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Manutenzione tennistavolo

Discussione in 'Guide sui Materiali' iniziata da Chicco, 1 Mag 2009.

Status Discussione:
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  1. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Con questa discussione per postare "consigli", spiegazioni, sottigliezze, accorgimenti , che concernono i materiali usati normalmente nelle società: tavoli, tavolini, segnapunti,retine, supporti,transenne.... Come ben saprete non è che tutti si divertano a sostituire con materiale nuovo di pacca una cosuccia che si rovina,si rompe accidentalmente e cosi via... La mia passione per il fai de te mi fa incuriosire quando vado in giro in altre società e così cerco di apportare migliorìe anche nel materiale della nostra società in modo che sia a prova di usura e a prova di "imbranato".
    Per es. ho visto qualcuno che utilizza del tessuto per le transenne invece del classico telo di pvc leggerino... oppure altri che se li son fatti in casa i telai di metallo...ho visto anche segnapunti che hanno fogli svolazzanti ,numeri mancanti, buoni quasi da buttare...
     
  2. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Aspettando che Giorno mi sposti la discussione in sezione adatta (purtroppo mi son accorto tardi dell'errore),approfitterei di parlare di retine e supporti.

    Proprio durante l'ultima seduta di allenamento si è spezzata la "cordina" di nylon per la "tesata" della rete di un modello Joola VM.
    Per coloro che da molti anni calcano le palestre di tt questi inconvenienti sono di routine, facilmente risolvibili con un minimo di pratica; per chi si trova per la prima volta di fronte a questo "problemino"....:mumble::azz::muro:!
    Dunque, per prima cosa sfilare la retina dai supporti.
    -stendere la rete a terra o su un tavolo abbastanza lungo.
    -fissare con del nastro-carta o altro, uno dei due capi della rete (io che son destro ho fissato la parte destra),tenendo comunque libera la fessura del net.
    -se la tesata si è spezzata internamente bisogna sfilare completamente tutto ciò che resta: è sconveniente oltrechè inutile cercare di riannodare le due parti spezzate a meno che si sia sicuri che il nodo rimanga comunque esternamente al net.
    -procurarsi una specie di "guida" rigida,di lunghezza fra 10-20 cm, molto fine max due-tre mm di diametro (io ho usato un elettrodo, ma anche uno mega stuzzicadenti per spiedini è ok )e arrotondarne le punte ( affinchè non vi siano "impuntamenti" durante la fase di infilamento nel net.
    -Fissare con del nastro adesivo un capo della cordina nuova senza esagerare nello spessore per evitare troppo "scalino",ma piuttosto cercare di bloccarne almeno tre -quattro cm in lunghezza.
    - Infilare un tondino (ho usato la testa di una matita) per uno-due cm nella fessura (sx)opposta di uscita della guida. Questo per allargare bene le pieghe ricucite all'interno del net che creerebbero problemi a "centrare" il foro di uscita, nella fase finale dell'operazione.
    -infilare la guida per tutta la sua lunghezza nel net(da dx) dopo di che si agisce come quando si cerca di far uscire un cordino di un giubbotto: tenendo ferma la parte destra della guida (quella che ha il cordino attaccato) si accumula da sinistra a destra il net sulla guida 5- 10 cm .
    - dopo di che ,tenere ferma la punta della guida (a sx) e, con un movimento longitudinale al net stesso e senza strattoni si tira delicatamente verso sx fino a distendere completamente la rete precedentemente accumulata (il supporto dx fissato all'inizio permette proprio di eseguire l'operazione agevolmente da soli senza che si triboli per far entrare disteso il cordino nuovo).
    -Ripetere l'operazione il numero di volte necessario per arrivare in fondo a sx dove troveremo la matita; a quel punto basta "spingere "fuori la matita con la punta della guida per far cosi uscire quest'ultima agevolmente.
    Sembrerà una sciocchezza,ma se quando si arriva alla fine non si riesce a trovare l'uscita si devono fare parecchie marce indietro col rischio di perdere il cordino e dover ricominciare tutto daccapo.
    - Una volta che si è fuori anche con il cordino nuovo per la lunghezza necessaria al fissaggio al supporto ,riannodare le catenelle.
    E il gioco è fatto... totale 10 minuti tutto compreso una volta il materiale a disposizione. Una nota tecnica: anche se l'operazione è piuttosto semplice, quest'ultima implica di avere in palestra sempre a disposizione un materiale di scorta (che sia una rete completa omologata, o un cordino, dovesse capitare la rottura durante un utilizzo "ufficiale" ,il che rompe unpò...
    Ho quindi utilizzato uno spago di KEVLAR ,quello normalmente usato come filo di incorsatura : di diametro equivalente al cordino originale , anche se giallino:p, ha una resistenza incredibile alla trazione e allo sfregamento (piuttosto piega i due supporti!:rotfl:). E' un articolo tecnico si trova in negozi specializzati.Il leggero costo superiore evita di avere grane future... quando poi se ne hanno una ventina ,di reti...:hoi:

