Ma Long vs Lee Sangsu (Asian Championship 2017)

Spettacolare recupero di Ma Long sotto di 2 set a 0!!!
Bestiale come dal terzo set inizi a cambiare il servizio, usando un rovescio liftato centrale che mette sempre in difficoltà il suo avversario.
Quello che mi piace di Ma Long è la sua resilienza e tenacia: nelle situazioni più difficili e apparentemente "perse", non molla mai!

 

Grandissimo ma long senza orma di dubbio,ma consentitemi una considerazione sul tennistavolo ai massimi livelli raggiunti in questi ultimi 20/25anni,un po ' come il tennis,grazie a materiali e innovazione è diventato uno sport esclusivamente di potenza e velocità di esecuzione,la sfera raramente rimane su più di 5/6 scambi,e questo a mio avviso fa perdere enormemente di spettacolarità alla nostra amata disciplina,ribadisco,chiaramente con questa evoluzione massimale dei materiali i difensori....si stanno estinguendo,e....anche i giocatori allround dotati di sensibilità sublimi,sono rimasti pochissimi,allora mi chiedo,ma...se io.....che amo pratico e diffondo questo sport da più di 20anni non mi diverto a veder giocare i big,poiché la pallina rimane su pochissimo,figuriamoci le masse che"non sono addette ai lavori "......proviamo a riflettere su queste mie considerazioni,io,per renderlo più spettacolare e soprattutto fisico metterei un limite nei millimetraggi alle gomme (togliendo i buster) e riproporrei tavoli più lenti,inoltre cambierei il sistema di punteggio,facendolo diventare uno sport più fisico,dove.....per vincere una partita non bastano 20minuti.

 

Ho visto una parte dell'incontro e penso che il Ma Long di oggi sia un giocatore nuovo anche sotto il profilo della sensibilità, senza rinunciare a potenza e velocità di esecuzione: ha fatto impazzire Lee Sangsu a furia di chop-block...
In generale però condivido il discorso di ttsermide: gli scambi sono troppo corti.

 

rimango dell idea che lunica innovazione che migliorerebbe il gioco è alzare la rete pechè obbligherebbe ad un prima palla più lenta e all obbligo di allontanarsi dal tavolo per forzare i colpi, adesso con le palline di plastica invece stiamo assistendo ad un gioco molto vicino al tavolo con tempi di reazione sempre più estremi e sempre minore godibilità da parte delle spetatore.

 

Sono d'accordo con voi almeno in ambito internazionale cambiare qualcosa. ...chiaramente non in Italia che il 58 per cento sono veterani, e man mano che smetteranno arriveremo tra 3/4 anni a 3000/3500 agonisti. ..

 

Concordo sulla durata degli scambi, in effetti sono molto brevi. In ogni caso personalmente mi piace molto vedere il gioco d’attacco, mentre apprezzo meno il giocatore che si piazza a 5 metri dal tavolo e continua a “choppare” ributtando la pallina nel campo avversario.

 

se il tt vuole diventare uno sport più televisivo e quindi espandersi deve epr forza rendere più godibile il gioco al grande pubblico senza allontanarsi dal tavolo questo non è possible, al di là dei gusti personali il gioco di top e controtop e il gioco di attacco contro difesa da dietro sono gli unici che hanno il potere di tenere lo spettatore medio di fronte alla TV facendogli strabuzzare gli occhi..........tutto il resto gli è quasi incomprensibile

 

Però sarebbe l'ennesima decisione che porterebbe ad una significativa diminuzione dei colpi fruibili per ottenere il punto!!

 

Si certamente i materiali che giocano sulla "spinta" verrebbero penalizzati in proporzione all innalzamento della rete, ci sarebbe però maggior possibilità di rientro dopo una difesa perchè lo smash a chiudere sarebbe meno efficace a meno di una pallina più prossima alla rete, ci sarebbero più appoggi corti e più variazioni corto lungo il tutto sempre proporzionato all innalzamento.

 

Schiacciate e flicks da dimenticare, gioco in difesa classica non saprei ma non credo che ci sarebbero più vantaggi che svantaggi pure i difensori

 

bè non la alzi di 10 cm ma di un paio + o - il punto di fondo è evitare che si possa tirare ua botta sull apertura ma si debba tirare a mettere in campo inoltre si da più margine di risposta al servizio.