L'incredibile specificità del tennistavolo

In ogni sport c'è la ricerca del gesto atletico ottimale per raggiungere il miglior risultato possibile. Ci sono svariate scuole in tutte le discipline ma la tecnica vincente viene poi assimilata da tutti, fino ad un successivo miglioramento evolutivo. Ad altissimi livelli la tecnica moderna del tt è universalmente quella del gioco di top spin per gli attaccanti o di backspin/topspin per i difensori.

Ad un livello più basso, a causa della varietà di materiali si assiste a tecniche diversissime tra loro, alcune delle quali ad alto livello risulterebbero inefficaci, basate come sono solo sul "tamponamento" e il disturbo del gioco avversario o, nel migliore dei casi, per supportare l'unico vero colpo posseduto.

Nello sci di fondo per qualche tempo hanno convissuto il passo alternato e il passo pattinato poi si sono differenziate due distinte specialità, anche per la difficoltà di approntare piste adatte alla coabitazione di 2 tecniche così diverse.

Negli sport di "contrapposizione" come il tennis, i materiali fanno poca differenza e le tecniche sono pressocchè simili, con alcune peculiari sfumature come la prevalenza del servizio, del gioco a fondo campo etc. etc. ma per nulla influenzati dai materiali.

Non pensate che sia giunta l'ora di creare diverse specialità distinte nel tennistavolo? L'Hardbat, per esempio è una bella idea, paragonabile ai trofei monomarca nell'automobilismo e motociclismo.

In una categoria vedrei solo gomme sandwich, in un'altra OX e se non si possono avere sufficenti iscritti si opta per un "full open".

E' prematura una simile "rivoluzione"? Il movimento è ancora numericamente scarso per creare suddivisioni?

Tutto ciò fa del tennistavolo uno "sport" molto speciale a confronto delle altre discipline ma anche parecchio a-specifico al suo interno.

Anche voi pensate sia il suo "bello" o non sarebbe meglio essere messi nelle condizioni il più possibile paritetiche con gli avversarii?

 

E' da un pezzo che non scrivevo ma questa proposta mi solletica alquanto... io sono del parere che comunque il tennistavolo rimanga tale con la bellezza delle diversità di gioco, creare delle "diramazioni" sarebbe solo negativo. Più che una divisione del nostro sport vedo meglio l'accorpamento con altre realtà a noi simili come badminton (o come si scrive) squash e tennis che è il Racketlon.

 

Racketlon... Vicenza... prima o poi ci incontreremo, mi hanno nominato referente per il Nord Ovest della F.I.R.A.

Io vedrei bene delle specializzazioni, come ci sono in molti sports in funzione dei materiali.

Perchè devo perdere tempo a imparare a sciare con gli sci lunghi da discesa se peso 60 kili e farò solo lo slalom speciale?

 

Penso che la varietà di materiali nel tennistavolo sia la conseguenza di esigenze tattiche diverse, e nessuno parte avvantaggiato, se rispetta le regole... Se uso materiali veloci ho pregi e difetti, così come usando gomme da disturbo non posso eseguire determinati colpi ma ho alcuni vantaggi tattici...Per me alla fine vince il più in gamba.

 

Non comprendo un'antitop tra i materiali da disturbo. Diversamente, è proprio il concetto di "disturbo" che mi ha sempre... disturbato

 

Lo sport del tennistavolo è così affascinante proprio per la varietà di stili e di gioco e quindi di materiali. Spesso ci siamo lamentati per la monotonia di gioco ad alti livelli e ci siamo anche esaltati nel vedere le partite dei vari Matsushita, Yoo Se Yuk. Sai che noi vedere tanti cloni che giocano? e poi siamo davvero pochi, se ci rinchiudiamo anche in categorie resteranno sempre di meno!!! Ad esempio nel tennis è più la varietà delle superfici a creare la diversità di gioco, me nonsotante tutto c'è una tendenza all'appiattimento degli stili di gioco soprattutto nel tennis femminile!!!

 

Ti posso assicurare che l' Anti, usata come faccio io, è una gomma che disturba abbastanza...La prossima volta che ci troviamo ad un nazionale, te lo dimostro. P.S.: Per informazioni chiedere ad Ercolani, lui l' ha definita gomma di M....!!!!!

 

Per restare in tema sul thread:

un'antitop contrasta il gioco carico di effetto di un giocatore di spin ed un servizio "cattivo". Anche in qualsiasi altra disciplina il concetto di CONTRASTO è parimenti sportivo. Anche il disturbo al gioco altrui causato da un'azione di contrasto è lecita e sacrosanta. Se è il tuo gioco a produrre il disturbo ma non il tuo materiale... bravo tu.

Diverso è il concetto di disturbo in quanto caratteristica del materiale che uso.
Se in una tabella gomme, a fianco di voci come "controllo", "velicità", "spin" o "grip"... io vedo la voce "disturbo".. la cosa mi fa cadere le braccia e penso non faccia bene al tt come sport.

Per essere chiari, la teoria di quel filosofo tedesco, come si chiama... Neubauer? E' quanto di più antisportivo ci sia.

Dopo che gli hanno messo al bando le vetrificate più ostiche è ricorso alla ricerca spasmodica di un'antitop con equivalente DISTURBO.

Il "bel gioco" è l'unica via per la diffusione del tt. Il gioco brutto ma efficace ci riporta nelle cantine e nei sottoscala. IMHO

Purtroppo l'attuale business dei materiali non permette il restringimento delle opzioni ma io opterei per una diversificazione minima, limitando il range di gommapiuma tra 0,5 e 1,9.
Le OX le farei giocare in una categoria a parte (così scompaiono prima o confluiscono nell' Hardbat )

Guardiamo il tennis che è più popolare perchè più COMPRENSIBILE. Bandita la doppia cordatura, tutti con racchette diverse per marca ma simili nel concetto.