    Catenelle:
    NB in qualsiasi ferramenta di articoli per la casa le catenelle si trovano facilmente ,pure l'accessorio metallico con l'anello per legare il cordino (quello pressofuso in dotazione alle reti fa ca..re ) anzi si trovano coi pallini di diametro leggermente superiori (più resistenti) ma soprattutto ne diventa necessario l'utilizzo quando abbiamo a che fare con supporti difettosi che hanno l'aggancio troppo largo (come è capitato coi nuovi della Cornilleau:azz:)
    Qualcuno poi decide di tenere "fisso" un lato della della tesata (facendo un empirico nodo) , utilizzando solo la catenella di quello del lato opposto rimasto sano. Può creare qualche problemino se la rete non viene riposta con cura.
    Sui supporti ... altra puntata...
     
    A ggreco, eta beta e tOppabuchi piace questo messaggio.
  3. sunnie

    sunnie ...OgniTanto...

    Nome e Cognome:
    Susanna
    Bravo Chicco!! Interessante discussione, diciamo utile!!:approved:
    (pssss eri per caso "geloso" di mohr e dei suoi romanzoni di "super post"?!:D:p)
    Scherzo né!! Alla piemontese!!!:birra::birra:
     
  4. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Supporti:

    Nonostante tutti i supporti in commercio (parlo soprattutto di quelli omologati) abbiano la sola semplice funzione di "tenere" la retina alla giusta altezza e con la giusta tensione i diversi costruttori utilizzano spesso criteri costruttivi e di materiale leggermente diversi.Innanzi tutto vi son da distinguere due famiglie di supporti (escludendo quelli "fissi" già montati che in genere hanno una usura pressocchè nulla in quanto mai maneggiati o quasi) : quelli più tradizionali "a vite" (tipo BY europa, Joola VM) e quelli più pratici "a pinza" (tipo Donic, Skildkrot ...).
    Inutile dire che il modo di maneggiare ,fissare e smontare i supporti,moltiplicato per il grande numero di operazioni durante l'anno, determina un'usura particolare a piccoli ma importanti particolari.
    -Durante la fase di montaggio del supporto al tavolo sincerarsi che il filo del tiraggio del net (le sferette delle catenelle) sia staccato e libero dall'asola di bloccaggio.Ciò per non avere "tensioni" esagerate durante il montaggio del 2° supporto ,col rischio di spezzare il filo del net o peggio di rigare il tavolo; inoltre non infilare mai il 2° supporto perpendicolarmente al tavolo (sia con quelli tradizionali, che con quelli a pinza) ma obliquamente ,naturalmente sincerandosi di "smollare" ,svitare, un pò di più il pomello di contrasto (assente in quelli a pinza).
    -Una volta posizionato opportunamente il secondo supporto avvitare il pomello di contrasto : evitare di stringere oltre misura .
    Infatti succede:
    A) se la parte superiore del supporto non è dotato di gomma antiscivolo, si ha la tendenza a stringere oltre misura per rendere stabili i supporti stessi perpendicolari al tavolo, anche quando si "tira" il filo del net.
    Ciò usura il filetto maschio o quello femmina oppure ambedue e rischia di "rigare" il tavolo con lo sfregamento della lamiera. Non solo, succede pure di piegare centralmente la bombatura della rondella libera e quindi di fare dei solchi nella parte inferiore (ho visto tavoli con piano di 20 mm diventare di 15mm con un solco nel quale diventava difficile poter fissare un supporto)
    Il primo consiglio è (come per altro ha capito la BY col mod Europa) quello di applicare ,(incollando con semplice bostik) una "fettina "di gomma rettangolare fra il supporto e la parte sup del tavolo (di spessore non eccessivo,2 mm bastano), in quanto la rete si alza dello spessore relativo aggiunto ,ma in modo che la rete non sia troppo alta nella regolazione minima). Con lo stesso materiale ritagliare una rondella (un mm superiore di diametro a quello della rondella bombata di fissaggio) e praticare un pratico foro centrale (con fustella da 10-12 mm) e incollare pure queste due assieme. Con questo accorgimento il supporto non "scivola "più ,una volta fissato al tavolo e soprattutto non si "deve stringere" con forza sovrumana pena il rischio di rovinare la vite del pomello di fissaggio e il tavolo.
    riparazione pomelli:
    Continua...

