Nuova federazione..............

Dovendo organizzare il settore tecnico della Fitet come impostereste un...discorso di crescita tecnica ? Parliamo di una scuola italiana e di "aiuto" per allenatori "locali" per sostenerli nell'impostazione tecnica corretta di giovani talenti e per evitare diportare avanti difetti difficili da correggere inseguito ? Con che "mezzi"...gruppo di tecnici con una "scuola" stabilita, decisa, concordata a tavolino in modo dettagliato, scuole, allenatori federali itineranti, corsi ?P E che caratteristiche dovrebbero avere i tecnici, quale preparazione, esperienze?

 

Prima ancora che dall'organizzazione partirei dalle persone. Il punto di riferimento tecnico per me diventerebbe Senigallia, con il suo centro olimpico tennistavolo; vedrei Enzo Pettinelli come direttore della scuola tecnici, coadiuvato da Domenico Ubaldi, e riporterei in Italia Massimo Costantini.
Procedendo verso la base, non sono troppo favorevole agli allenatori itineranti; a mio avviso sarebbe più efficace una struttura che consenta ai vari allenatori di camminare con le proprie gambe prima possibile. Quindi corsi di formazione seri, approfonditi, con il livello finale da fare studiando in Germania tramite una convenzione/collaborazione di qualche tipo che aprirei con i tedeschi.

 

Perchè il titolo è nuova federazione ? ..... comunque non è importante.

Prenderei dieci "MAGHI"( maghi ...non illusionisti) , li chiuderei in un bell'albergo per dieci giorni ( l'albergo ho già detto a chi lo farei scegliere e pagare) ... e aspetterei il parto.
dieci maghi ... non 6000 appassionati ... e 6000 "io farei".

con stima

PS riportare a casa Costantini lo do per scontato.

 

Grazie per la fiducia nella scuola di Pettinelli. Sicuramente Enzo e Massimo potrebbero dare un gran bel contributo.
Nel 2010 un comune amico favorì un incontro tra noi e Sciannimanico. Proponemmo di creare una scuola tecnica nazionale e porre un obiettivo a 10 anni. L'atto fondativo sarebbe stato un convegno con i 40 allenatori e tecnici più significativi degli ultimi 40 anni. Sede del convegno Senigallia (e costi di vitto e alloggio a carico nostro!). Ci fu tanto di incontro in Comune con Assessore e Sindaco per una collaborazione fattiva nell'ambito di un nuovo progetto culturale. Il convegno, a nostra insaputa, divenne una lezione del DT francese del tempo e diramati gli inviti senza un confronto. Con l'albergo già prenotato abbiamo rifiutato di avallare la scelta e tutto si spostò in altra città. Due anni dopo abbiamo messo nero su bianco quel progetto culturale con il nome "Rinascita del tennistavolo italiano".
Anche noi pensiamo che la formazione prioritaria debba essere rivolta agli allenatori sul territorio, con corsi e anche con allenatori itineranti, ma sempre con l'obiettivo i formare i formatori. I fondi ci sono come è stato dimostrato dalle analisi dei bilanci federali 2011 e 2012. Quello che dovrebbe fare una scuola è stato spiegato benissimo da eta beta e chicco in un'altra discussione di questi giorni.

 

Un solo centro federale di medie grandi dimensioni sulla falsariga della WSA. 5-6 ragazzi e ragazze per categoria giovanile (cadetti, junior) 1 head coach e 4 coach stranieri scelti tra coloro che abbiamo avuto risultati a livello internazionale.

I vari Mondello, Piacentini e Nannoni iniziano come assistenti.

Gli atleti rimangono tesserati per le Società che meglio credono.

 

Vincolo fino alla fine della categoria giovanile.Al limite possono allenarsi dove meglio credono.

 

Credo anch'io che una scelta decisamente professionistica, una scommessa determinante per i ragazzi e le famiglie, passi per il Centro Federale Unico, gestito a livello centrale e non presso società "satellite" della Fed.

Però 5-6 atleti per categoria giovanile mi sembran pochini considerato che anche le regioni del sud e isole debbano avere pari opportunità.. che qualche abbandono va sempre messo in conto... e che importanti risorse non possono essere investite su pochi elementi di cui si prospetta uno sviluppo che non è certo.

E, onestamete, non vedo perché gli allenatori alle dipendenze del capo coach debbano essere necessariamente stranieri. Abbiamo fior di eccellenze.. sottovalutate o escluse solo per mancanza di appoggi politici. imho

 

MINIMO, uno o 2 città-riferimento per Regione. Investimento senza bandi truffaldini del *****.
Si scelgono le persone attraverso i comitati e li si PAGA coi soldi federali. Costoro poi.. si, itineranno..per la regione coinvolgendo le societa' , osservando e portando poi i talenti a stages nelle cittadine scelte. I fondi.. Magari..si possono trovare, con quelli "tagliati" da minchiate come l'esibizione a pitti.

 

Ho calcolato 5-6 atleti, perché se per esempio mettiamo cadetti+junior per maschi e femmine diventano 6X4=24.
Naturalmente si può anche pensare di salire a 32-36 atleti.
Credo però che se il fine sia solo quello di avere dei potenziali top player (parlo di Top20 Europei) e non dei buoni seconda categoria italiana, sia necessario puntare su pochi atleti che abbiamo:

1) Comprovato talento - intravisto nel periodo antecedente all'ingresso nel centro (es. tipo un Carlo Rossi)
2) Assoluta volontà a mettere il TT davanti a tutto per tentare la carriera pro (quindi, niente lamentele a vivere magari dall'altra parte di Italia o intenzione di fare magari il TT part-time ad altre cose).

Faccio un esempio magari poco "ortodosso" ma nel programma "Ginnaste, Vite Parallele" se ci fai caso ,al centro federale di Milano, vi erano ginnaste, Siciliane, Pugliesi etc.

Naturalmente il Centro è un opzione per chi lo desidera. Nulla vieta al promettente atleta della regione X, lontana dal centro federale (nessuno dice che deve essere al nord.. anche per per motivi logistici è più vicino alle altre nazioni europee) di provare a farsi strada con il solo supporto della sua società. E mai, le porte della nazionale dovrebbero essere precluse a chi non ha aderito al centro, ma consegue comunque risultati di rilievo.

Sugli allenatori diciamo così.. ritengo che all'estero ci siano eccellenze + eccellenti (forse Costantini escluso.. ma mi pare sia già impegnato negli USA).