Ministro Ping Ministro pong

Sperando di fare cosa gradita, posto la prima parte della fiaba per bambini scritta da un amico su mio invito......

Tanti….tantissimi anni fa, in un posto molto lontano da qui, successe un fatto alquanto strano!
In un paese di nome Xiaodeng, proprio nel centro di una vastissima pianura, si trovava il maestoso tempio reale del sovrano Xiù.
Il re di quel paese era molto anziano, ma molto potente, buono di cuore, severo se necessario, era molto amato dal suo popolo. Egli comandava su tutta la pianura di Xiaodeng, fino alle colline di Xno, era molto ricco perché traeva benefici dalla coltivazione del riso….tantissimo riso….che utilizzava per il suo popolo, ma soprattutto per vendere e commerciare. Il riso di Xiaodeng era buonissimo e famosissimo, era chiamato il riso dei draghi rossi perché in quella pianura vivevano dei piccoli e innocui lucertoloni, grandi per essere lucertole ma piccoli per essere dei veri e propri draghi.
In quel posto, paese della grandissima Cina, un giorno all’improvviso, il sovrano morì.
Da tutta la Cina arrivarono sovrani, ministri, ricchi commercianti…..e anche tantissima umile e povera gente, per dare l’ultimo saluto al sovrano Xiù. Furono giorni di tristezza, ma non di preoccupazione; tutti sapevano che il benessere in quel paese poteva continuare perché il figlio del sovrano avrebbe preso il suo posto.
Nei giorni successivi, finito il lutto, fu nominato sovrano di Xiaodeng il figlio Xiò. Era molto giovane, molto inesperto nel comando e nel commercio, ma tutti credevano che le qualità del padre fossero anche del figlio.
Xiò era senz’altro un bel ragazzo, imponente, ma una cosa non aveva: la sicurezza e la decisione del padre. Era sempre indeciso: impartiva un ordine e dopo un giorno lo revocava perché aveva paura di aver sbagliato; faceva costruire un tempio e dopo qualche giorno aveva incertezze sulla costruzione; voleva incrementare la produzione del suo riso, ma invece di aumentare le ore di lavoro e gli stipendi del popolo, proclamò in onore del suo compleanno, un mese intero di festa. Nessuno era più sicuro di quello che sarebbe successo nell’immediato futuro.
Si viveva bene ma in una continua incertezza. Tutti se ne resero conto e quindi la preoccupazione che il regno fosse destinato a un lento ma inevitabile declino cominciò a farsi sentire. Xiò era consigliato nelle scelte da due ministri, Ping e Pong, ma anche loro erano in difficoltà. Tutti a corte aspettavano il ritorno del grande saggio, il monaco Laoxeng, che era partito dieci anni prima per le grandi montagne, dove avrebbe ricevuto il sacro voto: sarebbe diventato un monaco della grande Cina. Laoxeng era l’unica persona che, con la sua saggezza, avrebbe potuto consigliare giustamente il sovrano, come aveva fatto in precedenza con il padre. Come di solito succede, in queste situazioni, esiste sempre chi vuole approfittarsene e nei momenti di difficoltà altrui, vuole trarne vantaggio. I due ministri, fino a quel momento fedelissimi, videro la possibilità di consigliare l’ingenuo sovrano, a favore dei loro interessi economici e commerciali. Sarebbero così diventati in poco tempo ricchissimi e potentissimi più del loro sovrano Xiò.
Consigliarono vista la continua incertezza del sovrano, una valutazione dettata dalla casualità, prima di prendere e rendere pubblica una decisione. Xiò avrebbe raccolto un piccolo fiore selvatico, chiamato Mioko, a forma di piccola palla e molto leggero, e nel salone dei sacri candelabri lo avrebbe lanciato a spalle girate casualmente verso due rettangoli ben delineati, dove il fiore si sarebbe posato, avrebbe determinato la risposta.
Un rettangolo era la risposta “Sì” l’altro la risposta “No”.
Si affidava tutto al caso, alla fortuna, ma i due ministri, molto furbi, dissero “La decisione mio sovrano deve essere presa solo da lei e quindi nella stanza saremo presenti solo noi due per accertare la risposta”.
Soli nella stanza: il sovrano girato nel salone che lanciava il piccolo fiore e Ping e Pong con due piccoli ventagli, indirizzavano la leggerissima pallina dove faceva più comodo, senza che il sovrano se ne accorgesse. Potete immaginare le decisioni che furono prese, solo quelle, per le quali i due ministri in qualche modo avevano interessi.
..............................................
................................................