    quando ci si rende conto che un supporto "non stringe" , significa che i filetti ( o quello maschio della vite,o quello femmina del dado ) si son rovinati. Urge sistemazione di "emergenza": se non si è grippato il sistema, e se ci si rende conto che solo la parte filettata maschio della vite di fissaggio è rovinata, allora basta "spessorare" ,anche in via provvisoria, la rondella con almeno 5 mm di materiale (gomma è meglio, ma anche cartone ben pressato) : facendo così si "fa lavorare" una parte diversa del filetto ,meno rovinata.
    Per risolvere il problema ,purtroppo, è necessaria la sostituzione del filetto maschio: in alcuni pomelli la vite è semplicemente infilata a pressione con la testa esagonale bloccata internamente al pomello. In questo caso basta procurarsi una vite TE ( in genere 8 -10 MA) e rimpiazzarla. In altri supporti ciò non è possibile per cui basta andare in ferramenta e comprare dei pomelli con già il filetto maschio pressofuso di lunghezza appropriata.
    In ambedue i casi però il perno che tiene la grossa rondella bombata non si può applicare.Due i metodi: il primo consiste nel modellare (con mola o flessibile)la parte finale della vite riducendolo al diametro leggermente inferiore del foro centrale della rondella per circa 3- 4 mm di profondità, in modo che,dopo aver infilato una piccola rondellina da 4 e successivamente quella grande, si possa "ribattere" il perno lavorato per "fermarlo" al filetto. Attenzione il rondellone "deve" assolutamente rimanere libero e pure avere del "gioco" che gli permette il movimento ondulatorio( ciò evita che si stacchi appena si deve applicare a un tavolo i cui piani non coincidano perfettamente).
    Il secondo metodo consiste nel praticare un preciso forellino da 2,5 mm nella parte piatta della punta della vite con una profondità di almeno 5 -6 mme poi filettarlo da 3 MA. Poi si rende leggermente "bombata" la punta della vite con la moletta per poi appoggiarci sopra prima una piccola rondellina e successivamente quella grande del supporto avvitando poi il tutto con una vitina da 3MA testa svasata facendo att.ne a lasciare sempre il "gioco" necessario al libero movimento del rondellone . potrebbe capitare che il foro centrale del rondellone sia troppo grande per il diametro della testa della vitina da 3 MA, perchè consumato o per motivi costruttivi(ogni casa è diversa una dall'altra) .si può optare per allargare il filetto al 4MA (la testa della vite ha diametro maggiore), forando da 3,5mm (la meccanica dice da 3,25 ma per praticità...) oppure mettendo un'altra rondellina (ma in questo caso il "gioco "potrebbe risultare meno libero ,soprattutto nella fase rotatoria- inclinata.

