Max Costantini porta Achanta alla vittoria all'Egitto Open

concordo molto con questa analisi.

- questi open sono "snobbati" da i migliori, quindi se da un lato permettono a giocatori + lontani dalla prime posizioni di farsi notare, dall'altro non e' certo facile vincerli.

- Avevo gia' notato i miglioramenti dell'indiano nell'ultima partita giocata (e vinta ) con il mio difensore preferito Chen Weixing e penso che il merito sia del lavoro fatto con Max.

- se l'Italia non partecipa a questi open come pensa di crescere ? meglio mandare atleti anche senza l'allenatore principale che non mandarli (non solo Bobo )

 

Ripeto, credo che Costantini sia un allenatore vincente .. lo dice il suo lungo CV prestigioso e pieno di esperienze (è il Gus Hiddink di noi altri).
Però trovo azzardato dichiarare "Costantini porta alla vittoria Kamal".
La vittoria di Kamal è frutto di tanti fattori.
Il fatto che si faccia il culo da anni..
L'allenatore dei pro tour (costantini)
L'allenatore dei club (quello che lo allena di + durante l'anno!)
L'ambiente di gioco (è ancora Bundesliga o ha cambiato?)
Su Mutti era solo un esempio e non credo giochi per soldi .. ma diciamo che l'organizzazione sportiva italica prevede di rimanere qui e gadagnare un pochino per tutta la carriera .. anzi che magari farsi il culo semi gratis in Asia per 3-4 anni e poi guadagnare in gloria e $$ quanto un top player vero.
Sulla scuola.. oggi credo che per diventare un Achanta o un Bobocica sia ok, un esperienza in Germania (fosse anche nel team di seconda divisione.. purché a contatto con dei giocatori d'elite).
Se vuoi mirare più in alto.. c'è solo la Cina (purtroppo).
Tutto il resto è una scala di grigi.
L'inverno scorso vi avevo postato una corrispondenza con un training center nazionale. Con 10-15KEuro l'anno ci puoi stare in Cina. Tanti soldi?Negli USA migliaia di famiglie spendono 30K$ l'anno per mandare i figli al collegio universitario..da noi si vuole tutto gratis.

 

Casta, Leo non se la passa maluccio ma non ha niente a che fare con i Mutti di Parma che fanno i milioni con la conserva di pomodoro.
Credo che il problema del professionismo i suoi genitori se lo pongano eccome anche se hanno sia il nonno che il papà hanno una ditta nella quale il buon Leo potrebbe sempre ripiegare nel caso la carta tt si rivelasse deludente.

---------- Messaggio aggiunto alle 10:11 ---------- Il post precedente era delle 09:55 ----------

ERRATA CORRIGE:

Casta, Leo non se la passa maluccio ma non ha niente a che fare con i Mutti di Parma che fanno i milioni con la conserva di pomodoro.
Credo che il problema del professionismo i suoi genitori se lo pongano eccome anche se hanno, sia il nonno che il papà, una ditta nella quale il buon Leo potrebbe sempre ripiegare nel caso la carta tt si rivelasse deludente.

 

Verissimo, ma se poi chi deve lavorare sui "numeri" non ha la competenza adeguata il livello comunque non cresce.
Per questo anche qualche allenatore altamente motivato dovrebbe, a mio parere, avere il coraggio di investire su se stesso e andare ad arricchire il proprio bagaglio di conoscenze in paesi con più tradizione e “cultura pongistica” per poi riversarla sui nostri vivai (ammesso che esistano) una volta di rientrati. In tal modo in futuro forse si potrebbe contare su una maggior competenza e professionalità “nostrana” che oggi a mio avviso latita parecchio. L’altro lato della medaglia è rappresentato dal fatto che i nostri dirigenti sono troppo esterofili e preferiscono comunque avvalersi di tecnici stranieri (anche e soprattutto perché li pagano meno) e quindi l’investimento risulterebbe poco o per nulla conveniente sotto il profilo economico.

Ma esistono allenatori altamente motivati..........?
Ma esistono allenatori.........?

 

Quoto, ma il modello di allenatore nostrano che "investe su se stesso" come auspichi non mi sembra possibile (se non ad altissimi livelli ,e supportata da un programma federale) per la semplice ragione che gli unici "professionisti " disponibili a trasferimenti "a tempo pieno" non sono italiani (questione di soldi pure ,ma anche di famiglia...).E comunque fare l'allenatore di TT non è una aspirazione del 99,9 % di coloro che frequentano le scuole Isef italiane...sei fortunato quando trovi qualche appassionato benevolo ,volontario...
E poi.. attnezione stiamo facendo paragoni in un discorso concernente Max che fra le altre cose ha una qualifica in seno all'ITTF mi sembra come allenatore degli allenatori...Stiamo coi piedi per terra ...si deve cominciare anche dal basso livello.

 

Proprio per questo parlo di coraggio

Concordo in parte, a quanto ne so ci sono un po' di ex giocatori di medio livello che stanno svolgendo attività da coach a tempo pieno (Nardini, Malagoli, Del sante, Milic, Laghezza, Gigliotti ed altri che ora mi sfuggono) Che poi rimanga la loro attività principale per sempre non è dato saperlo.

Non capisco la prima parte
Per la seconda (stiamo con i piedi per terra.....)Ti dirò che a mio avviso sono proprio gli operatori che lavorano con la base (basso livello) che devono essere il più preparati e competenti possibile per dare le giuste basi tecniche da sviluppare in seguito.....

 

guarda , da Ex-Isef, posso dirti che avere quel titolo puo' essere utile, ma non e' assolutamente indispensabile.

Puoi benissimo fare vari corsi "specifici" di preparazione atletica, psicologia sportiva, alimentazione, fisiologia e ovviamente tecnica/tattica del TT che ti possono aiutare ad avere una preparazione piu' che sufficiente...ma gli ultimi , DEVI FARLI X FORZA ALL'ESTERO (cina ? )

 

Quindi tutto quello che viene insegnato scrupolosamente dalla Fitet nei corsi base per allenatori!!!

 

esatto..... ah ah ah !

PS: sarei curioso di vedere anche i corsi di + alto livello rispetto al base ...