 

john di controbattuta ti informo che noi stiamo proseguendo con la prima bozza dei disegni ....

:clap::clap::clap::clap::clap:

to be continued..................

 

Io avrei chiara in mente la fisionomia di qualche personaggio prendendo spunto dall'ambiente pongistico........ (si accettano suggerimenti...)

 

ti presento il monaco.....iniZZiamo ...con i saggi....






---------- Messaggio aggiunto alle 15:42 ---------- Il post precedente era delle 15:40 ----------

e il fiore palla......

 

Il monaco mi ricorda vagamente Migliarini

 

questa sera.... saranno consegnate le bozze a china....e acquarello....

:clap::clap::clap::clap:

zizzidetto&fatto

 

Visto il clamoroso successo della prima parte posto la seconda ed ultima parte......


“Mio sovrano, chiedo di costruire con il vostro aiuto un nuovo ponte sul grande fiume per trasportare al meglio le mie merci” questa fu una delle tante richieste, e questa fu la risposta dei ministri per conto di Xiò:
“Certo, il sovrano ha detto sì al tuo progetto, ma dovrai pagare, ogni volta che attraversi, una tassa: nei giorni pari sarà pagata al ministro Pong e nei dispari a me”.
“Mio sovrano sono vedova ho dieci figli, otto femmine e due maschi non posso da sola mantenere tutta la mia famiglia”
“Certo, il sovrano ha detto sì, ti darà sostentamento economico per la tua famiglia, però le tue otto figlie saranno portate alla mia servitù e i tuoi figli maschi seguiranno come guardie reali il ministro Ping”. La popolazione in poco tempo aveva perso la fiducia nel nuovo sovrano, per colpa dei due ministri era visto come un tiranno senza scrupoli. Anche Xiò aveva questa sensazione, stava perdendo il suo popolo, ma non sapeva cosa fare. Un bel giorno dalle colline Xno fece ritorno il monaco Laoxeng. Tutti erano in festa.
Al suo passaggio lo salutavano e lo baciavano. In poco tempo gli spiegarono la situazione.
Xiò ricevette il monaco con gioia, si preoccupò che mangiasse e riposasse quanto volesse, fra qualche giorno avrebbe potuto raccontargli tutto ma soprattutto parlare ed essere consigliato per il futuro, perche’ non capiva il tranello che i due ministri avevano usato. Come tutti i saggi monaci, Laoxeng aveva già capito cosa era successo ma non in che modo. “Mio saggio monaco ho cercato di esaudire le richieste di tutti, ho cercato di essere davvero imparziale, con i ministri ho adottato questa soluzione: solo la casualità e la fortuna possono decidere”
“Mio caro sovrano, le decisioni di vostro padre non venivano dalla fortuna, ma dal cuore.
Lui amava il suo popolo, voi non siete da condannare perché avete provato in tutti i modi di essere simile, ma avete trovato delle persone che invece di aiutarvi nella prontezza delle decisioni vi hanno lasciato solo anzi, ancor peggio, vi hanno escluso”
Xiò non capiva fino in fondo le parole del saggio, ma fece la classica domanda:
“E adesso cosa devo fare?”
Laoxeng dopo alcuni giorni rispose ”Faremo un gioco e vedremo se queste persone sono così brave a decidere in fretta per il popolo e per loro!”
Il monaco, nel salone dei sacri candelabri, fece costruire una tavola con disegnati quattro rettangoli divisi per metà da una rete da pesca non tanto alta.
Chiamò il sovrano e i ministri e disse: “Bene mio sire, il prossimo consiglio sarà dato con questo gioco che i nostri ministri hanno inventato, ma io sarò il giudice e loro decideranno le risposte”.
I due ministri non capivano il tutto, ma erano contenti perché la situazione sembrava, ancor più facile: non dovevano più nascondere i ventagli, ma senza problemi potevano decidere.
Il giorno dopo i due ministri arrivarono nel salone, ma rimasero stupiti da quanta gente era presente. “Ma come mai tutta questa gente? Il consiglio è segreto!”
“Questa decisione è stata presa dal nostro amatissimo sovrano.
Il consiglio di oggi e i successivi saranno aperti al pubblico. Tutti potranno assistervi e fare le loro richieste!”
Il monaco continuò: ”Ministro Ping lei sarà il SI…..Ministro Pong lei invece il NO”.
Dopo questa frase, il monaco spiegò il gioco. I due ministri dovevano, aiutandosi con dei ventagli, lanciare il piccolo fiore da una parte all’altra della rete senza farlo uscire dai rettangoli disegnati sul tavolo. Colui il quale non fosse riuscito a posarlo nel campo avversario perdeva la sfida, naturalmente la risposta vincente era quella dell’avversario. Tutto era nelle mani dei due ministri o meglio nella bravura di dirigere con dei ventagli il piccolo fiore nel posto giusto.