    Attenzione ho notato che la BY (ma forse anche altre case) hanno optato per il filetto femmina pressofuso in lamiera al posto del vecchio dado (sempre semplice da sostituire) : in questo caso se dovvese rovinarsi son dolori: si deve tagliare, molare, e saldare un altro dado al posto della parte rovinata.
    - - -
    aggiungo ancora qualcosina.
    I supporti a pinza anche se pratici (soprattutto nelle scuole) alla lunga "cedono": infatti ciò che determina la loro stabilità (anche quando si tira il net... in questo caso potrebbero alzarsi falsando l'altezza della retina) è la forza della molla. O si cambian le molle:confused:... o.... si infila uno spessore di legno(sagomato) o altro materiale rigido all'interno di dove vi sono le "leve" della molla. Lo spessore può essere anche di tre-cinque cm ,con una "sede" affinchè non scappi via. Attne a non esagerare con gli spessori altrimenti ,una volta che si cerchi di applicare il supporto al tavolo ,questi non permetterebbero l'apertura completa della pinza.
     
  5. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    CIUCCIAPALLINE.... ovvero dispositivo SALVA-SCHIENA per vecchietti ,come me :rotfl:...

    Dopo alcune prove ho studiato e realizzato una "testa" RIMOVIBILE da applicare ai classici "tubi" raccogli palline che da anni usiamo in palestra (comodo per i "cesti"):quello "leggero" che si trova nei negozi di edilizia ,diam 60 interno,62 mm esterno alto circa 105 cm spesso 1 mm - 1,5€.Contiene circa 30 palline alla volta (dipende dai tubi)
    Questo perchè la parte che "ciuccia "la pallina spesso è parte integrante del tubo e quando succede che qualcosa non funge (tubo rotto,elastici rotti ,scotch che non tiene più...), allora il sistema è inutilizzabile. Se al contrario si ha la possibilità di sostituire in un attimo (tre sec) la "testa" rotta con una nuova(se il tubo è ancora integro,o viceversa se il tubo rotto va cambiato trasferendo solo la "testa"), e potere in seguito sistemare con calma la vecchia , si evitano inutili perdite di tempo in palestra.
    Inoltre il sistema ha scarsa usura, è semplice (anche se bisogna avere buona manualità per realizzarlo,) pratico e maneggevole e divertente per i bimbi momentaneamente disoccupati in palestra.

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    quando invece si fa il cesto(anche 150 palline) in un posto un pò ristretto e le palline si accumulano quasi attaccate l'una all'altra, ho realizzato un mega raccoglitore (250 mm di diametro) che "preleva" in un sol colpo anche 5 -6 palline insieme e ne può contenere anche 160 , ma per gli angoli risulta più pratico quello visualizzato sopra.La foto del "maxi" ora non l'ho fatta ma la posterò.
     
  6. bvzm71

    bvzm71 Old style, but looking to the future

    Nome e Cognome:
    Igno #1
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club Genova & Lavagna
    Discussione Molto interessante...

    invece che i tubi , noi abbiamo adottato i retini .. x farfalle !

    rispetto ai tubi sono + comodi per due motivi:
    - raccogli ben + di una pallina alla volta
    - non c'è il rischio che le palline si incastrino (come nel tubo)
     
  7. politiz29

    politiz29 attaccante... nà volta!

    Nome e Cognome:
    Tiziano Poli
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    all'inizio usavamo anche noi quei retini, ma ci siamo resi conto che si tirava su parecchia polvere insieme alle palline (colpa della pulizia della palestra:goccia:) con il tubo invece non succede, anzi, il passaggio della pallina attraverso la gomma toglie ogni "regalino"... per il discorso palline incastrate all'interno, basta utilizzare dei tubi larghi poco più del diametro di una pallina
     
  8. bvzm71

    bvzm71 Old style, but looking to the future

    Nome e Cognome:
    Igno #1
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club Genova & Lavagna
    capisco anche noi abbiamo lo stesso problema..parzialmente risolto dai retini :D :eek: :rolleyes: :rotfl:
     
