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Le metafore di Ettore

Discussione in 'Chiacchiere su tutto il resto!' iniziata da eta beta, 9 Feb 2017.

  1. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Credo che il Sapere non debba andare disperso.

    Perciò, dopo la rubrica "Le domande di Vins" , aperta dal buon @John Locke QDL , mi sembra utile raccogliere in un compendio le metafore di @Milocco Ettore, affinchè non vadano disperse e destinate all'oblio.

    Comincerei con la metafora del gelato alla vaniglia, descritta dal Nostro per spiegarci il motivo vero della crisi della gara di doppio:

    La metafora del gelato alla vaniglia.

    "E' da molto, molti anni che manca questa pratica del doppio un po'a tutti i livelli.
    Quasi cancellata eppure laddove è stata tolta, pian piano viene riesumata, così in tutti i paesi europei.

    Avviene lo stesso in gelateria.

    Quando mi capita, chiedo sempre un cono alla vaniglia, sempre quello, la base di tutti gli altri gusti. E quelli mi fanno: "Se vuoi banana, qui c'è il tiramisù, anche crema della nonna, ma vaniglia non c'è l'ho.
    "Io di rimando: "Come non c'è la vaniglia? E come mai?
    Se c'è gente in negozio mi dicono: "Ma....è un gusto che non va, nessuno la richiede!"
    Credono di farmi fessacchiotto, a me che ero del mestiere (uno fra i diversi che ho praticato). "Chiaro il gusto non va, perchè non c'è, ma se ci fosse.....
    Allora la gelataia abbozza: "Non è più di moda e io non lo faccio più".
    In questo caso alzo un po' la voce per farmi sentire meglio da tutta la clientela, scandendo per bene le parole:"Come, allora devo essere cascato male qui,ma che sfortuna! Possibile che solo in questo angolo di strada e proprio in questa gelateria la vaniglia non è appetita, quando in tutta Italia, ma anche altrove, vaniglia e nocciola sono i i gusti più richiesti, come risulta da un 'indagine Doxa,recensibile sulla stampa del settore?

    "Un motivo altro ci deve essere....", lasciando la gelataia interdetta a farfugliare scuse bambinesche o invereconde che capisce solo lei.

    Se sono l'unico cliente, la banconiera mi fa in modo spiccio: "L'ho finita!" Allora, che io non perdo mai la pazienza, chiedo gentilmente:"Bene non importa, mi dica solo quando la fa che io ritorno a ordinarla".
    Al che, sempre che non ci sia nessuno, la gelataia si vede costretta, sempre a bassa voce, a spiegarmi (cosa di cui ero già al corrente, fra l'altro) la vera ragione per cui la vaniglia, lì, non si fa più: "Sa,quest'anno il costo della vaniglia è triplicato, allora al suo posto metto limone e cerco di vendere i gusti che ho".

    Altri gelatai mi confidano, con sincerità, che confezionano questo gusto solo quando il consumo di gelato è elevato per stare dentro i costi e li capisco.

    Comunque fateci caso dove c'è una grande gelateria sempre piena di gente affezionata, quel gusto lì non lo fanno mai mancare, la vaniglia è ottima e gli affari anche corrono che è un piacere."
     
    A ggreco, shamisen, AndreaTT e 4 altri utenti piace questo messaggio.
  2. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    2. La metafora della strada.


    "Tipico (errore, n.d.r.) di molti tecnici italiani che pensano e dicono: "fai, fai, tira finchè il colpo ti viene bene."
    Poi magari in partita, a forza di automatismi vai a fare molti o pochi punti, ma...non vinci la partita, quando il vento poco poco cambia o per stanchezza o perché non riesci a padroneggiare tutte le situazioni che l'avversario ti presenta di volta in volta.

    E' come dire ad uno: "Bene vai adesso, viaggia che poi la strada la trovi da solo, magari leggendo un cartello stradale o assumendo informazioni per via".
    Solo che il set non dura all'infinito come un viaggio senza tempo, finisce prima, all'undicesimo punto di solito, ed è difficile cambiare strada cammin facendo.

    Non c'è niente da fare devi conoscere prima la la mappa, ovvero la cartina stradale, prima di immetterti in viaggio.

    Quindi il campione può essere analfabeta, ma sa quello che fa, perchè ha studiato bene tutte le strade praticabili prima, oppure con l'aiuto di un buon tecnico analizza e poi mette in pratica e s'avvicina alla meta, spesso vittorioso."
     