Le richieste del popolo furono innumerevoli, tanto che i due ministri erano esausti, non avevano un fil di voce, erano distrutti.
Laoxeng disse: “Bene, per oggi basta, continueremo domani con le richieste del popolo.
Ora il nostro sovrano vuole due consigli per il suo regno”.
Ping e Pong non potevano dire di “no” era il sovrano che chiedeva.
Il monaco si avvicinò al tavolo ed a voce alta disse “Avete oggi provato la difficoltà, la fatica, che si prova nel decidere cose importanti! Ora proverete la velocità, l’istinto che serve nel decidere questioni urgenti!”
Il monaco mostrò un piccolo uovo di drago rosso, molto resistente ma leggerissimo e disse
“Il piccolo fiore sarà sostituito da questo uovo con i ventagli lo colpirete indirizzandolo con bravura nel rettangolo aldilà della rete. Vi è concesso per aiutarvi un solo tocco dell’uovo sul tavolo e dovrete essere estremamente veloci.”
I due ministri cominciarono a preoccuparsi ma non sapevano ancora i quesiti del sovrano.
Xiò si alzò e formulò il primo “Deve il ministro Pong donare tutti i suoi averi al ministro Ping perché costui affronti meglio il lungo viaggio che dovrà sostenere come mio ambasciatore?”
Ping e Pong si guardarono ………nessuno dei due sapeva quale era la risposta migliore anche perché in qualsiasi caso sarebbero stati perdenti. Laoxeng lanciò l’uovo, iniziò la sfida perché era diventata una vera e propria gara, uno contro l’altro. Vinse Pong quindi il no!
La ricchezza di Pong era salva ma Ping avrebbe dovuto ugualmente partire!
Xiò si alzò e disse il secondo “Può il ministro Ping rinunciare a tutti i suoi beni e portare solo con sé come aiutante il ministro Pong?”
Laoxeng lanciò di nuovo l’uovo, nessuno voleva perdere tutto e nessuno voleva partire, la velocità dei colpi era impressionante e tutti erano con il fiato sospeso. Pong troppo sicuro del colpo lo sbagliò, vinse Ping, quindi il sì.
Il ministro ansimante dalla fatica, con rabbia, disse “Rinuncio a tutto ma Pong viene con me!”
Xiò si alzò e convalidò le due scelte, il popolo e tutti i presenti avevano capito che i due ministri erano la causa delle scelte reali fino allora sbagliate e con un abile stratagemma erano stati smascherati e puniti.
Il popolo si alzò in piedi e applaudì anche per la scelta dell’esemplare punizione!
Ping e Pong l’indomani lasciarono la pianura di Xiaodeng, per la lontananza e per la vergogna non fecero mai più ritorno!
Xiò diventò col tempo un sovrano equo e giusto, e con l’aiuto di Laoxeng imparò una volta per tutte la lezione.
Non so se in qualche parte del mondo si usa ancora quel semplice gioco, so però, che per non dimenticare l’accaduto fu chiamato Ping Pong.
Anch’io da questa storia e da quel gioco ho imparato tante cose, una soprattutto: le mie decisioni devono essere ragionate e venire dal cuore, altrimenti sarò sempre come il piccolo fiore di Mioko, molto leggero e ad ogni piccolo soffio sarò spostato un po’ di qua e un po’ di là.
Chi vi ha raccontato questa storia, ora è molto vecchio e stanco, ma …….è sicuro….. e deciso che sono ancor oggi il più famoso allevatore di draghi rossi!