  9. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    I retini effettivamente sono un altro sistema piuttosto pratico ma non risultano agevoli nello svuotamento, soprattutto per i bimbi.
    Il diamentro del tubo che uso (da 60) è tale che mai sia successo un "incastro" (a meno di raccogliere una pallina schiacciata:tsk:).
    Le "labbra" non son di gomma (la usavamo una volta ma si è rivelata poco duratura) ma son fatte con gli elastici tessuti in poliestere che "avvolgono la pallina e ,in qualche modo, contribuiscono a trattenere la polvere che inevitabilmente si attacca alle palline.
    Di queste "teste" ne ho realizzate una 15ina , le vendo a 5€ escluso il tubo che è facilmente reperibile in qualsiasi rivenditore di edilizia.
    Garantisco un efficienza duratura,provate e testate a lungo in palestra.
    inoltre son realizzate di modo che gli elastici non siano mai a contatto col pavimento escludendo l'usura da sfregamento contro il pavimento.Se avete pazienza e un pò di manualità posso ancxhe spiegare come realizzare il tutto.
     
  10. Fiumicello

    Fiumicello Utente Attivo

    Squadra:
    Fiumicello(UDINE)
    Ok,anche io avevo un quesito: TAVOLI.
    In pratica abbiamo avuto la sventurata idea di portare dei tavoli vecchiotti ad una sagra.Sventuratamente si è messo a piovere e adesso il risultato è che i ripiani sono con le bolle.
    Secondo voi,è possibile ordinare da qualche parte(se si,dove?),solo i ripiani superiori dei tavoli e poi,con molta pazienza,sostituirli?
    In particolare posso dire che i tavoli in questione sono dei vecchi Cornelliau 510.
    Ovvio,il mio scopo non è quello di organizzarci tornei,ma per allenamento mi sembra una simpatica idea..
     
  11. saturnino

    saturnino Pongista nel DNA

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Fortitudo Bologna (42do)
    Buona giornata a tutti voi,
    un consiglio per i tubi raccogli/pallina:
    personalmente vado in un centro specializzato di fotocopie,dove sono cliente,e lì mi REGALANO (in alternative li butterebbero via) i tubi in cartone durissimo e molto spesso come bordo,del finale dell'interno/bobina per fotocopie a metro(altezza cm 80/90 ed/o un metro circa).
    ....4 bei buchi (più o meno paralleli) appena sopra il bordo....2 elastici abbastanza buoni.....ed il gioco è fatto:.....spesa.....grosso modo ZERO....durata....non si rompono mai.
    Se non conoscete negozi di fotocopie,potete anche chiedere a qualche tipografia.
    Alla prossima
    .......alessandro.......
     
  12. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    secondo me esiste la possibilità, ma non so fino a che punto possa risultare conveniente:prova acontattare direttamente la Cornilleau.Può darsi che abbiano dei ripiani di "seconda scelta" nei propri magazzini oppure dei tavoli difettosi in altre parti che potrebbero magari svendere(difficile ma possibile).
    Un vecchissimo 410 che ha avuto lo stesso problema del tuo 510 l'ho sistemato lasciandolo asciugare perfettamente in luogo caldo e poi mi son armato di pazienza e con l'ausilio di un amico carrozziere l'ho levigato e riverniciato con una vernice "mat" azzurra. Il risultato è stato più che soddifacente tant'è che ora è utilizzato nelle scuole ...

    ---------- Messaggio aggiunto alle 13:08 ---------- Il post precedente era delle 12:39 ----------

    Certo Alessandro, è un'idea .... passerò da una tipografia "amica"... ma, non è che il tubo di cartone pressato pesi un pò troppo?. Sai ,la maneggevolezza e la praticità (ambienti umidi,pioggia...) son importanti (anche se il materiale costa zero).
     