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  3. TiborKlampar

    TiborKlampar Rabarama's fan Staff Member

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Il thread migliore tu abbia mai aperto. Mi ha fatto ridere ma c'è da dire che l'autore, per quanto prolisso, ha ragione.
    P.S. del gelato alla vaniglia, se non c'è...sticazzi!!!
     
    Ultima modifica: 9 Feb 2017
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  4. politiz29

    politiz29 attaccante... nà volta!

    Nome e Cognome:
    Tiziano Poli
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Grande Ettore e grande Eta ad aver creato questo thread :D
    Ho incontrato raramente Ettore e ho pochi ricordi di lui... ma conoscendo uno dei suoi lavori più riusciti (suo figlio), posso solo dire che sicuramente è un grande!!!;)... un plauso anche alla mamma di Davide, ovvio
     
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  5. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    3. La metafora del cantiere navale.


    "Il sistema Made in Italy dobbiamo crearlo, non c'è ancora. Semplicemente non c'è.
    Lo stiamo cercando, ecco il motivo delle varie proposte, perchè se ci fosse ben altri sarebbero i risultati. Per i libri bisogna continuare a sfogliare e avere la fortuna di trovare quello giusto.

    Tutti utili, il miglior libro, comunque è quello live, quello vissuto ed esperimentato dal vivo , studiato e vivisezionato dal di dentro.
    Il libro imparato per strada, quello ti dice subito dove andare a ricercare quegli altri che ti possono aprire la via.
    E' una sfida personale, come quella sul tavolo. Ancor più affascinante direi, cercare di migliorarsi, è la sfida più bella.
    Tempo ben speso, comunque, è quanto possiamo fare nel nostro piccolo.

    Permettimi una riflessione ancora.
    Vivo vicino ad un cantiere navale, al suono della sirena quanti saldatori escono! Tutti provenienti dal Bangladesh. Svolgono meglio il lavoro dei saldatori italiani che c'erano prima? Non credo, non credo, forse lo fanno in maggior economia.
    Comunque si riesce a produrre navi che sanno stare tecnologicamente all'avanguardia sul mercato mondiale. E viaggiano in tutta sicurezza.
    Una buona parte del merito va accreditata anche e soprattutto agli ingegneri navali del posto che, forti delle tradizioni e conoscenze preacquisite, han saputo rinnovarsi ed escogitare leghe e metodi di saldatura sempre più all'avanguardia, quelle che ti fanno vincere sulla concorrenza.

    Secondo me devono aver studiato,magari in un gruppo ristretto, su come adoperarsi e meglio procedere.

    Il processo necessariamente continua, perchè basta poco per farsi superare dalla concorrenza e allora finiscono le commesse e le consegne di nuove navi .
    Trovi anche tu una similitudine in tutto questo? Saldatori e tecnici del tennis tavolo in definitiva fanno la parte degli operai, ognuno con le proprie competenze, ma se non c'è un organismo sopra che studi, studi, batta nuove strade col proposito di portare ancora più avanti, più in là,
    ciò che si può migliorare, insomma rischiari il percorso a tutto il resto del gruppo, faremo la fine della Ferrari. Non vinceremo mai."



    4. Il mental coach e la metafora dell'idraulico.

    "Lasciamo perdere il mental coach, interpelliamolo per altri ben più gravi e insolubili problemi, per favore.
    Se magari ci fosse una soluzione più a portata di mano?
    Tempo fa avevo un problema di perdita d’acqua di umidità a una parete divisoria contigua al bagno, su cui poggiava la mia libreria. Chiesi un parere al mio amico idraulico: ”Senti,visto che i miei libri vanno tutti in muffa, che mi consigli? cambio le tubature? Sposto la vasca da bagno? faccio dei buchi perlustrativi al muro,o magari abbatto tutta la parete e la ricostruisco nuova?” Il mio amico, ancor prima di prender visione dell’appartamento ribattè: ”Hai provato ad isolare la vasca con del silicone da inserire nelle fessure?"
    Lui sì che era un vero tecnico della questione e prima di rivolgermi ancora ad ingegneri, tappezzieri, muratori,installatori vari o ad altri “competenti esterni”,con un metro di nastro isolante al silicone il problema fu risolto."




    5. i muscoli del pongista e la metafora del portierino.