 

:clap::clap::clap::clap:





PRONTI I DISEGNI .......POI ..... PASSIAMO AL VIDEO.....

:clap::clap::clap:



UNA BELLISSIMA FIABA JOHN FAI I COMPLIMENTI AL TUO AMICO..

 

:clap::clap::clap:bellotutto...

 

"Il popolo si alzò in piedi e applaudì anche per la scelta dell’esemplare punizione!
Ping e Pong l’indomani lasciarono la pianura di Xiaodeng, per la lontananza e per la vergogna non fecero mai più ritorno!
Xiò diventò col tempo un sovrano equo e giusto, e con l’aiuto di Laoxeng imparò una volta per tutte la lezione.
Non so se in qualche parte del mondo si usa ancora quel semplice gioco, so però, che per non dimenticare l’accaduto fu chiamato Ping Pong.
Anch’io da questa storia e da quel gioco ho imparato tante cose, una soprattutto: le mie decisioni devono essere ragionate e venire dal cuore, altrimenti sarò sempre come il piccolo fiore di Mioko, molto leggero e ad ogni piccolo soffio sarò spostato un po’ di qua e un po’ di là.
Chi vi ha raccontato questa storia, ora è molto vecchio e stanco, ma …….è sicuro….. e deciso che sono ancor oggi il più famoso allevatore di draghi rossi!"

Dico la verità, l'ho letta molto velocemente perché é lunghina e complessa (d'altra parte sappiamo il giudizio di Fantozzi sulla lunghezza e sulla complessità del capolavoro di Eisenstein... che nonostante Fantozzi resta sempre un capolavoro )
..ma il finale la morale mi sono piaciuti molto. Complimenti. Quando sarà illustrata sarà ancora più godibile dai ragazzi.

 

Lo pubblicano ?

 

Oggi l'autore firma il contratto con la casa editrice

 

:clap::clap::clap::clap:

PARTONO SUBITO LE MAILS ALLE SCUOLE E ALLE PROLOCO !!

COPIA AUTOGRAFATA A ZIZZI TUO

USANO GLI ACQUARELLI CHE TI HO MANDATO ?



:clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap:

 

Complimenti anche da parte mia.

L'avevo persa al primo passaggio ma son ben felice di averla letta ora nella sua integralità.

 

:clap::clap::clap::clap::clap:

QUDINO TE LO DISSI A SUO TEMPO NELLA LORO SEMPLICITA' INFANTILE, VANNO BENE....

:clap::clap::clap::clap:

 

Questa la recensione della casa editrice:

 

:clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap:

AVANTI TUTTA !!!

:clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap:

 

Porca l'oca complimenti.

Però alla casa editrice servirebbe un correttore ortografico.

 

Qudino quando esce ???

Dai che cosi' ne do una copia a tutti i tesserati del dragorosso !!