  13. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Prendendo spunto dal sistema ad incastro a vite del "ciucciapalline" tsp ho studiato anche il modo di realizzarne uno che possa facilmente separarsi in due parti il che lo rende facilmente trasportabile in borsa .(esigenza nata quando si vanno a fare interventi nelle scuole e di materiali(scatole,scatolette borse etc) da spostare da un luogo all'altro ,sono molti.Appena lo realizzo lo posto .
     
  14. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Molle transenne.

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    A quanti di noi è capitato che ci "rimane in mano" un pezzo di transenna?trrrooooppe voooolte... Quando poi son i piedi delle transenne a lasciarci.... "a piedi"...allora ...vai di scotch!
    Ci si arrangia come si può,c'è chi fa un nuovo foro e vi applica una vite,chi applica rivetti(Anche io ,soprattutto la traversa centrale ,che dà alla struttura maggior stabilità) ma ...se devo sfilare il telo ,se le gambe sono fisse o quasi è una menata... son comodissime "le mollette"... ma se si rompono...
    Io me le realizzo con un minimo di inventiva avendo discreta manualità e qualche utensile e una morsa a disposizione, e... un pò di tempo...

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    Innanzi tutto bisogna "recuperare" la molletta tranciata (sono in acciaio armonico)con l'ausilio o di una pinzetta a beccuccio (piuttosto lunga e fine) o anche di un chiodo a cui si sia "spiattellata" la testa in modo da farne una specie di gancetto.recuperata la molla ,la si mette in morsa e si allarga il foro esistente (da 2,5 mm) a 3 mm.
    Ho messo assieme una vite testa cilindrica (a brugola da 2,5mm)inox con una rondellina da 3 mm e un dado inox. Ho stretto in morsa il dado e avvitato piuttosto forte la vite. Il tutto diventa un pezzo unico.
    Dopo di che avvito il resto del filetto su un supporto filettato femmina(ho usato un classico distanziale per schede elettroniche) sagomato e di lunghezza tale da poter offrire una "presa" sicura.
    Ho poi sagomato con pazienza il pezzo con un moletta smerigliatrice con disco lamellare (grana 40, è meglio di quella da 60 che surriscalda).
    Una volta ottenuta la forma desiderata effettuo il controllo del diametro infilando il pezzo nel foro della punta da 5,5 mm della scatoletta porta punte.Se passa senza eccessivo gioco allora è ok e non resta che dare l'ultimo tocco sagomando (arrotondando in pratica) la testa della vite per dargli "l'invito" per rendere agevole il lavoro della molletta,una volta sistemata nella sede.
    Il filetto restante va tagliato con seghetto ,tenendo ancora un paio di mm di filetto e va fissato in morsa prima di tagliarlo.Si toglie la bava del taglio e si infila in tronchetto di filetto restante nel foro allargato della molla.
    Si allarga leggermente la molla a 90° (non esagerare se no si spezza o comunque si infragilisce) e si "ribatte" con un martello: come tocco finale una bella "bulinata" per allargare il pezzo di filetto e fissarlo definitivamente alla molla.Ridare forma alla molla (con le dita) senza stringere esageratamente. La molla è pronta .
    Attenzione mi raccomando usare i dispositivi di protezione individuale (almeno gli occhiali per quando si usa la moletta) .
     
  15. Rusty

    Rusty Nuovo Utente

    Ciao Chiccio!
    Se hai tempo e voglia sarei curioso di imprare nel dettaglio la costruzione del raccogli palline. Ne ho realizzati un paio ma risultano di scarsa durata. Magari con il tuo sistema risulterebbero più duraturi.
    Naturalmente solo se hai tempo e voglia, ci mancherebbe!;)
     
  16. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Ciao!Ti mando mp... appena posso ,posto delle foto in dettaglio...in questo momento sto "revisionando" dei segnapunti di un amico.
     