    "Per un giovane portiere non è importante rinviare oltre la metà campo, che i ragazzini poi giocano spesso i loro campionati su superfici ridotte, se non dimezzate. Supponiamo che per un allenatore, però, questo aspetto sia importante o magari fondamentale per la condotta di tutta la gara. Bene, il ragazzino per ora non calcia così lontano, ma possiamo insegnarli la tecnica ovvero la progressione tecnica, perchè un domani o anche prima possa farlo senza fatica. Ad esempio cominciando dalla camminata spedita, poi dalla corsa tacco-punta (non t'ho suggerito una cosa da poco, anche per il nostro sport) senza dimenticare l'aiuto fornito dalle mani e dagli arti superiori per mantenere l'equilibrio e dare nel contempo più slancio. Poi certo anche come e dove colpire la palla, dopo però, perchè se colpisce la palla da fermo, senza rincorsa, magari muovendo una gamba soltanto...

    E' un po' come pretendere di fare un buon top solo di polso o di solo braccio.Tutto si può fare al giorno d'oggi, ma non puoi pretendere certi risultati."
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 9 Feb 2017 ---
    6. La metafora della stanza degli specchi.


    Mai, non devi mai arrenderti! Come nel gioco degli specchi, così nel mondo del tennis tavolo devi sempre tastare e cercare con la mano una via d'uscita e quando tutte le strade ti sembreranno ostruite, sentirai una voce dal di dentro (o di qualcuno che ti accompagna lungo il cammino) che ti suggerirà "ecco qui una parete libera e il cammino prosegue".
    Devi tenere sempre la mano, però, a tastare sugli specchi e pronta a sentire le vibrazioni."
     
    Ultima modifica: 9 Feb 2017
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  6. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Bella iniziativa... credo l'effervescente Ettore non mancherà di fornire ulteriore interessante materiale. :)
     
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  7. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
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    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    7. Il segreto del successo di Samsonov e i badanti russi.

    " Bielorussia e Russia non molti anni fa erano unite, lo erano ancora quando il conte muoveva i primi passi con la racchetta.
    E quindi si avvaleva delle conoscenze maturate in comune nei due Paesi. Quali conoscenze?
    Sì, certo, anche quelle pongistiche. Ma c'è un di più.

    All'interno del mondo sportivo russo si sono sempre avvalsi di eccellenti preparatori fisici, che portavano in dote un 'approfondita conoscenza del nostro apparato locomotore, muscoli, tendini e ossa, le leve del nostro muoversi nello spazio.

    Porto tre indizi.

    Primo: i russi (e ex Paesi satelliti) hanno sempre primeggiato negli sport dove il gesto atletico e la muscolatura contano davvero: ginnastica, alcune specialità dell'atletica leggera come i lanci di qualcosa, ma poi anche altri sport in cui i muscoli abbiano una loro precisa collocazione e importanza. Non mi riferisco alla massa, ma proprio alle modalità con cui si tendono, si caricano di energia, si contraggono e decontraggono, si rilassano, dove iniziano e finiscono la loro azione precisamente, quali inferenze hanno sui muscoli accanto e via dicendo.

    Secondo: fra tutte le badanti della mia regione, quali sono le più richieste? Ebbene sono i badanti uomini provenienti dall'ex Russia, con competenze specifiche nell'arte del massaggio. E dove l'hanno appresa cotessi? Nell'esercito, soprattutto nel periodo delle ultime guerre mondiali per motivi di necessità, e poi sviluppata via via. Di quest'arte se ne beneficiano per lenire i dolori di mal di schiena, rimuovere un'arto assopito, regolarizzare e rendere fluidi i movimenti di una gamba lesionata, i nostri vecchietti che hanno la fortuna di avvalersi di questi validi e comprovati esperti massaggiatori.

    Terzo: superato i quarant'anni Samsonov si permette di surclassare buona parte dei pongisti europei e arrivare in semifinale dove conta.
    Con tutti i suoi acciacchi, dovuti al superlavorio in palestra, ma con l'apparato locomotore che funziona a dovere come un macchina in rodaggio nei primi Km. e comunque regge a meraviglia.

    Che questo c'entri qualcosa con la qualità del suo gioco e dei suoi movimenti lunghi, apprentemente compassati, ma in grado di rispondere "PRESENTE!" in ogni fase dello scambio? "
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 9 Feb 2017 ---
    8. Gli assi: la metafora della briscola.

    "Per vincere a briscola meglio, molto meglio se in mano hai l'asso, o via via le carte più importanti da calare, anche ottime! Col due di coppe che strada fai se valgono i danari?

