nuovi regolamenti : A2 e B femminile che ne dite?

D'accordo con Macchiavelli e Ady.
ma... spero non valga questa regola anche per il settore giovanile.... i ragazzi in crescita devon aver la possibilità di disputare qualche partita in un campionato superiore se la società lo ritiene opportuno anche dal punto di vista dell'esperienza, nello stesso anno sportivo e non aspettare l'anno successivo vincolando ogni decisione riguardo alla formazione delle squadre.
E visto che qualcuno ha accennato alle formule dei campionati, proporrei,alla luce delle ultime decisioni regolamentari,di riconsiderare la formula mista : io ci vedo molti più vantaggi di quel che sembra e verrebbe incontro a tante esigenze.

 

il livello delle donne e dell'organizzazione delle donne in Italia? ridicolo.. c'è ancora la differenza dei sessi

 

e meno male che c'è la differenziazione dei sessi ma ci mancherebbe che esistessero sessi non differenziati ,metà e metà,si organizzasse un campionato in Viale Romagna o Viale Abruzzi a Milano....

 

?...che intrepido scrittore...non hai timore della reazione di chi hai chiamato in causa?

 

per topspinner: le donne possono fare a2 f, D1 m e poi salire in C2 tranquillamente.... nel momento in cui fanno un regionale maschile sono da considerarsi come i maschi.

Io personalmente farei un A1 donne e basta, poi approfitterei dei campionati italiani per fare un concentramento sul modello di quello che da diritto di partecipazione al Veterani di A2. Tabellone ad eliminazione diretta con teste di serie in base alla classifica. le prime 2 salgono in A1 (ovviamente al posto di chi retrocede) ... A questo punto tutte le donne libere di partecipare ad un campionato maschile, regionale o nazionale.

 

però in effetti è una cosa positiva che le donne possano giocare il campionato maschile.. la competizione nel gioco è sempre una gran bella cosa soprattutto in uno sport come il tt

 

x topspinner : confermo quanto scritto da Te.
Un solo campionato maschile x le donne.
boh..... non capisco perchè......

 

Sono perfettamente d'accordo con Adygoro aggiungendo il doppio tesseramento.
(una ragazza può fare i concentramenti di a2 con una squadra femminile e il campionato maschile con un'altra società)

 

Il doppio tesseramento è da escludere per tanti motivi...il primo dei quali morale. Sarebbe un ulteriore passo verso il baratro delle deroghe. Sono assolutamente contrario. Ho smesso di giocare per fare l'allenatore...ci manca solo che gli atleti inizino a circolare liberamente da una società all'altra durante la stessa stagione agonistica.

 

beh nel calcio si fa già. Libera circolazione della "merce" in tutta Europa

 

E si che ci sono già regole da "manicomio"...il doppio tesseramento sarebbe la classica "ciliegina"...

 

Dici bene...stiamo diventando merce senza accorgercene. I valori dello sport si confondono ormai con la mercificazione della fatica. Sudi tot e ti do tot, rendi y e ti do y...fine delle trasmissioni. L'oggetto sociale è stato smarrito...ma io non lavoro così: la mia sequenza è famiglia, studio, sport. Chi si impegna sa bene che deve rinunciare ad alcuni svaghi...ma i piccoli risultati che vengono piano piano raggiunti sono la miglior gratificazione per ogni sportivo serio.
Mi batterò fino allo sfinimento per avere atleti che sorridono, sudano, vincono e sanno accettare la sconfitta. Il professionismo esasperato lo lascio a chi è più maturo e sveglio di me!

 

bhè... per fortuna...

 

Quoto all the life
Io e Capostipite la stiamo proponendo massicciamente in Regione...
la formula mista

(ovviamente la MiniSwaytling è già passata)
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a Rommelloneeee!!!!
perchè ce marcerebbero 'n troppi...

Basta che le facceno giocà... un campionato va bene ..
ma che giochino ..
s
Soluzione:
Donne: Giocate attività individuale e a squadre solo con gli uomini..
E' la volta che trovate l'ingaggio per farvi pagare i tornei dalle squadre..!
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oooh..oh, oh .. in Viale Romagna io ci andavo alle Elementari, quando abitavo a Milano... e non c'erano (allora) questione di differenziazioni di "semi-sessi"...!

 

Purtroppo non ho esperienza in A2 femminile, ma un grande disagiolo avverto come giocatrice "di-buon-livello-ma-non-abbastanza", stufa dell' A1. Per non parlare della formula: fino a 2 anni fa perlomeno si giocava la sw. "completa e non mutilata", con la possibilità di giocarsi molti incontri 5-4 o 5-3, dando un senso a trasferte che attraversano lo stivale da cima a fondo, e di conseguenza ad un intero week-end. Vorrei saltare a pié pari gli ultimi due anni di A1 femminile: un campionato penoso per le squadre da metà classifica in giù. D'accordo che la pallina è rotonda, però...
Tutto questo mi fa pensare che ai vertici il campionato viene considerato solo come un perdita di tempo, una cosa che si deve fare ma di cui non si ha assolutamente voglia, e per questo si decidono le regole per potersi meglio dedicare all'attività internazionale, sia di club che in maglia azzurra, sprecando meno energie possibili in "quella rottura del campionato" che è stato nell'ultimo biennio il nostro. Tornando alle atlete "di-buon-livello-ma-non-abbastanza", che nella vita si dedicano non solo al tennistavolo, ma che amano questo sport alla follia, quali possono essere gli stimoli per allenarsi con grinta e voglia di soffrire? Il torneo per il quale si deve aspettare 3 mesi, forse? E poi ci meravigliamo che atlete che hanno sempre giocato nella massima serie, nella GIUSTA e MERITATA serie, cercano adesso un posto in A2, perché non hanno ancora perso la voglia di giocare e di "scannarsi" ogni fine settimana: è l'A2 ad essere diventata simbolicamente A1: le atlete delle varie squadre sono più vicine tra loro come livello, e le straniere non sono le aliene che giocano nell'A1 oggi. C'è stato un esagerato dislivello tra le stesse giocatrici che componevano le squadre di A1 quest'anno, creando la maggior parte degli incontri a senso unico (cito di nuovo: la pallina è rotonda, però se la prendiamo a martellate lo diventa un po' meno!).
Sono molto d'accordo invece con la possibilità di far giocare alle donne i campionati maschili, ma anche qui ci sono pro e contro a non finire. Se si usasse il solo buonsenso e la pura passione, e si lasciasse da parte ogni sotterfugio da parte delle società ed ogni interesse che esula dalla sana competizione sul campo, sarebbe finalmente TENNISTAVOLO per tutti, quel tennistavolo che ti fa venire il batticuore ogni volta che scendi in campo, che ti fa piangere quando perdi, che ti appanna la vista mentre gridi quando vinci ai vantaggi della bella, che dà un senso alla fatica che fai, da anni o da pochi mesi, tutti i giorni o solo un paio di volte alla settimana. Purtroppo non è così da un bel pezzo. Per me la simbiosi che ho con questo sport non si è ancora incrinata, e giuro che ho lottato per resistere in questi ultimi anni. E così proverò all'estero, in un campionato maschile con gli spalti pieni di gente che si emoziona, che grida e che soffre con te, giocando 3 partite più un doppio tutte le giornate, perché lì l'importante non è finire l'incontro in un'ora, ma GIOCARE. Auguri a tutti gli innamorati di questo sport.

 

Deni...una ola per l'intervento. Ti propongo come consigliere ai regolamenti.