Ma perche non copiare i rumeni ?

Avevo capito "la sua squadra" .. i suoi collaboratori tecnici.

 

Ma dove si è formata questa prima linea? Mi sembra una prima linea autodidatta

 

Per cortesia @TEMPESTA, potresti chiarirmi questo concetto? Grazie.

 

Si dice spesso che la prima pugnalata arriva dal tuo delfino. Come dire, cresci un allenatore, lo formi, lo qualifichi e ti prende il posto. Questo nel tt è successo, sia tra gli allenatori che tra i dirigenti (nel duplice aspetto di "prendere il posto" e di "non preparare i cosiddetti ricambi" per paura di perdere il posto o la poltrona). Ma chi si preoccupa di questo è un mediocre, se non frustrato, o forse fallito. Migliarini non lo è mai stato (mediocre, frustrato, fallito, intendo) quindi ha contribuito a formare un buon gruppo di tecnici, senza preoccuparsi di nulla.

 

credo che tra valentino, lorenzo, gigliotti e patrizio ci sia unione di intenti .... i primi 2 hanno il vantaggio di lavorare con i maschi ....

su migliarini condivido il tuo pensiero ... anche se era altro periodo storico ....

sui delfini .. in uno sport poverello .. il poter entrare nei ranghi di una federazione .. o di una asd .. praticamente di potersi garantire uno stipendio ... crea le pugnalate .. ma nn per forza ...

 

Grazie per la risposta. Come speravo. Purtroppo il verbo riflessivo "preoccuparsi" ha due significati: "pensare a prendersi cura" oppure "avere timore" e non avevo inteso il senso.

 

Ragionamento condivisibile. Migliarini, Luccio, Pettinelli, Barlazzi, Recchia, Longi e altri (per fare riferimento ad un periodo storico) erano tutti autodidatti perché hanno agganciato una rivoluzione tecnica e prima di loro i tecnici non esistevano. I loro giocatori erano "riconoscibili" a prima vista. Se da allora (1980) è stata affossata una scuola tecnica non è per caso ma per scelta. A quel tempo ci fu uno scontro per il governo della FITeT tra il presidente in carica e il direttore di RAISport appoggiato dagli allenatori più noti e dalla quasi totalità della serie A. Dopo la riconferma del primo nacque il progetto della "Società del Presidente" chiamato allora Club Italia (nazionale affidata a stranieri, centro federale di Fiuggi, bilancio adeguato) per non avere più bisogno né degli allenatori né delle società.
La lunga presidenza Bosi ha riconfermato la strada anche perché lui stesso è stato un autodidatta conservando sempre la mentalità del giocatore. Sciannimanico è arrivato dopo e non ha avuto la voglia (o la forza) di uscire dalla gabbia quando si è presentata l'occasione.
I tecnici stranieri sono stati indirizzati sui giocatori e non sugli allenatori. Le pubblicazioni di tecnica sono quasi tutte iniziative personali. Essere autodidatti in Italia non è (e non è stata) una scelta ma una necessità.

 

Lodevole memoria storica. Solo un quesito: quando parli di Rai Sport ti riferisci alla cosiddetta "testata giornalistico-sportiva" della Rai? Perché RaiSport dovrebbe essere molto successiva all'80.

 

Ai tempi dell'Assemblea era capo del pool dei giornalisti sportivi e non partecipò perché impegnato per le Olimpiadi di Mosca. Nel 1991 fu nominato Direttore della costituenda RaiSport.

 

In Italia non abbiamo bisogno di imparare il tennis tavolo lo conosciamo già è talmente bene che se potessimo lo insegneremmo ai cinesi...siamo pronti a sfornare il prossimo campione europeo e mondiale ed il nostro staff tecnico della nazionale può insegnare a chiunque.......mi giungono voci che Ma Long farà parte del team di Formia in qualità di atleta pagante.....il nostro TT per fortuna è tutto meritocrazia se sei preparato vai avanti altrimenti nulla non come succede in tante realtà estere dove ci sono i raccomandati e parentopoli......sono fiero di appartenere a questo TT

 

mi associo!!!