  17. Rusty

    Rusty Nuovo Utente

    Chicco davvero, non c'è fretta. Solo quando ti capita l'occasione ed hai tempo!:approved:
     
  18. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    AVVISO
    dopo solo un paio di anni di monta-smonta dei supporti reti in dotazione ai Cornilleau 610 ,e nonostante la cura dei montaggi da parte degli utilizzatori, si è verificato che: la vitina che trattiene il rondellone coperto dalla gomma ,l'ha forata ed è fuoriuscita "segnando" irrimediabilmente la parte inferiore del tavolo. Non essendosi "svitata", mi son accorto che il rondellone è letteralmente "sprofondato" nei filetti del vitone, rovinandoli e soprattutto autofilettandosie di conseguenza bloccandosi.
    Per risolvere il problema una volta per tutte (ma a questo punto sarebbe un ottimo lavoro preventivo da farsi sul nuovo..) ho svitato la vitina centrale ,tolto il rondellone, e ho avvitato un dado da 8MA sul vitone ,abbastanza per far da "cuscino" al rondellone stesso.Nonostante i primi giri di filetto fossero rovinati,rendendo arduo l'imbocco del dado,mi son accorto che il passo è addirittura (purtroppo) leggermente diverso dalle viti normali MA. Comunque si riesce lo stesso a avvitare il dado con un certo sforzo (evitando cosi di mettere un "controdado"). E' assolutamente obbligatorio frapporre una rondella da 8 fra il dado e il rondellone prima di avvitare nuovamente la vitina di fissaggio di quest'ultimo,naturalmente senza arrivare al suo bloccaggio,cioè facendo in modo che abbia "gioco" e sia "libero" (altrimenti non si "adatta" bene al tavolo).
    Credo che quest'accorgimento sia da fare a molti altri tipi di supporti simili per conferirgli lunga durata.
     
  19. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    CIUCCIAPALLINE GIGANTE (o raccoglipalline )

    Il ribattezzato "TUBO' " di cui ho dato spiegazione qualche post addietro (il classico tubo da 60 mm di diametro) è risultato un pò meno pratico nel momento in cui si debbano raccogliere palline molto ammucchiate ,che si toccano fra loro. Ho quindi usato lo stesso principio ma applicato ad un tubo da 200 mm di diametro (come già qualcuno ha realizzato) e alto 25 cm. con relativo e pratico "manico" .Risulta anche piuttosto leggero (circa 400 grammi) e può contenere circa un'ottantina di palline (più del doppio del "tubò")
    [​IMG]
    Uploaded with ImageShack.us

    a presto per qualche dritta per la realizzzazione...
    Dopo questo prototipo ne ho fatto uno più alto (40cm) che riesce a contenere anche 150 palline ma risulta un pelo più pesante...
     
  20. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Ho ritrovato le foto che avevo intenzione di postare ma momentaneamente perse.

    Devo prorpio dire che dopo oltre un anno di utilizzo giornaliero è risultato praticissimo riuscendo pure a raggiungere le palline negli angoli.Ho disegnato una "dima" con un reticolo di linee poste a 40mm (come il diametro delle palline. Ho poi realizzazto dei forellini (debitamente svasati nella parte esterna ,sede delle teste delle vitine che tengono la molla).
    Le "molle" che si vedono sono "l'anima" nuda (senza il rivestimento di plastica che inizialmente "frenava" le palline) di quei "porta tende" che si trovano nelle ferramente o casalinghi (con annesse vitine ),opportunamente tagliata in lunghezza a seconda del segmento da fare.

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    L'anima a molla metallica risulta essere indistruttibile all'usura da sfregamento,ha una tensione "giusta" (fra l'altro regolabile leggermente avvitando più o meno le vitine che la trattengono, per adattarsi meglio alle deformazioni eventuali del tubo) si possono tranquillamente tirar su 7-10 palline attaccate insieme contemporaneamente per un totale quanto un cesto di 150 palline,si svuota in un attimo e come il "TUBò" si può usare per spostare le palline da sotto i tavoli.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 23 Ott 2018, Data originale: 11 Set 2011 ---
    Di anni ne son passati! e sempre alle prese coi materiali.... accidenti quanto schifo fanno certi segnapunti e quanto male vengono maneggiati.... li farei di ferro!
     
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