Nazionale Giovanile Terni 18/19-02-2017

Ok gli europei sono alle porte, ma comunque sia l'anno scorso l'Italia juniores ha giocato per tutti gli europei con un mutti in super forma, in grado di battere jorgic, polansky, engemann... pinto ha si fatto il suo dovere sconfiggendo quasi sempre i numeri 2 di ogni squadra, ma con i numeri uno non ne ha portate a casa di partite... secondo me questo è dovuto anche ad un rovescio ancora poco solido... poi ognuno può dire la sua

 

Scusa, ma tu conosci la diferrenza tra un gioco shakehand e uno a penna? Tra un top a tutto braccio e un top di avambraccio?

 

Secondo te Yango come gioca? A tutto campo di dritto, con un grande footwork si può ancora giocare a livelli altissimi, usando il rovescio per bloccare e per aperture sul tavolo, affidando la chiusura al dritto.

Ma se ti arriva una cannonata sul rovescio meglio il block anticipato al tavolo di un pennaiolo.

Chi gioca lontano dal tavolo con un puntino corto sul rovescio lo vedo penalizzato.

 

Se avessero un'idea tattica e tecnica io sarei il Papa!!

 

*differenza

 

Sinceramente io a livello internazionale non vedo giocatori di alto livello tranne xu xin (cinese) che utilizzano dritto a tutto campo... e comunque il puntino corto sul rovescio può essere una limitazione da lontano ma da vicino sei in grado di varirare maggiormente il block, inoltre da lontano si fa il controtop di dritto, di rovescio si vede raramente e solo nei colpi più spettacolari... da vicino invece il rovescio è fondamentale e un puntino corto ha si i suoi difetti ma anche i suoi pregi

Comunque per parlare di puntini corti basta guardare Mattias karlsson... nei primi 50 del mondo schiacciando di dritto con un puntino corto...

 

Giocando senza rovescio, come dici te, il ragazzo è stato uno dei migliori agli eurojunior 2016...quindi era già ad alto livello...

se come dici tu, senza rovescio non si va da nessuna parte, col nuovo metodo si va peggio visto che da 5 il ragazzo è passato 18 d'Italia in qualche mese.

Un ragazzino...anche a 11-12 è benissimo in grado di giudicare i propri allenatori...ci vuole poco...

ti arriva un allenatore quando sei 5 d'Italia...lo ascolti, segui le sue direttive (e già qui il primo errore, fidarsi del primo str....di passaggio...manco fosse stato Leo Amizic)...e in pochi mesi diventi numero 18...quanto deve passare prima che il ragazzo si renda conto che la strada perseguita è erronea???

--- Messaggio Unito Automaticamente, 7 Apr 2017 ---

Hai detto 3 cose...le condivido completamente...
e la cosa è preoccupante.

Ora ti chiedo...com'è possibile che Daniele non se ne renda conto?
A vederlo sembrerebbe anche un ragazzo sveglio...

 

Riporto le mie impressioni,oggi vado veloce però:
1)troppi allenatori e troppi cambi di allenatore;
2)ognuno la vede a modo suo,ma agisce in modo troppo parziale,perché ultraconvinto della bontà dei propri colpi e/o schemi,troppo vincolati,però all “hic et nunc”,(qui e ora, tradotto alla situazione locale e alla moda del momento);
3)manca una visione d’assieme di ciò che dovrà essere il giocatore formato,a fine percorso
didattico e nel pieno della sua maturità psico/atletica,tenendo conto delle sue potenzialità, in questo caso enormi,sia fisico che atletiche;
4)non si tiene conto dell’evolversi del tennis tavolo moderno,parametrandolo troppo sulle vicende nazionali o al massimo juniores,o sugli allori del passato;
5)essere 5° o 18°in Italia non ti cambia la vita(pongistica);
6)se cambia,speriamo in meglio,la vita lavorativa di un nostro ragazzo, sarà necessario lasciar passare un po’di tempo per trovare i giusti accomodamenti ed equilibri per riprendere con maggior entusiasmo;
7)lavorare sui difetti,sì,fors’anche,ma lavorare in previsione di quale idea,di quale perfezione di giocatore del passato o del presente?che,certamente,domani affronterà un altro tipo di avversario?Che speranza di risultati internazionali,avrebbe,oggi impostare un giocatore simile a Yango?;
8)tutti i colpi sono importanti,vanno curati,perché gli avversari vanno in cerca proprio del tuo lato più debole.Ci sono oggi fior di giocatori con un rovescio devastante,ma non riescono mai a battere chi è messo meglio in classifica, cioè chi,pur con un rovescio inferiore,sa però legare entrambi i colpi e ben conosce il relativo movimento per effettuarli al meglio;
9)al solito,manca una scuola che sappia elaborare e rimasticare al proprio interno le modalità migliori per non disperdere un talento come Pinto;
10)non ci resta,per evitare danni maggiori, che sperare in qualche santone o centro pongistico estero.