    Però ci sarà sempre qualcuno che avrà l'interesse a vendere per buone le carte di poco valore, rispetto a quelle altre, poche e preziose, che valgono effettivamente.

    Anche nel tennis tavolo, sai, ci sarà sempre quel tipo di venditore o di imbonitore che ti proporrà giochetti e mezzucci per venderti quella colla o quella tall'altra gomma,senza alternative da contrapporre..Potendo scegliere scegli sempre la carta più importante,anche se difficile, anche se può apparire irraggiungibile ed estremamente faticosa, quella può portarti un passo effettivo più avanti.

    Come fanno coloro che dal secondo top in poi non ne sbagliano una? Coloro alla prima occasione utile non fanno uso di una mano tremolante, bensì utilizzano un'altro tipo di mano più decisa, più convinta, ovvero con la partecipazione attiva di tutto l'arto, ma in realtà di tutto il corpo che deve "compartecipare" al gesto globale.
    Con il vantaggio di utilizzare un po'tutti i muscoli che devono imprimere l'accelerazione sulla palla,ma anche far sì che le traiettorie rimangano basse e tese.

    Segreto di Pulcinella: questo sarà possibile solamente se tutti i muscoli del corpo, girando sul proprio asse, concorrono a far sì che il braccio racchetta non debba salire più del necessario, invece se i muscoli restanti del corpo rimangono inerti ecco che devo tirare su la palla ad un solo braccio, con percentuale di errori aumentata.

    ciascuno di noi ha un asse interna, non bloccata, però, flessibile, cui facciamo ricorso per degli spostamenti o ricalibrature laterali anche minime per non cadere alla guisa degli equilibristi sulla corda o su di un muretto?

    Per dare un idea i/le cinesi campioni olimpionici di tuffi ne ricorrono spesso per fare le carpiature e le giravolte su se stessi/e, sul proprio asse, permettendo loro di spostarsi di qua di là in ogni direzione. Detto in soldoni hai presente la Giostra del Saracino di Arezzo? Per farlo roteare sul proprio asse lì ci sono i muscoli del cavallo che si traducono in una stoccata accorta del cavalliere in direzione dello scudo del pupazzo. Più la stoccata è forte più il Saracino gira e porta punti .
    Noi per roteare come si deve sul nostro asse interno dobbiamo fare affidamento sui nostri muscoli.

    Per comprendere a pieno il senso della mia disgressione, devi soffermarti sulla parola "asse", dopo se ti capita di vedere qualche giocatore importante che ti metta sotto gli occhi cosa vuol dire "effetto trottola"(mia definizione)......dal vivo, eh, ancora meglio......."
     
    Ultima modifica: 9 Feb 2017
  8. harmoniko

    harmoniko Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Mr. Deceptor
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    eta non offendere il grande Ettore, persona squisita tra l'altro...gli hai chiesto il permesso x pubblicare questi suoi thread?
     
  9. John Locke QDL

    John Locke QDL Fondatore Gruppo Rinco

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Io allargherei il thread a tutti e lo chiamerei "L'angolo della metafora" (dove ovviamente il Mylo è leader indiscusso).
    Comunque ottima iniziativa Betus
    [​IMG]
     
  10. MATADOR

    MATADOR Utente Noto

    Nome e Cognome:
    DARIO CIOFFI
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD TT MEDITERRANEO BUSETO-TP
    Bellissime......

    Su invito di John propongo una delle mie.....io pero' , premetto che, pur adorando le Mylo Metafore, sono un ermetista e pertanto vi dico:

    *Quando l'uomo col puntino lungo incontra l'uomo col puntino corto....l'importante non è chi c'e' l'ha piu' "LUNGO"..... ma chi lo utilizza "MEGLIO".........

    BUON TENNIS TAVOLO.....
     
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  11. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Ettore e la metafora dell'allenatore/giardiniere.

    Proverbio→La mela non cade mai distante dall’albero
    Sì,l'albero,ma anche i maestri giardinieri che hanno o dovrebbero avere il compito di favorire e sostenere la crescita di tale albero/alberi,con la scelta del terreno compatibile,la giusta innaffiatura,potatura,
    graduale esposizione al sole e alle intemperie con le adeguate protezioni,togliere l'eccesso di foglie ingiallite che inutilmente appesantiscono,prevenzione da eventuali bachi o bacilli infettivi,dare la forma
    più adatta per quel tale parco o giardino,assicurare un'adeguata esposizione di luce e ombra,avvalersi delle migliori tecniche di "cultivar"...insomma un lavoro di grande equilibrrio.C'è bisogno di un'opera di incessante e di continuo aggiornamento da parte dei nostri giardinieri,per evitare che i nostri alberi "s'inselvatichiscano"(regrediscano a piante infruttuose della foresta),prima di passare ai cesti della raccolta.

