi. La coincidenza di assommare in un solo ragazzo le doti molteplici che ne fanno un pongista, non uno sportivo in generale ma proprio un pongista. Per la qualità espressa, per il senso tattico innato, per la capacità di controllare lo stress emotivo di un confronto individuale, per la qualità tecnica acquisita, per l'appoggio familiare INCONDIZIONATO ecc... ecc... .

    In Italia, fino all'anno scorso si potevano contare i talenti espressi in attività giovanile sulle dita delle mani. Parlando di maschi, pur con diverse sfumature, si poteva dire tracciare una prima linea che comprendeva Rech, Bisi e Mutti ed
    una seconda con Dernini, Luini, Sanvitale, Rossini, Pavan, Di Marino, Dallolio, Bacci, Bertagna, Manca, i 2 Baciocchi... spero di non aver dimenticato nessuno. Ci sono anche alcuni talenti inespressi per vari motivi ma ora prendo in considerazione quelli che hanno ottenuto un certo numero di RISULTATI.

    Il livello medio si poteva considerare su livelli prossimi per tutti gli elementi, nei 2 sottogruppi..... col tempo alcuni hanno preso l'abbrivio e altri sono un po' rimasti al palo, per vari motivi, alcuni endogeni ed altri esogeni.

    Ora, come sappiamo, concentrare tutte le attenzioni su pochissimi elementi può essere controproducente perchè si esercita una forte pressione sui singoli esasperando le aspettative, perchè le incognite adolescenziali sono sempre dietro l'angolo finchè non le superi (ho scritto un'ovvietà :)), perchè non si crea un gruppo nel quale nessuno è indispensabile e tutti utili.. ecc......

    Ora, se si riconoscono in alcuni di questi ragazzi delle qualità, ci si deve chiedere se laddove si preaparano, operano in un ambiente adeguato.

    Se questo non lo é, o se lo é ma le distanze da coprire sono notevoli, non vedo nulla di scandaloso nel fornire un supporto COMPLEMENTARE a chi é nelle possibilità di crescere e lo dimostra arrivando alla soglia della 2a categoria con solo 2 allenamenti a settimana ma lo fa con grandi sacrifici (e qui, purtroppo, torno a ribadire l'esempio personale).


    Un' esperienza come un anno o sei mesi all'estero, preferibilmente in Cina e preferibilmente in un Centro come quello segnalato da Lostboi, é di enorme aiuto ma ha un rovescio della medaglia molto delicato: é cosa da programmare al termine di un ciclo di studi e non durante. Dopo la maturità se ne potrebbe parlare, gli studi universitarii permettono un congruo allontanamento dalla sede d'esame pur continuando lo studio.

    Quando si parla di attività giovanile si deve pensare ad una fase sportiva nella quale i giovani più dotato di una Federazione, svolgono attività collegiale (all'oggi stages e trasferte) finalizzata al confronto con le compagini straniere, al misurarsi delle diverse Scuole, alla familiarizzazione con problematiche spicciole che una trasferta estera richiede.

    Tutto dovrebbe essere propedeutico ad un "discorso" che maturerà intorno ai venti/ventidue anni quando sarà definita la formazione di un altleta di tennistavolo, solo allora si potrà fare la conta dei "morti" e dei "sopravvissuti".

    Una Federazione DEVE avere interesse a far sì che tutto non si possa reggere sule "scommesse" Rech e Mutti, ci sono troppe variabili in gioco e basta un nonnulla perchè tutto il lavoroi fatto si dissolva come neve al sole e deve creare attorno a queste autentiche punte di diamante un gruppo di giovani motivati a far loro la migliore CONCORRENZA interna cosicché questi non si sentano degli intoccabili.

    Ora, stabilito un gruppo e considerando "new entries" e "new missings", si deve supportare ognuno, nei limiti della ragionevolezza, certo non costruendo attorno ad ognuno un improponibile e utopistico "centro d'eccellenza" ma studiando per ognuno una sorta di miglior supporto tecnico possibile alfine di venire incontro a bisogni e necessità di ognuno, commisurati alla disponibilità, alla capacità di sacrificio, all'applicazione e alla serietà offerte da ciascuno.
     
  18. butterfly95

    butterfly95 Utente

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    concordo sull'ultima frase..ma in parte su mutti. io conosco abbastanza bene l'ambiente di castel goffredo e li tutti ma dico TUTTI sanno cos'è il t.t., dov'è il palazzetto e dov'è il negozio della butterffly giusto per fare un esempio ( mutti abita proprio li di fronte)... li quasi tutti i ragazzi lo provano e si gioca nelle scuole...è un piccolo paesino ma è un mondo a parte, un'oasi di tennis tavolo....:D
     
  19. Desso

    Desso Nuovo Utente

    Squadra:
    CRAL L. Rum comp.unica
    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    X lostboi....

    ma qst sono io... Ahahahah grande :)

    W Culmv Luigi Rum Genovaaaa
     
  20. Jak

    Jak Bannato

    Re: Per i giovinotti che vogliono diventare forti ma vivono lontani dai club che cont

    Un sogno per tutti insomma, chi non vorrebbe giocare nel Castel Goffredo.
     
Status Discussione:
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