Perché non prendiamo in mano la situazione e non cerchiamo di elaborare una nostra vera scuola,un sistema che studi,sappia raccogliere e gestire i dati registrati,insomma faccia tesoro delle esperienze maturate qui e oltreconfine?con lo studio si migliora,anche le”piccole”scuole possono diventare pian piano accademie e financo assurgere a livelli ancor più alti che possano servire ed essere di vera utilità a tutto il nostro movimento.
Qualcuno pensa che non ne saremmo capaci?Oltrettutto le scuole valide e ritenute all’altezza del compito,sanno attrarre,ovvero raccogliere ed avvalersi delle migliori forze e menti disponibili. Quelle che non funzionano rimangono scuole elementari,......rimanendoci il meno possibile.
ettore

 

Pee favore rileggi perché mi sa che non hai capito ciò che ho scritto.

Hai fatto un paragone tra Muttino che gioca shakehand con un puntino sul rovescio e Yango che ha una gomma sola e quindi tira di dritto a tutto campo e blocca e spinge di rovescio (non avendo l'RPB).

Yamgo chiaramente sa prendere in mano la racchetta di Matteo e insegnargli tutti i trucchi del mestiere ma ciò non significa che un rovescio con scarsa rotazione sia un'arma efficace ad alti livelli per un giocatore che giochi 50 e 50. imho.

 

Vabbe, ognuno la pensa come vuole, vedremo nel futuro...

 

Un allenatore deve migliorare il gioco del suo giocatore, non cambiarlo in cerca di chissà cosa...

è come se avessero detto a Maradona di smettere di usare il sinistro per migliorare il destro...

è inutile formare giocatori giovani fenomeni se poi vanno a formia e regrediscono fino a tornare seconda categoria.

Per Gualdi: matteo stai a casa...e vedrai che a terni vincerai il titolo.

 

Si in teoria possiamo mettere insieme le esperienze, ma a me hanno insegnato a valutare le fonti quando mi trovo di fronte a nuove informazioni ed allora in uno sport dove vige il "mi hanno detto cosi" "ho sempre fatto cosi" arrivando a non conoscere nemmeno certi leggi fisiche o norme di biomeccanica di base perchè allenatori ci si inventa mancando di titoli e contenuti oppure titolati last minute senza imparare una mazza solo perchè ex giocatori importanti al solo scopo di prendere il "posto", la vedo dura, molto dura. Credo si faccia prima a chiamare il medico importante al capezzale del malato in modo da salvare il paziente e poi l'arte medica ed il modo di curare imparando soprattutto di capire le "malattie" ovvero la cosa più difficile cioè la capacità di osservare.
Mi sembra inutile e dannoso fare dei pastoni quando ci sono le maestranze da chiamare, ma piuttosto......saranno disponibili tanti "santoni" attuali a fare figure di m.......pur di imparare? La risposta è no ed allora viva Formia con il suo bel lungomare.....

 

Darei un taglio a queste storielle mal impostate.

Daniele tornerebbe al posto che gli compete se tornasse a casa allenandosi magari a Milano dove troverebbe tecnico e sparring partners adeguati a pochi chilometri da Novara.

La vita in un centro federale non è per tutti. Ci sono campioni globetrotters che tra un open e l'altro stanno volentieri in provincia, tra gli amici e gli affetti di sempre.

 

Al 100 x 100 d'accordo con eta, anche se come abbiamo fatto noi il militare (magari un po 'di altana di inverno in Friuli )non guasterebbe!

 

Farebbe bene a tutti i giovani.

Ma ci sentivamo al massimo col morale quando lo stavamo vivendo?

Qui si parla di massima efficienza, non della costruzione di un bagaglio che gli potrà tornare utile più avanti nella Vita.

E da questo punto di vista gli atleti globetrotters già imparano ad essere indipendenti.

 

Febbraio 1985 Guardia PAO alla B.A.I. Base Addestramento Incursori paracadustisti, tenuta del Presidente della Repubblica, Marina di Pisa.....Erano non so quanti anni che non veniva una neve così in Toscana e in generale in tutta Italia..... Ecco, se gli capitasse anche solo una notte così vedi come sono contenti il giorno dopo di andare in palestra a tirare i top spin di rovescio!!!.............

 

Artiglieria campale semovente, maniago (pn),la chiamavano "l'inferno di ghiaccio "!in un anno tornato a casa 3 volte! E quando si tornava a casa una bella incollata e via a tirare top spin!

 

Me le ricordo le altane, inverno del 1970. in Friuli, polveriera di Spilimbergo, di notte, a meno venti, con una coperta in testa...! Oppure i pattugliamenti al confine in mezzo metro di neve. Ma come eravamo giovani!! Bei tempi...

 

Ma che c'entra questa vicenda personale col soldato pinto?
Non conta quanto dura sia la vita, conta la qualità dell'allenamento tecnico-tattico-fisico.