Li riconoscete tutti ?

Questa è la Sokol di Aurisina (Trieste) Serie A
Radovic, Fabiani, Umari, Bolè, Cossutta








Campioni d'Italia Junior 1972

PANERAI
PROVVEDI
ALTERINI
BERNABEI
ELIA
DANTI
DURANTI
LORENZI
BOSI
SILVESTRINI
SARDELLI
MASINI
MARZOPPINI

( ALLENATORE GIORGIO BARLAZZI )

 

A occhio il secondo da sx in piedi è Bernabei, il primo a sx in basso è Provvedi ed il secondo forse Panerai, Bosi dovrebbe essere il sesto da sx in piedi(senza contare i preti...)

 

Io invece, anche se la foto é in bianco e nero, ho riconosciuto il colore del fondale.

Mago, cosa vinco?

E perché non contare i preti? Non c'é più religione!

 

Considerato che hai indovinato dimostrando doti divinatorie, quindi ti spetta un premio e che sei dalla parte dei preti... una bella e divertente gita in bus di seminaristi a Medjugorje, magari con lo staff tecnico nazionale???

 

Magari un miracolo mi sistemasse il dritto!

 

sarebbe anche il caso di organizzare un "treno della speranza" a Lourdes,poichè molti pregano come te...
Non conosco nisciun: però Bosi era mooolto più ...."longilineo".... se Dio vorrà cercherò di non smetter di giocare per non ingrassare...

 

Ciao Mago, non ho mai visto di persona Cossutta ma è come se fosse un vecchio amico per tutte le volte che la buonanima di Gianmarco Filippeschi, durante i nostri allenamenti a Sesto Fiorentino negli anni 80, mi ha raccontato "della volta che battei Cossutta"... oddio, ogni volta che lo raccontava il torneo e la data della partita cambiavano, ma tant'è...
Anzi, ti dirò di più: quando, prima delle partite di campionato, immancabilmente stordiva gli avversari negli spogliatoi con la storia della sua vita il capitolo "quando battei Cossutta" era altrettanto immancabile e fondamentale!

 

Eheheh Filippeschi, hai voglia...una leggenda.

A me fa strano vedere Panerai, Provvedi, Bosi in queste...condizioni, eravamo ragazzini praticamente coetanei... e a vedere ste cose ti sembra il Giurassico. Mi fa impressione, ma, daltr'onde, ne abbiamo fatte di battaglie su tutti i campi.

Devo trovare ancora foto dei vecchi..Bianciardi, Bernardi, Delfino, Malesci, Formica, Priftis, Marone...

 

Di quelli che hai nominato me ne ricordo bene due: Malesci, che nella società dove ho iniziato (la Capp Plast Prato) giocava in serie A1 insieme a Bosi e Giontella, e Bianciardi, che quando l'ho incrociato giocava a Siena in A2 con Errigo e Del Tomba (si parla dell'87 o giù di lì).

Di Malesci ricordo i suoni assurdi che riusciva ad emettere alla fine dei punti, sia in allenamento che in partita, roba che se ci fosse stato Jean Michel Jarre lo avrebbe registrato per campionarlo. Di Bianciardi, invece, ricordo una partita di singolo terza nazionale a un torneo regionale in cui ero arbitro di sedia, in cui alla fine dello scambio l'avversario gli fa un controtop praticamente in tuffo che passa di fianco alla rete e lui gli fa uno stop cortissimo, che si arrampica sulla retina e cade di là a un cm dalla rete. Urlo di Bianciardi: "Questa è classe puraaaa!!!" Replica dell'avversario: "Classe pura un c...o, hai preso la retina!"; allora Bianciardi si gira verso di me scuotendo la testa e esclama: "Oh, è incredibile... ha capito la retina, ma un'ha mia capito lo stop... pazzesco!"

Riguardo poi al "giurassico" hai ragione, ero un bimbetto di 11 anni ma me li ricordo bene gli allenamenti a Prato alla Capp Plast, in un sotterraneo della palestra comunale senza finestre e senza vie di fuga dove c'erano 5 tavoli (4 ER Rovera Supersporting e il tavolo "centrale", un Luposport Mondial Match) e Bosi e Giontella si allenavano al tavolo di fianco a quelli su cui giocavamo noi... per le partite di campionato, che si svolgevano nella palestra al piano terra, semplicemente il Luposport veniva smontato, preso di peso e rimontato di sopra, per poi venire smontato e riportato giù a partita finita. Queste incombenze toccavano di solito ai "giovani", tra cui io, e non solo non ci lamentavamo ma eravamo orgogliosi di farlo.

Se poi do la stura agli aneddoti e ai ricordi di quegli anni non la finisco più... ricordo una partita Bosi-Pero (all'epoca numero 3 d'Italia dopo Costantini e Giovanni Bisi) con un amico di Pero che da fuori, alla fine di ogni punto vinto o perso, continuava a incitare con una voce acutissima e veramente fastidiosa: "Dai Silvio! Dai Silvio! Dai Silvio!". A un certo punto al tizio parte l'ennesimo "Dai Silvio!" mentre Bosi sta per servire, al che Bosi si ferma e gli dice: "Dai Sirvio una s..a, o che ti cheti un pochinino che un c'è verso di giocare a questa maniera?"

Erano gli anni della Canali Parma dei fratelli Bisi Guido e Giovanni , Stefano Lama e il difensore jugoslavo con due Feint a legno Slobodan Nisavic, del Senigallia di Costantini, Appolloni e Mariani, del Molina e Bianchi Vigevano di Bargagli, Tinelli e Lonardi, di Giontella che in mancanza di colla fresca scollava e rincollava prima di ogni partita con la colla per le camere d'aria della Pirelli e l'alcool per scollare... non sono uno di quelli che "si stava meglio prima" ma mi ritengo fortunato ad averli attraversati, seppur raggiungendo un livello di gioco neanche lontanamente paragonabile ai giocatori che ho menzionato, anche, perchè no, dal punto di vista della crescita al di fuori del tennistavolo.