    ________________________________________

    Ettore, il topspin e la "metafora del pellerossa e della squaw".


    "..Allora diciamo il top rappresenta una curva, o parte di essa, più o meno ampia, più o meno a parabola arrotondata e morbida, che, però, può essere anche più o meno appiattita e di converso rigida. Immaginiamo un arco nelle mani di un indiano pellerossa, questo puo essere posizionato orizzontale rivolto con la corda verso il tavolo, oppure verticale, ma anche una via di mezzo fra queste due possibilità, oppure obliquo adagiato più o meno di lato, può essere piccolo, in mano a un bambino, a una piccola squaw, teso leggermente, oppure ampio e monumentale , guidato dal più energumeno e alto della tribù e forte come Ulisse,ma con altra e più possente tensione.
    Dunque un arco dipinto nell'aria sempre diverso, come le traiettorie sempre modificabili, a secondo dell'altezza della palla da colpire , della distanza del giocatore e della velocità della pallina in arrivo,da controbilanciare con un altrettanto adeguata velocità al momento dell'impatto.
    Qui mi permetto una piccola divagazione, che ritengo, però importante. In presenza di una pallina in arrivo a velocità sostenuta, se non basta l'azione del braccio racchetta per evitare di far uscire la palla dal campo di gioco , dovrò azionare l'altra mano sul filo invisibile dell'arco, di lato e verso il basso, proprio per tenderlo, l'arco testè descritto, che di fatto s'allungherà schiacciandosi maggiormente in senso orizzontale e la pallina non uscirà proprio.
    Il corpo, i muscoli , i tendini , le braccia , le mani, i piedi reagiranno in modo sempre diverso, a secondo dell'impatto e del conferimento che si deve trasmettere sulla palla stessa."
     
    Ultima modifica: 20 Nov 2017
  12. mendmax

    mendmax Utente congruo ed appropriato

    Nome e Cognome:
    massimo mendeni
    :mumble:
     
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  13. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Non poteva sfuggirti. :)
     
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  14. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
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    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Le metafore vanno lette e rilette.Non si possono capire tutte al primo sguardo di sfuggita.A volte,ma anche spesso,sottointendono qualcosa in più,quelqualcosa in più che può aprire altri orizzonti.Spesso inducono a fare,a porsi altre domande.....
    stima ettore
     
  15. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Urge una metafora sulla metafora. Forza Ettore!
     
  16. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ....ancora non ho detto nulla sulle parabole e ...sui miti.Aspetta,aspetta......
    ettore
     
  17. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Mi sembra che sulle parabole hai scritto : "alte, basse, arrotondate, morbide". ;) :approved:
     
  18. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ...esatto.Partono sempre dal basso,da zone d'ombra, indifferentemente sia il sottoschiena ,o dal buio
    di un sottotavolo,da un esigenza di rispondere al desiderio di migliorare la propria condizione,sia individuale che di gruppo,vanno incontro alle speranze e alle aspirazioni di ciascuno di far sensibili progressi nel lavoro o nel proprio ambito d'azione,in questo caso il punteggio, si elevano verso l'alto,la luce,tengono conto di misteriose forze centrifughe e di gravità che sottendono le nostre azioni e i nostri passi,se messe correttamente in pratica colgono nel segno,sempre in base allo sforzo profuso,all'impegno metodico cui ci si dedica e in relazione alla comprensione stessa delle potenzialità delle parabole che cerchiamo di mettere in pratica.Come hai letto bene,ce n'è di tutti i tipi.... ,ma non amano la superficialità,perchè se malcomprese o maltrattate possono portare sulla strada sbagliata,anche all'insuccesso,nelle partite di ping pong e non solo....
    stima ettore
     
  19. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Ettore, non so se hai notato, ma per rispetto delle tue metafore ti faccio io la punteggiatura perché tu non metti spazio tra le virgole.

    Anche tu, rispetta il lettore, come noi rispettiamo le tue perle. Grazie. :) :nerd: :birra:
     
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  20. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ...basta che non ne cambi il senso....
     

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